Dopo aver letto il Comunicato Stampa a titolo: "Aiuti di Stato: la Commissione approva la concessione di aiuti agli investimenti per 12,7 milioni di EUR a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia", dopo aver atteso un Comunicato Stampa della Catullo SpA - che non è ancora arrivato - oggi ho scritto questo: "Richiesta di “Accesso agli Atti” relativi alla pratica: SA.38346 – Aiuti di Stato Aeroporto di Verona, per 12,7 milioni di Euro".
Giovedì 10 Aprile 2014, dopo aver letto e visto articoli di giornali e i servizi dei TG avevo scritto questo messaggio: "Sul sito internet della "DG Concorrenza"
della Commissione Europea, relativo alla Pratica n. SA.38346, è apparso un
Comunicato Stampa che ha questo oggetto: "Aiuti di Stato: la Commissione approva la concessione di aiuti agli investimenti per 12,7 milioni di EUR a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia". Letto cosi sembra che siano stati
concessi tutti questi milioni alla Catullo SpA. In realtà, secondo me medesimo,
non è proprio cosi, anzi, forse, questa cosa merita un approfondimento da
chiedere alla Procura della Repubblica e alla DG Concorrenza".
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Dopo aver letto questo "Comunicato Stampa", ho atteso dei giorni di vedere se sul sito web dell'Aeroporto Catullo venisse pubblicato un Comunicato Stampa inerente, dalla lettura del quale si comprendesse meglio quando era stato deciso dalla Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea, ma ad oggi... ancora nulla è stato pubblicato.
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La mia attenzione a questo Comunicato Stampa era sempre attiva e quando il giorno 14 Aprile 2014, su "TOPLEGAL - dal 2004 il Mercato Legale" ho letto questo "BONELLI EREDE CON L'AEROPORTO CATULLO", ovviamente un pò mi sono preoccupato.
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Ovviamente dopo aver letto questo intervento, ho verificato se sul sito web dell'Aeroporto Catullo fosse stato pubblicato qualche Comunicato Stampa, ma non c'era nulla di nuovo e se il giorno 14 Aprile leggevo questo, in data 16 Aprile 2014, su "Progetto Verona Blog" leggevo, invece questo: "Catullo. Chi sapeva dei debiti?"
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Secondo
l’ex direttore generale (dg) Soppani i soci
erano informati delle decisioni prese per il Catullo. Tutti hanno detto: “Sì”.
Non accetterà di prendersi tutte le colpe; chiamerà in causa tutto il vecchio
CdA. L’ex presidente Bortolazzi godeva di ampia autonomia decisionale e poteva
firmare contratti fino a 200.000 euro senza passare dal CdA. Aveva l’appoggio
dei soci veronesi, del Comune in particolare. Ora rischia l’azione di
responsabilità perché il suo piano era “un sogno fuori dalla realtà”.
Gennaio
2013. Il CdA vota
a favore dell’azione di responsa-bilità contro il precedente CdA (poi però
rinvia la decisione).
Presidente
Arena: “Scelta
compiuta con amarezza, ma inevitabile. Devono rendere conto dei 26,6 milioni di
perdite nel 2011 e di vari scandali: assunzioni pilotate, appalti gonfiati,
contratti tossici. Chi sarà ritenuto colpevole dovrà pagare di tasca propria”.
- Il P.D.: “Anche Tosi e Miozzi in tribunale: devono
risarcire i debiti: hanno nominato le persone a cui ora chiedono di pagare;
hanno votato quanto Bortolazzi proponeva: sono corresponsabili e non più
credibili. Tosi spieghi chi ha avvallato le decisioni e come intende
risollevare le sorti dell’aeroporto che anche nel 2013 chiuderà in rosso. Quali
strategie propone? Con chi allearsi?”.
- Flavio Tosi si tira fuori: “Nel Catullo il Comune di Verona
ha una partecipazione azionaria non determinante: il 7%. Ridicolo quindi
attribuire al Sindaco responsabilità per la gestione”.
Anche la
magistratura apre un’inchiesta sui bilanci in perdita della Catullo spa.
Luglio
2013. La Procura
ottiene sei mesi di proroga delle indagini sulle presunte irregolarità. Come si
è potuto arrivare a un tal debito? Dove sono finiti i soldi? Si ipotizza che il
precedente CdA non abbia comunicato ai soci i dati reali sul bilancio. Ipotesi
di reato: “pubblico ufficiale si appropria o distrae a proprio profitto o di un
terzo denaro o qualsiasi cosa mobile non appartenente alla pubblica
amministrazione, di cui ha il possesso in ragione del proprio ufficio”.
- Il Catullo è sotto
l’attenzione dell’Unione Europea per aiuti di Stato (illegali) concessi a
Ryanair.
Novembre
2013. Il
presidente Paolo Arena manda una lettera raccomandata a tutti gli ex
amministratori della “Catullo spa”. Così presidente, ex consiglieri e ex dg non
possono sperare che la prescrizione li salvi dalla possibile richiesta di
rifondere alla “Catullo spa” i danni causati dalle seguenti 4 decisioni prese
nel passato:
- contratto
capestro e incentivi concessi o prorogati a compagnie aeree, alla Ryanair in
particolare, perché utilizzassero lo scalo veronese, senza debita
autorizzazione e/o a condizioni economiche prive di giustificazione e in
violazione delle normative europee sugli aiuti di Stato.
-
affidamento a soggetti esterni di progettazioni, forniture o consulenze in
mancanza di istruttorie regolari e di adeguata negoziazione.
-
assunzione di personale dipendente a tempo indeterminato, senza la richiesta
dei dirigenti del settore e con procedure di assunzione non adeguatamente
verificate e controllate.
- utilizzo
indebito di risorse aziendali o rimborsi non dovuti e operazioni compiute anche
in presenza di possibili conflitti d’interessi.
Arena : “E’ possibile una “azione di
responsabilità” da parte del Catullo. La magistratura ha avviato indagini”.
Domande: perché, dopo tanti rinvii, la lettera è stata
spedita, visto che alla prescrizione dei fatti citati mancano due anni? Perché
è stata spedita a tutti i membri CdA?
Il 5 luglio
l’assemblea dei soci aveva stabilito di fare gli atti necessari perché non si
potesse dire che ci si era lasciati sfuggire la possibilità di chiedere i
danni, in particolare all’ex presidente e all’ex dg.
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Dopo aver letto anche questo articolo, sempre in attesa di leggere un Comunicato Stampa dell'Aeroporto in merito a quanto pubblicato sul sito web della DG Concorrenza: ""Aiuti di Stato: la Commissione approva la concessione di aiuti agli investimenti per 12,7 milioni di EUR a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia"", sono rimasto ancora fermo, fino a questa mattina quando sempre su "Progetto Verona Blog" leggo questo: "L’ex Consiglio di Amministrazione della “Catullo spa” in tribunale?”.
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Dicembre 2013. Il presidente Paolo Arena, il dg Carmine Bassetti e il procuratore Schinaia si incontrano per aggiornare la situazione dell’aeroporto Catullo.
I soci della Catullo spa non hanno deciso se procedere con l’azione di responsabilità nei confronti del precedente CdA. Bortolazzi e Soppani potrebbero essere chiamati in tribunale con richiesta di rifondere i danni (oltre 20 milioni) eventualmente da loro causati. C’è chi è deciso a procedere e chi teme possibili boomerang. Camera di Commercio ha chiesto un parere legale riservato. La risposta è un invito alla prudenza. Aiuterebbe conoscere i dati dell’inchiesta della Procura.
La Corte dei Conti fa sapere che, se l’azione di responsabilità non viene avviata, i responsabili dei danni saranno gli amministratori locali soci dell’aeroporto.
La Corte dei Conti del Veneto dice che, nel caso di gestioni connotate da risultati negativi, soprattutto se ripetuti nel tempo, è doveroso riconsiderare la permanenza delle condizioni di convenienza economica da parte degli enti locali nelle società partecipate.
Alla luce di quanto affermano Corte dei Conti e Corte dei Conti del Veneto, il Comune di Verona valuta se l’investimento nel Catullo sia ancora valido per le finalità istituzionali.
Bilanci del Catullo:
- anno 2008: perdita di 5,8 milioni;
- anno 2009: perdita di 4,9 milioni;
- anno 2010: utile di 1,4 milioni;
- anno 2011: perdita di 26,6 milioni;
- anno 2012: perdita di 11,5 milioni;
- anno 2013: perdite previste tra i 3 e i 4 milioni.
In totale le perdite sono state di quasi 49 milioni.
La legge prevede, dopo tre esercizi consecutivi di bilancio in perdita, pesanti conseguenze.
Alcune spese della precedente Amministrazione nel 2011:
- quasi 100.000 euro per il taglio dell’erba;
- 176.000 euro per l’archiviazione ottica di documenti (nel 2012, con la nuova gestione: 22.000);
- 111.000 euro per telefonini (nel 2013: 35.000);
- stessa cifra per cancelleria e toner (nel 2013: 35.000)
- 75.000 euro per la telefonia fissa, nel 2012 (nel 2013: 32.000).
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Dopo aver letto questo altro intervento... ovviamente mi sono ricollegato sul sito web dell'Aeroporto Catullo, per vedere se era stato pubblicato qualche Comunicato Stampa, ma la situazione di questa mattina era questa come sotto riprodotta:
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Visto questo: "Aiuti di Stato: la Commissione approva la concessione di aiuti agli investimenti per 12,7 milioni di EUR a favore degli aeroporti italiani di Verona e Brescia"... visto questo: "BONELLI EREDE CON L'AEROPORTO CATULLO"... visto questo: "Catullo. Chi sapeva dei debiti?"... visto questo: "L’ex Consiglio di Amministrazione della “Catullo spa” in tribunale?" e visto che in merito a tutto questo non c'era nessun comunicato stampa dell'Aeroporto Catullo, potevo esimermi dal chiedere spiegazioni?
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NO... non mi sono esimito e cosi stamane ho scritto alla Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea e "per conoscenza" alla Procura della Repubblica di Verona e, a loro, ho spedito una lettera avente il seguente oggetto: "Richiesta di “Accesso agli Atti” relativi alla pratica: SA.38346 – Aiuti di Stato Aeroporto di Verona, per 12,7 milioni di Euro -".
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LETTERA CHE COSI' HO CONCLUSO
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Dalla
lettura del Comunicato Stampa sin qui citato, “sembrerebbe” che l’Aeroporto Valerio Catullo, dalla Direzione Generale Concorrenza abbia
ottenuto che il… “conferimento
di un capitale di 12,7 milioni di EUR”… “è conforme alle norme dell’UE in materia di aiuti di Stato” e che permetterà all’Aeroporto
di Verona di… “effettuare
investimenti infrastrutturali per un periodo di dieci anni” e che quindi quanto
operato dalla Catullo SpA… sia
rispettoso e conforme alle norme Europee sugli Aiuti di Stato come
previsti dalla Commissione Europea, ma dato che il sottoscritto ha dei dubbi che ciò sia conforme,
in merito a quanto stabilito dalla DG Concorrenza, il tutto, forse, merita un
dovuto “approfondimento”.
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Questo
“approfondimento” credo sia poi doveroso
considerato che nei confronti dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona, ad oggi,
risulta essere ancora aperta la
pratica: EU PILOT 3720/12/ENVI relativa ad una indagine da parte della
Direzione Generale Ambiente per una (presunta) violazione della Direttiva VIA ed è pertanto molto
improbabile che quei 12,7 milioni di euro (qualora fossero ancora nelle
disponibilità e a Bilancio della Catullo SpA… ma non credo) possano essere
impiegati ed utilizzati se non dopo aver ottenuto un Decreto di Compatibilità
Ambientale.
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Visto
quanto sin qui evidenziato e visto soprattutto il contenuto del Comunicato
Stampa della Direzione Generale
Concorrenza, con la presente, il sottoscritto inoltra una formale: “Richiesta di “Accesso
agli Atti” relativi alla pratica: SA.38346 – Aiuti di Stato Aeroporto di Verona,
per 12,7 milioni di Euro -” al fine di poter ricevere il fascicolo
completo, compreso anche la documentazione inviata dalla Catullo SpA.
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Al
ricevimento della Documentazione - come oggi richiesta - dopo le opportune
verifiche ed analisi, il tutto potrebbe essere da trasmettere alla Procura della Repubblica di Verona per
eventuali verifiche ed accertamenti che comunque dovrebbero già essere in corso
in merito al Procedimento Penale
11/4246.
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In attesa di un sollecito riscontro, si
porgono distinti saluti.
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