L'ex Assessore Adami disse... "Comunico l’intenzione di condizionare il mio voto favorevole a due impegni sui quali chiedo l’espressione favorevole"
Mentre INUOVI (l'attuale maggioranza) sta in silenzio e non emette nessun comunicato stampa, in merito al FINTO Recupero Ambientale dell'ex Cava Siberie, ma VERA Discarica di Rifiuti, i cosidetti "Sommapop.orgini"... GLIEX (l'ex maggioranza consigliare) continuano a scrivere sui giornali... che, come è notorio, è un'azione che non serve a nulla... quando c'è un procedimento penale aperto... perchè le risposte che contano sono quelle date davanti agli inquirenti e/o davanti ai giudici qualora poi vi fosse un rinvio a giudizio.
Oggi sull'Arena è stato pubblicato questo articolo: "Indagini sulla Discarica. L'opposizione si difende" dove si legge questo:
«È stato fatto un progetto trasparente e innovativo a gestione comunale con vantaggio di tutti»
È un progetto all'avanguardia, a gestione diretta del Comune, sicuro e con maggiori compensazioni economiche per il municipio e, quindi, per i cittadini. Il gruppo dell'opposizione «Sommacampagna popolare» parla in questi termini della discarica Siberie, all'indomani dell'attacco dell'assessore all'ecologia Augusto Pietropoli. Quest'ultimo nei giorni scorsi ha accusato l'ex amministrazione di aver approvato una discarica non a norma di legge. L'opposizione non ci sta e replica: «Abbiamo ideato e promosso la discarica pubblica il cui progetto è regolare e rispetta la legge. Lo certificano la giunta regionale, che ha autorizzato la discarica e i numerosi tecnici che abbiamo consultato prima di esprimere il nostro parere favorevole, nonché geologi e ingegneri».
«Sommacampagna popolare» si dice serena e convinta di «aver agito correttamente e in modo trasparente nell'interesse dei cittadini», sottolineando che le indagini della magistratura riguardano la presunta irregolarità del parere favorevole alla discarica espresso non solo dai consiglieri comunali della passata amministrazione, ma anche da quattro funzionari comunali, da nove tecnici della Regione e da uno dell'Agenzia regionale di protezione dell'ambiente.
Sulle irregolarità ipotizzate dalla procura, invece, conclude: «È giusto che indaghi, a fronte di 22 esposti, quasi tutti di privati. Era prevedibile che un progetto innovativo, che rompe gli schemi consolidati della gestione dei rifiuti avrebbe attirato attenzioni, buone e cattive».
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Mi esimio dal commentare questo articolo, ma invece vorrei ricordare la Delibera di Consiglio Comunale, la n° 44 del 19 Settembre 2009 che aveva questo oggetto: "PROGETTO DELL’A.T.I. CON CAPOGRUPPO GEONOVA S.P.A. DI TREVISO PER LA COSTRUZIONE, GESTIONE OPERATIVA E POST-OPERATIVA DI UNA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI NON PUTRESCIBILI, NELL’EX CAVA “SIBERIE” DI PROPRIETA’ COMUNALE. Parere ai sensi della L.R. 10/99, art. 17 comma 1 e della L.R. 3/2000, art. 32 comma 3".
E anche qui c'è un errore nell'oggetto, visto che il progetto presentato e sul quale il Consiglio Comunale stava deliberando... aveva questo oggetto: "RECUPERO AMBIENTALE DELL'EX CAVA SIBERIE MEDIANTE LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA PER LA COSTRUZIONE E LA GESTIONE OPERATIVA DI UNA DISCARICA CONTROLLATA PROGRAMMATA".
Se GLIEX avessero presentato il Progetto di una Discarica... non ci sarebbero stati 22 esposti alla Procura della Repubblica (forse 23 visto che ieri ne ho presentato un'altro)... ma hanno voluto fare i "fighetti"... mascherare una Discarica di Rifiuti per un Recupero Ambientale.
Poi... c'è stato del casinò con la "A.T.I." - Associazione Temporanea d'Impresa. Poi... i lavori sono stati eseguiti da ditte diverse dall'A.T.I. Poi... dei lavori, per mesi sono stati eseguiti senza il Direttore dei lavori. Poi... il Direttore dei Lavori di un mai approvato 1° stralcio, era contemporaneamente controllore e controllato. Poi... poi... se gli esposti da 22 diventano 23 è evidente che qualche errore (che si poteva rimediare prima dell'intervento della Magistratura) è stato commesso.
Ma oggi non voglio commentare l'articolo dell'Arena. Aspettiamo. Oggi, voglio solo ricordarvi cosa c'è scritto in uno degli allegati alla Delibera del Consiglio Comunale n° 44 del 2007.
ALLEGATO B
Stefano Adami
Via Campagnola 1
37060 Caselle di Sommacampagna (Verona)
Oggetto: Consiglio Comunale di Sommacampagna del 10.09.07
Delibera di Consiglio:
“ Progetto dell’A.T.I. con capogruppo Geonova S.p.A. di Treviso…
Parere ai sensi degli art.li 17 comma 1 L.R. 10/99 e 32 comma 3
L.R. 3/2000”
Dichiarazione di voto
Il 5 luglio 2001, con delibera della precedente Giunta Comunale di cui facevo parte, prendeva l’avvio un progetto di trasformare una cava esaurita di proprietà comunale in discarica di rifiuti non pericolosi e non putrescibili, attraverso lo strumento del project-financing.
A questa proposta deliberativa tanto innovativa quanto ambiziosa ho aderito con convinzione perché a mio parere traduceva in maniera coerente e realistica alcune idee che l’amministrazione cercava di promuovere da tempo:
1) era un occasione per tradurre nella realtà quel “paroni a casa nostra”, slogan tanto caro a parte della minoranza, dopo decenni di incursioni di enti sovracomunali sul nostro territorio contro le quali l’amministrazione comunale si era rivelata impotente. Vi era la possibilità concreta di realizzare un impianto nel quale le regole le decideva l’amministrazione comunale a tutela dei propri cittadini: ad esempio
_ la scelta della tipologia di materiale da conferire
_ le rigorose misure cautelari da intraprendere in termini di sicurezza, a protezione delle falde acquifere e dei terreni circostanti.
_ le procedure di controllo e di verifica sulle modalità di conferimento, stoccaggio e gestione del rifiuto
Proprio in quel periodo avevo raccolto le testimonianze di chi aveva avuto in precedenza incarico da parte dell’amministrazione comunale di vigilare sulle procedure di conferimento di rifiuti negli anni precedenti, cogliendo tutta la frustrazione e l’amarezza di chi si sentiva sprovvisto di qualsiasi mezzo tecnico-giuridico per evidenziare prima e contrastare poi eventuali illeciti.
2) appariva uno strumento efficace per scongiurare la presenza di ulteriori discariche sul nostro territorio, a fronte di “appetiti” sempre crescenti, sostenuti da un’emergenza rifiuti che, nella nostra provincia, non sembra avere mai fine.
Purtroppo gli eventi che si sono succeduti negli anni a seguire hanno di fatto mutato ed appesantito il quadro della situazione territoriale e sconfessato di fatto quest’ultima previsione: in particolare la sentenza del Consiglio di Stato che ha autorizzato la prosecuzione dell’attività di conferimento nella discarica Vepart. Questo ultimo grado di giudizio amministrativo, imprevisto e dirompente, mi ha di fatto confermato in quello che già pensavo: l’ impossibilità reale di essere “paroni a casa nostra”, l’ impossibilità concreta di essere attori principali di una seria e rigorosa programmazione territoriale da presentare alla popolazione insieme alla nostra faccia di amministratori. L’autorizzazione poi di una cava in località Betlemme, anche se più scontata e prevedibile, ha di fatto aggravato pesantemente la situazione ambientale del nostro territorio comunale, costringendomi ad una riflessione seria sul futuro del nostro comune, in particolare della frazione di Caselle che appare sempre più un moderno Fort Apache assalito non più dagli indiani ma da famelici predatori di territorio. La riflessione si è trasformata in angoscia quando si è trattato di esprimere in questa sede un voto definitivo su un progetto promosso da questa amministrazione che conserva ancor oggi tutte le caratteristiche della serietà e della correttezza, della lungimiranza e della capacità di programmazione, tutte qualità che rischiano di essere oscurate ed in qualche modo delegittimate da scelte di estrema gravità, sopravvenute ed imposte.
Al termine di questa breve analisi che ritenevo doverosa a sostegno della mia dichiarazione di voto, per le ragioni che spero essere riuscito ad esprimere, comunico l’intenzione di condizionare il mio voto favorevole a due impegni sui quali chiedo l’espressione favorevole e manifesta del sindaco:
_ Si dia luogo in tempi brevi (entro l’inizio del nuovo anno 2008) ad un progetto indipendente e scientificamente autorevole per il rilevamento della qualità dell’aria e del suolo nella frazione di Caselle (per quanto riguarda l’acqua esiste un monitoraggio costante da parte dell’ufficio comunale preposto). Caselle viene additata a ragione come la parte del territorio comunale più martoriata ed offesa da strutture sovracomunali: questa indagine ci permetterebbe di quantificare il danno ambientale reale per attivare interventi di mitigazione seri a difesa delle aree residenziali. Il progetto troverebbe partnership accreditata in ANCAI (Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani).
_ Si incontri, nei modi e nei tempi concordati, la popolazione di Caselle, che in più occasioni è apparsa la più sensibile e la più attenta a cogliere i rischi di una politica ambientale “avventurosa” e prevaricatrice della volontà della popolazione per spiegare ad essa in termini chiari e precisi, tutte le ragioni di un’idea tanto nuova quanto seria, nonché tutti gli elementi che ne qualificano e ne legittimano l'attuazione.
Stefano Adami
E visto che questa dichiarazione di voto inizia cosi: “Progetto dell’A.T.I. con capogruppo Geonova S.p.A. di Treviso" vorrei ricordare che le ditte di questa "A.T.I." sono queste: Geo Nova S.p.A. - Geo Service Srl - Andreola Costruzioni Generali S.p.A. - Adico Srl - Guidolin Giuseppe-Eco G. Srl - Carron Cav Angelo S.p.A. - Ambiente e Servizi Srl - Centro Ecologico Recuperi C.E.R. Srl - Dal Pra’ Ugo & Figli - Etra S.p.A. ... è evidente che tutte queste ditte - qualora vi fossero delle condanne - dovranno concorrere a rifondere i danni subiti dal Comune di Sommacampagna e anche a risarcire - in toto - il mancato introito di 23 milioni di euro che avrebbero dovuto confluire nelle casse comunali.
Rifusione e risarcimento ovviamente assieme a chi - alla fine dei vari gradi del processo - potrebbe venire ad essere condannato, con Sentenza definitiva, per i reati che la Procura della Repubblica potrebbe aver individuato.
Ma visto che l'ex Assessore Adami (ora appartenente ai "Sommapop.orgini") disse e scrisse questo... "Comunico l’intenzione di condizionare il mio voto favorevole a due impegni sui quali chiedo l’espressione favorevole"... ora mi aspetto delle azioni conseguenti se e qualora i due impegni come sopra indicati... non sono stati rispettati.
Oggi sull'Arena è stato pubblicato questo articolo: "Indagini sulla Discarica. L'opposizione si difende" dove si legge questo:
«È stato fatto un progetto trasparente e innovativo a gestione comunale con vantaggio di tutti»
È un progetto all'avanguardia, a gestione diretta del Comune, sicuro e con maggiori compensazioni economiche per il municipio e, quindi, per i cittadini. Il gruppo dell'opposizione «Sommacampagna popolare» parla in questi termini della discarica Siberie, all'indomani dell'attacco dell'assessore all'ecologia Augusto Pietropoli. Quest'ultimo nei giorni scorsi ha accusato l'ex amministrazione di aver approvato una discarica non a norma di legge. L'opposizione non ci sta e replica: «Abbiamo ideato e promosso la discarica pubblica il cui progetto è regolare e rispetta la legge. Lo certificano la giunta regionale, che ha autorizzato la discarica e i numerosi tecnici che abbiamo consultato prima di esprimere il nostro parere favorevole, nonché geologi e ingegneri».
«Sommacampagna popolare» si dice serena e convinta di «aver agito correttamente e in modo trasparente nell'interesse dei cittadini», sottolineando che le indagini della magistratura riguardano la presunta irregolarità del parere favorevole alla discarica espresso non solo dai consiglieri comunali della passata amministrazione, ma anche da quattro funzionari comunali, da nove tecnici della Regione e da uno dell'Agenzia regionale di protezione dell'ambiente.
Sulle irregolarità ipotizzate dalla procura, invece, conclude: «È giusto che indaghi, a fronte di 22 esposti, quasi tutti di privati. Era prevedibile che un progetto innovativo, che rompe gli schemi consolidati della gestione dei rifiuti avrebbe attirato attenzioni, buone e cattive».
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Mi esimio dal commentare questo articolo, ma invece vorrei ricordare la Delibera di Consiglio Comunale, la n° 44 del 19 Settembre 2009 che aveva questo oggetto: "PROGETTO DELL’A.T.I. CON CAPOGRUPPO GEONOVA S.P.A. DI TREVISO PER LA COSTRUZIONE, GESTIONE OPERATIVA E POST-OPERATIVA DI UNA DISCARICA PER RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI NON PUTRESCIBILI, NELL’EX CAVA “SIBERIE” DI PROPRIETA’ COMUNALE. Parere ai sensi della L.R. 10/99, art. 17 comma 1 e della L.R. 3/2000, art. 32 comma 3".
E anche qui c'è un errore nell'oggetto, visto che il progetto presentato e sul quale il Consiglio Comunale stava deliberando... aveva questo oggetto: "RECUPERO AMBIENTALE DELL'EX CAVA SIBERIE MEDIANTE LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA PER LA COSTRUZIONE E LA GESTIONE OPERATIVA DI UNA DISCARICA CONTROLLATA PROGRAMMATA".
Se GLIEX avessero presentato il Progetto di una Discarica... non ci sarebbero stati 22 esposti alla Procura della Repubblica (forse 23 visto che ieri ne ho presentato un'altro)... ma hanno voluto fare i "fighetti"... mascherare una Discarica di Rifiuti per un Recupero Ambientale.
Poi... c'è stato del casinò con la "A.T.I." - Associazione Temporanea d'Impresa. Poi... i lavori sono stati eseguiti da ditte diverse dall'A.T.I. Poi... dei lavori, per mesi sono stati eseguiti senza il Direttore dei lavori. Poi... il Direttore dei Lavori di un mai approvato 1° stralcio, era contemporaneamente controllore e controllato. Poi... poi... se gli esposti da 22 diventano 23 è evidente che qualche errore (che si poteva rimediare prima dell'intervento della Magistratura) è stato commesso.
Ma oggi non voglio commentare l'articolo dell'Arena. Aspettiamo. Oggi, voglio solo ricordarvi cosa c'è scritto in uno degli allegati alla Delibera del Consiglio Comunale n° 44 del 2007.
ALLEGATO B
Stefano Adami
Via Campagnola 1
37060 Caselle di Sommacampagna (Verona)
Oggetto: Consiglio Comunale di Sommacampagna del 10.09.07
Delibera di Consiglio:
“ Progetto dell’A.T.I. con capogruppo Geonova S.p.A. di Treviso…
Parere ai sensi degli art.li 17 comma 1 L.R. 10/99 e 32 comma 3
L.R. 3/2000”
Dichiarazione di voto
Il 5 luglio 2001, con delibera della precedente Giunta Comunale di cui facevo parte, prendeva l’avvio un progetto di trasformare una cava esaurita di proprietà comunale in discarica di rifiuti non pericolosi e non putrescibili, attraverso lo strumento del project-financing.
A questa proposta deliberativa tanto innovativa quanto ambiziosa ho aderito con convinzione perché a mio parere traduceva in maniera coerente e realistica alcune idee che l’amministrazione cercava di promuovere da tempo:
1) era un occasione per tradurre nella realtà quel “paroni a casa nostra”, slogan tanto caro a parte della minoranza, dopo decenni di incursioni di enti sovracomunali sul nostro territorio contro le quali l’amministrazione comunale si era rivelata impotente. Vi era la possibilità concreta di realizzare un impianto nel quale le regole le decideva l’amministrazione comunale a tutela dei propri cittadini: ad esempio
_ la scelta della tipologia di materiale da conferire
_ le rigorose misure cautelari da intraprendere in termini di sicurezza, a protezione delle falde acquifere e dei terreni circostanti.
_ le procedure di controllo e di verifica sulle modalità di conferimento, stoccaggio e gestione del rifiuto
Proprio in quel periodo avevo raccolto le testimonianze di chi aveva avuto in precedenza incarico da parte dell’amministrazione comunale di vigilare sulle procedure di conferimento di rifiuti negli anni precedenti, cogliendo tutta la frustrazione e l’amarezza di chi si sentiva sprovvisto di qualsiasi mezzo tecnico-giuridico per evidenziare prima e contrastare poi eventuali illeciti.
2) appariva uno strumento efficace per scongiurare la presenza di ulteriori discariche sul nostro territorio, a fronte di “appetiti” sempre crescenti, sostenuti da un’emergenza rifiuti che, nella nostra provincia, non sembra avere mai fine.
Purtroppo gli eventi che si sono succeduti negli anni a seguire hanno di fatto mutato ed appesantito il quadro della situazione territoriale e sconfessato di fatto quest’ultima previsione: in particolare la sentenza del Consiglio di Stato che ha autorizzato la prosecuzione dell’attività di conferimento nella discarica Vepart. Questo ultimo grado di giudizio amministrativo, imprevisto e dirompente, mi ha di fatto confermato in quello che già pensavo: l’ impossibilità reale di essere “paroni a casa nostra”, l’ impossibilità concreta di essere attori principali di una seria e rigorosa programmazione territoriale da presentare alla popolazione insieme alla nostra faccia di amministratori. L’autorizzazione poi di una cava in località Betlemme, anche se più scontata e prevedibile, ha di fatto aggravato pesantemente la situazione ambientale del nostro territorio comunale, costringendomi ad una riflessione seria sul futuro del nostro comune, in particolare della frazione di Caselle che appare sempre più un moderno Fort Apache assalito non più dagli indiani ma da famelici predatori di territorio. La riflessione si è trasformata in angoscia quando si è trattato di esprimere in questa sede un voto definitivo su un progetto promosso da questa amministrazione che conserva ancor oggi tutte le caratteristiche della serietà e della correttezza, della lungimiranza e della capacità di programmazione, tutte qualità che rischiano di essere oscurate ed in qualche modo delegittimate da scelte di estrema gravità, sopravvenute ed imposte.
Al termine di questa breve analisi che ritenevo doverosa a sostegno della mia dichiarazione di voto, per le ragioni che spero essere riuscito ad esprimere, comunico l’intenzione di condizionare il mio voto favorevole a due impegni sui quali chiedo l’espressione favorevole e manifesta del sindaco:
_ Si dia luogo in tempi brevi (entro l’inizio del nuovo anno 2008) ad un progetto indipendente e scientificamente autorevole per il rilevamento della qualità dell’aria e del suolo nella frazione di Caselle (per quanto riguarda l’acqua esiste un monitoraggio costante da parte dell’ufficio comunale preposto). Caselle viene additata a ragione come la parte del territorio comunale più martoriata ed offesa da strutture sovracomunali: questa indagine ci permetterebbe di quantificare il danno ambientale reale per attivare interventi di mitigazione seri a difesa delle aree residenziali. Il progetto troverebbe partnership accreditata in ANCAI (Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani).
_ Si incontri, nei modi e nei tempi concordati, la popolazione di Caselle, che in più occasioni è apparsa la più sensibile e la più attenta a cogliere i rischi di una politica ambientale “avventurosa” e prevaricatrice della volontà della popolazione per spiegare ad essa in termini chiari e precisi, tutte le ragioni di un’idea tanto nuova quanto seria, nonché tutti gli elementi che ne qualificano e ne legittimano l'attuazione.
Stefano Adami
E visto che questa dichiarazione di voto inizia cosi: “Progetto dell’A.T.I. con capogruppo Geonova S.p.A. di Treviso" vorrei ricordare che le ditte di questa "A.T.I." sono queste: Geo Nova S.p.A. - Geo Service Srl - Andreola Costruzioni Generali S.p.A. - Adico Srl - Guidolin Giuseppe-Eco G. Srl - Carron Cav Angelo S.p.A. - Ambiente e Servizi Srl - Centro Ecologico Recuperi C.E.R. Srl - Dal Pra’ Ugo & Figli - Etra S.p.A. ... è evidente che tutte queste ditte - qualora vi fossero delle condanne - dovranno concorrere a rifondere i danni subiti dal Comune di Sommacampagna e anche a risarcire - in toto - il mancato introito di 23 milioni di euro che avrebbero dovuto confluire nelle casse comunali.
Rifusione e risarcimento ovviamente assieme a chi - alla fine dei vari gradi del processo - potrebbe venire ad essere condannato, con Sentenza definitiva, per i reati che la Procura della Repubblica potrebbe aver individuato.
Ma visto che l'ex Assessore Adami (ora appartenente ai "Sommapop.orgini") disse e scrisse questo... "Comunico l’intenzione di condizionare il mio voto favorevole a due impegni sui quali chiedo l’espressione favorevole"... ora mi aspetto delle azioni conseguenti se e qualora i due impegni come sopra indicati... non sono stati rispettati.
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