Se mi arrivano i volantini del PD vorrebbe dire che a Sommacampagna il PD c'è? Ma se il PD c'è (o ci sarebbe) perchè non si occupa dei problemi del mio comune? (Ad esempio che le pareti della LORO Discarica... vanno giù).

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Stamane uscendo con Lax per la prima passeggiata mattuttina, nella cassetta della posta ho trovato questo volantino... che - a parte il contenuto - questo significherebbe che il "PD" a Sommacampagna ci sarebbe. A dir la verità non so che fa questo partito per il mio comune... ma l'aver ricevuto il volantino... parrebbe giustificare che il PD c'è.
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Certo... giusto informare di quello che succede all'Italia... ma su quello che succede nei palazzi romani... credo che noi riusciamo a fare ben poco... vedi la manovra finanziaria in corso, prima la approvano... ma non passa 24 ore che la modificano, poi dopo 48 ore la modificano ancora e cosi via ogni 24 ore.
Di quello che succede a Roma credo che noi comuni cittadini riusciamo a cambiare ben poco... ma se a Sommacampagna esiste il "Circolo del Partito Democratico"... se c'è - mi domando - a cosa serve?
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Se esistesse il "Circolo del PD" a Sommacampagna... dovrebbe occuparsi del FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie? Io credo di si... sopratutto se quel "progetto perfetto" a quanto pare ha delle imperfezioni e le pareti non stanno su... ma tendono a sciogliersi ed andare a valle.
A dir la verità come diceva l'ex Assessore alle cave e alle discariche in questo video... dei 13 Sommapop.orgini che componenvano la precedente amministrazione comunale, ben 12 erano del PD.
Questo PD mascherato da Sommapop.orgino è lo stesso che in data 10.09.2007 aveva approvato la delibera di Consiglio Comunale n° 44 che aveva questo oggetto: "PROGETTO DELL’A.T.I. CON CAPOGRUPPO GEONOVA S.P.A. DI TREVISO PER LA COSTRUZIONE, GESTIONE OPERATIVA E POST-OPERATIVA DI UNA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI NON PUTRESCIBILI, NELL’EX CAVA “SIBERIE” DI PROPRIETA’ COMUNALE.Parere ai sensi della L.R. 10/99, art. 17 comma 1 e della L.R. 3/2000, art. 32 comma 3."
E se un Assessore che si dichiara essere del PD e svolge la professione di Architetto sa benissimo che singnifica "A.T.I." e sa benissimo che solo le ditte di una A.T.I. che avessero vinto una gara hanno diritto a svolgere i lavori da eseguire.
E chi avrebbe vinto la gara d'appalto dei lavori del FINTO Recupero Ambientale sarebbero state queste ditte: Geo Nova S.p.A. - Geo Service Srl - Andreola Costruzioni Generali S.p.A. - Adico Srl - Guidolin Giuseppe-Eco G. Srl - Carron Cav Angelo S.p.A. - Ambiente e Servizi Srl - Centro Ecologico Recuperi Srl – C.E.R. - Dal Pra’ Ugo & Figli - Etra S.p.A.
Ma poi i lavori - di un inesistente primo stralcio - sono stati eseguiti da ditte esterne a quelle della A.T.I. e l'ex Assessore anche questo dovrebbe saperlo che è una violazione della legge sugli appalti. Ma i "sommapop.orgini" che mascherano il PD... stanno in silenzio.
Casualmente ieri sera mi è capitato tra le mani un articolo pubblicato in data 23 maggio 2007 (pochi giorni prima della DCC 44/2007, una articolo a titolo: "Appalti truccati, blitz in due ditte pordenonesi" il cui testo è il seguente:
Guardia di Finanza. Le gare simulate con un software e le offerte presentate di comune accordo per spartirsi il lavoro e danneggiare i concorrenti fuori dal giro
L’accusa configura un patto illecito in tutto il Nord Italia per aggiudicarsi al ribasso le commesse inferiori a 5 milioni di euro
Ieri sono state perquisite le sedi di “Cave asfalti Dall’Agnese” di Roveredo e “Polese” di Sacile
Decisiva la denuncia degli imprenditori esclusi dall’intesa
Formato un cartello per gestire gli affari in ogni provincia
Hanno costituito due cartelli per spartirsi gli appalti pubblici per la realizzazione di strade, sottopassi, marciapiedi, canali d’irrigazione e restauro o l’ampliamento di scuole e ospedali. Appalti che non superavano mai i 5 milioni di euro, ma tanti appalti. In 16 ieri sono finiti dietro alle sbarre, mentre 3 sono stati messi agli arresti domiciliari. Sono tutti piccoli imprenditori del settore edile e delle costruzioni stradali.
IL CAPITOLO PORDENONESE. Una piccola tranche dell’indagine ha coinvolto due imprese pordenonesi: la Cave Asfalti Dall’Agnese srl a Roveredo e la Polese spa a Sacile, perquisite ieri mattina dai finanzieri pordenonesi coordinati dal colonello Lancerin. Un atto che ha avuto valore di avviso di garanzia per i legali rappresentanti, ma che configura responsabilità più limitate rispetto a quelle contestate alle figure cardine dell’organizzazione.
IL BILANCIO. Un’ottantina, nel complesso, le imprese coinvolte, 111 gli indagati per un sistema che in 8 mesi ha permesso ai due “cartelli” di spartirsi 75 milioni di euro e di partecipare a 150 appalti in mezza Italia falsandone 40. A far partire l’inchiesta a settembre 2006 sono stati alcuni imprenditori, stanchi di perdere sempre le gare d’appalto. In poche settimane i finanzieri hanno capito che un gruppo di imprese del Vicentino avevano costituito un “cartello” per spartirsi gli appalti. Grazie a un software erano in grado di stabilire la giusta percentuale di ribasso per indicare ai partecipanti amici la cifra da scrivere sull’offerta da presentare al momento dell’asta.
LE INTERCETTAZIONI. Il cartello era costituito da una cinquantina di imprese. A tirare le fila del “gruppo” c’era Paolo Volpato, 44 anni, di Mason (Vicenza), dipendente della Miotti spa di Mason. Mentre i finanzieri indagano su questo gruppo di impresari, durante un’intercettazione telefonica si rendono conto che sulla piazza esiste un altro cartello. Infatti Volpato, parlando con un altro degli arrestati, chiede spiegazioni su chi ha vinto un appalto in provincia di Gorizia. L’altro gli fa il nome della ditta e Volpato commenta: «Ah sì, del gruppo Battagello». Si riferisce a Luigi Battagello (63), di Riese Pio X, collaboratore della Andreola Costruzione di Riese X. I due cartelli gestivano ognuno 40 imprese operanti nel settore delle costruzioni, ramificate e operanti in Italia centro-settentrionale e che grazie a questo sistema erano di fatto certi di vincere gli appalti.
I DUE “CARTELLI”. Secondo i finanzieri i due “cartelli” si accordavano sulle percentuali di ribasso da praticare in occasione della partecipazione ad appalti pubblici per importi inferiori alla soglia comunitaria (5.278.000 euro). Pilotando la gara c’era un effetto a pioggia del quale beneficiavano tutte le società. Se un cartello vinceva, faceva lavorare in subappalto le società amiche. In pratica, venivano presentate alla gara d’appalto offerte predeterminate di comune accordo tra i vari imprenditori che, con l’ausilio anche di un software, erano in grado di simulare lo svolgimento della gara in pieno accordo e a svantaggio delle ditte piccole e fuori del cartello.
DA TREVISO A VICENZA. Questo il quadro d’inchiesta secondo la Guardia di Finanza: il cartello trevigiano era gestito da Luigi Battagelo della Andreola Costruzioni Generali spa di Loria, che coordinava, per l'“Area Venezia”, Costruzioni stradali Davanzo srl San Donà di Piave, L'Edile srl San Donà di Piave ed Ecis scarl edilizia civile industriale stradale di Marghera. Nell’“Area Vicenza” sono coinvolte: Edilstrade di Crestani Alessandro srl di Montebello Vicentino; Basso e Busatta spa di Bressanvido; Impresa costruzioni Guarise srl di Rosè; Ottorino Costantini srl di Sandrigo; Popolo di Rotzo società cooperativa Rozzi. Nell’“Area Treviso” ci sono CoGeFor di Susegana; Brussi Costruzioni srl di Susegana; Veneta Scavi srl di Preganziol Lf Costruzioni srl di Ponzano; Fratelli Paccagnan spa di Ponzano; Pentaservice srl di Riese Pio X; Adico srl Maser; Impresa Simonetti e Toffoli srl di Oderzo; Marcon costruzioni Generali srl di Susegana; Ama Egc srl di Casale sul Sile; Sima Impianti srl installazioni elettriche di Preganziol; Impresa costruzioni Giomo srl di Silea. Nell’“Area Padova” Martini Silvestro di Vo; Cev consorzio edili veneti di Piove di Sacco; Branta lavori srl di Fontaniva; Vilnai spa di San Martino di Lupari.
GLI ALTRI NOMI. Tra le altre imprese coinvolte, oltre alle due società della provincia di Pordenone, figurano Euroscavi di Badia Polesine, Tonet srl di Santa Giustina, Beozzo costruzioni srl di Villa Bartolomea, Edilnord srl di Villesse, Romor Aurelio & Gino Spa di Ponte nelle Alpi, Roni Algelo spa di Sedico, Giuseppe Tessarollo srl di Borgo Valsugana. Il “cartello” vicentino era invece retto da Paolo Volpato della Costruzioni Miotti spa e CoGeMi srl, che coordinavano per l'“Area Mantova”: CoMaBi srl di Marmirolo, Csm costruzioni strade e manufatti srl di Goito, Franzoni & Bertoletti srl di Marmirolo, Impresa Romani Pietro srl di San Giorgio di Mantova. Nell’“Area Venezia”: Costruzioni Semenzato srl di Mestre, Dani costruzioni di Mestre, Pasqualon srl di Mestre, Edil lavori snc di Zago & c. di Ceggia, Zago srl di Ceggia, Fms fratelli Michieletto strade srl di Mestre, Sacaim spa di Venezia, Secis srl di Marcon. Nell’“Area Bergamo”: CMB srl di Treviolo, Milesi Geom. Sergio srl di Goriago, ScaMoTer srl di Casnigo, Regazzoni Antonio costruzioni Srl di Olmo di Brembo. Nell'“Area vicentina”: Costruzioni generali Girardini spa, Pizzolato Giampaolo, Impresa Nazario Marangoni srl di Camisano, CoMaC. srl di Romano d'Ezzelino, Costruzioni Guarda G. di Gambellara, Guarda Gino srl di Gambellara, DI Gelmini Lidio di Conco, Ghiaia Brenta srl di Bassano, Impresa edile Abbradesse srl di Camisano Vicentino, Misa meccaniche idroelettriche service Arzignano srl di Arzignano, MuBre costruzioni srl di Marostica, Pierantoni srl di Albettone. Nell'“Area Padova”: Grosselle costruzioni srl di Fontaniva Ina srl di Rovolon, Ruzza costruzioni srl di Megliadino San Fidenzio. Altre imprese: Costruzioni generali Biasuzzi srl di Ponzano, Dresco costrzioni srl di Milano, F.lli Cottafava srl di Rubiera, Gaburri spa di Brescia, Manghi F.lli spa Fontanellato, Opra costruzioni srl di Rovigo, Paolo Beltrami spa di Paderno Ponchielli, Ruscalla Renato srl Asti Zeviani Gastone srl di Legnago.
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Io non mi permetto di scrivere nessun commento su un articolo di 4 anni fa... ma uscito 4 mesi prima che i Sommapop.orgini approvassero il progetto del FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie... forse quel procedimento penale si è risolto con una archiviazione... ma una cosa me la sono permessa... ho evidenziato i nomi delle ditte che appaiono sia tra l'A.T.I. che nell'articolo aggiungendo una sottolineatura alla Costruzioni Generali Biasuzzi, solo e perchè il nome "Biasuzzi" appariva (forse solo per una coincidenza) nel CdA della Geo Nova Spa.
Oggi non voglio tediarvi con analisi societarie... ma se il presidente di Geo Nova Spa è (o era)  lo stesso Presidente di Geo Nova Holding spa ed è (o era) lo stesso presidente di Andreola Costruzioni Generali SpA una domanda la posso fare:
Ma il Partito Democratico (mascerato dai Sommapop.orgini) non poteva - nel 2007 - chiedere un certificato penale a tutti i componenti delle ditte che come A.T.I. stavano presentando il progetto del FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie e poi dirci qualcosa in merito in Consiglio Comunale?
E concludo con un'altra domanda:
Se a Sommacampagna esistesse il Partito Democratico... non sarebbe ora che cominciasse ad occuparsi di quello che hanno combinato i Sommapop.orgini in merito al FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie?  
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AGGIORNAMENTO per i "Sommapop.orgini" che a Settembre 2007 hanno approvato la LORO Discarica.

La questione "Andreola Costruzioni Generali SpA" meriterebbe un approfondimento da parte dei "Sommapop.orgini" e pertanto segnalo anche questo articolo: "Andreola, Grigolin, Biasuzzi: big nella rete" del Maggio 2007 in cui si legge questo:
Da questa «appaltopoli» trevigiana esce una serie di nomi lunga (14 in tutto), trasversale, di aziende grandi e piccole, di costruttori, holding, controllate, studi di progettazione. Ci sono Biasuzzi Costruzioni Generali di Ponzano, il gruppo Grigolin tramite le controllate CoGeFor e Brussi di Susegana, Andreola Costruzioni Generali di Loria, la Fratelli Paccagnan di Ponzano. Aziende capaci di muoversi in ordine sparso per appalti di ogni genere, dalle strade alle scuole, dalle palestre al Sant’Artemio, ma aziende che - secondo i capi d’accusa - erano anche pronte a fare cartello per “pilotare” gli esiti delle gare d’appalto pubbliche. Secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza il cartello trevigiano era gestito da Luigi Battagello, responsabile dell’ufficio gare della Andreola.
Sempre per i "Sommapop.orgini": Visto questi articoli, non sarebbe il caso di dare un'occhiata alla Gara d'Appalto della LORO Discarica... mascherata da FINTO Recupero Ambientale?
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Ulteriore domanda: MA CHI E' BRUNO ANDREOLA? (Presidente di Geo Nova SpA e di Andreola Costruzioni Generali SpA)
In merito a questa domanda vi segnalo questo articolo pubblicato su il "Giornale dell'Accademia - ORGANO UFFICIALE DI INFORMAZIONE DELL’ACCADEMIA EUROPEA PER LE RELAZIONI ECONOMICHE E CULTURALI - dove si legge questo:
Solo quando i tempi furono effettivamente maturi, l’imprenditore volle fondare la Andreola Costruzioni Generali, specializzandosi in lavori di più vaste dimensioni quali strade, ponti, acquedotti, fognature e centri sportivi per conto di Enti Pubblici, finché la crisi del settore seguita a Tangentopoli non lo spinse a diversificare ulteriormente la sua attività impiantando a San Giorgio di Nogaro, in provincia di Udine, una segheria per il taglio di blocchi di marmo e granito per la loro trasformazione in lastre e semilavorati.
Ora la ditta Cà D’Oro dispone inoltre di due unità produttive una a Verona e una a Massa Carrara e commercializza i propri prodotti sia in Italia che all’estero. Più recentemente, insieme ad alcuni soci, Bruno Andreola ha creato la Geonova, società specializzata nel settore del trattamento e smaltimento dei rifiuti.Ora aspettiamo che i Sommapop.orgini dicano qualcosa nel loro "Speciale Discarica Siberie"?
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ULTERIORE DIMENTICANZA:
Se vi collegate al sito web della Geo Nova potete leggere questo: "GEO NOVA è parte del gruppo GEO HOLDING, che comprende anche i gruppi ANDREOLA , BIASUZZI, CARRON, GUIDOLIN ed è attivo in molteplici settori quali: ..."
E sempre per i cari "sommapop.orgini" perchè non rileggete quello che avevo scritto in questo post: "Se l'A.T.I. doveva chiamarsi cosi: "A.T.I. GEO NOVA - IMPIANTO DI SOMMACAMPAGNA, perchè c'è scritto cosi: "A.T.I. GEO NOVA S.P.A." del maggio scorso"
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PROSEGUE LA RICERCA ED ESCONO ALTRE NOTIZIE:
su "El Forum politego dei Veneti" ho trovato questo articolo "Appaltopoli: gli imprenditori escono, i dipendenti restano in carcere" dove c'è scritto questo:
Indicativo di come si stiano collocando le posizioni sullo scacchiere dell'inchiesta è l'interrogatorio di Bruno Andreola, imprenditore che anni fa si occupava di movimento terra, poi passato agli appalti di opere pubbliche e oggi a cave e discariche. Assistito dall'avvocato Paolo De Girolami di Treviso (che alla fine ha chiesto la revoca dei domiciliari) ha mostrato al Pm alcuni documenti per dimostrare che da tre anni non si occupa più di appalti della società. La delega è nelle mani di un dipendente, come attestato anche dalle firme che si trovano nelle accompagnatorie delle offerte agli enti appaltanti. «Il mio assistito ha un grado di conoscenza parziale delle cose. E conosce poche delle persone coinvolte», ha spiegato il legale.

Eppure Luigi Battagello, indicato come il grande orchestratore del "cartello" trevigiano, lavora per la Andreola Costruzioni. In realtà era un dipendente più di vent'anni fa. Poi era andato in altre aziende. Quando ha potuto godere della pensione, è tornato dalla Andreola, per la quale ha cominciato a prestare opera di consulenza. «Troveranno solo ladri di pulcini» dice l'imprenditore, alludendo al fatto che questa storia non nasconda grandi illeciti. «Mi hanno insegnato ad aver paura solo di chi ha paura. Io non ho paura, perchè non ho nulla da nascondere».
Ma l'ex Assessore alle Cave e alle Discariche... in questi anni con chi ha avuto contatti della Geo Nova SpA? Una domanda banale che meritrebbe risposta? E INUOVI con chi stanno dialogando con la Presidenza della Geo Nova SpA?

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