Sicuramente anche il Comune di Sommacampagna avrà detto di... "SI" al Bilancio e al nuovo Piano degli Investimenti dell'Aeroporto Catullo. Se "INUOVI" hanno detto di "SI"... come al solito non capiscono un... piffero!!! (vedi articolo di oggi su "Veramente" a titolo: "Aeroporto, la rivoluzione delle chiacchiere")


In attesa che nel FINTO Recupero Ambientale della VERA Discarica Siberie... ci siano "MOVIMENTI"... oggi parliamo dell'Aeroporto dato che ultimamente sull'Arena - relativamente all'Aeroporto Catullo ed in particolare all'approvazione del Bilancio e del Nuovo Piano degli Investimenti - sono stati pubblicati una serie di articoli, tra cui questi:
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Oggi su www.veramente.org è apparso un altro articolo, con questo titolo: "Aeroporto, la rivoluzione delle chiacchiere" e con delle considerazioni... tra l'altro condivisibili, come sotto riportato:
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Il nuovo piano di rilancio dell’aeroporto Catullo non sta in piedi in nessuna maniera, è solo l’ennesimo patetico tentativo di risolvere i problemi di bilancio creando nuovi centri commerciali, alberghi, distributori. L’epilogo di una gestione fallimentare che dura da un decennio. Cambiano i presidenti e i direttori, ma i veri padroni sono sempre gli stessi..
Ormai non ci casca più nessuno, il gioco è scoperto e i giocatori sono tutti vaccinati.
Gli investitori hanno imparato a conoscere i trucchi del croupier e non ci stanno di sicuro ad investire il 49% di un capitale dai confini labili in operazioni in cui alla fine ci sarà un solo uomo a decidere: il segretario federale della Lega.
Di alberghi, centri commerciali, farmacie, distributori di benzina, case della bistecca e drogherie o drugstore che dir si voglia, ce ne sono già in abbondanza nei dintorni e vanno tutti male, quando non sono addirittura chiusi o mai aperti. Basta dare un’occhiata, per esempio, al grande centro alberghiero-direzionale realizzato pochi anni fa di fronte al Famila, all’altezza della grande rotonda di Dossobuono.
Le strategie e i metodi adottati dalla classe politica al potere a Verona negli ultimi 10 anni è fallimentare e i risultati ottenuti al Catullo (26,6 milioni di passivo nel 2011 e 11,6 milioni di passivo nel 2012) ne sono un esempio lampante.
L’incapacità di costruire sinergie, alleanze, strategie di medio e di lungo termine, associata alla nomina reiterata di gruppi dirigenti ai quali si richiede un’unica qualità: quella di obbedite al capo, hanno determinato il progressivo deterioramento della capacità operativa del terminal.
Nello stesso periodo (2012) l’aeroporto di Orio al Serio ha generato ricavi per 108,639 milioni, in crescita di 8,069 milioni rispetto all’esercizio precedente (+8,00 %) chiuso con ricavi per 100,570 milioni.
Ora si vorrebbe trovare qualcuno disposto ad investire 50 milioni di euro rinunciando a qualsiasi potere decisionale in merito alla gestione dell’aeroporto.
Non ce li metterà nessuno, ne’ i privati ne’ i rappresentanti delle istituzioni.
Il Catullo, ora che vengono abolite le Province, diventerà un gingillo di esclusiva proprietà del Comune di Verona e della Camera di Commercio e contribuirà in maniera determinante, insieme alla penale prevista per coprire le spese di progettazione del traforo in caso di blocco dei lavori (43,6 milioni), al fallimento del Comune di Verona.
Con buona pace degli onorevoli del PD, che hanno sempre dato il loro incondizionato sostegno a questa encomiabile gestione.
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L'articolo di "Veramente" rimanda ad un altro intervento, quello pubblicato su TgVerona a titolo: "Dal Moro: Grande soddisfazione", come sotto riprodotto:
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"Per troppi anni Verona ha subito le pressioni di altri sistemi aeroportuali, Venezia e Milano in primis e la città si e' divisa. Poi quando Verona ha deciso di giocare in proprio e di alzare l'orizzonte dlla sfida, la partita e' diventata giocabile". Il deputato del Partito Democratico, Dianni Dal Moro, sottolinea con soddisfazione la concessione quarantennale per la gestione dell'aeroporto di Brescia-Montichiari rilasciata alla Catullo SpA, la società che controlla anche lo scalo di Verona. "Questa concessione - ricorda l'on. Dal Moro - e' il frutto della precedente concessione quarantennale che fu rilasciata dal ultimo governo Prodi all'aeroporto Catullo e che indicava in modo inequivocabile nell'atto che l'unico soggetto che poteva ricevere la concessione di Brescia era la società aeroportuale veronese".
"Ora - aggiunge - mi auguro che questo clima di collaborazione tra i diversi attori della città prosegua anche per le scelte future. Noi come Partito Democratico da tempo sosteniamo la necessità di aprire la compagine sociale ad un privato, possibilmente industriale e non finanziario. Più che pensare ad alleanze con Milano o Venezia guardiamo con interesse all'asse del Brennero e pensiamo ad un alleanza con gli aeroporti di  Monaco, Berlino, Francoforte.  La storia e lo sviluppo di Verona e' stata e sarà sempre l'asse del Brennero".
Dal Moro conclude: "Oggi un veronese per andare a Tokio o San Paolo, impiega meno tempo volando a Monaco e poi da quel hub internazionale rimbalzare rispetto alla città di destinazione finale che prendere l'auto, viaggiare sull'autostrada A/4 arrivare a Milano o Venezia e prendere l'aereo (sempre che sia puntuale e che l'autostrada non sia bloccata). Comunque l'importante che nella scelta del socio ci sia trasparenza e per questo si avvii quanto prima la selezione del possibile partner privato attraverso una bando di ricerca internazionale.
"Dopo questa concessione il futuro di Verona potrà ricevere uno scossone positivo nella dimensione della nuova città metropolitana.
Questa concessione aiuta a mettere le basi più solide per lo sviluppo della nuova aerea metropolitana Adige-Berico-Garda che mette assieme le città e le provincie di Verona, Trento, Brescia, Mantova, Vicenza Rovigo, con baricentro Verona, formata da quasi 4.200.000 abitanti e da circa 400.000 imprese iscritte nella liste delle rispettive Camere di Commercio, un'area tra le più dinamiche d'Europa. Ora sta a Verona programmare attorno a questo asset fondamentale il proprio rilancio di posizionamento". 
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Prima di scrivere alcune mie considerazioni... vi invito a riguardare l'articolo di "Veramente", che è stato accompagnato da una foto del Logo della Ryanair... solo che mi sembra che quel logo sia stato... leggermente modificato rispetto all'originale... come segnalato in questa pagina.
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Ovviamente il VERO Logo della Ryanair è questo sotto riprodotto, però la sovrastante immagine, fa ben capire qual'è stata la posizione dell'Aeroporto Catullo rispetto alla Ryanair.
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Ovviamente non ho ne letto il Bilancio 2012 dell'Aeroporto Catullo, ne visto il nuovo Piano Industriale. Sicuramente copia di questi due documenti ci sono in Comune di Sommacampagna (in quanto ente pubblico socio della Catullo SpA) e dopo averli letti... sicuramente anche il Vice Sindaco (facente le funzioni di Sindaco) partecipando all'Assemblea della Catullo SpA, avrà votato.
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Io avrei votato contro... per una semplice motivo... finchè non c'è un Piano di Sviluppo Aeroportuale che sia stato sottoposto a VIA e/o a VAS... per il principio di precauzione io non ipotizzerei alcun incremento di traffico e/o sviluppi dell'infrastruttura aeroportuale.
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Cosa abbia votato l'Amministrazione Comunale di Sommacampagna... per ora non lo so... prima di fine mese c'è un nuovo Consiglio Comunale... vediamo se ci diranno qualcosa.

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