Se sull'Arena leggo un articolo a titolo: "«Aeroporto, Save si mangerà il Catullo Sui soci veronesi va steso un velo pietoso»" con sottotitolo: "L’onorevole Dal Moro: «Si doveva fare la gara internazionale. Anche Pd e sindacati appiattiti»", posso sperare che l'Amministrazione Comunale di Sommacampagna si attivi al fine che si possa impedire che «Save si mangi la "Margherita Nord"»?

Martedi scorso, 9 Dicembre 2014, scrivendo questo messaggio: "Se su Target leggo: "Colpo Bigon! Gratis l'area Militare", se su l'Arena leggo: "Lo Stato pronto a cedere al Comune i forti sulle colline" e se poi leggo anche: "Marchi: «Arriverò al 90% del Catullo»" posso chiedermi perchè le aree dalla "Margerita Nord" dell'Aeroporto Militare - se queste andranno alla Catullo SpA - poi, di fatto, questa aree andranno a finire... "agratis" nelle mani di Marchi, per realizzare la sua Città Aeroportuale?" ho cosi cominciato: "Oggi un accorato appello all'Amministrazione Comunale di Sommacampagna, perchè le aree della "Margherita Nord" abbiano da essere gestite da NOI, in modo che i benefici siano positivi per tutti NOI cittadini, al fine di impedire che... i vantaggi della trasformazione delle future aree ex militari, siano a favore di chi viene da fuori a fare i suoi - legittimi - interessi (nella fattispecie il Presidente di SAVE: Enrico Marchi)... interessi che forse - con un NUOVO Accordo di Programma - potrebbero essere a favore anche di NOI cittadini".
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E a proposito del fatto che stiamo regalando le aree della Margherita Nord alla Catullo SpA e cioè alla SAVE SpA, se sull'Arena leggo un articolo a titolo: "«Aeroporto, Save si mangerà il Catullo Sui soci veronesi va steso un velo pietoso»" con sottotitolo: "L’onorevole Dal Moro: «Si doveva fare la gara internazionale. Anche Pd e sindacati appiattiti»", posso sperare che l'Amministrazione Comunale di Sommacampagna si attivi al fine che si possa impedire che «Save si mangi la "Margherita Nord"»?
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Gianni Dal Moro, imprenditore e deputato del Partito Democratico, tra i protagonisti veronesi per il rilascio delle concessioni aeroportuali di Verona e Montichiari e poi per lungo tempo oppositore dell’ingresso di Save nell’aeroporto Catullo, si sofferma sulle ultime novità e sulle conseguenti tensioni nate attorno al nostro sistema aeroportuale. 
Onorevole Dal Moro, l’aeroporto di Verona sta dialogando con Bergamo per la gestione di Montichiari. Cosa ne pensa? 
«Si vede già l’impronta del presidente Marchi. Acquisito il Catullo sotto lo slogan del sistema veneto è già passato al sistema lombardo veneto. Ora alcuni si stanno rendendo conto che il sistema veneto era solo un bello slogan per nascondere i veri obiettivi, altri hanno fatto finta di non vedere». 
Il presidente Marchi ha affermato che arriverà ad avere la grande maggioranza del nostro aeroporto, facendo la cifra del 90% delle quote... 
«Ma è evidente che sarà così, lo sapevano tutti, anche quelli che dichiaravano il contrario. Marchi ha scalato dall’interno la società indisturbato e ora si appresta a diventarne il padrone assoluto». 
Il sindaco Tosi dichiara che occorre finirla con i campanili e che l’importante è che l’aeroporto funzioni bene e dia buoni servizi. Poi se la maggioranza sarà di Save non deve essere un problema.... 
«La penso come lui, con una sola differenza: che lui e gli altri soci hanno deciso che solo Save poteva offrire tutto questo a Verona, io invece mi sono battuto affinché il miglior offerente per Verona fosse scelto attraverso una gara internazionale». 
C’è questo, dunque, all’origine della sua battaglia contro l’operazione Save? 
«Mai stato contrario a Save. Mi sono battuto affinché l’aeroporto scegliesse il partner industriale attraverso un bando che prevedesse alcune richieste e condizioni precise sul piano industriale, sul piano commerciale, sulle dinamiche nazionali e internazionali». 
Cioè? 
«Cioè scegliere chi poteva dare di più a Verona, non scegliere in base alla vicinanza». 
Ma i soci veronesi hanno affermato che nessun altro era interessato all’aeroporto di Verona. Era davvero così? 
«Conosco l’argomentazione, ma se era così la gara l’avrebbe comunque vinta Save e la trasparenza sarebbe stata assicurata. Invece prima si è portato l’aeroporto sull’orlo del fallimento, quindi si è perso un anno in unitili trattative e poi si è svenduto a Venezia, senza gara, senza prospettive, dicendo che nessun altro era interessato». 
Nel frattempo molto dipendenti diretti e indiretti della Catullo, sono stati messi fuori dal ciclo produttivo... 
«Vedo che ora in tanti si strappano le vesti per il centinaio di dipendenti espulsi dai processi produttivi. Questo si poteva evitare se si fosse fatta una gara perché nel bando si potevano prevedere forme di garanzia per i dipendenti stessi. Ma quasi tutti si sono schierati per quella scelta e ora manifestano con i dipendenti. Questa è Verona, nessuno è responsabile e pagano i dipendenti». 
Analisi molto dura Dal Moro. E un po’ rassegnata... 
«La città angosciata dal possibile fallimento dell’aeroporto ha preferito rinunciare alla prospettiva internazionale schierandosi a favore di Save. Ho girato tanti salotti di questa città per spiegare l’errore di quella scelta, ma la risposta è sempre stata la stessa: l’aeroporto sta fallendo dobbiamo accettare subito l’offerta di Save». 
In tanti però a Verona si sono schierati per quella scelta. Non solo i soci intendiamo... 
«Certo, infatti quando ho visto esponenti di primo piano del mio partito e il mondo sindacale e imprenditoriale veronese appoggiare quella scelta, ho capito che ero rimasto isolato, e ho preferito guardare avanti e non aprire inutili fratture». 
Ora Save sta guidando l’aeroporto. Lei Dal Moro cosa si aspetta? 
«Al presidente Marchi non manca la determinazione e come abbiamo visto l’abilità; ora siamo costretti a sperare in lui perché per quanto riguarda i principali soci veronesi meglio stendere un velo pietoso. Mi auguro che si ritorni a investire subito sul nostro aeroporto». 
È di questi giorni la notizia che Finint, la finanziaria di Marchi socia di riferimento di Save, sta cambiando pelle. Nuove prospettive per il Catullo? 
«Pare così. La Merchant Bank Veneta dovrebbe acquisire la licenza bancaria di Banca Arner Italia alla quale conferirà il patrimonio di Finint e quindi indirettamente questo conferimento interesserà anche il nostro aeroporto. Penso che dopo Montichiari toccherà a Verona entrare in un risiko più grande. Il film è solo all’inizio». 
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Essendo evidente che... se SAVE SpA si mangerà il Catullo, SAVE SpA si mangerà anche la "Margherita Nord" e credo che questo sia un gravissimo errore che andrebbe a fare questa Amministrazione Comunale, alla quale - prima ancora di leggere questi articoli - avevo già scritto...
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... il 7 Luglio 2014
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... il 21 Luglio 2014
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... il 5 ottobre 2014
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Che anche l'On. Gianni del Moro, si stia interessando dell'Aeroporto Valerio Catullo, questo non può che farmi piacere, anche se bisogna ricordare questo dettaglio: "All’inizio del 2008 viene nominato nel cda dell’Aeroporto di Verona Villafranca, dove rimane per qualche mese dimettendosi immediatamente, pur non essendo incompatibile, all’accettazione della candidatura a parlamentare"... perchè è nel 2008 che tra il Comune di Sommacampagna (Sindaco: Graziella Manzato) e la Catullo SpA (Presidente Flavio Bortolazzi) venne firmato l'Accordo di Concertazione... che il sottoscritto ritiene debba essere oggi rivisto e riscritto.
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E visto che l'anno 2008 è significativo da ricordare, ricordiamo anche quando in data 11 febbraio 2008, quando la Direzione Generale Salvaguardia Ambientale del Ministero dell’Ambiente ebbe a scrivere, alla Catullo SpA, una Comunicazione avente ad oggetto: “Assoggettamento alla procedura di VIA dell’Aeroporto di Verona: Valerio Catullo” dove il Ministero dell’Ambiente evidenziava questo: “In conclusione e con riferimento alle richieste e alle segnalazioni pervenute, si ritiene, sulla base di quanto osservato, che la struttura aeroportuale in questione deve essere soggetta alla procedura di VIA Nazionale”."
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Tutto ciò premesso se ieri sull'Arena ho letto un articolo a titolo: "«Aeroporto, Save si mangerà il Catullo Sui soci veronesi va steso un velo pietoso»" con sottotitolo: "L’onorevole Dal Moro: «Si doveva fare la gara internazionale. Anche Pd e sindacati appiattiti»", posso sperare che l'Amministrazione Comunale di Sommacampagna si attivi al fine che si possa impedire che «Save si mangi la "Margherita Nord"»?

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