«Contratto tra Aeroporto Catullo e Ryanair, Fontana scrive alla Commissione Europea: “Aiuti di stato alla compagnia irlandese, violata normativa comunitaria sulla concorrenza”»... Ad essere.. precisini... precisini... l'Aeroporto Catullo avrebbe anche violato la normativa comunitaria sulla V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) ma di questa violazione che renderebbe nullo il contratto con la Ryanair (ma che potrebbe far anche chiudere e/o ridimensionare l'Aeroporto Catullo)... nessuno ne parla e/o ne scrive.

Oggi sull'Arena c'è questo articolo: "Catullo, il caso Ryanair finisce davanti all'Ue", con questo sopratitolo: "AEROPORTI. L'eurodeputato veronese solleva il caso al commissario per la concorrenza Almunia. Penalizzate altre compagnie che in 6 mesi hanno cancellato 1.700 voli" e questo sottotitolo: "Fontana: «Incentivi troppo alti, sono aiuti di Stato». Il dg Bassetti: «Quel contratto ci ha destabilizzato»" ma non avendo nemmeno oggi il tempo di scrivere, perchè devo finire la lettera relativa alla Discarica Siberie, l'articolo dell'Arena... dovete leggervelo da soli.
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Vi ricopio solo il Comunicato Stampa come questo è stato pubblicato sul sito web dell'On. Lorenzo Fontana, che ha questo titolo: "Contratto tra Aeroporto Catullo e Ryanair, Fontana scrive alla Commissione Europea: “Aiuti di stato alla compagnia irlandese, violata normativa comunitaria sulla concorrenza”" e questo testo:
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Il contratto in essere tra l’Aeroporto Catullo di Verona e Ryanair potrebbe violare la normativa comunitaria e falsare la concorrenza; di sicuro, grava sulle casse delle autorità pubbliche azioniste della società di gestione dello scalo. Questo, in sintesi, il contenuto della lettera che l’eurodeputato della Lega Nord Lorenzo Fontana ha inviato al vicepresidente della Commissione Europea con responsabilità sulla Concorrenza, Joaquín Almunia.
“Come referente politico del territorio veronese in Europa – spiega Fontana – ho sentito il dovere di esprimere le mie preoccupazioni al Commissario Almunia. Il contratto attualmente in essere, stipulato nel corso della precedente gestione, prevede dei contributi eccessivamente onerosi che, ai sensi di quanto disposto dalla normativa comunitaria (art. 107.1 del TFUE) potrebbero prefigurare la fattispecie dell’aiuto di stato: in tal caso, costituirebbero un ostacolo alla concorrenza”.
“Su queste basi – conclude l’eurodeputato del Carroccio – mi auguro vi siano gli estremi per procedere ad una rinegoziazione dell’accordo”.
Fontana ha chiesto al Commissario Almunia di prendere urgentemente in esame la questione.
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In merito al fatto che l'Unione Europea dovrebbe occuparsi dell'Aeroporto Catullo e del territorio veronese (tra cui anche l'Interporto: "Quadrante Europa") di cui l'On. Lorenzo Fontana ne sarebbe il referente politico in Europa, vorrei ricordare che l'Unione Europea se ne sta già occupando sia per... l'Aeroporto che per... l'Interporto e questo anche grazie all'On. Andrea Zanoni... che aveva presentato queste tre interrogazioni:
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Interrogazione che aveva questo oggetto: "Richiesta di riapertura della pratica EU-PILOT 240/08/ENVI relativa all'aeroporto di Verona" e che aveva avuto questa risposta:
Lo stesso denunciante all’origine della pratica EU-Pilot citata dall’onorevole parlamentare (pratica già chiusa, in quanto le indagini non hanno riscontrato alcuna violazione della normativa UE in materia di ambiente), ha presentato una nuova denuncia in merito a una serie di problemi, inclusa la violazione della legislazione UE in materia di ambiente avvenuta in relazione all’aeroporto di Verona.
Questa nuova denuncia è stata registrata ed è attualmente all’esame dei nostri servizi. Se dall’esame emergessero elementi a conferma di un’effettiva violazione del diritto UE in materia, la Commissione non esiterà a prendere le misure appropriate e ne informerà l'onorevole parlamentare.
Per quanto riguarda la richiesta di una perizia asseverata sui lavori realizzati nell'aeroporto di Verona a partire dal 14 marzo 1999, la Commissione non ha alcuna competenza in materia, in quanto ciò rientra nei compiti delle autorità italiane.
La Commissione prende atto delle informazioni trasmesse dall'onorevole parlamentare, secondo le quali sono attualmente in corso indagini in merito all’aeroporto di Verona presso le autorità giudiziarie italiane
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Interrogazione che aveva questo oggetto: "Ruolo dell'ENAC nella mancata applicazione delle direttive 85/337/CEE, 97/11/CE e 2001/42/CE agli aeroporti di Venezia, Treviso e Verona" e che aveva avuto questa risposta:
"I singoli Stati membri designano la o le autorità cui spetta il compito di adempiere agli obblighi imposti dalla direttiva 2011/92/UE (sulla valutazione d’impatto ambientale o direttiva EIA) e dalla direttiva 2001/42/CE (sulla valutazione ambientale strategica o direttiva VAS).
Indicare quale sia il ruolo da assegnare ad enti pubblici specifici in un determinato Stato membro esula dalla sfera di competenza della Commissione
".

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Interrogazione con questo oggetto: "Richiesta riapertura Pratica EU-PILOT: 488/09/ENVI - «Quadrante Europa» di Verona"... che aveva avuto questa risposta: "
La Commissione ha recentemente ricevuto una denuncia concernente diverse questioni, tra cui nuove presunte violazioni della normativa UE in materia di ambiente relative all’area ubicata in provincia di Verona denominata «Quadrante Europa». La denuncia è stata protocollata ed è attualmente al vaglio dei servizi preposti. Se dall’esame di detta denuncia emergerà una violazione del diritto UE in materia di ambiente, la Commissione non esiterà ad adottare le misure appropriate e ne informerà l’onorevole parlamentare.
La Commissione ha infatti avviato indagini in merito a seguito di una precedente denuncia presentata dallo stesso denunciante di cui sopra, successivamente chiuse una volta constatata l’impossibilità di dimostrare violazioni del diritto UE.
L’onorevole parlamentare chiede alla Commissione di obbligare le autorità italiane a predisporre una perizia asseverata sui lavori realizzati nel «Quadrante Europa» dal 1999. È opportuno ricordare che la Commissione non ha alcun potere di ordinare alle autorità pubbliche di uno Stato membro di svolgere attività specifiche, né di dichiarare nulli atti o decisioni da esse emanati. Questo potere appartiene interamente ai giudici nazionali competenti. La Commissione prende atto delle informazioni comunicate dall'onorevole parlamentare, in base alle quali presso le autorità giudiziarie italiane per l'indagine sul «Quadrante Europa» risulta ancora aperto un fascicolo.
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In merito a queste tre interrogazioni presentate dal Parlamentare Europeo Andrea Zanoni, il 22 Febbraio 2012 avevo scritto questo messaggio: "Un sentito ringraziamento al Parlamentare Europeo: On. Andrea Zanoni per le "Interrogazioni a risposta scritta" presentate alla Commissione Europea, [A] sull'Aeroporto "Valerio Catullo", [B] sul ruolo dell'ENAC nel Veneto e [C] sull'Interporto: "Quadrante Europa". Un pubblico ringraziamento era ed è doveroso".
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In merito a queste tre interrogazioni, credo vada poi evidenziato che in data 20 Luglio 2012, il sottoscritto abbia pubblicato questo messaggio: "Dalla Commissione Europea - Direzione Generale Ambiente - ENV.A.1 - Applicazione, coordinamento per le infrazioni e aspetti giuridici, una lettera con questo oggetto: "CHAP(2011)00398 e CHAP(2011)03569 - NUOVE INDAGINI EU PILOT" - Sull'Interporto: "Quadrante Europa": EU-PILOT 3719/12/ENVI per (presunta violazione V.A.S.) e sull'Aeroporto "Valerio Catullo" (e Treviso, Venezia, Reggio Calabria, Crotone, Lamezia Terme) EU PILOT - 3720/12/ENVI (per presunta violazione V.I.A.) "
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Un messaggio pubblicato dopo che dalla Commissione Europea avevo ricevuto una comunicazione avente il seguente oggetto: "CHAP(2011)00398 e CHAP(2011)03569 - NUOVE INDAGINI EU PILOT" che mi annunciava che erano state aperte due pratiche di verifica di violazione della Direttiva VIA e di VAS rispettivamente per l'Aeroporto Catullo (e altri) e per il Quadrante Europa, alle quali pratiche erano state assegnate il protocollo EU-PILOT 3720/12/ENVI (Aeroporto) e EU-PILOT 3719/12/ENVI (Interporto), lettera della Commissione che cosi si concludeva:
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Ed è evidente che se ricevo una lettera dalla Commissione Europea... a detta lettera devo dare un adeguato riscontro... e pertanto ho scritto una mia lettera avente ad oggetto: "Riscontro alla lettera della Commissione Europea - Direzione Generale Ambiente - con oggetto: “CHAP(2011)00398 e CHAP(2011)03569 - NUOVE INDAGINI EU PILOT” e segnalazione violazione D.Lgs 4/2008, art. 3 ter.: “Principio dell’Azione Ambientale”."
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Tornando a quanto ha scritto l'On. Lorenzo Fontana che chiede l'intervento dell'Unione Europea, evidenziando che il sottoscritto è molto più avanti avendo già attenuto l'apertura di una pratica EU-PILOT, vorrei segnalare che ancora in data 25 Marzo 2012 il sottoscritto aveva già pubblicato questo messaggio: "Oggi non ho tempo, ma nei prossimi giorni scrivo alla Commissione Europea in merito al contratto Ryanair-Catullo, visto che: "Ryanair, indagine UE sugli aiuti degli aeroporti" - "Trasporti: Commissione Ue indaga su aiuti a Ryanair" - "Aiuti di Stato: inchiesta su tre aeroporti"".
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Che dopo quattro mesi, anche l'On. Lorenzo Fontana si sia accorto che.. in merito al Contratto tra Ryanair e il Catullo ci possa essere una violazione della Direttiva Comunitaria, questo non può che farmi piacere, ma vorrei ricordare che forse anche i 30 milioni di euro già versati come aumento di capitale e i prossimi altri 15 già annunciati, possono incorrere nella stessa violazione della direttiva comunitaria come parrebbe essere evidente leggendo un Comunicato Stampa dell'Unione Europea del 27 Giugno 2012 a titolo: "Aiuti di stato: La commissione amplia l'ambito dell'indagine sull'Aeroporto di Alghero" come sotto riprodotto.
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Ed in merito che anche l'Aumento di capitale della Catullo SpA, possa essere considerato un aiuto di stato e quindi sia una violazione della Direttiva Comunitaria leggetevi quello che avevo scritto in questi tre messaggi:
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Mercoledi 25 Luglio 2012
Ryanair, indagine UE sugli aiuti degli aeroporti - Aiuti di Stato: la Commissione amplia l’ambito dell’indagine sull’aeroporto di Alghero - LA VENDETTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO GLI ACCORDI AEROPORTUALI LOW COST CONTINUA... e a Verona come andrà a finire?

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Giovedi 26 Luglio 2012
Nel mirino degli ulteriori controlli richiesti Commissione ci sono dunque "le sovvenzioni alle infrastrutture, gli aiuti ulteriori all’operatore aeroportuale sotto forma di rimborso delle perdite e aumenti di capitale, e gli accordi aggiuntivi conclusi con le compagnie aeree che operano nell’aeroporto"... Di fatto quello che sta succedendo a Verona? Aspettiamo domani e poi scriviamo alla Commissione Europea.

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Sabato 28 Luglio 2012
Aeroporto Catullo: "Il processo di rifinanziamento sarà affiancato da un piano di ristrutturazione che consenta alla Società di operare autonomamente sul mercato, questo a garanzia dell’investimento e per non incorrere in sanzioni da parte della UE, che limita gli interventi sui mercati liberalizzati (art.87 e 88 CE)", Sono giorni che scrivo che la UE dovrebbe indagare sul Catullo anche per questa violazione.

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Visto tutto questo ricopiamo l'ultima frase del messaggio del 25 Luglio scorso dove scrivevo:
"Visto questa frase, come sotto evidenziata, tratta dal Comunicato Stampa della Commissione Europea che comunica che si: "...estende la durata dell’indagine stessa e ne amplia la portata al fine di includervi le sovvenzioni alle infrastrutture da parte dello Stato, gli aiuti ulteriori all’operatore aeroportuale sotto forma di rimborso delle perdite e aumenti di capitale e gli accordi aggiuntivi conclusi con le compagnie aeree che operano nell’aeroporto"... non sarebbe il caso di indagare anche sull'Aeroporto Catullo?"
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E casualmente e per pura casualità... casuale... dopo solo 6 giorni da quando avevo scritto questa domanda... l'On. Lorenzo Fontana ha scritto all'Unione Europea, chiedendo l'apertura di una indagine sull'Aeroporto Catullo. Era ora... Erano mesi che io sostenevo che si indagassero sugli aiutini alla Catullo SpA.
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Comunque per rescindere il Contratto con la Ryanair la strada è un'altra ed è solo la corretta applicazione della Direttiva VIA (altrimenti la Catullo SpA deve restituire anche i 30 milioni di euro già incassati), perchè tutti i voli autorizzati alla Ryanair (e altre compagnie aeree) sono in netta violazione... non solo della Direttiva VIA, ma anche delle due lettere dell'ENAC del 1 Aprile 2008 e del 9 Settembre 2009.

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Di queste due lettere evidenzio l'ultimo paragrafo dell'ultima lettera, dove - in merito al Piano di Sviluppo dell'Aeroporto Catullo - l'ENAC aveva scritto che questo: "verrà sottoposto a procedura di V.I.A.... fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi di traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale".
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E quindi tutte le nuove rotte approvate con contratti che siano stati stipulati... dopo il 1 Aprile 2008, sono tutti contratti nulli ed illegittimi per una evidente violazione della Direttiva VIA... come tra l'altro sostenuto e richiamato nelle due lettere dell'ENAC.

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