Da AVIONES - Titolo: "Catullo Spa: senza risposte, riteniamo lesivo atteggiamento del ministero Economia Finanza" - Sottotitolo: "La società si prepara ad azione legale e richiesta risarcimenti danni" - La Catullo SpA che chiede il rispetto delle leggi, quando da anni sta violando la Direttiva Europea sulla VIA... fa da ridere!!!

Ieri sera, mi arriva una mail, con allegato un link che mi segnalava una news pubblicata su AVIONEW avente questo titolo: "Catullo Spa: senza risposte, riteniamo lesivo atteggiamento del ministero Economia Finanza" e questo sottotitolo: "La società si prepara ad azione legale e richiesta risarcimenti danni".
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Una news che cominciava con una precisazione... dato che quello che era scritto era solo un "Comunicato Stampa" che AVIONEWS aveva solo copiato, visto che il testo era stato ideato e dattiloscritto dalla Catullo SpA.

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Catullo Spa: senza risposte, riteniamo lesivo atteggiamento del ministero Economia Finanza
Verona, Italia - La società si prepara ad azione legale e richiesta risarcimenti danni.
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(WAPA) - Riceviamo e pubblichiamo, riservando lo stesso spazio ad eventuali repliche: "Relativamente alla richiesta di concessione per l’aeroporto di Brescia Montichiari, Paolo Arena presidente della Catullo SpA (la società che gestisce l’aeroporto di Verona con concessione totale e l’aeroporto di Brescia in regime provvisorio in articolo 17) ha dichiarato: 'Ritengo gravemente lesivo per la società Catullo SpA e per i territori per cui gli aeroporti di Verona e Brescia sono una leva imprescindibile di sviluppo, che il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a pochi giorni dalla scadenza naturale della concessione provvisoria per la gestione di Brescia - il 31 dicembre pv - non abbia ancora dato indicazioni ufficiali alla Società circa la gestione dell’aeroporto monteclarense.

Nel caso non arrivassero indicazioni ufficiali, il presidente e il direttore generale, in accordo con il consiglio di amministrazione, presenteranno il 31 dicembre pv la richiesta di nomina di un Commissario, come previsto dall’articolo 704 del Codice della Navigazione, il quale avrà 60 giorni per ottemperare al rilascio della concessione stessa.

La Società continuerà a lavorare in modo perentorio per avere quello che considera dovuto e intraprenderà, a propria tutela, già la prima settimana di gennaio tutte le azioni legali contro il Governo secondo la normativa vigente.

Nuovamente ci vediamo costretti a tutelare la Società per vie legali, come nel caso della potenziale criticità nella gestione del traffico aereo a Verona, quando si é dovuti ricorrere alla magistratura per ottenere risposte certe e arrivare ad una soluzione equa e positiva per la Società.

Ricordo che la firma del MEF é l’ultimo atto, peraltro da considerarsi ormai dovuto, per il rilascio della concessione per la gestione dell’Aeroporto di Brescia in capo alla Catullo SpA, dopo il parere positivo da parte del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture.

Il MEF continua a tenere la Società in una situazione di stallo, bloccandone lo sviluppo e vanificandone gli investimenti, fatti negli anni secondo il piano condiviso con ENAC (Ente Nazionale dell'Aviazione Civile), che ha già firmato con la Catullo Spa la convenzione propedeutica all’ottenimento della concessione.

Il Governo, continuando a non dare risposte, oltre a negare al territorio e alla Catullo SpA un’opportunità di crescita, abbandona la Società senza direttive nella gestione di un aeroporto che ha una struttura operativa impegnata nel garantire la funzionalità dello scalo, ha impegni con compagnie aeree già contrattualizzati e offre un servizio pubblico, attraverso i servizi postali, che non possono essere interrotti.

Dopo 14 anni di lavoro per arrivare all’ottenimento della gestione definitiva e 80 milioni di euro di investimenti, dopo il giudizio positivo espresso sul piano di riequilibrio economico-finanziario da parte di ENAC, Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, presentato dalla Catullo SpA la scorsa estate, ritengo illegittimo il comportamento tenuto dal MEF, in questi anni e tuttora fonte di gravissimi danni.

In una fase di alta criticità dell’economia locale e nazionale, mentre si parla di agenda per la crescita, appare paradossale che non sia stata accolta la nostra richiesta e progettualità per rendere Brescia Montichiari pienamente operativo sia per il Nord Italia, ma soprattutto per il Sistema Paese. La concessione per la gestione di Brescia, in capo alla Catullo SpA, é un investimento a costo zero per lo Stato, poiché lo scalo é già adeguatamente infrastrutturato e pronto per aggiungere valore ad un settore, quello del trasporto merci, che soffre in Italia di una debolezza cronica ormai da decenni.

Gli sforzi economici per realizzare Brescia Montichiari hanno pesato sui bilanci della Catullo SpA negli anni passati e tuttora continuano a rappresentare - con gli ammortamenti degli stessi asset - un peso importante sul bilancio consolidato.

Ringrazio il mondo politico, in particolare l’on. Gianni Dal Moro, l’on. Alberto Giorgetti, l’on. Alessandro Montagnoli, e l’on. Stefano Saglia, il Sindaco Flavio Tosi, il Presidente Giovanni Miozzi, il Presidente Daniele Molgora, tutti gli azionisti, in particolare il Presidente Alessandro Bianchi, il Presidente Lorenzo Dellai, e il Presidente Andrea Bolla che in questi mesi ci hanno sostenuto e hanno lavorato con noi per avere risposte dal Governo.

Solamente la poca lungimiranza e burocrazia degli iter approvativi dei processi ministeriali potranno portare al mancato rilascio della concessione. Se non otterremo entro il 31 dicembre pv risposte ufficiali positive, per sopperire alla mancanza di indicazioni dei Ministeri competenti, presenteremo la richiesta per la nomina del Commissario, agiremo per vie legali per l’ottenimento della concessione, per tutelare gli interessi degli azionisti e del territorio, e inizieremo l’iter di richiesta danni passati e futuri a seguito del mancato rilascio della concessione”.
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Paolo Arena, presidente della Catullo SpA di Verona
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Il Presidente della Catullo SpA, deve essersi dimenticato che la Commissione Europea sta indagando sulla mancanza del Decreto di Compatibilità Ambientale dell'Aeroporto Catullo (Pratica EU PILOT 3720/12/ENVI) e quindi sono curioso di sapere quand'è che detto Presidente intenda cominciare a tutelare il territorio dell'intorno aeroportuale inquinato dalle attività aeroportuali e sapere quand'è che detto Presidente abbia da agire per la salvaguardia della salute della popolazione nell'intorno residente.
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Leggere poi che la Catullo SpA intenda chidere il rispetto delle leggi, quando da anni sta violando la Direttiva Europea sulla V.I.A. ... sta cosa fa veramente venire da ridere!!! 
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Comunque, chissa oggi che pubblicheranno i giornali, visto il Comunicato Stampa come emesso dalla Catullo SpA e, a quanto pare, copiato tale e quale da Avionews.

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