Visto che ieri abbiamo scritto dell'Aeroporto di Venezia... in attesa di scrivere dell'Aeroporto di Verona... oggi scriviamo dell'Aeroporto di Treviso e cosi ricordiamo che Sabato 29 Novembre alle 20,30 nell'auditorium Chiesa Quinto di Treviso ci sarà una serata di informazione sul tema: "INQUINAMENTO AEROPORTUALE - TERRITORIO E SALUTE DEI CITTADINI".

Considerato che ieri, in questo messaggio a titolo: "Visto l'Avviso di una Aggiudicazione di una Gara d'Appalto - per i lavori di riorganizzazione lato nord ovest dei piazzali di sosta aeromobili presso l'Aeroporto Marco Polo di Tessera Venezia - non è che la SAVE SpA vuole dare inizio ai lavori per ampliare i piazzali senza prima aver ottenuto la VIA?", abbiamo scritto dell'Aeroporto di Venezia... in attesa di scrivere dell'Aeroporto di Verona... oggi scriviamo dell'Aeroporto di Treviso e cosi ricordiamo che Sabato 29 Novembre alle 20,30 nell'auditorium Chiesa Quinto di Treviso ci sarà una serata di informazione sul tema: "INQUINAMENTO AEROPORTUALE - TERRITORIO E SALUTE DEI CITTADINI". 
.
.
Ricordato questo, ricordiamo anche un Comunicato Stampa di ADUC del 29 Ottobre 2014, che ha questo titolo: "Inquinamento polveri sottili, da Bruxelles nuova procedura d'infrazione contro il Veneto. Presentata al Comune di Padova una delibera di iniziativa popolare per rispetto legge comunitaria".
.
.
L’asma da rinite allergica e la bronchite cronica sono cresciute in Italia nonostante ci sia stata una riduzione drastica dei fumatori negli ultimi vent’anni di più del 10%. Significa che ci sono dei fattori di rischio differenti dal fumo che hanno un ruolo rilevante nelle malattie respiratorie e l’inquinamento dell’aria è uno dei più importanti. L’allarme arriva dal primo congresso internazionale sulle grandi indagini di popolazione italiana ed europea in tema di salute respiratoria che si è tenuto a Verona, nel quale specialisti in allergologia, pneumologi, biologi e farmacisti hanno fatto il punto sui principali risultati dei più importanti studi epidemiologici sulla salute respiratoria di bambini e adulti in Italia e in Europa. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato l’inquinamento da polveri sottili come fattore cancerogeno e inserito nel gruppo 1, quello che contiene le sostanze più pericolose. Il Veneto primeggia tra le regioni che registrano un sistematico superamento dei limiti sanitari delle polveri sottili, da dieci anni, infatti, gli amministratori locali non applicano le norme comunitarie che impongono l’adozione di Piani di risanamento con la Valutazione Ambientale Strategica per aree omogenee. Per questo con oltre 650 firme abbiamo depositato al Comune di Padova una delibera di iniziativa popolare affinchè l’amministrazione si doti degli strumenti previsti dalla legge. La Commissione europea lo scorso luglio ha aperto una nuova procedura d'infrazione nei confronti del Veneto per il superamento dei limiti delle polveri sottili. Non è la prima volta che la nostra regione viene richiamata da Bruxelles. Una precedente procedura d'infrazione si era conclusa nel 2012 con una condanna della Corte di giustizia che confermava il mancato rispetto nel 2006 e nel 2007 dei limiti di PM10. A pochi anni di distanza, l'esame dei valori di polveri sottili ha mostrato che i valori massimi sono stati continuamente superati anche nel periodo 2008-2012. Per questo motivo la Commissione europea ha deciso di avviare una nuova procedura d'infrazione che, oltre al Veneto, coinvolge anche Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Sicilia, Molise, Campania e Umbria. Secondo l’agenzia Oms l’inquinamento dell’aria è la prima causa di morte nell’Ue, con oltre 400mila decessi prematuri nel 2010, cioè più di dieci volte la vittime di incidenti stradali. Si tratta di un costo enorme per la salute dei cittadini e per l’economia, con oltre 100 milioni di giornate di lavoro perse ogni anno, cioè 15 miliardi di euro di produttività in meno. A questi costi vanno aggiunti 4 miliardi di euro in termini di assistenza sanitaria per i ricoveri. 
.
Ed in merito alla sostenibilità ambientale, riportiamo un'articolo pubblicato (anche questo il 29 Ottobre 2014) sulla Tribuna di Treviso, con titolo: "Manildo e la Cgil: Canova più sostenibile", sottotitolo: "«Se vuole continuare con il gioco delle domande, ora sono io che gli chiedo se lui vuole un aeroporto sostenibile». Il sindaco Giovanni Manildo non si smuove dalla sua posizione sullo sviluppo del Canova" e sopratitolo: "Il dibattito sull’aeroporto".
.
.
«Se vuole continuare con il gioco delle domande, ora sono io che gli chiedo se lui vuole un aeroporto sostenibile». Il sindaco Giovanni Manildo non si smuove dalla sua posizione sullo sviluppo del Canova, nonostante le reiterate minacce di «trasferite tutto a Venezia» fatte da Enrico Marchi, il presidente di Save, che lunedì ha ribadito il concetto: «o si amplia l’aeroporto o lascio Treviso».
Il dibattito è un botta e risposta anche se, è bene chiarirlo, Manildo e Marchi possono continuare a discutere di ampliamento o meno ma è il Ministero dell’ambiente a decidere. E l’ultimo progetto ha ricevuto una bocciatura sonora. Quindi la risposta in realtà già c’è. Save potrà pensare di ampliare l’aeroporto, solo rivedendo al ribasso le proprie ambizioni.
La settimana prossima il sindaco e Marchi si incontreranno per cercare di capire se c’è un accordo possibile tra le parti. A Ca’ Sugana continuano a invocare il famoso tavolo per decidere del futuro dell’area, ma nessuno vi si è ancora seduto. e sul tema interviene anche il segretario provinciale della Cgil Giacomo Vendrame chiedendo di voltare pagina, e ricominciare da zero.
«Ognuno giochi il proprio ruolo ma prima di tutto si miri al bene collettivo. In ballo ci sono lo sviluppo economico della Marca, il riassetto urbanistico e la mobilità del capoluogo. Elementi che vanno a intrecciarsi con la tutela del territorio, dell’ambiente e della salute delle persone» dice Vendrame, «già a suo tempo i sindacati chiesero a tutti i soggetti coinvolti di sedersi attorno a un tavolo e concertare il futuro del Canova. Credo che, anche alla luce della terza bocciatura arrivata dalla Commissione Via del Ministero dell’Ambiente al master plan di Save, sia proprio necessario, anche per non radicalizzare il confronto, ripartire da quella proposta, al fine di riformulare, sulla base delle diverse istanze dell’azienda e del territorio, un nuovo piano di sviluppo dell’aeroporto. L’obiettivo oggi più che mai deve essere quello di superare le contrapposizioni nel rispetto delle norme, individuando soluzioni condivise».
.
E se il Sindaco di Treviso: Giovanni Manildo, per l'Aeroporto: "Antonio Canova", ha già iniziato la sua battaglia contro SAVE SpA, (visto che è un noto esponente del Partito Democratico trevigiano), spero che Manildo possa aiutare anche il Sindaco di Sommacampagna: Graziella Manzato (anche Lei del PD - vedi foto sotto - qui seduta a fianco di Manildo) considerato che SAVE SpA da poche settimane è diventata Socia della Catullo SpA che gestisce l'Aeroporto di Verona.
.
.
Come già ieri... a proposito di SAVE SpA... ricordiamo questa pagina pubblicitaria
perchè da qualche settimana la SAVE SpA, detiene delle quote della Catullo SpA:
.
.
Visto che ieri abbiamo scritto dell'Aeroporto di Venezia... in attesa di scrivere dell'Aeroporto di Verona... oggi scriviamo dell'Aeroporto di Treviso e cosi ricordiamo che Sabato 29 Novembre alle 20,30 nell'auditorium Chiesa Quinto di Treviso ci sarà una serata di informazione sul tema: "INQUINAMENTO AEROPORTUALE - TERRITORIO E SALUTE DEI CITTADINI"

Commenti