«Abbiamo scritto una lettera al dirigente Enac Roberto Vergari e alla Provincia - spiega il legale - nella quale affermiamo sostanzialmente tre cose: il Piano di rischio adottato da Provincia e Comune non ammette deroghe; l’articolo 6 del Piano vieta espressamente la previsione di insediamenti ad alto affollamento (come un centro commerciale); e visto che l’Enac si è già espresso a riguardo nel giugno scorso, in mancanza di elementi nuovi, non ci sono motivi plausibili per fare eccezioni di sorta».

Via e_mail mi è arrivata una segnalazione che mi invitava a leggere questo articolo: Megastore, diffida di Tosolini all’Enac. Il sito del Twenty scelto dai Podini è nella zona di rischio aeroportuale. Vettori: «Non possono essere concesse deroghe»
.
.
BOLZANO. Si accende la sfida per la realizzazione del nuovo centro commerciale. Dopo le schermaglie verbali della scorsa settimana tra il gruppo Aspiag e la Podini Holding ieri è arrivata una diffida da parte della famiglia Tosolini all’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, che in questi giorni è chiamato a decidere sull’opportunità di concedere una deroga (a favore della famiglia Podini per il sito del Twenty in via Galilei) sulla delimitazione della zona di rischio aeroportuale.
Ad illustrare i termini della diffida è stato ieri l’avvocato Mariano Vettori che rappresenta l’Habitat e la famiglia Tosolini. «Abbiamo scritto una lettera al dirigente Enac Roberto Vergari e alla Provincia - spiega il legale - nella quale affermiamo sostanzialmente tre cose: il Piano di rischio adottato da Provincia e Comune non ammette deroghe; l’articolo 6 del Piano vieta espressamente la previsione di insediamenti ad alto affollamento (come un centro commerciale); e visto che l’Enac si è già espresso a riguardo nel giugno scorso, in mancanza di elementi nuovi, non ci sono motivi plausibili per fare eccezioni di sorta». Qualora dovesse essere invece concessa una deroga per la realizzazione del nuovo centro commerciale in via Galilei Tosolini è pronto ad opporsi legalmente «sia in sede amministrativa che giurisdizionale».
Tosolini, che per il megastore punta sull’areale Metro di via Volta, ribadisce di ritenere «non idoneo» il sito scelto dalla Podini Holding per realizzare il centro commerciale da 20 mila metri quadrati. «L’aeroporto di Bolzano - si legge nella diffida inviata all’Enac e per conoscenza all’Avvocatura provinciale - è soggetto inoltre al deliberato allungamento della pista fino a 1.500 metri, il che consentirà l’atterraggio di aeromobili di maggiore capienza con il conseguente allargamento dei coni di atterraggio e della zona di rischio». Come dire: il sito dei Podini non è idoneo adesso e, a maggior ragione, non può esserlo nel lungo periodo con uno scalo più grande e trafficato. E la scelta del “centro commerciale di rilievo provinciale”, sottolinea Vettori, implica la modifica del piano urbanistico del Comune di Bolzano e una previsione a lungo termine «sulla compatibilità della prevista ubicazione con il traffico aereo dell’aeroporto di Bolzano». Tosolini non vorrebbe, in buona sostanza, che l’Enac, nella valutazione che sta facendo in questi giorni, declassificasse lo scalo bolzanino, che in questo momento è parificato, come categoria, a Milano Malpensa. Se ciò avvenisse, infatti, il sito del Twenty tornerebbe in gioco, a pieno titolo, per la realizzazione del nuovo centro commerciale.
«L’Ente nazionale per l’aviazione civile - spiega Paolo Tosolini - ha già affermato nel giugno scorso che non possono essere concesse deroghe e quindi, non essendoci elementi nuovi, non ci sono nemmeno i presupposti per cambiare classe all’aeroporto».
A ben vedere, peraltro, anche parte del sito su cui punta l’Habitat è compreso, almeno in parte, nella zona di rischio aeroportuale. «Solo per una microarea destinata a parcheggio», precisa Paolo Tosolini.
Di sicuro l’Enac in questo periodo è pressato. L’Ente nazionale per l’aviazione civile è stato chiamato in causa per la prima volta dal Comune a settembre, dall’Avvocatura provinciale a dicembre e ora dall’Habitat di Tosolini. Lo stesso legale dell’Avvocatura Fabrizio Cavallar fa intendere, tra le righe, che forse considerare lo scalo bolzanino alla stessa stregua di Malpensa è eccessivo. La risposta, sulla possibilità di concedere una deroga per il raddoppio del Twenty, era attesa entro dicembre, ma l’Enac - visti gli interessi in gioco - sta prendendo tempo. In ballo, del resto, c’è un affare da almeno 100 milioni di euro. Ed è impossibile ipotizzare come andrà a finire.
.
E dopo aver letto questo articolo, date una rilettura a quanto pubblicato il 4 Gennaio nel messaggio a titolo: "Ad integrazione della lettera già inviata il 7.12.2012: "ENAC doveva esprime un parere sul P.A.T. del Comune di Sommacampagna e sulle successive modificazioni del P.A.T. come poi effettuate dopo l’entrata in vigore dell’Emendamento 7 del 20 Ottobre 2011 che ha modificato il Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti ??" E se il PAT salta per madornali errori... ovviamente la colpa non è mia !!!!"
.
.
Se INUOVI (con il silenzio DEGLIEX) hanno modificato il P.A.T. per "agevolare" la realizzazione di DUE Centri Commerciali in testata pista 22 dell'Aeroporto Catullo... non è che prima di queste modifiche... dovevano chiedere a ENAC se potevano, o non potevano, "agevolare" queste modifiche al PAT?

Commenti