Nelle more dei procedimenti di VIA la Aeroporto Catullo SpA non darà luogo ad interventi che abbiano da comportare incrementi capacitivi del traffico.

Ieri avevo scritto un messaggio, ma questa mattina... da una assidua lettrice di http://www.vivicaselle.eu/ ho ricevuto una e_mail che mi segnalava un articolo pubblicato su Verona Economia, che aveva questo titolo: "Aeroporto di Verona 2011: vision e risultati" e che cosi cominciava: "Il Direttore Generale Massimo Soppani ha presentato oggi, in Conferenza Stampa, in occasione di BIT – Borsa Internazionale del Turismo, presso lo stand della Regione Veneto, i risultati del 2010 e le proiezioni sull’anno".
Un articolo quello di Verona Economia, che non è un articolo, ma solo un "copia-incolla" di un Comunicato Stampa dei Catulliani, visto che il testo scritto qui è esattamente uguale a quello scritto su altri media come sotto riportato prendendo come altro esempio di "copia-incolla" un "articolo non articolo" di TgVerona.
Oggi ho pertanto integrato il messaggio di ieri, solo perchè c'è questa sottostante immagine, dove "a destra" si vede il Direttore dell'Aeroporto Catullo e... "a sinistra" si vede il progetto del "presunto" nuovo Casello Autostradale per l'Aeroporto. "Casello Presunto" perchè oltre ai problemi tecnici di dove l'hanno progettato - troppo vicino all'incrocio Autostradale con il quale interferisce - questo presunto casello dovrà anche ottenere un parere V.I.A. Positivo... e visto che l'hanno infilato tra l'Aerostazione e le abitazioni di Dossobuono... una V.I.A. positiva... la vedo dura.
In conferenza stampa.... avranno spiegato ai giornalisti che prima di fare quello che vogliono fare devono prima ottenere un parere V.I.A. Positivo e che nelle more del procedimento V.I.A. dovranno stare fermi... e senza aumenti capacitivi del traffico? Mi sa che non hanno detto nulla della V.I.A. ai giornalisti... come mai? Mahh!!!
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Dopo questa integrazione vi lascio leggere quello che avevo gia scritto ieri, a partire da questo momento:

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Se l'E.N.A.C. in una sua dichiarazioni del 9 Settembre 2009 spedita al Ministero dell'Ambiente, in merito al Piano di Sviluppo Aeroportuale, scrive che detto PSA... verrà sottoposto a procedura di V.I.A.... fermo restando che nelle more di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi di traffico, ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale" e poi ieri si legge questo articolo: "Febbraio, boom al Catullo: +30 per cento"... non è che detto aeroporto, casualmente e... per caso, sta VIOLANDO le NORMATIVE COMUNITARIE e NAZIONALI perchè sta dando luogo ad incrementi capacitivi di traffico?
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18/02/2011 16:26
Il Direttore Generale Massimo Soppani ha presentato oggi, in Conferenza Stampa, in occasione di BIT – Borsa Internazionale del Turismo, presso lo stand della Regione Veneto, i risultati del 2010 e le proiezioni sull’anno. In particolare, sono stati illustrati i risultati positivi di traffico degli ultimi mesi (+26,57% a gennaio e +30,59% la prima settimana di febbraio)1, lo stato di avanzamento del piano di sviluppo e i nuovi accordi commerciali che interesseranno la programmazione voli per la prossima stagione estiva.
L’Aeroporto di Verona è stato protagonista, nell’ultimo anno, di una profonda trasformazione, strategica ed infrastrutturale, secondo le linee guida del piano di sviluppo, che ha determinato il raggiungimento, già nel 2010, di importanti risultati. Si guarda con attenzione ad alcuni segnali di ripresa dello scenario nazionale e locale, che interessano sia il mercato turistico in cui si opera (arrivi internazionali in Italia +1,2% 2) sia l’economia del bacino di riferimento (Verona: + 5,08% arrivi turistici 3; + 21% export nel 2010 rispetto 2009 4).
Oggi Verona collega 150 destinazioni attraverso le oltre 30 Compagnie Aeree che operano sullo scalo.
Per i volumi di traffico che già movimenta e nella prospettiva di crescita futura, il Catullo ha raggiunto caratteristiche tali da determinare la sua entrata in Assoclearance dal 1 gennaio 2011, acquisendo gli standard nella pianificazione dell’operatività dei voli, a cui sono attestati i maggiori scali. Questo consentirà una migliore gestione del traffico, anche attraverso la sincronizzazione delle attività operative tra i vari aeroporti associati.
Inoltre, dalla scorsa estate il servizio di controllo del traffico aereo del CTR Garda è stato preso in carico da Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo). L’Aeronautica militare, dopo un periodo di affiancamento, ne ha ceduto infatti il controllo al personale civile. Questo ha comportato un incremento della capacità dell’aeroporto veronese a beneficio dei vettori.
Dagli ultimi mesi del 2010, il traffico sullo scalo sta crescendo sensibilmente. Si è attestato intorno al 3,6% a novembre, intorno al 11,4% a dicembre. Anche quest’anno il trend si conferma positivo ed ulteriormente in crescita, con un’impennata registrata a gennaio e nella prima settimana di febbraio, quando si sono sfiorati ripetutamente picchi del 30%, segnando record storici per l’aeroporto in questo periodo dell’anno. Il mese di gennaio ha chiuso con 233.763 passeggeri trasportati (+26,57%)5, con una crescita in valori assoluti e percentuali mai registrata nello stesso periodo (vedasi il grafico sottostante). Il 21% dei passeggeri è low cost (era il 12% nel primo semestre del 2010), 30% charter, 49% linea tradizionale. Dopo una crescita oltre il 30% la prima settimana di febbraio, i primi quindici giorni del mese segnano un totale di 83.866 passeggeri movimentati (+ 10,47 %). La crescita, ancora a due cifre, viene compressa dal crollo totale del charter verso l’Egitto e la Tunisia, con la sospensione delle operazioni per quelle destinazioni.
Il piano di sviluppo 2010-2014 procede secondo gli obiettivi stabiliti e condivisi con i Soci. Le proiezioni di crescita di traffico sullo scalo sono confermate, con l’obiettivo di arrivare a 4,5 milioni di passeggeri entro il 2014, e, sul breve termine, di chiudere l’anno assestandosi oltre i 3,6 milioni, dai 3.022.784 passeggeri transitati dallo scalo nel 2010. In particolare, quest’anno sulla crescita incideranno i viaggiatori in arrivo, stimati intorno a 1,7 milioni, come risultato del progressivo riequilibrio tra i flussi incoming e outgoing e l’effetto positivo del low cost, che trascina nella crescita la linea e il charter.
L’arrivo di un’offerta low cost più strutturata (da novembre opera Ryanair, con 8 destinazioni), oltre ad un presidio della linea, attraverso sviluppo di prodotti ad hoc per l’esigenze dell’utenza e l’apertura di nuove direttrici charter, hanno determinato i risultati positivi di traffico di questi mesi, in particolare sull’incoming cresciuto del 25% a gennaio. L’apertura di nuove rotte e l’offerta low cost aumenta la capacità del territorio di attrarre flussi turistici, nazionali ed internazionali, anche destagionalizzando la destinazione.
La strategia di diversificazione delle tipologie di traffico presenti sullo scalo, annunciata proprio in Conferenza Stampa in Bit lo scorso anno, si sta confermando vincente. Non solo perché, presidiando i diversi segmenti si incontrano l’esigenze di un’utenza molto diversificata rispondendo a diverse tipologie di viaggiatore (business, turistico,…), ma anche perché, di fronte ad uno scenario politico ed economico esposto in modo sempre più evidente a crisi imprevedibili e fortemente impattanti sul mercato turistico, consente di contenerne le conseguenze.
Al di là dell’evento del tutto eccezionale della nube vulcanica, che ha comunque comportato perdite stimate di circa 1 milione di euro per la Società, si pensi, ad esempio, nel 2010 alla crisi in Spagna, che ha condizionato pesantemente il traffico dell’area per 48 ore; poi in Grecia, che ha bloccato per giorni la direttrice non solo per quel Paese e le sue isole, ma anche per l’Egitto; poi gli scioperi in Francia che hanno impedito il rifornimento di carburante dei principali aeroporti, ed infine i più recenti eventi che hanno interessato l’Egitto e la Tunisia e che hanno comportato la cancellazione di una trentina di voli charter solo a gennaio. Ricordiamo che Verona è il secondo aeroporto charter d’Italia. Nei primi due weekend di febbraio il traffico charter per l’Egitto e la Tunisia è crollato, impattando in modo pesante sulle performance di traffico del Catullo, per cui queste destinazioni sono il principale mercato di riferimento in questo periodo dell’anno. Si confida nel ripristino della regolarità su queste destinazioni in tempi brevi.
Nonostante questi eventi condizionino i risultati di traffico, Verona ha agganciato il trend di crescita che già nel 2010 ha interessato i maggiori aeroporti italiani, in particolare quelli interessati dal traffico low cost. “Il mondo è tornato a muoversi” ha annunciato la Iata il 2 febbraio scorso. Gli analisti segnalano come, dopo aver assistito al più grave calo della domanda della storia dell’aviazione nel 2009, nel 2010 si è ricominciato a viaggiare e a fare affari, con buone prospettive di crescita anche in Europa.
A livello nazionale, come evidenziato da Assaeroporti, il sistema aeroportuale italiano ha archiviato il 2010 con un movimentato di circa 140 milioni di passeggeri, invertendo con decisione il trend negativo che si era innescato nel 2008 (133,8 milioni di passeggeri) e aveva trovato conferma nel 2009 (130, 7 milioni di passeggeri).
L’obiettivo di crescita dell’Aeroporto di Verona per quest’anno è duplice. Da un lato riappropriarsi di un’utenza, che fino allo scorso anno, si orientava verso scali limitrofi dove l’offerta era più ampia sia in termini di destinazioni che di prezzo. Dall’altro, sfruttare la crescita di traffico, grazie a nuovi utenti, prevista dagli analisti.
Il rapporto con il territorio è ritenuto una leva fondamentale. Gli stessi studiosi riconoscono all’aeroporto una potenziale forza d’urto nell’accompagnare il territorio a competere nei mercati globali. Per vincere le nuove sfide è necessario costruire una crescita comune. Anche sul fronte del’offerta turistica, se a livello internazionale, l’Italia è quinta nel mondo per arrivo di turisti internazionali, con un trend in lieve ripresa nel 2009 (+1,2% fonte UNWTO giugno 2010), è evidente la necessità di fare sistema, aeroporto, quale infrastruttura d’accesso, e territorio, per intercettare i flussi turistici in un mercato sempre più ampio e competitivo.
Avanzamento del piano di sviluppo
Prosegue lo sviluppo infrastrutturale, sia con l’inaugurazione dell’area dedicata al low cost, prevista per il 15 marzo, che l’apertura di nuovi esercizi commerciali. La ristrutturazione del Terminal Partenze si concluderà entro la prossima primavera.
Il piano industriale ha individuato nel settore non avio un’area di prioritaria importanza da sviluppare per allineare Verona ai principali scali concorrenti. Gli esercizi commerciali sono 40 (16 inaugurati nel 2010). Il comparto non avio attualmente contribuisce con una percentuale del 30% sui ricavi (era 20% nel 2008). Il piano di sviluppo prevede di arrivare ad una crescita del non aviation fino al 40% entro il 2014.
Sempre nel 2010, è stato avviato il processo di apertura al mercato dell’handling, dopo lo spin-off societario del 2009 che ha portato alla costituzione di Avio Handling. Da aprile 2010 è entrato sullo scalo veronese un secondo handler, AGS Handling, con ricadute positive legate ad una maggiore competitività delle tariffe e ad un conseguente effetto virtuoso tra i soggetti concorrenti nella ricerca continua del miglior rapporto qualità-prezzo del servizio.
Accordi commerciali e anticipazione sulla programmazione primavera-estate 2011
La prossima programmazione voli presenta alcune importanti novità:
da aprile 2011 Air Berlin, la seconda più importante Compagnia tedesca, collegherà Verona con Berlino e Duesseldorf e attraverso il suo network internazionale anche con molte importanti destinazioni europee, quali ad esempio i Paesi Scandinavi.
Da maggio, inizierà ad operare il vettore low cost Bmibaby per East Midlands (UK).
Da giugno easyJet, compagnia low fare leader in Europa, opererà quotidianamente il collegamento con Londra. Si lavora affinchè il rafforzamento del low cost avvenga attraverso la compresenza sullo scalo dei più importanti vettori che operano in questo segmento.
Riprendono dall’estate i collegamenti low cost stagionali: Vueling per Barcellona, Germanwings per Colonia, Transavia per Amsterdam.
Azioni commerciali di rinforzo sono state attivate anche per sostenere il segmento di traffico della linea tradizionale in stretta sinergia con le più importanti Compagnie di riferimento (quali ad esempio Air Dolomiti, Air Italy e Meridiana fly). Air Dolomiti, in particolare, ha scelto Verona come base di riferimento e centro di manutenzione. A marzo, il collegamento Royal Air Maroc da Verona a Casablanca, che ha incontrato un ottimo riscontro da parte dell’utenza con un fattore di riempimento vicino al 70%, segnerà il primo anno di operatività.
Per contrastare la fisiologica debolezza del segmento charter sono state attivate importanti partnership con nuovi vettori come Blue Panorama che dallo scorso dicembre opera sul lungo raggio verso il Mar dei Caraibi e Messico. Il collegamento della Compagnia con La Romana è confermato per la programmazione estiva.
La prossima estate mercati fonte strategici per il bacino (quali la Germania e UK) grazie ai nuovi collegamenti saranno fortemente presidiati. In particolare, le varie regioni tedesche saranno collegate grazie ai collegamenti di linea Air Dolomiti, Air Berlin e Germanwings. Il mercato UK, oltre ad un’attività charterisca incoming importante (che interessa Scozia, Irlanda e Inghilterra), potrà essere attratto grazie alla compresenza di tre compagnie low cost: Ryanair, easyJet e Bmibaby.
Il mercato russo, che ha generato risultati importanti in termini di arrivi nella stagione invernale, sarà collegato a Verona con voli di linea (Wind Jet) e charter dai principali aeroporti anche la prossima estate. I collegamenti charter per Israele, con fattori di riempimento di oltre l’80%, sono confermati.
Per l’estate è confermata la programmazione charter per la Spagna e le sue isole (Fuerteventura, Lanzarote, Tenerife, Gran Canaria…), le isole greche del Mar Egeo (Rodi, Mikonos, Santorini…) e la Turchia (Antalya, Bodrum), con voli charter.
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Letto tutto questo... ed evidenziando che non mi risulta che ENAC abbia ancora approvato nessun il Piano Industriale della Catullo SpA, che comunque, qualora fosse stato anche rilasciato un nulla osta, il P.S.A. deve essere sottoposto a V.I.A. non è che detta Società Aeroporto Catullo, casualmente e... per caso, sta VIOLANDO le NORMATIVE COMUNITARIE e NAZIONALI perchè sta dando luogo ad incrementi capacitivi di traffico, quando nelle more del procedimento V.I.A. non dovrebbe farlo?
Tocca al sottoscritto far rispettare le norme Comunitarie e Nazionali in vigore... o questa incombenza spetta e/o spetterebbe ai Sindaci?

E se spetta ai Sindaci e... i Sindaci non fanno nulla affinchè l'Aeroporto abbia da rispettare le Leggi in vigore... non è che questi Sindaci ... da anni stanno compiendo il... reato di omissioni in atti d'ufficio?

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