Il Catullo fa le grandi pulizie e «pensiona» due società. Azzerate la Catullo Park e la Aeroporti del Garda Engineering. Immaginate cosa succederà quando il Nuovo Direttore si accorgerà che gli manca il Decreto di Compatibilità Ambientale!!!

Sull'Arena di Ieri c'era questo articolo: "Il Catullo fa le grandi pulizie e «pensiona» due società", con questo sopra titolo: "AEROPORTO. Dall'incontro del direttore generale con i sindacati emergono decisioni clamorose" e questo sottotitolo: "Bassetti inizia a illustrare le linee guida dell'operazione risanamento e chiede collaborazione. Azzerate la Catullo Park e la Aeroporti del Garda Engineering".
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Verona.
L'operazione grandi pulizie al Catullo entra nel vivo: il risanamento della società aeroportuale, che altrimenti rischierebbe il dissesto finanziario, viene rilanciato in grande stile.
Dopo la revoca della consulenza al medico greco-veneziano di cui abbiamo dato notizia l'altro ieri, dall'incontro che il direttore generale Carmine Bassetti ha avuto con i sindacati emergono altre due decisioni clamorose che verranno perfezionate nelle prossime settimane. La prima è che viene azzerata la neonata società Catullo Park, che era stata creata da Bortolazzi e Soppani poco prima della fine del cambio di presidenza e che doveva servire per acquistare l'area Calzoni.
Bortolazzi è stato costretto alle dimissioni e l'acquisto dell'area Calzoni, che sarebbe costata 22 milioni alla società aeroportuale, non è andato in porto, come L'Arena ha scritto nei mesi scorsi. Ergo, la società non serve più e anzi rappresenta una duplicazione di cda e indennità. La prossima tappa sarà il capolinea.
Di questo passo, si arriva alla seconda chiusura, quella della società Aeroporti del Garda engineering, di cui avevamo scritto tre anni fa, nel giugno 2009. La società aveva destato più di una curiosità perché la precedente gestione aveva assicurato che grazie ai servizi di questa nuova realtà interna sarebbero entrati nelle casse del Catullo decine e decine di milioni.
In particolare, era stata ottenuta una commessa per costruire un aeroporto in Kurdistan «e dopo l'Iraq», diceva un ottimista Bortolazzi, «potrebbero esserci i Paesi dell'Est, Ucraina in testa». Invece nel futuro di questa società in tre anni ci sono stati, a fronte di progetti mai realizzati, vari milioni (cinque?) di spese vere.
Vengono così demolite in un colpo solo due realtà del Catullo ereditate da una gestione sulla quale si continuano a scoprire nuove falle che provocavano un drenaggio continuo di denaro pubblico. Per questo ieri il direttore generale Carmine Bassetti ha voluto esporre ai sindacati confederali le linee guida sulle quali la società intende muoversi per cercare di risollevare le sorti dello scalo.
Obiettivi che riguarderanno anche il riequilibrio del rapporto tra lavoratori a tempo determinato e a tempo indeterminato, l'Avio Handling, il trattamento dell'indennità notturna (che parte dalle 20 quando in Europa scatta alle 22 o alle 23), l'ampliamento delle competenze per evitare esuberi.
Una cura drastica, da cavallo, per trovare in poco tempo almeno 12 o 15 milioni di euro di rifinanziamento che consentano al Catullo di mettere a punto un piano di risanamento «stand alone», cioè autonomo e autosufficiente, senza necessità che arrivino cavalieri bianchi con borse zeppe di banconote e promesse.
Linee guida che sono state esposte ai sindacati affinché fossero condivise e nascerà un tavolo tecnico ristretto che si riunirà il 14 giugno. Lucia Perina, segretaria Uil: «Il direttore generale Bassetti ci chiede di partecipare ad un sogno, e cioè che il Catullo rimanga patrimonio del territorio. Credo che i lavoratori potranno sentirsi parte del sogno quando la ricapitalizzazione dell'aereoporto e la competenza del management porterà avanti con rigore l'annullamento dei doppi incarichi, la chiusura delle società che producono solo altri cda e un'organizzazione del lavoro che riconosca e premi le professionalità dei dipendenti».
La delegazione Cisl ha espresso «una valutazione complessivamente positiva su quanto dichiarato dal nuovo direttore generale Bassetti: abbiamo apprezzato la volontà di presentare nelle prossime settimane un piano industriale che riporti il Catullo ad essere maggiormente competitivo, creando i presupposti per riportare la società in attivo con utili finanziari» commenta Giuliano Pizzo «e di valorizzare l'aeroporto. Anche la parte che riguarda l'occupazione entrerà nella discussione del piano industriale: non si paventano tagli all'occupazione, anche se ai lavoratori sarà chiesto di aumentare l'efficenza e su questo la organizzazioni sindacali saranno chiamate a dare un contributo importante».

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E se sull'Arena di ieri c'era questo articolo - come sopra riprodotto - sul Corriere di Verona oggi, c'era quest'altro articolo: "Il Catullo volta pagina. «Park e Garda Engineering verso lo smantellamento»"..
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Non per sembrare sempre di essere quello che c'è l'ha con la Catullo SpA, ma leggetevi un messaggio che avevo scritto il 30 Settembre 2009, che aveva questo titolo: "Il "Catullo" inquina la popolazione di Caselle d'Erbe... per pagare i debiti dell'Aeroporto di Montichiari?".
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Vediamo se prima di sciogliere la "AdG Engineering srl", chiederanno i danni a chi ha gestito la V.I.A. dell'Aeroporto Catullo.

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