Direttiva smog, il Veneto chiede modifiche alla Ue: "L’assessore Conte: «Serve flessibilità, bisogna tenere conto delle condizioni come il "corridoio cinque" con il suo passaggio di mezzi inquinanti»". Dov'è che si trova Caselle? All'incrocio tra il Corridoio 1 e 5.

Oggi sull'Arena c'è questo articolo: "Direttiva smog, il Veneto chiede modifichealla Ue", con questo sottotitolo: "La Regione, insieme ad altre 11 dell’Unione, formulerà proposte alla Commissione. L’assessore Conte: «Serve flessibilità, bisogna tenere conto delle condizioni come il "corridoio cinque" con il suo passaggio di mezzi inquinanti»" con questa foto (vedi sotto) e questo testo:
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VENEZIA. 

La Regione Veneto è al lavoro insieme ad altre undici Regioni Ue per presentare alla Commissione europea proposte legate alla nuova normativa Ue anti-smog, in arrivo nel 2013. 
«Le stiamo definendo in base alle nostre esperienze, che sono peculiari per motivi che includono la morfologia del territorio, che ad esempio non prevede venti che possano allontanare gli inquinanti, la rete viaria, la presenza di realtà industriali» spiega Maurizio Conte, assessore all’ambiente del Veneto, in occasione della Settimana verde in corso a Bruxelles. Il Veneto fa parte del gruppo dell’Iniziativa AIR (Qualità dell’Aria) insieme a Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Baden-Wuerttemberg , Hessen, North Rhine-Westphalia, Catalogna, Randstad, Steiermark e Fiandre, che rappresentano il 22% del Pil europeo e il 18% della popolazione (87,6 milioni di abitanti).
La nuova direttiva anti-smog secondo Conte dovrà avere la «flessibilità » di considerare le caratteristiche dei territori e «la necessità di calibrare l’obiettivo con criteri e tempi adeguati». Perchè «nonostante gli sforzi e gli investimenti, siamo Regioni sotto infrazione perchè non raggiungiamo gli obiettivi» spiega l’assessore all’ambiente. Il Veneto chiede all’Ue di considerare ad esempio la presenza del corridoio cinque, dove «passano mezzi pesanti inquinanti» non europei e anche maggiore coerenza fra le diverse politiche Ue, che includono incentivi per la produzione di energia da biomasse, come la legna, «che viene bruciata sulle Alpi e produce inquinamento da polveri sottili».

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Se poi andate a leggere il Comunicato Stampa della Regione a titolo: "QUALITA’ DELL’ARIA. CONTE A BRUXELLES: “LA SFIDA E’ TUTELARE LA SALUTE SENZA PENALIZZARE L’ECONOMIA" leggete questo: 
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Di qualità dell’aria ha parlato oggi l’assessore regionale all’ambiente del Veneto, Maurizio Conte, partecipando a Bruxelles alla sessione di lavori dedicata al tema “Clean Air on the spot: Regional Challenges and Solutions” nell’ambito della Settimana Verde 2013 promossa dalla Commissione Europea. Era presente anche il presidente della settima commissione consiliare Nicola Finco.

In particolare, l'assessore Conte ha incentrato il suo intervento sulle politiche ambientali contenute nel “Piano aria”, recentemente adottato dalla Giunta regionale del Veneto. "La sfida – ha detto Conte - è tutelare la salute dei cittadini in un contesto di ridotte risorse, in modo da non penalizzare l'economia e le aziende, puntando in particolare su attività di prevenzione ed educazione ambientale". All'incontro hanno partecipato rappresentanti dell'Assia (Germania), Catalunia (Spagna) e della Stiria (Austria), tutte Regioni che fanno parte con il Veneto del gruppo di lavoro AIR - che sta lavorando alla proposta di revisione della direttiva europea sulla qualità dell'aria - e che, al tempo stesso, hanno un'alta densità industriale e di popolazione nonché dati simili sull'inquinamento atmosferico. Le dodici Regioni del gruppo AIR assieme rappresentano il 22% del PIL europeo e il 18% della popolazione (87,6 milioni di abitanti). "Chiediamo – ha concluso Conte- che si creino adeguati incentivi ai progetti più efficaci per una maggiore incisività delle politiche europee". 
Da parte sua, il presidente Finco ha sottolineato quanto in Veneto sia già stato fatto e quanto ci sia ancora da fare. "E' importante – ha detto - puntare sulla riduzione dei consumi energetici attraverso il rinnovo del patrimonio edilizio con i nuovi criteri". 

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Se nell'articolo dell'Arena evidenzio questa frase: "Il Veneto chiede all’Ue di considerare ad esempio la presenza del corridoio cinque, dove «passano mezzi pesanti inquinanti» non europei"...
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Se nel Comunicato Stampa dell'Assessore Regionale c'è scritto questo: "La sfida è tutelare la salute dei cittadini in un contesto di ridotte risorse, in modo da non penalizzare l'economia e le aziende, puntando in particolare su attività di prevenzione ed educazione ambientale".
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Se Caselle si trova all'incrocio del CORRIDOIO "CINQUE" (Autostrada "A4") con il CORRIDOIO "UNO" (Autostrada "A22") a cui poi va sommato l'inquinamento prodotto e conseguente dalla presenza di  un INTERPORTO, il QUADRANTE EUROPA e di un AEROPORTO, il VALERIO CATULLO...
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Premesso questi "SE"... chi è che sta tutelando la salute degli abitanti di Caselle?

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