Visto che oggi piove... in attesa che esca il sole, oltre a dare un'occhiata alla NUOVA DIRETTIVA VIA (appena approvata dal Parlamento Europeo) diamo un'occhiata anche il PDL n. 413 della Regione Veneto: "Disposizioni di adeguamento delle norme regionali in materia di valutazione d'impatto ambientale al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale"... e per ultimo, diamo un'occhiata anche alla nuova Legge: "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani"...

Per chi segue l'evoluzione della Direttiva V.I.A., come è noto, il 16 aprile scorso a Strasburgo c'è stata la cerimonia ufficiale per la firma della nuova direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), di cui l'On. Andrea Zanoni ne è stato il Relatore (qui sotto ripreso con Martin Schulz, Presidente del Parlamento europeo).
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E della NUOVA DIRETTIVA VIA (che per diventare efficace deve essere recepita con delle Leggi dei singoli Stati appartenenti all'Unione Europea) l'On. Andrea Zanoni ne illustrerà le principali novità in un Convegno che si terrà il 24 Aprile prossimo a Paese (TV). 
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In questo video una breve sintesi di quanto il Parlamento Europeo, il 12 Marzo 2014, ha approvato e il 16 Aprile 2014 poi è diventata Legge della Comunità Europea ed è relativo alla Valutazione di Impatto Ambientale... la cosidetta DIRETTIVA VIA.
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In questo altro articolo a titolo: 

c'è invece una breve
CRONISTORIA della NUOVA DIRETTIVA VIA

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Il 26 ottobre 2012 la Commissione europea ha presentato la sua proposta di modifica della Direttiva 2011/92/UE sulla VIA che ha introdotto nuovi fattori ambientali sui quali misurare l’impatto dei progetti come la biodiversità, l’uso efficiente delle risorse naturali e i rischi di catastrofi naturali e di origine umana tra i fattori sui quali si devono valutare gli impatti di un progetto.
È stato poi per la prima volta avanzato il concetto di prendere in considerazione le alternative ragionevoli al progetto.
Il 17 dicembre 2012 Andrea Zanoni è stato nominato relatore della relazione sulla nuova VIA per il Parlamento europeo (Commissione parlamentare competente è la ENVI Ambiente, e per parere la TRAN Trasporti e PETI Petizioni).
L’11 luglio 2013 la Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare ha approvato (48 voti a favore e 15 contrari) la relazione “sulla proposta di direttiva del Paramento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati”.
Il 9 ottobre 2013 il Parlamento europeo ha approvato la relazione di Zanoni e gli ha concesso pieno mandato di iniziare i negoziati con Consiglio e Commissione europea a nome del Parlamento europeo.
Tra novembre e dicembre 2013 si sono tenute le riunioni di negoziati tra Zanoni e i rappresentanti di Comissione europea e Consiglio (cosiddetto “trilogo”).
Il 20 dicembre 2013 è stato raggiunto un accordo con ok finale del Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi nazionali presso l’UE).
Il 12 febbraio 2014 la Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo, ha approvato (votanti 56; favorevoli 46; contrari 8; astenuti 2) l’esito dei negoziati dello scorso 20 dicembre con il Coreper (Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi nazionali presso l’UE) sulla nuova Direttiva VIA.
PUNTI CHIAVE della NUOVA DIRETTIVA VIA approvata dal PARLAMENTO EUROPEO
1 – Conflitto di interessi
L’assoluta indipendenza dell’autorità competente dal committente deve essere assicurata. In alcuni casi, nonostante la separazione formale tra autorità competente e committente, in particolare quando quest’ultimo è un soggetto pubblico, si verifica spesso un’impropria commistione tra i due attori, tale da inficiare l’obiettività del giudizio.
2 – Sanzioni
Previsione di sanzioni proporzionate e dissuasive in caso di violazione alle norme nazionali che derivano da questa direttiva, compresi casi di conflitto d’interesse e corruzione.
3 – Gas di scisto
Includere nell’allegato I della direttiva (obbligatorietà di Valutazione d’Impatto Ambientale VIA) i cosiddetti “idrocarburi non convenzionali” ovvero  gas di scisto e del gas naturale da giacimenti di carbone, sia nella fase di “estrazione” che in quella di “esplorazione” per evitare i danni della fratturazione idraulica.
4– Salami slicing
Prendere in maggior attenzione all’effetto cumulativo dell’impatto ambientale di più progetti nella stessa zona e azioni volte a contrastare il cosiddetto “salami slicing” ovvero lo spacchettamento di un singolo progetto in sotto progetti per evitare l’obbligo di valutazione ambientale complessiva.
5 – Maggiori informazioni
Il committente deve fornire maggiori informazioni sui rischi per la salute della popolazione interessata da un determinato progetto e sulle eventuali ripercussioni sul paesaggio e patrimonio culturale circostante.
6- Nuovi progetti sottoposti a VIA.
Oltre al gas di scisto, dovranno essere sottoposti a VIA obbligatoria (allegati I della direttiva) tutta una serie di progetti prima esclusi, come le demolizioni di precedenti strutture, parchi a tema (come acquatici, parchi divertimento, delfinari ecc,), campi da golf su terreni aridi e cave per estrazione dell’oro.
7 – Eliminazione delle deroghe
Non sono più concesse ai Paesi membri deroghe speciali per esentare determinati progetti dalla VIA con l’eccezione di quelle motivate con ragione di sicurezza pubblica.
8 – Coinvolgimento del pubblico
Rafforzare il ruolo del pubblico interessato in tutte le fasi della procedura in ottemperanza alla Convenzione di Aarhus. Una buona governance necessita di momenti di dialogo tra i soggetti interessati e di una procedura chiara e trasparente, rafforzando il sostegno alle decisioni adottate e riducendo il numero e i costi dei contenziosi legali che si riscontrano quando manca un’effettiva condivisione del progetto.
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Prima di leggere il testo definitivo della NUOVA DIRETTIVA VIA aspettiamo di vedere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea e poi vediamo che succede in Italia ed entro quanto lo Stato Italiano andrà a recepire questa Nuova Direttiva.
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E se il 16 Aprile 2014, c'è stata la firma della nuova Direttiva, per pura casualità due giorni dopo sul sito web della Regione Veneto... viene pubblicato un Comunicato Stampa a titolo: "GIUNTA VENETA PROPONE NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE".
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Nuove disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale sono contenute in un disegno di legge che la giunta regionale ha adottato, trasmettendolo al consiglio per l’approvazione, per soddisfare l’esigenza di adeguare la normativa regionale vigente in materia, ad oggi costituita da una legge del 1999 (n. 10), alle modifiche legislative sopravvenute sia a livello statale che comunitario. 
“L’obiettivo del ddl – spiega l’assessore regionale alle politiche ambientali - è quello di garantire l’armonizzazione della disciplina regionale in materia di VIA con le diverse discipline di settore vigenti, riservando una particolare attenzione alla complessiva semplificazione degli aspetti procedurali. A tal fine si è provveduto, tra l’altro, ad individuare modalità di coordinamento dei procedimenti di VIA con quelli di approvazione e autorizzazione in campo ambientale, nonché di autorizzazione integrata ambientale (AIA) delle tipologie progettuali assoggettate alla normativa”. Nelle nuove disposizioni è stata operata anche una revisione parziale della ripartizione delle competenze tra i diversi enti, in buona parte confermando alle Province in prima battuta, in attesa della ormai imminente riforma del quadro di riferimento normativo, la delega già attribuita per alcune categorie di attività produttive, e mantenendo in capo all’amministrazione regionale la competenza, in special modo, per le infrastrutture di interesse strategico per il territorio regionale.
Con lo scopo di assicurare poi la più ampia pubblicizzazione dei procedimenti e la partecipazione dei vari soggetti interessati, in sintonia anche con le più recenti direttive comunitarie, sono state confermate le modalità di presentazione al pubblico degli interventi, come peraltro già previsto nella legge regionale n. 10 del 1999. “Il disegno di legge licenziato dalla giunta regionale – conclude l’assessore - tenendo conto delle istanze di semplificazione manifestate su larga scala dalle numerose realtà imprenditoriali coinvolte, introduce infine la facoltà per il proponente di attivare un procedimento più snello, conciliabile con un’attività di progettazione preliminare, peraltro economicamente meno onerosa, al fine di consentire all’impresa o all’ente pubblico di valutare – in una fase, per così dire, anticipata – la realizzabilità del progetto, alla luce di un parere di compatibilità ambientale espresso, sia pure con procedure semplificate, dall’autorità competente”.
Da ultimo vengono ridefinite le funzioni della Commissione regionale competente in materia di valutazione d’impatto ambientale, alla luce della ultradecennale esperienza acquisita, e viene rafforzato il ruolo della conferenza dei servizi ai fini della chiusura del procedimento avviato dal proponente.
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Se l'oggetto del nuovo Progetto di Legge della Regione Veneto, che porta il numero 413 è questo: "Disposizioni di adeguamento delle norme regionali in materia di valutazione d'impatto ambientale al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale", Parte seconda Titoli I e III e successive modificazioni"... ho la vaga impressione che quanto proposto debba essere rivisto in funzione della NUOVA DIRETTIVA VIA... appena approvata dal Parlamento Europeo.
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Prima di concludere ricordiamo che l'Interporto: Quadrante Europa è mancante sia della VIA che della VAS, ricordiamo che l'Aeroporto Valerio Catullo è mancante della VIA (VIA e VAS che invece possiede l'Aeroporto di Brescia-Montichiari) e ricordiamo che il Comune di Villafranca ha presentato Ricorso al TAR del Veneto per violazione dell Direttiva VIA contro la Discarica Siberie.
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E visto che abbiamo scritto di ambiente, credo che dovrò studiarmi anche la nuova Legge: "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani"... la quale sempre come relatore Andrea Zanoni verrà discussa il 23 Aprile 2014 a Treviso. 
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In merito a questa legge, nel primo paragrafo di un articolo di Legislazione Tecnica a titolo: "Sviluppo spazi verdi urbani"... leggiamo questo: "Almeno il 50% delle maggiori entrate derivanti dai contributi per il rilascio dei permessi di costruire e dalle sanzioni previste dal T.U. Edilizia dovranno essere destinate alla realizzazione di opere pubbliche di urbanizzazione, di recupero urbanistico e di manutenzione del patrimonio comunale".
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E visto che tra un mese si vota per le Europee... 

vi ricordo pure questo:

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