Dall'Arena di oggi: "Non si fa più [forse] il casello per Catullo e interporto. Decisione condivisa da Provincia, società aeroportuale e Comune di Villafranca". I cittadini di Dossobuono hanno vinto!!!!

Finalmente una buona notizia [forse]. Dall'Arena questo articolo: "Non si fa più il casello per Catullo e interporto" con questo sottotitolo: "Decisione condivisa da Provincia, società aeroportuale e Comune di Villafranca. Miozzi chiede ad Autobrennero di girare i 15 milioni già stanziati al casello di Isolalta di Vigasio, per autodromo e District Park".
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Dietrofront. Non si fa più il casello sull'autostrada Brennero-Modena (A22) Villafranca, all'altezza dell'aeroporto Catullo e finalizzato a servire lo scalo e anche l'interporto del Quadrante Europa, cioè l'area dell'intermodalità. Avrebbe pagato l'opera l'Autobrennero, che da diversi anni ha già pronti 15 milioni. La Provincia di Verona ha deliberato invece di chiedere alla società autostradale, di cui è socio al 5,51 per cento, di destinare quel finanziamento per costruire, pure lungo la A22 un casello a Isolalta, vicino a Vigasio, adiacente all'area in cui sorgeranno l'autodromo Motorcity e il District Park, cioè il parco della logistica avanzata. Proprio ieri il presidente dell'Amministrazione provinciale Giovanni Miozzi ha formulato la richiesta in una lettera, inviata alla società Autobrennero presieduta da Walter Pardatscher e guidata dall'amministratore delegato Paolo Duiella. «LA PROVINCIA, insieme all'aeroporto Catullo e al Comune di Villafranca, in considerazione del fatto che il piano industriale del Catullo è mutato rispetto a un anno fa, ha deciso di chiedere l'impiego dei 15 milioni per il casello di Isolalta, il che consentirà anche di sbloccare il grande progetto dell'autodromo Motorcity e quello del District Park. Ci è sembrato che in questo momento, per il nostro territorio veronese, sia questa la vera priorità». Sia l'autodromo che il District Park, lo ricordiamo — progetti che hanno animato un acceso dibattito e scontro politico per diversi anni — insisteranno nel territorio di Vigasio e anche in quello del Comune di Trevenzuolo. Solo su quest'ultimo, invece, sorgerà il centro agroalimentare, che rientra nel maxi-progetto di urbanizzazione di quella zona. Miozzi puntualizza che «l'intervento del casello, unito allo sblocco dei grandi progetti dei privati, consentirà di creare numerosi posti di lavoro nelle aziende del District Park. Qui stiamo parlando di sbloccare lavori per 120 milioni, fondamentali per lo sviluppo dei nostri centri. Per partire con le opere stradali mancano soltanto le autorizzazioni dell'Anas, ma siamo già a buon punto». Il presidente della Provincia scaligera sottolinea, inoltre, che questa scelta è stata condivisa dalla Provincia, dall'aeroporto Catullo presieduto da Paolo Arena e dal Comune di Villafranca, guidato dal sindaco Mario Faccioli, «dopo una attenta riflessione sulle prospettive della società e anche di queste zone». Va ricordato poi che l'ipotesi di un casello a Villafranca ha scatenato la forte opposizione dei cittadini del luogo. «L'aeroporto ha ritenuto di non avere urgenza, in questo momento, di un'infrastruttura del genere, anche in previsione del proprio sviluppo», conclude Miozzi, «e il Comune di Villafranca deve capire più a fondo lo sviluppo del proprio comprensorio. Ecco perché abbiamo compiuto questa scelta e quindi ho messo nero su bianco la nostra richiesta ad Autobrennero».
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Adesso che un'altra caxxata della gestione "Bortolazzi e C." questa del nuovo Casello Autostradale dell'Aeroporto Catullo è stata cassata, vediamo quale altra caxxata... cassare, a partire dal piano di zonizzazione acustica, anche questo ideato e approvato durante la gestione "Bortolazzi e C." di cui ne ho scritto anche ieri.
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Di chi sia il merito di questa cassata della "caxxata" (qualora la cassazione della caxxata fosse confermata) non importa, ma la maggior parte del merito sicuramete va ai cittadini di Dossobuono che con la loro azione sono riusciti a condizionare le scelte dei politici locali e provinciali.
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Adesso che è stata cassata la caxxata del nuovo Casello per l'Aeroporto, ora cassiamo anche il Piano di Zonizazzione Acustica, sempre ideato DAGLIEX dell'Aeroporto, di cui e nel merito ne ho scritto nell'ultimo messagio di ieri a questo titolo: "Una news di Aero Habitat: "Catullo, Sommacampagna, gli aeroporti e le mappe INM. Qualche spunto tra anomalie, negligenze e forse sviste?" Io... se fossi l'Assessore all'Ambiente di Sommacampagna copierei queste domande e poi pretenderei delle risposte dalla Catullo SpA".
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Vigilate gente di Dossobuono... vigilate!!!
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Dimenticavo!!!!
.Sempre sull'Arena di oggi e sempre relativo all'Aeroporto Catullo, c'è anche questo articolo: "Livingston, «Catullo» seconda base italiana. Voli low-cost per Grecia e Medio Oriente".
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La compagnia aerea low cost «Livingston» avvia i propri collegamenti dall’aeroporto «Valerio Catullo» di Verona, che diventa la seconda base della nuova società italiana. Livingston da oggi opera da Verona con aeromobili Airbus 320 verso il Mar Rosso, la Grecia, Tel Aviv, Tunisia, Isole Baleari, Marocco e Balcani per soddisfare il forte potenziale di crescita del mercato nel settore della domanda di viaggi di vacanza.
In onore alla città scaligera, Livingston ha scelto di chiamare uno dei suoi aeromobili «Città di Verona». Alla cerimonia, stamane al «Catullo», sono intervenuti Riccardo Toto, amministratore Unico e proprietario di Livingston, Paolo Arena, presidente della Catullo Spa - la società di gestione degli Aeroporti di Verona e Brescia - e Carmine Bassetti, direttore Generale della Catullo.
«L’apertura della nuova base - ha detto Toto - è un passo importante nel consolidamento sul mercato dell’attività della Compagnia. Riteniamo che il bacino dello scalo veronese abbia grandi potenzialità e stiamo lavorando con entusiasmo per riuscire ad offrire ai nostri passeggeri nuove opportunità e un prodotto attento alle esigenze del cliente».
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La frase sopra riprodotta è tratta da una lettera dell'ENAC del 9.9.2009, successiva ad un'altra lettera, sempre dell'ENAC, del 1.4.2008 ed è evidente che finchè non hai una VIA positiva, non puoi incrementare il traffico dell'Aeroporto, sopratutto se hai un procedimento di VIA che... "risulterebbe ancora pendente".
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ENAC, ogni tanto, ma sopratutto quando approva nuove rotte, dovrebbe rileggere quello che scrive, ma dovrebbe rileggersi anche la normativa Comunitaria e Nazionale sulla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) conseguenti alla Direttiva 85/337/CEE e Direttiva 97/11/CE, (entrata in vigore il 14.3.1999) ed io aggiungo, ENAC dovrebbe anche rileggersi la Direttiva sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica).

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