Anche oggi una ulteriore conferma al mio PEGGIORE DIFETTO... che a quanto pare è quello di "VEDERE LE COSE PRIMA DEGLI ALTRI"... visto quanto pubblicato oggi su Aero Habitat nella news a titolo: "Peretola e la Valutazione di Impatto Ambientale, il ruolo di ENAC".

Il 25 maggio scorso, via mail, da Aero Habitat, mi era arrivato questo testo: "Il messaggio è pronto per essere inviato con i seguenti file o collegamenti allegati: "Peretola Osservazioni VIA Masteplan IT UE"... e dopo un colloquio telefonico con loro, ho deciso di aspettare che prima... loro pubblicassero la notizia con le... loro considerazioni.
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E visto i commenti di Aero Habitat in merito a quella notizia che mi era stata anticipata, posso scrivere un messaggio a questo titolo: "Anche oggi una ulteriore conferma al mio PEGGIORE DIFETTO... che a quanto pare è quello di "VEDERE LE COSE PRIMA DEGLI ALTRI"... visto quanto pubblicato oggi su Aero Habitat nella news a titolo: "Peretola e la Valutazione di Impatto Ambientale, il ruolo di ENAC", con sottotitolo: "Il Coordinamento dei Comitati di Peretola ha inviato una lettera alle "Grande Autorità"!".
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Sono 35 i destinatari delle missiva - tra ministeri ed enti italiani ad agenzie europee e internazionali dell'aviazioni civile e safety e ambientali (ICAO, EASA, Commissione UE, ecc.) - che si interroga sulla modalità dell'avvio della procedura di impatto ambientale adottata e perseguita in Italia.
Perchè è l'ENAC a presentare l'istanza di VIA e non il soggetto interessato: ovvero al società aeroportuale?
Ecco il punto, fra l'altro la procedura adottata a Peretola è applicata in tutti gli scali aerei del belpaese, perchè l'ENAC è ritenuta soggetto competente nella presentazione dell’istanza di avvio della procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)?
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L'oggetto proposto dal Coordinamento dei Comitati è il seguente:
"Considerazioni generali sugli aspetti programmatici e progettuali dello Studio di Impatto Ambientale relativo al progetto denominato "Aeroporto di Firenze - Master Plan aeroportuale 2014-2029" Codice procedura (ID-VIP) 2980.
Osservazioni preliminari:
Incompetenza di ENAC alla presentazione dell'istanza di avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale. 
Il procedimento di VIA è stato avviato da ENAC, il quale ha presentato l'istanza al Ministero dell'Ambiente in data 24 marzo 2015. Ciò risulta tanto dal sito del Ministero stesso, che riporta i collegamenti alla documentazione dello studio di Impatto Ambientale (SIA), sia dall'annuncio pubblicato sul quotidiano nazionale.
Ebbene, il Codice dell'Ambiente, all'art. 23, prevede che l'istanza per l'avvio della procedura di VIA debba essere presentata dal soggetto proponente l'opera (l'istanza è presentata dal proponente l'opera o l'intervento all'autorità competente"). 
Ma il soggetto proponente l'opera non è l'ENAC, bensì la società ADF Spa. 
ENAC è l'Autorità preposta dal D.Lgs 250/1997 alla regolazione tecnica, certificazione, vigilanza e controllo nel settore dell'aviazione civile in Italia e si occupa degli aspetti della regolazione dell'aviazione civile, del controllo e della vigilanza sull'applicazione delle norme adottate; ma non ha alcun potere, ai sensi di legge, di intervenire in nome e per conto della società proponente, nella fase di valutazione del progetto. 
In altri termini, ENAC non ha competenze in ordine alla presentazione dell'istanza di avvio della procedura di VIA."
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Quale mistero è all'origine della procedura adottata in Italia? E' regolare?
La domanda che Aerohabitat aggiunge e inquadra un qualche scopo sottointeso e specifico: quale meccanismo procedurale/operativo ha reso indispensabile quanto sistematica questa pratica? 
Quale sorta di valutazione di impatto ambientale "in progress", magari associata alle opere che identificano un continuo cantiere dei lavori e autorizzazioni in corso d'opera, spezzettate, e dilatate negli anni/decenni si configura ancora come una Valutazione di Impatto Ambientale integrata e strategica (VAI e VAS)? 
La Commissione UE ne è al corrente?
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Qui sotto il testo integrale inviato 
che riporta anche tutti gli indirizzi che hanno ricevuto la lettera
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Da quando il sottoscritto ebbe a prendere visione del Verbale n° 370 del 30.10.2009 della Commissione V.I.A.-V.A.S. Nazionale, emesso a conclusione della Procedura di "scoping"... che aveva esaminato lo Studio di Impatto Preliminare del Piano di Sviluppo Aeroportuale dell'Aeroporto Valerio Catullo, il sottoscritto, aveva sempre sostenuto che E.N.A.C. come "CONTROLLORE" (che doveva vigilare se gli Aeroporti rispettassero le leggi) non poteva essere anche il "CONTROLLATO" (visto che E.N.A.C. si "sostituiva" alle Società di Gestione Aeroportuali, nella presentazione delle Istanze di VIA).  
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Dal 2009 
- ovviamente senza alcuna procedura di VIA - 
va ricordato che nel frattempo, 
ENAC ha autorizzato 
interventi, ampliamenti, potenziamenti e lavori all'Aeroporto Valerio Catullo.
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Che dopo quasi sei anni ora ci sia un altro Comitato che sostiene l'incompatibilità di ENAC a presentare le ISTANZE di VIA... questo oltre a farmi piacere... dimostra che il mio PEGGIORE DIFETTO... a quanto pare è quello di "VEDERE LE COSE PRIMA DEGLI ALTRI"... visto quanto pubblicato oggi su Aero Habitat nella news a titolo: "Peretola e la Valutazione di Impatto Ambientale, il ruolo di ENAC".
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AGGIORNAMENTO delle ORE 17:12
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Se poi leggi un post di Facebook dove c'è scritto questo...
allora fa ancora più piacere.
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Facciamo i nostri complimenti per la sua competenza a Beniamino Sandrini che è da anni sostiene questa tesi: ma perchè ENAC deve presentare SIA e VIA se i soggetti responsabili sono le società di gestione degli aeroporti? Noi su questo siamo sempre stati d'acccordo, ENAC si prende un ruolo che non gli compete e sicuramente ci sarà da ragionare sul motivo di questa scelta. ENAC in materia di aeroporti ha competenza tecnica e non ambientale. Fosse che fosse legato a questo inghippo che gli aeroporti continuano a espandersi senza Valutazione di Impatto Ambientale?
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