Treviso Canova, disputa infinita sullo stop ai lavori. Ma il cantiere non opera su un programma lavori che potrebbe essere smentito dalla V.I.A.? E SE PRIMA DELLA V.I.A. CI VOLEVA LA V.A.S.?

Sabato 24.09.2011 su Aero Habitat veniva pubblicato questa news: "Treviso Canova, disputa infinita sullo stop ai lavori" con questo sottotitolo "Ma il cantiere non opera su un programma lavori che potrebbe essere smentito dalla V.I.A.?" e con questo testo:

Ancora una volta gli artificieri e vigili del fuoco al lavoro sono intervenuti per disinnescare un ordigno bellico scoperto nel corso dei lavori di "ammodernamento - potenziamento" dello scalo localizzato nel Parco delle Risorgive del Sile.
Ma il cantiere, nonostante l'ordinanza di sospensione del TAR Veneto e le diffide al proseguimento lavori stanno continuando. Possibile?
Ma che accade? La vicenda rischio di assumere risolti grotteschi.
L'ordinanza del Tar è del 7 settembre. IL 14 settembre i legali del comitato hanno trasmesso la diffida ad AerTre e ad altri soggetto istituzionali interessati, senza alcun riscontro sul blocco lavori.
L'ENAC avrebbe fatto ricorso al Consiglio di Stato per rimuovere la sospensione ma i tempi saranno lunghi.
Le ruspe non si sono, al momento, fermate.
L'ENAC dopo il comunicato stampa di avvio lavori del 30 maggio 2011, "per consentire l’esecuzione di interventi programmati di adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture di volo" non ha ancora ufficialmente preso una posizione pubblica".
Chi deve muoversi per rendere esecutiva l'ordinanza del TAR? La Procura, il NOE?
Possibile che nessuno intervenga? In fondo il programma dei lavori autorizzati, in deroga alla Valutazione di Impatto Ambientale, potrebbe qualificarsi come un intervento incongruo o non coerente con una rigorosa VIA.
Probabilmente le opere in programma per salvaguardare, ad esempio, le falde acquifere e le tutele per le Risorgive del Sile, per la gestione delle acque di prima pioggia, il sistema fognate e recupero delle sostanze solventi per la pista ed i piazzali, potrebbero risultare contrastanti non congruenti con un cantiere dei lavori in ottemperanza all'applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale.

Un titolo e sotto titolo: "Treviso Canova, disputa infinita sullo stop ai lavori. Ma il cantiere non opera su un programma lavori che potrebbe essere smentito dalla V.I.A.?", quello di Aero Habitat, a cui io ho aggiunto queste parole: "E SE PRIMA DELLA V.I.A. CI VOLEVA LA V.A.S.?" 
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E la V.A.S. "mi ritorna in mente" ogni qualvolta leggo un Comunicato Stampa come quello dell'ENAC di venerdi 23 Settembre 2011,che ha questo titolo "FIRMATO OGGI IL CONTRATTO DI PROGRAMMA TRA ENAC E SEA, SOCIETÀ DI GESTIONE DEGLI AEROPORTI DI MILANO" e questo testo:

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che oggi, presso la propria Direzione Generale, è stato sottoscritto il contratto di programma con la SEA, gestore degli Aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, per disciplinare i vari aspetti del rapporto tra lo Stato e la società che gestisce gli scali.
I contenuti del contratto firmato dal Direttore Generale dell’Enac Alessio Quaranta e dal Presidente della SEA, Giuseppe Bonomi, erano stati deliberati dal Consiglio d’Amministrazione dell’Ente e successivamente inviati al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero dell’Economia e Finanze per le valutazioni di competenza.
Il contratto di programma di validità decennale, stipulato in deroga alla normativa vigente in materia di regolazione tariffaria, come previsto dalla Legge n. 102 del 3 agosto 2009 e successive modifiche, assicura alla SEA la certezza delle entrate necessarie allo sviluppo del piano degli investimenti. Dall’altra parte permette all’Enac di avere strumenti più incisivi per svolgere il proprio ruolo di vigilanza e controllo sull’attuazione degli investimenti e del piano della qualità e dell’ambiente che la società di gestione si impegna a realizzare durante il periodo contrattuale.
Il nuovo piano tariffario definito con il documento stipulato oggi entrerà in vigore, secondo i termini di legge, dopo sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che approva il contratto.
“La firma del contratto di programma con SEA – afferma il Direttore Generale dell’Enac Alessio Quaranta a conclusione dell’incontro per la sottoscrizione - rappresenta un importante risultato perché, in attuazione di una legge in deroga appositamente emanata per rivitalizzare gli investimenti negli aeroporti italiani, viene finalmente riequilibrato il sistema tariffario fermo da lungo tempo. Si dà così garanzia delle entrate che permetteranno alla SEA il rispetto degli impegni previsti per le opere infrastrutturali nei due scali lombardi e per accrescere la qualità dei servizi ai passeggeri. La finalizzazione del contratto di programma arriva al termine di una lunga e complessa istruttoria diventata quanto mai urgente in prospettiva dell’atteso incremento della domanda del trasporto aereo sul sistema nazionale dell’aviazione civile”.
“La firma del contratto di programma è il coronamento di un lungo lavoro condotto con molta professionalità da Enac, SEA e dai Ministeri competenti sulla materia – ha dichiarato Giuseppe Bonomi, Presidente di SEA. – È un importante segnale per il nostro sistema aeroportuale perché garantisce regole certe relative al sistema tariffario per un lungo periodo di tempo. Con il contratto di programma viene tra l’altro ridotto il gap di circa il 40% delle tariffe italiane rispetto alla media delle tariffe europee. Questo è un passo importante per i nostri aeroporti e per il piano di investimenti infrastrutturali su Malpensa e Linate che SEA dovrà affrontare nei prossimi anni per rispondere alla crescente domanda di traffico aereo”.
Il Presidente dell’Enac Vito Riggio esprime compiacimento per il fondamentale obiettivo raggiunto ed evidenzia: “Oggi si avvia una stagione di nuove certezze per lo sviluppo degli aeroporti milanesi e per gli strumenti che l’Enac potrà utilizzare al fine di verificare, con cadenza programmata, il rispetto degli impegni gestionali assunti dalla società. Mi auguro che analogo risultato possa essere raggiunto al più presto anche per gli scali romani con la collaborazione di Aeroporti di Roma e per l’Aeroporto di Venezia con la collaborazione della Save. Tra poco, infatti, saranno inoltrati ai ministeri competenti gli schemi contrattuali con ADR e Save, valutati positivamente dal Consiglio di Amministrazione dell’Enac. La firma dei contratti di programma è un passaggio fondamentale, soprattutto in questo momento, ai fini del rilancio del sistema Paese”.

Leggendo questi comunicati Stampa in cui si scrivono queste frasi:Il contratto di programma di validità decennale...
... assicura alla SEA la certezza delle entrate necessarie allo sviluppo del piano degli investimenti....
... permette all’Enac di avere strumenti più incisivi per svolgere il proprio ruolo di vigilanza e controllo sull’attuazione degli investimenti e del piano della qualità e dell’ambiente che la società di gestione si impegna a realizzare .
...Si dà così garanzia delle entrate che permetteranno alla SEA il rispetto degli impegni previsti per le opere infrastrutturali...
... in prospettiva dell’atteso incremento della domanda del trasporto aereo
... Questo è un passo importante per i nostri aeroporti e per il piano di investimenti infrastrutturali su Malpensa e Linate che SEA dovrà affrontare nei prossimi anni per rispondere alla crescente domanda di traffico aereo...
... Oggi si avvia una stagione di nuove certezze per lo sviluppo degli aeroporti milanesi...

... allora comincio a cercare notizie sulla V.A.S. perchè credo che prima di approvare questi Contratti di Programma" l'ENAC avrebbe dovuto sottoporli a Valutazione Ambientale Strategica e mi sono imbattuto in questo articolo: "DECRETO SVILUPPO, PROCEDURE PIÙ SEMPLICI PER LA VAS" con questo sottotitolo "Non necessitano di essere sottoposti alla procedura di Vas gli strumenti attuativi di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale strategica" e questo testo:

Semplificare le procedure di attuazione dei piani urbanistici ed evitare duplicazioni di adempimenti: è questo l'obiettivo di una norma introdotta dal Decreto Sviluppo (Dl 13 maggio 2011, n. 70, pubblicato in G.U.) in materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Il provvedimento, recante “Prime disposizioni urgenti per l'economia”, prevede – all'articolo 5, comma 1, lettera g) – l'esclusione della procedura di VAS per gli strumenti attuativi di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale strategica.
In particolare, all'articolo 16 della legge n. 1150/1942 e successive modificazioni, viene aggiunto un comma che recita: “Lo strumento attuativo di piani urbanistici già sottoposti a valutazione ambientale strategica non è sottoposto a valutazione ambientale strategica né a verifica di assoggettabilità qualora non comporti variante e lo strumento sovraordinato in sede di valutazione ambientale strategica definisca l’assetto localizzativo delle nuove previsioni e delle dotazioni territoriali, gli indici di edificabilità, gli usi ammessi e i contenuti piani volumetrici, tipologici e costruttivi degli interventi, dettando i limiti e le condizioni di sostenibilità ambientale delle trasformazioni previste. Nei casi in cui lo strumento attuativo di piani urbanistici comporti variante allo strumento sovraordinato, la valutazione ambientale strategica e la verifica di assoggettabilità sono comunque limitate agli aspetti che non sono stati oggetto di valutazione sui piani sovraordinati. I procedimenti amministrativi di valutazione ambientale strategica e di verifica di assoggettabilità sono ricompresi nel procedimento di adozione e di approvazione del piano urbanistico o di loro varianti non rientranti nelle fattispecie di cui al presente comma”.
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Allora cerco il
D.I. n° 70 del 13 Maggio 2011 e scopro che al comma  "G" dell'Articolo 5 c'è scritto questo:

g) esclusione della procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) per gli strumenti attuativi di piani urbanistici gia' sottoposti a valutazione ambientale strategica;

e scopro che... alla legge 7 agosto 1990, n. 241, sono state apportate delle modifiche tra cui quello che è stato riportato nell'articolo:

8. Per semplificare le procedure di attuazione dei piani urbanistici ed evitare duplicazioni di adempimenti, all'articolo 16 della legge 17 agosto 1942, n. 1150, e successive modificazioni, e' aggiunto, in fine, il seguente comma: «Lo strumento attuativo di piani urbanistici gia' sottoposti a valutazione ambientale strategica non e' sottoposto a valutazione ambientale strategica ne' a verifica di assoggettabilita' qualora non comporti variante e lo strumento sovraordinato in sede di valutazione ambientale strategica definisca l'assetto localizzativo delle nuove previsioni e delle dotazioni territoriali, gli indici di edificabilita', gli usi ammessi e i contenuti piani volumetrici, tipologici e costruttivi degli interventi, dettando i limiti e le condizioni di sostenibilita' ambientale delle trasformazioni previste. Nei casi in cui lo strumento attuativo di piani urbanistici comporti variante allo strumento sovraordinato, la valutazione ambientale strategica e la verifica di assoggettabilita' sono comunque limitate agli aspetti che non sono stati oggetto di valutazione sui piani sovraordinati. I procedimenti amministrativi di valutazione ambientale strategica e di verifica di assoggettabilita' sono ricompresi nel procedimento di adozione e di approvazione del piano urbanistico o di loro varianti non rientranti nelle fattispecie di cui al presente comma».

E la mia domanda... è sempre quella: 

Se con i Contratti di Programma di validità decennale, ENAC approva dei piani di investimenti che comporteranno la realizzazione di opere infrastrutturali che avranno ovviamente degli impatti sull'ambiente e che favoriranno l'incremento della domanda del traffico aereo... ed essendo questi dei piani di investimenti infrastrutturali  che vengono approvati per rispondere alla crescente domanda di traffico aereo, e per lo sviluppo degli aeroporti... non è che questi Contratti di Programma, essendo appunto... dei Programmi, devono essere sottoposti a V.A.S. ... prima di essere approvati ?

Ovviamente credo che anche tutti i Piani di Sviluppo Aeroportuali che verranno attuati in decenni... devono essere sottoposti a V.A.S. e non a V.I.A.

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