Da Aero Habitat: "Voli low cost, co- marketing e volumi di traffico alterato". Dall'Arena: "Catullo, il Comune dà i soldi «Ma serve un risanamento»". Domanda: Perchè il Comune continua a dare soldi che poi questi spendono per far credere che hanno aumentato i passeggeri?

Su Aero Habitat c'è questa news: "Voli low cost, co- marketing e volumi di traffico alterato", con questo sottotitolo: "Da Lussemburgo ad Amsterdam, via Venezia, costa meno del treno diretto" e questo testo:

E' assurdo, è inconcepibile ma sopratutto è costoso. Sono costi sostenuti/finanziati dalle Regioni del BelPaese. Sono il risultato degli accordi di co - marketing sottoscritti con vettori low cost. Recentemente anche con talune aerolinee regolari.
Un fatto recente serve ad esemplificare quello che avviene quotidianamente e che sta narcotizzando il sistema aviazione del BelPaese. Che ha determinato in tempi brevissimi l'esplosione dei volumi di traffico di alcuni aeroporti periferici e marginali, ma anche di scali strategici.
Una coppia di passeggeri con una tariffa procapite di circa 35 euro per un volo andata ritorno Venezia Lussemburgo. Da questa località, dopo alcuni giorni dovevano prendere il treno per una visita di 24ore ad Amsterdam, ma il costo di 125 euro andata/ritorno ha favorito una scelta di minor costo per lo coppia. Sono tornati a Venezia e con un biglietto low cost sono volati ad Amsterdam.
Risultato?
Hanno risparmiato e lo scalo di Venezia ha aggiunto altri quattro passeggeri al computo del traffico annuale.
Quanti sono i passeggeri che volano up and down dall'Europa all'Italia per aggirare voli o viaggi via treno est ovest tra scali aerei del vecchio Continente? Non siamo forse dinnanzi a volumi di traffico artificiosi? Gonfiati da politiche dei voli alterato da un sistema di incentivi di marketing controproducente? “Magari tarato e funzionale al numero dei voli quotidiani e dei volumi di passeggeri movimentati?
Ma chi sostiene, localmente questi costi di marketing? Sono procedure e accordi trasparenti ed alla luce del sole?
Quali sono i soggetti "regionali", le società partecipate che attivano questi accordi con i vettori aerei.
Certo quando i dati periodici dei volumi di traffico complessivi e per singolo aeroporti registrano, come nel mese di ottobre 2011, 13.160.604, con un incremento del 3,4% sullo stesso mese del 2010, quale sintesi dovremmo trarre?
Essere soddisfatti, senza se e senza ma, o interrogarsi sulla realtà di questi dati di traffico prefigurando un costo sociale insostenibile dalla finanze del BelPaese, nonostante le basse tariffe pagate dall'utente?
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Poi leggi l'Arena e trovi questo articolo: "
Catullo, il Comune dà i soldi «Ma serve un risanamento»" con questo sotto titolo: "ENTI E POLITICA. La Giunta ha dato il via libera all'aumento di capitale pro quota pari a 760mila euro.  L'assessore Toffali non esclude l'ipotesi della «bad company» D'Arienzo (Pd): «Ma dov'erano i soci? Ora si facciano sentire»" e questo testo:

Via libera della Giunta comunale a un'altra tranche di aumento di capitale dell'aeroporto Catullo, pari a 760mila euro. Già deliberato dal Consiglio di amministrazione della società il 28 luglio scorso — la somma totale è di due milioni 640mila euro, finalizzata a realizzare gli investimenti previsti dal piano industriale 2010-2014 — lo stanziamento era stato rinviato perché Palazzo Barbieri attendeva di introitare i soldi dalla vendita delle quote della Fiera di sua proprietà. Quest'ultima operazione è andata in porto (26 milioni nelle casse comunali) e ora si potrà procedere.
In pratica, con il provvedimento passato ieri in Giunta, Palazzo Barbieri esercita il diritto di prelazione per le azioni della società rimaste inoptate (su cui cioè gli altri soci del Catullo non hanno esercitato il diritto di opzione) alla data del 31 ottobre 2011. Il Comune ha deliberato contestualmente di monitorare a cadenza periodica l'andamento della società Catullo di Verona-Villafranca «in funzione della necessità che quest'ultima provveda tempestivamente al riequilibrio dei conti aziendali e concretizzi gli investimenti previsti dal piano industriale», dice il provvedimento.
Al primo semestre 2011 il risultato gestionale del Catullo, come risulta da una relazione svolta dal Comune sull'andamento della società, «evidenzia una perdita di 8,8 milioni, in peggioramento di 2,4 rispetto alla perdita registrata nel corrispondente periodo dell'anno precedente». Al 30 giugno scorso, inoltre, «per quanto riguarda la situazione finanziaria, il gruppo al 30 giugno 2011 presenta debiti verso banche per 45 milioni circa, in attesa di consolidamento a medio lungio termine, al quale va aggiunto un debito verso l'erario di 13,2 milioni (17 entro l'anno) per addizionale comunale incassata e non ancora versata». E ancora, «si prospetta la necessità di procedere entro la fine dell'anno alla ricapitalizzazione della società Avio Handling». E infatti nei giorni scorsi è stata ricapitalizzata con tre milioni.
«Il presupposto dell'aumento di capitale è che noi riteniamo strategico per Verona avere una aeroporto, che non può andare alla deriva e pertanto lo sosteniamo in maniera convinta», dice l'assessore agli enti partecipati, Enrico Toffali. Ieri L'Arena (oltre a riportare notizie sul caso dell'area Calzoni, che sarebbe dovuta servire per un parcheggio ma che ora la dirigenza del Catullo non vuole più comprare perché non c'è copertura finanziaria) riferiva dell'ipotesi di alcuni soci per risanare l'aeroporto, viste le perdite dello scalo di Brescia-Montichiari (7 milioni l'anno, a fronte di investimenti per 19,7 milioni). Creare cioè una «bad company», in pratica scorporare il ramo meno virtuoso creando una nuova società di gestione, Catullo, in cui immettere i soldi dell'aumento di capitale e cercare partner internazionali. Si parla di operatori cinesi, interessati al cargo a Montichiari, ma anche di tedeschi per i passeggeri al Catullo. Toffali: «Scorporare il ramo virtuoso da quello che funziona meno per rilanciare la gestione è un'ipotesi da valutare, ma saranno i soci a doversi esprimere».
Intanto, il segretario e consigliere provinciale del Pd, Vincenzo D'Arienzo, interviene con una nota nel dibattito sul futuro dell'aeroporto, avviato dall'inchiesta de L'Arena. «Il Pd crede che il Catullo sia un grande valore per il territorio e il turismo, ma quanto emerso sullo stato dei conti dello scalo, aggravato da scelte incomprensibili, non è per noi una novità», commenta. «Non ci fermiamo al "l'avevamo già detto" perché una cosa ci stupisce: poiché i bilanci erano a conoscenza dei soci, possibile che fino a ieri nessuno ha avuto nulla da dire?». D'Arienzo aggiunge che «già nel 2009 avevo lanciato un segnale d'allarme, ai soci e pubblicamente. Le consulenze e alcune scelte strategiche non convincevano già allora. Ricordo chiaramente che alcune sollecitazioni erano contenute nelle note di bilancio e nelle relazioni dei revisori del conto, ma nessuno si è mosso. Sono sicuro che se i soci veronesi — Comune, Provincia in primis — avessero alzato la voce già allora, probabilmente le cose oggi sarebbero diverse».
Conclude D'Arienzo: «Grazie alla nuova dirigenza, oggi leggiamo di situazioni meritevoli di ulteriore approfondimento, oltre la politica, per intenderci. Da questo punto di vista rinnovo la disponibilità del Pd a sostenere eventuali azioni di responsabilità nei confronti di chi ci ha portato fino a questo punto».

Il Comune di Verona vende quote della FIERA di Verona (che è senza VIA) ed incassa dei soldi, ma poi questi soldi li versa all'Aeroporto Catullo (che è senza VIA) e poi i "Catulliani" scrivono che hanno aumentato i passeggeri e dato che sono i "Catulliani" che pagano parte del biglietto ai passeggeri... poi tohh!!! il Bilancio va in rosso...

Mi spiegate chi sarebbe quel mona che va ad acquistare una casa che è senza le autorizzazioni? L'Aeroporto Catullo è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale e potrebbe essere messo sotto sequestro da un giorno all'altro e, a titolo di esempio, sul fatto che possono essere posti sotto sequestro i PORTI (e perchè non anche gli AeroPORTI) vi segnalo questi due articoli:

Ponza/ Sequestrati nove pontili su dieci dalla Procura di Latina: inferociti titolari e commercianti. Ma il sindaco assicura che cercherà di fare revocare il provvedimento.

Pontili d'oro all'Argentario: sequestro da 100 milioni di euro. Per la procura tutti gli approdi di Porto Santo Stefano e di Porto Ercole sono abusivi e fuori legge.




Qualcuno comincia a pensare a "sta cosa" - che potrebbe anche succedere anche al Catullo - o si continua a far finta di niente e si sputannano schei a go go? Chi va ad investire su un Aeroporto senza le autorizzazioni... solo gli Enti Pubblici con soldi nostri? Bel modo di spendere i soldi della comunità.

Concludo, con un "uso improprio" della VIA... e mi pongo questa domanda: "Ma quand'è che "coloro" che hanno sbagliato... non vengono mandati a dar a... VIA al ciappelo ?

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