Mentre aspettiamo di vedere che fine farà la Catullo SpA, leggiamo una news di Aero Habitat: "Spending review, low cost e le altre, comunque, sono costi insostenibili - Non esiste uno standard del Belpaese neanche in queste operazioni bislacche?"

Oggi non ho tempo di scrivere dato che devo impegnarmi a far chiudere la VERA Discarica Siberie e poi mentre aspettiamo di vedere che fine farà la Catullo SpA (visto che oggi c'è l'Assemblea dei Soci della Società di Gestione dell'Aeroporto di Verona) leggiamo una news di Aero Habitat: "Spending review, low cost e le altre, comunque, sono costi insostenibili - Non esiste uno standard del Belpaese neanche in queste operazioni bislacche?"
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Se la Sardegna paga sei euro a passeggero per fare atterrare voli Ryanair su Cagliari ed Alghero quanto costa l'atterraggi sui 24 scali del Belpaese? Quale accordo hanno stipulato invece i dieci aeroporti base Ryanair. Sono costi uniformi, riconducibili ad uno standard medio sottoscritto negli accordi di co-marketing sparsi un po' dappertutto? Qualcuno sostiene come questa pratica sia ormai diffusa. Propagata e adeguatamente concordata anche con compagnie tradizionali. Di terzo livello, charter, nazionali ed internazionali. Possibile che tale "andazzo" abbia malamente contagiato l'intera Penisola?
In fondo tra gli aeroporti di campanile non sembra nessuno in grado di sottrarsi a "potenziare" i voli del proprio scalo. Sia esso Ragionale quanto Provinciale e talora anche per attività sportive e per turismo.
 Delibere provinciali, regionali e comunali sembrerebbero aver ratificato sostegni e supporti e co-marketing per rilanciare l'economia, il turismo e l'occupazione in ogni dove. Nelle isole quanto sul continente.
Incidendo pesantemente e con accordi di lungo periodo sui bilancio statale e regionale e provinciale e comunale. Chi non ha letto o sentito di qualche assessore regionale al turismo che sostiene come il co-marketing con Ryanair ci ha permesso di portare in Regione più di 480 mila turisti e considerando una spesa media giornaliera di oltre 100 euro a persona - con una evidente ricaduta economica sul territorio è stata di grande importanza?
Qualé l'ipotetico accordo standard tra un soggetto territoriale e la Ryanar e le altre compagnie?
E' forse quello proposto dalla delibera del Comune di Palermo che presentiamo allegata, quello sintetizzabile in 14/15 euro a passeggero, in vigore al Catullo di Verona (come sostenuto da un articolo su l'Arena che scrive di un costo doppio rispetto a Bergamo Orio al Serio) o quello benevolmente rappresentato dalla sottostante interrogazione?
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A margine di questo intervento una delibera del Comune di Palermo (ancora del 2006) avente ad oggetto: "Riconoscimento debito fuori bilancio progetto di co-marketing GESAP SpA e Ryanair per voli low cost Palermo/Londra/Palermo".
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Se oggi all'Aeroporto approvano l'Aumento di Capitale questo parrebbe essere evidente che è in contrasto con le direttive della Commissione Europea, che vietano aiuti pubblici alle società Aeroportuali.

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AGGIORNAMENTO:.
In merito alla gestione (o mala Gestione ) degli Aeroporti Italiani leggete quello che c'è scritto in questo Comunicato Stampa dell'ENAC che è stato pubblicato ieri:

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GESTIONE AEROPORTO DI PALERMO: IL CDA CHIEDE AVVIO PROCEDURA PER REVOCA GESTIONE ALLA GESAP 
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La società Gesap, società di gestione dell’Aeroporto di Palermo, invitata dal Consiglio per l’audizione, ha inviato una lettera in cui si anticipa che a settembre si riunirà l’assemblea dei soci per la ricapitalizzazione della società. Non sussistendo i parametri rispetto all’equilibrio tra il capitale e il volume di traffico dello scalo, il Consiglio non ha ritenuto sufficienti le informazioni ricevute e ha dato mandato al Direttore Generale di avviare la procedura di revoca degli atti concessori. Atto che non comporta nell’immediato variazioni nell’operatività dello scalo, in attesa di eventuali positivi riscontri da parte della società."

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