Articolo dell'Arena: "Corte dei conti fa luce sui Project Financing - «Possibili costi aggiuntivi rilevanti». Allarme per il dilagare della corruzione. «Servono nuove norme»"

Oggi non commento nulla... e vi lascio alla lettura di questi due articoli... e se qualcuno di voi "pensa" che io sto "pensando" all'OPERA PUBBLICA... realizzata in PROJECT FINANCING... denominata (FINTO) Recupero Ambientale, ma (VERA) Discarica Siberie... state "pensando"... bene... perchè state "pensando"... a quello che "penso"...io!!!
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...dall'ARENA....
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ANNO GIUDIZIARIO. La relazione del procuratore veneto a Venezia
Corte dei conti fa luce sui Project financing«Possibili costi aggiuntivi rilevanti». 

Allarme per il dilagare della corruzione. «Servono nuove norme»

Il project financing, cioè la realizzazione di opere pubbliche con il concorso dei privati, è da rivedere perché non sempre le pubbliche amministrazioni ne traggono l'atteso vantaggio. A sostenerlo Carmine Scarano, Procuratore della Corte dei conti del Veneto, che ne ha parlato con specifico riferimento alla sanità regionale, nel corso del suo intervento per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile. Se da una parte il project financing permette di realizzare opere ad alto costo che le amministrazioni non sarebbero in grado di sostenere, per Scarano, c'è «il rischio di costruzione» che «riguarda eventi connessi alla fase progettuale e di realizzazione dell'infrastruttura quali la ritardata consegna, il mancato rispetto degli standard predeterminati, costi aggiuntivi di importo rilevante, deficienze tecniche, esternalità negative, compreso il rischio ambientale». 
Ma l'altro tema sul quale la Corte dei Conti ha puntato è la lotta alla corruzione, piaga dilagante, che va combattuta con nuove norme.
«Sono necessarie e urgenti norme più chiare e semplici per contrastare la corruzione». Così Angelo Buscema, Presidente della Corte dei Conti di Venezia, ha aperto il suo discorso, oggi, per l'inaugurazione dell'anno giudiziario della magistratura contabile. Per Buscema, la corruzione in Italia «è un male che fa perdere la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato». Il tutto a fronte «di una crisi morale ed economica - ha rilevato - che è un'emergenza». «La corruzione - ha proseguito Buscema - non è solo nelle tangenti ma anche nel peculato e nel gioco delle clientele; poi c'è una caduta di qualità delle pubbliche amministrazioni, una trascuratezza che si traduce in danno per i cittadini».
Quindi servono provvedimenti legislativi urgenti anche perchè «nel disegno costituzionale - ha concluso - il principio di legalità costituisce il caposaldo indefettibile della nostra democrazia e ha un valore sociale, oltre che giuridico, al quale si aggiunge il buon andamento dell'azione amministrativa prioritariamente rivolto al soddisfacimento dell'etica pubblica». 
In un momento storico in cui appaiono sempre più inaccettabili la spesa improduttiva, la dissipazione di risorse pubbliche, la cattiva amministrazione ed, a maggior ragione, il malaffare e la corruzione, è auspicabile l'adozione di una tecnica legislativa più affinata e moderna, produttiva di norme organiche, chiare e semplici.
Desta preoccupazione l'espansione del malaffare in tutti i livelli dell'amministrazione pubblica così come desta preoccupazione – molta preoccupazione – il rischio del venir meno della riprovevolezza sociale di queste condotte criminose, troppo spesso accettate come ineluttabili, quando non anche giustificate come utili al funzionamento della macchina amministrativa e dell'economia del Paese.
Per quanto riguarda i provvedimenti veronesi, per l'asserito danno arrecato all'Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili O.D.E.C. di Verona per irregolarità varie è stato ribadito il difetto di giurisdizione. In totale, nel 2013 la Corte dei conti del Veneto ha citato a giudizio per danno erariale, a vario titolo, 115 persone per un danno erariale complessivo di oltre 14 milioni di euro.
I danni sono stati provocati nelle più svariate sedi amministrative ma quello su cui si è soffermato sono quelli relativi alla sanità. Il procuratore Scarano ha posto anche l'accento sulla «irrisolta questione della giurisdizione in materia di responsabilità patrimoniale di amministratori e dipendenti delle società partecipate»e di quelle in house.

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... dal Corriere di Verona...
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Corte dei Conti, nuovi strali 

«Enti pubblici sciatti e inerti portano sfiducia nei cittadini»
La legge anti corruzione? «Tradotta in carte e bolli»


VENEZIA - Ci ha messo del suo la pubblica amministrazione a cadere così in basso nella considerazione dei cittadini. E per accorgersene basta dare un'occhiata alle centinaia di atti prodotti ogni giorno: «Approssimazione lessicale, inerzia nell'affrontare e risolvere le questioni più complesse o all'incapacità di offrire risposte valide ai concreti e fondati bisogni dei cittadini». In una parola, sciatteria.

Il presidente della Corte dei Conti di Venezia Angelo Buscema parla di «trasandatezza», parola che brucia come piombo alla platea di amministratori che affolla la Scuola Grande San Giovanni Evangelista per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Buscema indica le due emergenze più rilevanti: «La corruzione e la sfiducia dei cittadini nei riguardi della pubblica amministrazione». La corruzione, che ha avuto «negli ultimi anni una diffusione esponenziale» andrebbe contrastata con «necessarie e urgenti norme più chiare e semplici». 
E invece, come indica nella sua relazione il procuratore della Corte Carmine Scarano, anche la nuova normativa anticorruzione introdotta dalla legge 190 del 2012 nell'applicazione pratica si sta rivelando un adempimento burocratico in più perché le amministrazioni sono «ispirate da una logica di adempimento» più che di cambiamento di mentalità e di atteggiamento. Un formalismo che impronta tutto l'agire pubblico ma senza la sostanza dell'accuratezza, dell'attenzione alla sostanza. «Trasandatezza dell'attività amministrativa, con la quale s'intende la caduta della qualità che comincia dalla approssimazione lessicale nella stesura degli atti e dei documenti pubblici - sottolinea Buscema - per arrivare all'inerzia nell'affrontare e risolvere le questioni più complesse».
Col medesimo spirito il pacchetto anticorruzione si traduce nel predisporre il sistema di misurazione e valutazione della performance, il relativo piano, il piano di trasparenza, il piano triennale anticorruzione, ciascuno col suo responsabile e le sue carte da firmare. Carte, bolli, direttive interne: «un abito mentale meramente formale», mette in guardia Scarano che invita alla sburocratizzazione della normativa che, di suo, ha un impianto rivoluzionario perché trasforma i principi in diritti ma viene meno quando, ad esempio «non correda di garanzie effettive il formalistico divieto di perseguire i denunzianti di anomalie».
In compenso i cittadini hanno una grandissima fiducia nella Corte dei Conti, che nel 2013 ha citato a giudizio 115 persone per un danno erariale complessivo di oltre 14 mln di euro. Lo scorso anno sono state presentate 1659 denunce, a dicembre le vertenze pendenti erano 7.768. Non tutte fondate: 115 archiviate subito e 1.883 dopo istruttoria. Anche le somme recuperate grazie a riparazioni spontanee sono indice della reputazione della magistratura contabile: 683 mila euro nel 2013, erano 78mila euro nel 2009. Ma il raggio d'azione della magistratura contabile è limitato: la maggior parte delle società partecipate degli enti pubblici risponde delle proprie inefficienze solo al giudice ordinario, «e qui sarebbe urgente un intervento del legislatore», ribadisce il procuratore Scarano. Grazie alle Camere di commercio si è creata un'anagrafe, 700 in Veneto, 150 solo a Venezia, che ha portato a chiudere alcune delle partecipate sempre in perdita, fa sapere Buscema.
Monitoraggio e prevenzione sono l'arma migliore: ecco perché per l'anno 2014 la Corte ha acceso i riflettori sul project financing di strade e ospedali che rischia di avere un costo pubblico altissimo. E gli enti più virtuosi? «Verremo commissariati - denuncia la presidente leghista della Provincia veneziana Francesca Zaccariotto - Perché ci hanno abolito con una legge ancora da approvare. Eppure siamo stati premiati dal Ministero delle Finanze con uno sconto di 3 milioni e mezzo sul saldo obiettivo per aver introdotto sperimentalmente un bilancio di tipo privatistico».

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Sezione giurisdizionale per il Veneto - Inaugurazione dell'anno giudiziario 2014

 
Il giorno 20 febbraio 2014 alle ore 10,00, presso a Venezia presso la Scuola Grande San Giovanni Evangelista, alla presenza delle massime cariche istituzionali locali, si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2014 della Sezione giurisdizionale per la Regione Veneto.
Il Presidente della Sezione, dott. Angelo Buscema ha tenuto la relazione sull'attività della Sezione nel corso del 2013. E' seguita la relazione del Procuratore Regionale Carmine Scarano, del rappresentante dell’Ordine forense di Venezia, della Prof.ssa Paola Balducci quale componente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, del Consigliere Tommaso Miele quale Presidente dell'Associazione Nazionale magistrati della Corte dei conti.


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PENSA
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