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Visto che l'altro ieri... mi aveva scritto la "Direzione Generale Ambiente" della Commissione Europea - che mi segnalava che l'indagine EU-PILOT 3720/12/ENVI era stata estesa a tutti gli Aeroporti Italiani - mi sembra doveroso ringraziare pubblicamente l'On. Andrea Zanoni per il suo interessamento sulla mancanza (o elusione) della V.I.A. degli Aeroporti di Verona, Treviso e Venezia (e anche di altri).

L'altro ieri... dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea... ho ricevuto questa comunicazione (vedi sotto) - che era relativa all'indagine EU-PILOT 3720/12/ENVI che la Commissione UE aveva aperto ancora nel mese di Luglio del 2012 - una comunicazione, che ripeto, per me è stata una enorme sorpresa... dalla quale però... poi... mi sono prontamente ripreso.
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Perchè questa lettera è stata una sorpresa? 
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Perchè dopo che la prima volta che la Commissione Europea Ambiente - a seguito di mia segnalazione ancora nel dicembre 2008 - aveva aperto una prima indagine sulla mancanza di VIA dell'Aeroporto Catullo di Verona - pratica EU-PILOT 240/08/ENVI, ma poi questa prima richiesta d'indagine venne archiviata... comunque con questa raccomandazione:
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Dopo l'archiviazione della procedura d'indagine, comunque non mi sono arreso e cosi avevo chiesto l'intervento dell'On. Andrea Zanoni... che ebbe a presentare una interrogazione al Parlamento Europeo avente questo titolo: "Richiesta di riapertura della pratica EU-PILOT 240/08/ENVI relativa all'aeroporto di Verona" e che ottenne una risposta: "data da Janez Potočnik a nome della Commissione". 
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Ovviamente nemmeno questa seconda volta mi arresi... e cosi nel 2012, non potendo più presentare una segnalazione di violazione della V.I.A. per l'Aeroporto di Verona, ne ho presentata una nuova... molto più complessa e articolata e prendendo come esempio  di cattiva gestione della VIA - tre aeroporti del Veneto (tra cui verona) e tre Aeroporti della Calabria... e insapettatamente, venne aperta una seconda indagine che prese il nome di EU-PILOT 3720/12/ENVI.
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Il primo tentativo non era andato a buon fine... nemmeno con l'interrogazione di Andrea Zanoni l'Europarlamentare avevo avuto esito positivo... ma ora le indagini sulla mancanza di VIA - dalla comunicazione ricevuta - sono state estese a tutti gli aeroporti d'Italia... che potrebbero portare all'apertura di una procedura di infrazione nei confronti dello Stato Italiano per violazione delle norme comunitarie.
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Ieri alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ho comunque risposto con una lettera avente avente questo oggetto: "Richiesta e accertamento sull’operato e il ruolo dell’E.N.A.C. per la corretta applicazione della Direttiva 2011/92/UE, visto che E.N.A.C., in palese conflitto d’interesse… prima approva iProgetti delle Infrastrutture Aeroportuali e poi presenta gli stessi Progettiper le Procedure di V.I.A. (controllore-controllato?)... e, per conoscenza, questa lettera è stata spedita anche alla Procura della Repubblica di Verona e all'On. Andrea Zanoni... l'Europarlamentare (che ringrazio per il suo interessamento) ha emesso questo Comunicato Stampa:
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Comunicato del 28 Gennaio 2014

La Commissione europea allarga la sua indagine sugli aeroporti italiani su tutti i casi di potenziale violazione della Direttiva VIA. L'eurodeputato PD Andrea Zanoni: “Chiarezza sul rispetto delle normative ambientali europee, partiamo dal Catullo di Verona, dal Canova di Treviso e dal Marco Polo di Venezia. Invito il Ministro Lupi a tenere conto dell'Ambiente nel nuovo Piano nazionale degli aeroporti”

“La Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ha deciso di ampliare l'ambito della procedura di indagine: Eu Pilot 3720/12/ENVI in oggetto per coprire tutti i potenziali casi di potenziale cattiva applicazione della Direttiva UE 2011/92 sulla V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale nell'iter approvativo dei progetti presentati per la realizzazione degli aeroporti italiani”. Lo scrive la Commissione europea in merito alla possibile violazione della normativa europea all'impatto ambientale dell'ampliamento e nel potenziamento dei tre aeroporti del Veneto. L'eurodeputato PD Andrea Zanoni, che aveva allertato la Commissione europea nel febbraio 2012, ha così commentato: “Attendo il risultato dell'indagine europea. Simili infrastrutture, come il Catullo di Verona, il Canova di Treviso, ma soprattutto l’Aeroporto di Venezia, devono rispettare alla lettera le norme europee visto che si tratta di progetti con un alto impatto ambientale ed effetti diretti sulla vita di migliaia di persone”.

La Commissione europea nel sottolineare che gli aeroporti italiani rientrano “nella definizione contenuta nell'Allegato I, punto 7, lettera a della direttiva VIA” e a tale norma devono sottostare, ha evidenziato, inoltre, che per tutti gli Aeroporti Italiani “sono state richieste delle informazioni simili su ogni progetto di estensione o modifica dei suddetti progetti per i quali si era previsto o si prevede  un significativo impatto ambientale, in corso di autorizzazione, realizzati o in fase di realizzazione”.

“Partiamo dal garantire la massima trasparenza sulle procedure di autorizzazione dei lavori di ampliamento del Canova di Treviso, del Catullo di Verona e del Marco Polo di Venezia, che ho già avuto modo di segnalare in Europa”, afferma Zanoni, che invita il Ministro Lupi  “a considerare bene il fattore ambientale e il rispetto delle norme europee per le valutazioni degli impatti ambientali nel contesto del nuovo piano nazionale degli aeroporti presentato recentemente. I dieci bacini nei quali è suddiviso il Paese, gli aeroporti strategici e quelli di interesse nazionale devono prevedere scrupolose procedure di valutazione d'impatto ambientale anche alla luce della nuova direttiva VIA, della quale sono relatore per il Parlamento europeo, e che presto verrà approvata in via definitiva”.

A proposito della nuova VIA, Zanoni ricorda la disposizione da lui inserita sul conflitto d'interessi: “Chiarezza anche sul ruolo dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) in merito all’applicazione della VIA. Oggi l’ENAC svolge sia il ruolo di controllore che di controllato nella VIA dal momento che agisce sia come soggetto proponente delle procedure di valutazione che di regolamentazione, esame e valutazione dei piani regolatori aeroportuali. Questa situazione va risolto una volta per tutte”.

“Intanto invito le autorità italiana a fornire tutte le informazioni sugli aeroporti indagati dalla Commissione europea per individuare eventuali violazioni e poter intervenire prima che si concretizzi una vera procedura d'infrazione ai danni dell'Italia”, conclude l'eurodeputato.
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In merito al Comunicato Stampa emesso dall'On. Andrea Zanoni, riporto quanto pubblicato su Aero Habitat in questa news a titolo: "Aeroporti italiani e la V.I.A., la UE intenzionata ad aprire una infrazione comunitaria", con sottotitolo: "E' bufera sull'adozione della Valutazione di Impatto Ambientale sugli scali del Belpaese" e che cosi inizia:
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La perseveranza e tenacia di Beniamino Sandrini di www.vivicaselle.eu che ha con regolarità trasmesso l'informativa alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea e l'attivazione della procedura di indagine: Eu Pilot 3720/12/ENVI che è scaturita l'intenzione di "coprire tutti i potenziali casi di potenziale cattiva applicazione della Direttiva UE 2011/92 sulla V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale nell'iter approvativo dei progetti presentati per la realizzazione degli aeroporti italiani”.
Sulle questione - in attesa di appurare eventuale elenco di altri aeroporti interessati - riportiamo il comunicato redatto dal parlamentare europeo Andrea Zanoni.
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