Se il Comune di Sommacampagna possiede n° 2.840 Azioni Ordinarie della Catullo SpA pari a 62.480 euro dell'intero capitale di 22.987.140 euro, è evidente che se l'Aeroporto valesse 107 milioni di euro, il valore posseduto da Sommacampagna sarebbe pari a 290.830 euro.

Se il Comune di Sommacampagna possiede n° 2.840 Azioni Ordinarie della Catullo SpA pari a 62.480 euro dell'intero capitale  di 22.987.140 euro è evidente che se l'Aeroporto valesse 107 milioni di euro, il valore posseduto da Sommacampagna sarebbe pari a 290.830 euro e pertanto se il Comune vendesse 2.800 Azioni Ordinarie... nelle casse di Sommacampagna entrerebbero... ben 286.733 euro.

Possedere n° 2840 Azioni Ordinarie della Catullo SpA e/o possederne solo 40, per Sommacampagna non cambierebbe assolutamente nulla. Sommacampagna non conta nulla con n° 40 Azioni Ordinarie... come non conta nulla con n° 2.840 Azioni Ordinarie
Che mi ha dato l'idea di poter vendere le Azioni Ordinarie posseduta dal Comune di Sommacampagna è stato questo articolo oggi pubblicato sull'Arena a titolo: "La minoranza vuole vendere le quote comunali del Catullo" con questo sopra titolo: "VILLAFRANCA. Interpellanza per «uscire» da una società che non porta vantaggi e ha un piano industriale fallimentare" e con questo sottotitolo: "La richiesta al sindaco Faccioli sarà discussa nel prossimo Consiglio: cedere il pacchetto dell´amministrazione a privati"
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Vendere. Per dimenticare l´onta e sbarazzarsi di qualcosa che non porta vantaggi. La minoranza consiliare di Villafranca chiederà questo, nei prossimi giorni, al sindaco Mario Faccioli. Protocollerà un´interpellanza per chiedere al Consiglio comunale di deliberare la vendita del pacchetto azionario del Comune in seno alla società di gestione del Catullo. Il documento porterà le firme di tutti i consiglieri di minoranza: Paolo Martari, Graziano Tovo e Alessandrino Dal Maso per il Pd, Luciano Zanolli di Cittadini per Villafranca e Renzo Piazzi di Dossobuono insieme.
«Vendiamo le azioni a soggetti privati», spiega il capogruppo Pd Martari, «sempre che si trovino. In modo da rilanciare l´aeroporto e remunerare i nostri concittadini dello spreco perpetrato con l´aumento di capitale di un ente che ha un piano industriale fallimentare». L´idea è nata a più di una settimana di distanza dalla puntata de «Gli intoccabili» di La7 dove l´ex presidente del Catullo Fabio Bortolazzi e l´ex consigliere di amministrazione Franco Pennacchia hanno rilasciato dichiarazioni sulla gestione dei bilanci, delle nomine del Cda e delle assunzioni del sistema aeroportuale Villafranca-Montichiari, che sono valse l´apertura di un´inchiesta da parte del procuratore Mario Giulio Schinaia.
«Quando dovevamo deliberare il primo aumento di capitale sociale del Catullo», attacca la minoranza villafranchese, «avevamo chiesto al sindaco di pretendere la visione e di valutare il piano industriale aeroportuale. Il progetto non è mai stato portato in Consiglio comunale. Faccioli e Pennacchia hanno sempre rassicurato sulla validità delle scelte, promettendo rapidi miglioramenti nel volume di traffico passeggeri e merci. Il Comune è stato relegato al di sotto del 4% di capitale e senza alcun rappresentante nel Cda a difendere il territorio locale e il suo ambiente». Come villafranchese, fino all´anno scorso, c´era solo Pennacchia, nominato però nel Cda in rappresentanza della Provincia.
L´opposizione si sofferma anche sulla figura di Pennacchia, sul quale si era espresso qualche giorno fa il movimento Villafranca a cinque stelle, ipotizzando un´inconciliabilità tra le sue dichiarazioni e la carica pubblica rivestita a Villafranca. L´ex consigliere di amministrazione, infatti, è anche l´attuale capogruppo Pdl della maggioranza in consiglio comunale. Ma se i Grillini hanno chiesto le sue dimissioni, la minoranza consiliare non farà altrettanto. Il movimento a Cinque stelle aveva, inoltre, sottolineato che nessuno, in seno al Cda, si era fatto tutore delle esigenze di Villafranca in merito alle compensazioni ambientali da ottenere «in cambio» del disagio, per la presenza del Catullo sul suolo territoriale. Su questo punto si è invece allineata l´opposizione: «Pennacchia ha chiarito come ha inteso esercitare il suo mandato: favorendo le assunzioni degli amici locali secondo una feroce logica spartitoria. Screditando Provincia, che rappresentava in Cda, e Comune di Villafranca. Si dà un´idea errata ai giovani, nell´ambito delle assunzioni, e si squalifica Villafranca. In tutto questo, sindaco e giunta tacciono». Tace sicuramente Pennacchia. «Per ora non rilascio dichiarazioni», spiega al telefono. Non desidera rispondere né in merito all´intervista di La7 né in merito alle dimissioni chieste dai Grillini. 


Ed in merito all'intervista al Sig. Franco Pennacchia, come divulgata dalla trasmissione "GLI INTOCCABILI", qui sotto riproponiamo la prima immagine di come questa era iniziata. (Ehhi Franz, accorgersi che su una sedia c'era una telecamera accesa... non rientra nelle capacità di cui devono essere in possesso gli ex Amministratori della Catullo SpA???).
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Insomma, leggendo questo articolo oggi pubblicato sull'Arena mi è venuta questa idea: "Dato che il Comune di Sommacampagna (nel CdA della Catullo SpA) non conta nulla pur possedendo 2480 Azioni Ordinarie... è evidente che conta ancora nulla e/o niente, se di azioni ne possiede anche solo 40".
Per cui  se il Comune di Sommacampagna vendesse 2.800 Azioni Ordinarie sulle 2.840 che possiede ne rimarrebbe proprietario solo per 40 (e comunque gli rimarrebbe il diritto di partecipare all'Assemblea della Catullo SpA) ma con questa vendita (o azioni date in pegno) il Comune potrebbe  incassare 286.733 euro che potrebbe destinare a rendere concreto lo "Studio di Prefattibilità attuattiva per lo sviluppo sostenibile del territorio di Caselle" e dare una effettiva realizzazione a tutti gli "8 Progetti di sviluppo sostenibile per il riordino paesaggistico e la qualificazione ambientale di Caselle" a questo collegati, risparmiando anche dei soldi da destinare ad altri nuovi progetti a salvaguardia di Caselle.

.1_ Progetto del Bosco del benvenuto e ridefinizione della viabilità locale in aderenza alla "A22".
.2_ Progetto del parco Europa ed opere compensative legate all'ampliamento del Quadrante Europa.
.3_ Progetto del Parco Catullo.
.4_ Progetto del Parco delle cave.
.5_ Progetto delle opere di mitigazione della SI.TA.VE.
.6_ Progetto del Parco "hight line" per Caselle.
.7_ Progetto delle opere di mitigazione ambientale dell'Aeroporto Catullo.
.8_ Progetto per la Ciclopedonale e la rinaturalizzazione del Canale "Alto Agro veronese".

Realizzare lo "Studio di Prefattibilità attuattiva per lo sviluppo sostenibile del territorio di Caselle" e realizzare gli "8 Progetti di sviluppo sostenibile per il riordino paesaggistico e la qualificazione ambientale di Caselle" per poi ottenere i necessari dinanziamenti anche a fondo perduto, che ho illustrato in questa proposta: "COME SALVARE CASELLE", vi assicuro che costa meno di quello che si ricaverebbe dalla vendità di 2.800 Azioni Ordinarie della Catullo SpA (e il Comune di Sommacampagna nel CdA della Società Aeroportuale conterebbe nulla come nulla conta adesso) ma si potrebbero dare concretezza ad una serie di interventi e di progetti finalizzati a "COME SALVARE CASELLE".
Se la minoranza del Comune di Villafranca esiste, questo non è vero per il Comune di Sommacampagna, dove "GLIEX", gli attuali "Sommapop.orgini", pare siano assenti... (e/o dispersi sulle... pareti delle Siberie) e questi nemmeno si sognano di chiedere la vendita di 2.800 (su 2.840) delle Azioni Ordinarie della Catullo SpA, possedute dal Comune di Sommacampagna.

Per completezza, oggi sull'Arena c'era anche questo articolo: "Dossobuono dice «no» al casello aeroportuale", ma di questo e di altro collegato alla Viabilità a servizio dell'Aeroporto (ma meglio se fosse al servizio del territorio) ne parliamo domani.

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Se qualcuno volesse acquistare n° 2.800 Azioni Ordinarie della Catullo SpA, si faccia avanti e vada a bussare alle porte del Comune di Sommacampagna che gliele venderà ben volentieri, cosi poi (con queste entrate straordinarie) può essere predisposto lo
"Studio di Prefattibilità attuattiva per lo sviluppo sostenibile del territorio di Caselle" e può essere data concreta attuazione agli "8 Progetti di sviluppo sostenibile per il riordino paesaggistico e la qualificazione ambientale di Caselle".


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