Se un'articolo dell'Arena di domenica 5 Gennaio aveva questo titolo: "I primi «frutti» della ciclabile. «Aprono nuovi agriturismi»"... oggi vi invito a rileggere quello che avevo scritto in data 16 Novembre 2013 che aveva questo titolo: "Un suggerimento per i NUOVI Candidati Sindaci per le NUOVE elezioni del NUOVO Consiglio Comunale (che si terrà nel mese di Maggio 2014) e che riguarda le Piste Ciclabili e che dovrebbe essere il risultato di sinergie da attivare con i Comuni limitrofi a Sommacampagna: Sona, Verona, Villafranca e Valeggio per ottenere la "Ciclopedonale lungo il Canale Alto Agro Veronese"."

Era il 31 Ottobre 2013 quando sull'Arena venne pubblicato questo articolo: "Valdadige, chiusure sulla provinciale «11» per concludere la ciclabile «Adige-Sole»" con questo testo: "Il settore Viabilità della Provincia comunica la chiusura al traffico di due tratti della strada provinciale n. 11 «della Val d'Adige», tra le località Turan e Preabocco e tra le località Rivalta e Belluno Veronese, ricadenti entrambi nel territorio comunale di Brentino Belluno. Il provvedimento decorre da oggi, giovedì 31 ottobre, fino a tutto il 31 gennaio 2014. La chiusura coinciderà con l'effettiva attività del cantiere, indicativamente due giorni alla settimana non consecutivi e nelle sole ore diurne, e sarà indicata da apposita segnaletica stradale con un preavviso all'utenza di almeno 24 ore. Il provvedimento si rende necessario per effettuare i lavori di costruzione del terzo lotto della pista ciclabile dell'«Adige-Sole»"
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Secondo questo articolo i lavori relativi a questo tratto della pista ciclabile, dovrebbero terminare tra meno di 10 giorni... in data 14 Gennaio 2014. Lavori che a quanto pare potrebbero essere effettivamente conclusi (più o meno) in quella data visto l'articolo pubblicato l'altro ieri sull'Arena a titolo: "I primi «frutti» della ciclabile. «Aprono nuovi agriturismi»", con questo sopra titolo: "Brentino Belluno. Sono aumentate le domande di ristrutturazione e ammodernamento delle strutture ricettive" e con questo sotto titolo: "Il sindaco Asileppi: «I cicloturisti hanno fatto crescere le richieste a Preabocco, Brentino e Rivalta. E noi le abbiamo accolte tutte»".
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Non avendo il "file" di questo articolo, non posso evidenziare alcune frasi e pertanto vi invito a cliccare sulla foto e a leggerlo da soli... anche perchè oggi (visto che ieri ero in relax) non voglio scrivere nessun commento, considerato che quanto potrei oggi commentare relativamente a questo articolo... l'avrei già scritto ancora Sabato 16 Novembre 2013 quando avevo pubblicato... questo messaggio:
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Un suggerimento per i NUOVI Candidati Sindaci per le NUOVE elezioni del NUOVO Consiglio Comunale (che si terrà nel mese di Maggio 2014) e che riguarda le Piste Ciclabili e che dovrebbe essere il risultato di sinergie da attivare con i Comuni limitrofi a Sommacampagna: Sona, Verona, Villafranca e Valeggio per ottenere la "Ciclopedonale lungo il Canale Alto Agro Veronese".

Oggi ho ricevuto una mail (che non pubblico, ma che condivido pienamente) e che mi ha dato lo spunto per scrivere questo messaggio, che riprende alcune considerazioni già espresse in questi ultimi anni e che sono relative alla Piste Ciclabili e alle Opere di Compensazione che dovrebbero realizzare gli Enti Pubblici nel rispetto del principio comunitario: "CHI INQUINA... PAGA" che ricordo è riportato nel D.Lgs. 4-2008 - Art. 3 ter - Principio dell'azione ambientale.  La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturaledeve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi dellaprecauzionedell'azione preventivadella correzionein via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonche' al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell'articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale.
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Premesso questo... era Mercoledi 7 Luglio 2010, quando scrissi questo messaggio: "Cos'è che impedisce che una Pista Ciclo Pedonale possa collegare Dossobuono con Caselle e viceversa? L'Aeroporto Catullo ovviamente" e quel messaggio l'avevo anche scritto perchè in data 9 luglio 2010 ci sarebbe stata la: Presentazione al Pubblico del Progetto per la realizzazione della Terza Corsia dell'Autostrada "A22"... e "qualcosa", come opere di compensazione e di mitigazione bisognava chiederle all'Autostrada del Brennero... O NO???
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Un paio d'anni dopo, Giovedi 26 aprile 2012, scrivendo questo messaggio: "PISTA CICLABILE: "Caselle - Aeroporto - Dossobuono - Madonna di Dossobuono". PERCHE' NO?" ebbi a ipotizzare la possibilità di realizzare una Pista Ciclabile come evidenziata in questa immagine (vedi sotto) il cui percorso è anche illustrato da una serie di foto dei luoghi visibili nel video come poi di seguito riportato.
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Dai miei ormai EX Assessori, in questi ormai 4 anni, mi sarei aspettato un deciso intervento atto a obbligare l'Autostrada "A22" affinchè come una delle Opere di Compensazione da realizzare - a spese dell'A22 - fosse la costruzione di una pista ciclabile che collegasse Caselle con Dossobuono e poi con Verona e l'Alpo, ma quel suggerimento non fu accolto e ora... devo solo sperare che questa Pista Ciclabile sia chiesta dal Comune di Villafranca... che ha un Sindaco più attivo e più determinato.
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Ma prima di ricordarvi questa ipotesi di Pista Cilabile, vorrei ricordarvi che in data 9 gennaio 2012 avevo anche pubblicato anche questo messaggio: ""Dalla Ciclopista del Sole... al Fiume Tione, pedalando lungo il canale: Alto Agro Veronese, rinaturalizzando 18 km di un canale di cemento di cui 10 nel Comune di Sommacampagna" (e altri 4 km in aderenza ai confini con il Comune di Sona e di Villafranca)" nel quale messaggio prendendo spunto dal MasterPlan Paesistico Ambientale del Comune di Sommacampagna suggerivo questo intervento.
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Se oggi torno su questo argomento, DUE sono i MOTIVI, il primo è quello di aver letto ieri, sulsito web di Sommacampagna nel Cuore queste frasi: "Caselle ha bisogno di una riqualifica importante del territorio che vada a mitigare le numerose infrastrutture presenti. È fondamentale il contatto, il confronto e la collaborazione con gli altri comuni coinvolti al fine di esercitare una maggiore pressione nei tavoli di trattativa con le aziende o gli enti proprietari. Caselle deve diventare il polmone verde ad est di Verona: luogo di svago per famiglie oppure partenza per escursioni che possono portare fino a Custoza in bicicletta su strade sicure. Per la riqualifica può essere considerato un punto di partenza da analizzare ilprogetto LAND" ed il secondo motivo è quello di aver letto, a fine Ottobre scorso questo articolo dell'Arena: "Valdadige, chiusure sulla provinciale «11» per concludere la ciclabile «Adige-Sole»" cosi all'inizio della primavera del 2015 sarà completato il collegamento ciclabile che collegherà Rovereto con Verona.
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Ero a conoscenza di questi lavori perchè era febbraio scorso quando leggendo un articolo dell'Arena a titolo: "La Ciclopista del Sole punta su Avio", con questo sottotitolo: "Dureranno 450 giorni i lavori fra Canale di Rivoli a Mama di Sotto per realizzare gli ultimi 17 chilometri della Bolzano-Verona. Investiti 3,6 milioni di euro per completare il tracciato, già percorso in media da 600 ciclisti al giorno"... quell'idea di... collegare la "Ciclopista del Sole" con il "Fiume Tione" (e poi Valeggio) passando per Sommacampagna... continuava a girarmi per il cervello... visto che la Rete delle Piste Ciclabili, continua ad aumentare.
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Tra gli "OTTO PROGETTI PER SALVARE CASELLE" che sono stati individuati dopo la realizzazione del "MASTERPLAN PAESISTICO AMBIENTALE" era stato indicato anche la "RINATURALIZZAZIONE DEL CANALE ALTO AGRO VERONESE" che è... e sarebbe il luogo ideale dove realizzare una Pista Ciclabile lontano da strade e autostrade.
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Ed è evidente che se la "Rinaturalizzazione del Canale Alto Agro Veronese" avesse da iniziare a partire dalla Pista Ciclopedonale del Sole (vicino al Cason del Chievo) fino al Fiume Tione (a confine con i Comuni di Villafranca e Valeggio), il territorio di Sommacampagna ne trarrebbe degli indubbi vantaggio dal punto di vista Turistico.
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E' evidente che questo collegamento tra CicloPista del Sole e il Fiume Tione è un progetto ambizioso che potrebbe coinvolgere i comuni di Sona, Verona, Villafranca e Sommacampagna, ma per iniziare - anche se in ritardo - si potrebbe partire dalla CicloPedonale: Caselle Dossobuono.
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Io credo che il Sindaco di Villafranca... se volesse, potrebbe lui diventare capofila di un progetto che abbia da collegare il Suo Comune con la "CicloPedonale del Sole", attraversando il Comune di Sommacampagna e di Sona... partendo (nel frattempo) dal chiedere all'Autostrada "A22" come opere compensative e di mitigazione la realizzazione di una Pista Ciclopedonale da Sona, passando per Caselle e arrivando a Dossobuono per poi proseguire per Alpo.
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Quanto sin qui riportato, potrebbe comunque essere un suggerimento per i NUOVI Candidati Sindaci di Sommacampagna per le NUOVE elezioni del NUOVO Consiglio Comunale (che si terrà nel mese di Maggio 2014) e che riguarda le Piste Ciclabili e che dovrebbe essere il risultato di sinergie da attivare con i Comuni limitrofi a Sommacampagna: Sona, Verona, Villafranca e Valeggio per ottenere la "Ciclopedonale lungo il Canale Alto Agro Veronese".
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FINE RICOPIATURA DEL...
 MESSAGGIO DEL 16.11.2013
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Finito di ricopiare quello che avevo scritto il 16 Novembre 2013, ricordato il "MASTERPLAN PAESISTICO AMBIENTALE" se riguardiamo una frase scritta sul progetto n° 8 - "Percorso ciclopedonale e rinaturalizzazione Canale Alto Agro veronese" - uno degli OTTO PROGETTI PER SALVARE CASELLE... leggiamo questo: "Eventuali promotori: Consorzio di Bonifica Veronese"...
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Se ora noi andiamo sul sito web del
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... e poi clicchiamo su "ATTIVITA' CONSORTILE" e poi su "AMBIENTE E TERRITORIO", leggiamo: 
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Nell'attività di bonifica, accanto alle funzioni tradizionali, è venuto progressivamente sviluppandosi l'impegno per la valorizzazione dell'ambiente. L'art. 21 della L.R.12 del 2009 ha ulteriormente rafforzato questo compito dei Consorzi di Bonifica.
In questo quadro il Consorzio ha posto particolare attenzione al recupero idraulico e ambientale di aree demaniali non utilizzate e di alvei dismessi, alla vigilanza sugli scarichi fognari, alla vivificazione dei corsi d'acqua con le acque invasate, agli interventi di ingegneria naturalistica e di forestazione, all'impianto di alberature lungo i corsi d'acqua dove non viene ostacolata l'attività di manutenzione degli stessi, al migliore sfruttamento delle acque superficiali per ridurre il pompaggio da falda.
Il Consorzio è anche impegnato nella realizzazione di percorsi turistico-naturalistici a mezzo di piste che consentono la loro fruizione e percorribilità ad una utenza individuata prevalentemente fra quelle di tipo pedonale, ciclabile ed equestre.
Tali strutture sono ricavate recuperando vecchie strade"alzaie"e le sommità arginali.

Negli spazi disponibili e in determinati punti dei percorsi vengono attrezzate delle piccole aree per la sosta e il ristoro. Gli itinerari sono segnalati per facilitarne l'individualizzazione. I percorsi tracciati consentono di comprendere le mutazioni che si sono susseguite nel tempo, di osservare il patrimonio architettonico costituito da insediamenti rurali e urbani con caratteristiche diverse, ma sempre strettamente legate al divenire del territorio.

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Se ora noi clicchiamo sulle news del Consorzio di Bonifica Veronese... scopriamo questo:
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La Commissione Europea ha approvato il progetto LIFE presentato dal Consorzio di Bonifica lo scorso anno denominato “Increase Biodiversity through Wood Production (InBioWood)”. 
Il Consorzio riceverà pertanto un sostegno finanziario relativo al programma LIFE+ 2012. 
ll progetto mira ad aumentare e tutelare la biodiversità nelle zone dove risulta minacciata dall'agricoltura intensiva. L’obiettivo potrà realizzarsi introducendo e promuovendo piantagioni policicliche permanenti. Si tratta di un nuovo approccio alla silvicoltura che somma i vantaggi ambientali di una foresta naturale con la redditività propria delle piantagioni di tipo industriale. Ciò farà aumentare e tutelerà la biodiversità nelle zone agricole, migliorerà la gestione delle risorse idriche e consentirà di ottenere il giusto equilibrio tra i vantaggi ambientali e il reddito per gli agricoltori.
I beneficiari del finanziamento, oltre al Consorzio di Bonifica Veronese in qualità di responsabile coordinatore, sono:

Regione Veneto Unità di Progetto Foreste e Parchi della Regione del Veneto:
http://www.regione.veneto.it/web/guest/unita-di-progetto-foreste-e-parchi

ALSEA - Associazione per l’Arboricoltura da Legno Sostenibile con l’Economia e l’Ambiente - Arezzo: http://www.aalsea.it
Compagnia delle Foreste srl – Arezzo: http://www.compagniadelleforeste.it/
Co.Ge.V. Società Cooperativa – Verona: http://www.cogev.it/
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Se poi clicchiamo ancora su un'altra news... scopriamo quest'altro:
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Osservatorio del paesaggio della pianura veronese

Verona, 06 novembre 2012. Nasce l’Osservatorio locale sperimentale del paesaggio della pianura veronese. L’Osservatorio studia come lo sviluppo economico e sociale influenzi la vita della popolazione e il suo ambiente. Cercando di attenuarne gli effetti negativi, in collaborazione con la trentina di Comuni del territorio.
Sarà presentato venerdì 9 novembre alle 17,30 al Centro Archeologico Ambientale di Legnago (Via Fermi, www.centroambientalearcheologico.it/). 
Braccio operativo veronese dell’Osservatorio regionale del paesaggio del Veneto (http://www.regione.veneto.it/Ambiente+e+Territorio/Territorio/Paesaggio/Osservatorio+-+Obiettivi.htm), l’Osservatorio locale sperimentale della pianura veronese inizia a muovere i primi passi.
Capofila del progetto, il Consorzio Veronese di Bonifica (http://www.portale.bonificaveronese.it/) che gestirà il nuovo organismo assieme al Gal (Gruppo di azione locale) della Pianura Veronese (http://www.galpianuraveronese.it/) e allo Iuav, l’Università di architettura di Venezia (http://www.iuav.it/Ateneo1/strutture-/culture-de/index.htm).
“Abbiamo coinvolto nel progetto anche il dipartimento Tesis dell’Università di Verona (http://www.dtesis.univr.it/) e la Fondazione Fioroni di Legnago (http://www.fondazione-fioroni.it/) – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, Antonio Tomezzoli – realtà che conoscono il territorio e possono aiutare a coinvolgere le amministrazioni locali. Con i trentuno Comuni dell’area collaboreremo per raccogliere idee e finanziamenti per tradurle in progetti concreti di valorizzazione del territorio”.
La progettualità è affidata alla creatività e alle competenze dell’Università. Già lo scorso anno, gli studenti di urbanistica dello Iuav, coordinati dalla professoressa Maria Chiara Tosi hanno elaborato progetti per la riqualificazione del fiume Bussè. Un’esperienza di progettazione con un committente esterno, il Consorzio di Bonifica Veronese che ha indicato il soggetto e l’area: il percorso del fiume da Oppeano  fino a Legnago, con particolare attenzione ai centri abitati di Oppeano, Isola Rizza e Legnago, appunto. Le tavole saranno esposte nel Centro Ambientale Archeologico di Legnago (in via Enrico Fermi) da venerdì 9 novembre nella mostra “Esplorazioni sul territorio del Bussè”.
“Il Gal ha l’obiettivo di affiancare, stimolare e co-finanziare lo sviluppo della bassa veronese -  spiega il Presidente del Gruppo d’Azione Locale della Pianura veronese, Valentino Girlanda – in tal senso l’Osservatorio rappresenta un ulteriore strumento di crescita per il territorio della pianura scaligera. La sua composizione eterogenea e la compresenza di soggetti autorevoli con un patrimonio di differenti competenze tecniche, storiche, economiche e sociali, potrà garantire la stesura di progetti concreti. Progetti che, rispetto al passato, non saranno calati dall’alto ma condivisi con i Comuni e soprattutto con i cittadini; rispettando così una prassi operativa propria del nostro Gal”.
Nel cronoprogramma dei prossimi diciotto mesi, tanto durerà il progetto sperimentale, uno dei primi obiettivi è la realizzazione di un “atlante” del territorio.
“Uno strumento di lettura dell’ambiente, per scuole e professionisti della progettazione capace – aggiunge Andrea Ferrarese, direttore della Fondazione Fioroni - di ricostruire il lunghissimo formarsi di un territorio, di fornire dei ‘punti di osservazione’ cronologici, di rendere chiara quella ‘visione d’insieme’ sulla nostra ‘terra piana’ che tante volte ci sfugge e che, a ben vedere, sta alla base di un’identità ‘unitaria’ che la pianura veronese sta faticosamente cercando di costruire”.
Un’identità che si fonda su valori, storia, idee che l’Osservatorio mira a raccogliere anche attraverso la partecipazione attiva della popolazione. Se ne parlerà venerdì prossimo, 9 novembre, alle 17,30 al Centro Ambientale Archeologico di Legnago. Un momento di conoscenza e presentazione dell’Osservatorio che si chiuderà con l’apertura della mostra e una degustazione dei prodotti tipici. Del resto, uno dei fili conduttori delle tradizioni locali è senz’altro la gastronomia.
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Se... il Comune di Sommacampagna si fosse mosso nel 2010, quanto è stato presentato il "MASTERPLAN PAESISTICO AMBIENTALE" forse il progetto n° 8 - "Percorso ciclopedonale e rinaturalizzazione Canale Alto Agro veronese" - uno degli OTTO PROGETTI PER SALVARE CASELLE... avrebbe già avuto concretezza proprio grazie al: "Consorzio di Bonifica Veronese".
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Ma dato che a Sommacampagna... non abbiamo mai avuto Assessori all'Ambiente che fossero stati "leggermente" lungimiranti... ma abbiamo avuto solo Assessori alle Immondizie e Assessori alle Discariche... il nostro Comune, ma in particolare Caselle... continua a rimanere nella... merda ambientale... per l'incompetenza e l'incapacità dei cosidetti Assessori all'Ambiente... che dell'Ambiente non sanno fare e/o progettare... assolutamente nulla!!!

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