La settimana prossima sarà una settimana dura e difficile... e quindi oggi sono andato a fare una "ciaspolata" sulle nevi a PRA' ALPESINA... sul Monte Baldo


La settimana prossima sarà una settimana dura e difficile... e quindi oggi sono andato a fare una "ciaspolata" sulle nevi a PRA' ALPESINA... sul Monte Baldo (dove c'è la Seggiovia  della Funivia del Baldo)... perchè dovevo anche realizzare un piccolo video (di prova) per il Rifugio Prà Alpesina.
.












.

.
E dopo aver respirato un pò di aria buona, quella che c'è sul Monte Baldo, poi me ne sono tornato a casa e la situazione di Caselle è peggio di quella riportata oggi sull'Arena su questo articolo: "Ma l'aria è scadente: già 29 le giornate di smog oltre i limiti" con questo sotto titolo: "IL METEO. Oggi a Legnago, che ha meno superamenti di Verona, si fermano le auto Livelli alti non solo in città, ma anche negli altri centri urbani. Nei prossimi giorni ristagno di inquinanti" e questo testo:
.
Ma che aria respireranno gli atleti oggi? Non è un granché, si spera nel vento. Le polveri sottili infatti sono sempre più diffuse, anche fuori città. La chiusura domenicale al traffico auto decretata per oggi dal Comune di Legnago è lo specchio fedele di un fenomeno, quello della dispersione delle Pm10 anche al di fuori dei centri urbani più grandi, fino ad oggi nettamente sottovalutato.
I DATI.
I dati Arpav sono a tal proposito piuttosto chiari. Se fino a venerdì le giornate con polveri oltre i 50 microgrammi erano state a Verona 29, a San Bonifacio tale numero era stato superato 24 volte e a Legnago 27. Come si può notare, le differenze sono minime. Ci si avvicina quindi un po' ovunque e pericolosamente al limite annuo di giornate con Pm10 "fuorilegge", fissato in un massimo di 35. Quanto ai valori registrati, i dati medi giornalieri dei centri minori della provincia con oltre 5 mila abitanti non sembrano discostarsi più di tanto da quelli cittadini, inferiori al massimo del 20% rispetto a Verona città.
I DECLASSAMENTI.
L'Arpav ha sottolineato da tempo il problema, tanto da aver già "declassato" quasi tutti comuni dalla provincia dalla categoria C, la meno inquinata, a quella A2, certamente più intasata di polveri, fino ad arrivare alla A1, quella della città e di centri Villafranca e Grezzana, ma anche insospettabili come Bevilacqua. Stessa sorte, d'estate, per l'ozono, altro inquinante generato soprattutto dal traffico veicolare, presente nelle campagne in quantità simile alle superfici urbane.
NON SOLO Pm10. Tutto sta nell'individuare la fonte della dispersione delle polveri nell'atmosfera. E qui il traffico automobilistico gioca un ruolo fondamentale, assorbendo il 50% almeno della quantità totale di particolato (gas di scarico, asfalto e pneumatici). Altro problema è quello delle polveri più sottili in assoluto contenute nelle Pm10; sono le Pm 2,5, polveri finissime e non troppo monitorate, specie nei centri minori. Se le pm10 non si spingono oltre il setto nasale e la faringe, creando al massimo qualche infiammazione, le particelle di 2,5 micron sono in grado di penetrare profondamente nei polmoni creando danni più gravi. Ed è qui che si sta concentrando l'attenzione delle autorità sanitarie.
UN 2013 NON TROPPO "POLVEROSO". Grazie al frequente passaggio di perturbazioni e alla scarsa presenza dell'alta pressione, da dicembre ad oggi non ci sono state quasi mai reali situazioni d'allarme. Gennaio è stato anzi particolarmente piovoso, non eccessivamente freddo e discretamente ventilato, con l'unica eccezione della prima settimana (l'anno scorso e nel 2011 era andata certamente peggio). Sono tutti elementi che, contrariamente all'alta pressione e al ristagno dell'aria che questa favorisce, portano a valutare tutto sommato benino questo primo scorcio del 2013. Di certo, però, entro un paio di settimane almeno la metà dei comuni scaligeri raggiungerà la fatidica soglia dei 35 giorni con polveri oltre i limiti: il freddo del mattino e la parziale presenza dell'alta pressione con la contemporanea assenza di ventilazione provocheranno tuttavia un certo ristagno delle masse d'aria, sufficienti a mantenere la concentrazione giornaliera di Pm10 al di sopra dei 50 microgrammi.
.
E' evidente - anche dalle foto sopra riportate - che la qualità dell'aria che c'è sul Monte Baldo a Prà Alpesina... è ben diversa da quella che c'è a Caselle... che a mio avviso, come inquinamento, supera i limiti di legge... ogni giorno!!!

Commenti