In merito al FINTO Recupero Ambientale dell'ex cava Siberie un primo articolo dell'Arena: "Discarica, valanga di indagati" (ho aggiunto anche il 2°)

Prima di scrivere commenti e prima di scrivere nuove valutazioni aspettiamo di vedere se il G.I.P. convaliderà il sequestro dell'ex Cava Siberie... poi approfondiremmo quanto è successo ieri e quello che ho pubblicato in questo messaggio: "Procura della Repubblica di Verona - Sezione di Polizia Giudiziaria - DISCARICA SOTTOPOSTA A SEQUESTRO GIUDIZIARIO ex art. 321 C.P.P."
Per ora e per oggi - visto che non ho documenti ufficiali che siano di mia conoscenza - nessun commento e pertanto vi riporto solo il primo articolo pubblicato sull'Arena. Il secondo articolo lo pubblico dopo le ore 14, quando anche quello sarà on line.
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Discarica, valanga di indagati
SOMMACAMPAGNA. La Procura mette i sigilli al sito che spesso è stato al centro di contrasti in Consiglio comunale. Ipotizzato l'abuso d'ufficio. Sequestrata la Siberie. Inchiesta su vecchia Giunta e commissione regionale che disse sì all'apertura
Quella discarica in località Siberie non non si doveva fare. Ne è convinta la procura della repubblica di Verona che ieri ha posto i sigilli nell'ex cava a due passi da Sommacampagna. Il sequestro è stato posto con ogni probabilità per evitare l'inquinamento della falda acquifera che si trova proprio sotto la discarica.
Erano iniziati da un paio di settimane, infatti, i conferimenti di rifiuti nell'area alle porte di Sommacampagna. Le accuse a carico di una ventina d'indagati, tra i quali i componenti della giunta di centro sinistra, guidata dall'ex sindaco Graziella Manzato e i componenti della commissione regionale sottoscrittori della valutazione d'impatto ambientale, parlano di abuso in atti d'ufficio e di violazione delle norme ambientali sulla gestione di discariche. Tra gli iscritti nel registro degli indagati anche i titolari della Geo Nova spa di Treviso, incaricata dal Comune di realizzare la discarica per rifiuti non pericolosi ad un costo di 11 milioni di euro.
L'inchiesta, coordinata dal pmValeria Ardito, è solo all'inizio e non è escluso che il numero delle persone iscritte nel registro degli indagati aumenti nel giro di qualche settimana.
Al vaglio degli inquirenti, ci sarebbero, infatti, altri aspetti della vicenda che non sono ancora chiari, a partire dall'argilla utilizzata per impermeabilizzare il fondo dell'ex cava. A tal proposito, gli inquirenti stanno vagliando la determina numero 5280 del 15 ottobre della Provincia. Si tratta di una comunicazione di violazione delle «prescrizioni autorizzative» proprio sulla discarica per rifiuti non pericolosi in località Siberie. E nel mirino del servizio smaltimento rifiuti di Loggia Fra' Giocondo ci sarebbe proprio l'argilla utilizzata dall'azienda che sarebbe diversa rispetto a quella riportata nel progetto della «Geo Nova spa». A tal proposito, la procura ha già nominato un consulente proprio per evidenziare se ci sono state irregolarità nell'utilizzo di quel materiale.
La svolta nella vicenda dell'ex cava Siberie si è avuta, in realtà, il 10 settembre 2007 quando l'allora consiglio comunale, guidata dall'ex sindaco Gabriella Manzato, approvò con la delibera numero 44 il progetto della società di Treviso. A favore votarono 14 consiglieri e ci furono 7 contrari tra i quali anche alcuni componenti dell'attuale amministrazione. Così passò il progetto «per la costruzione, gestione operativa e post operativa», riporta l'intestazione, «di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi e non putrescibili nell'ex cava Siberie».
La decisione del Comune ricevette poi il «nullaosta» della Regione che con la commissione sulla valutazione d'impatto ambientale diede parere favorevole alla realizzazione della discarica il 17 settembre 2008. Su tutte queste decisioni, ora pende l'inchiesta della procura.
Per gli inquirenti, l'iter amministrativo svoltosi per l'apertura della discarica è illegittimo. Quell'impianto non si doveva realizzare prima di tutto per la presenza di falde acquifere che potevano essere contaminate dal percolato, prodotto dai rifiuti. A tal proposito, gli inquirenti ricordano i pareri negativi sia dell'Arpav che della Provincia. L'8 novembre 2007, la giunta provinciale, allora presieduta da Elio Mosele deliberò, «un parere negativo di compatibilità ambientale sul progetto del recupero ambientale dell'ex cava Siberie», riporta il testo del provvedimento. Gli investigatori poi fanno rilevare come il fondo dell'ex cava era composto soprattutto da ghiaia.
In questo modo, il percolato poteva introdursi facilmente nella zona di ricarica acquifera sotto l'area di 59933 metri quadri. Ora il sequestro preventivo dovrà passare al vaglio del gip per la convalida.
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Per ora basta... ci rivediamo dopo le ore 14, quando avrò da pubblicare il secondo articolo di cui vi preannuncio il titolo: "L'ex Assessore Granuzzo, Deliberò Venezia".
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AGGIORNAMENTO delle ore 11,06:
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Via e_mail mi hanno già inviato il testo del secondo articolo pubblicato oggi sull'Arena - che io, per il mio abbonamento on line, non avrei potuto copiare se non dopo le 14 e cosi ve lo copio in anticipo.
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Granuzzo «Deliberò Venezia»
Massimo Granuzzo, architetto, oggi consigliere di minoranza, è stato assessore all'Ambiente nell'amministrazione guidata dal sindaco Graziella Manzato. Così spiega l'autorizzazione concessa alla discarica Siberie: «La vicenda iniziò nel 2001. Il Comune dispose un bando e poi, dopo vari passaggi, si arrivò a stilare la classifica delle ditte. A quel punto, comunicò all'azienda che avrebbe dovuto rivolgersi alla regione per ottenere la concessione ad aprire la discarica Siberie. Il Comune, infatti, non ha competenza nel valutare i progetti per autorizzare l'apertura di un impianto del genere».
Pertanto, la ditta si rivolse alla Regione e la commissione per la valutazione d'impatto ambientale valutò la domanda e diede parere favorevole nel 2007.
«L'ultima autorizzazione approvata dalla giunta regionale risale ad aprile 2009», racconta Granuzzo, «ma il Comune di Sommacampagna non ha mai deliberato in merito perché, ripeto, non ha la competenza per farlo».
Granuzzo e l'ex sindaco Manzato sostengono di non aver ricevuto alcun avviso di garanzia dalla procura. Per ora c'è solo il provvedimento di sequestro cautelativo della polizia giudiziaria.
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Non commento nemmeno questo articolo, se non dichiarando questo: "troppo comodo, ora... caro ex Assessore... scaricare le colpe sulla Regione".
Come non commento se il Granuzzo e la Manzato abbiano o, non abbiano ricevuto (per ora) avvisi di garanzia.
Ma in merito alle dichiarazioni del "Granuzzo" copio invece la dichiarazione di Voto (contrario) dell'allora Consigliere di minoranza: Augusto Pietropoli che oggi è l'Assessore all'Ecologia e Ambiente che - come risulta dalla Delibera di Consiglio Comunale n° 44 del 10.09.2007, costui, allora, cosi dichiarava:
Passando alle dichiarazioni di voto inerenti la proposta di deliberazione allegata, il consigliere Pietropoli (CI), a nome del gruppo Crescere Insieme, considera che questa è una delle pochissime occasioni in cui il voto del Consiglio Comunale è determinante nel correggere un percorso sbagliato della Giunta Comunale, per incidere sulle scelte della passata Amministrazione, un voto vincolante per l’apertura di un’ulteriore discarica sul nostro territorio, la correzione di un percorso sbagliato intrapreso dalla passata Amministrazione e che l’attuale continua a portare avanti. Preannuncia, pertanto, voto contrario.
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Come ho ricordato ieri, nel mio Esposto inviato alla Procura della Repubblica, che avevo già pubblicato anche su ViViCaselle in data 6 Marzo 2009, vi ricordo quello avevo scritto e che è questo:
Considerato che alla luce di quanto sopra riportato dovrebbe essere pertanto ben analizzato, ben chiarito e ben verificato il ruolo di “tutta” la Giunta del Comune di Sommacampagna costituita dal Sindaco: Graziella Manzato, Assessori: Mengalli Gianluca, Chiaramonte Damiano, Turato Paolo, Rama Marino, Adami Stefano, Castioni Agnese e dall’Assessore all’Ecologia e Ambiente: Massimo Granuzzo in merito ai loro comportamenti e loro decisioni relative: “la progettazione definitiva-esecutiva, la costruzione, la gestione operativa e post-operativa di una discarica per rifiuti non pericolosi e non putrescibili” in breve denominata: “Discarica delle Siberie”.
Considerato poi che con delibera n° 44 del 10.09.2007 il Consiglio Comunale ha espresso il proprio parere favorevole all'iniziativa ai sensi e per gli effetti dell'art. 17 comma 1 L.R. 10/1999 e dell'art. 32 comma 3 L.R. 3/2000 e che pertanto, oltre agli Assessori sopra identificati, sono coinvolti anche gli altri Consiglieri Comunali che hanno “votato a favore” della Discarica delle Siberie nonostante gli stessi avessero tutti ricevuto su CD_ROM la copia delle Osservazioni alla Discarica elaborate dal sottoscritto e che sono identificati nei seguenti signori/e: Pedrini Franca, Rigo Lara, Vincenzi Massimo, Serpelloni Alberto, Campagnola Attilio, Principe Alfonso e Ceriani Maria Cristina….
Se io fossi uno dei nomi scritti qui sopra... sopratutto uno dei nomi dei consiglieri comunali che hanno alzato la mano votando a favore... io mi aspetterei di ricevere posta oggi, domani e/o nei prossimi giorni. Potrebbe arrivare una busta di colore azzurro con scritto: "Atti giudiziari". Meglio prepararsi psicologicamente e vedere di individuare un eventuale Avvocato difensore a cui telefonare...
Non si sa mai che la posta azzurra... arrivi davvero.

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