6^ contromossa alla DIFFIDA. Al Dipartimento Politiche Comunitarie: Richiesta COPIA del FASCICOLO relativo all’Aeroporto “Valerio Catullo”...

Riprende la mia ricerca finalizzata al recupero di documenti necessari a mia difesa a seguito delle iniziative intrapprese dalla Presidenza dell'Aeroporto Catullo e oggi tocca alla Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione. Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ma prima... cos'è questa "Struttura di Missione"?
Con DPCM del 28 luglio 2006 è stata istituita, presso il Dipartimento per le Politiche comunitarie, una Struttura di missione con i compiti di prevenire l’insorgere del contenzioso comunitario e di rafforzare il coordinamento delle attività volte alla risoluzione delle procedure d’infrazione.
Per quanto riguarda il primo dei due aspetti, la Struttura si propone un intervento il più possibile anticipato, perfino anteriore all’apertura formale delle procedure, operando per garantire il tempestivo recepimento del diritto comunitario e attivandosi presso la Commissione già in fase di reclamo.
In relazione al secondo profilo, la Struttura svolge una funzione di assistenza e di coordinamento delle Amministrazioni nazionali e di cura dei rapporti con la Commissione. In questo modo, contribuisce attivamente alla risoluzione delle procedure d’infrazione e alla complessiva riduzione dell’incidenza del contenzioso comunitario, obiettivi che costituiscono una delle priorità della politica europea del Governo.
Ed in particolare relativamente alle violazioni delle Direttive Comunitarie sulla Valutazione di Impatto Ambientale questo è quello che dovrebbe fare la Struttura di Missione:
La Commissione ha deciso di inviare al governo italiano un parere motivato complementare per il modo in cui l’Italia ha applicato la direttiva comunitaria sulla valutazione dell’impatto ambientale (VIA) rispetto alla realizzazione delle “infrastrutture e degli insediamenti produttivi strategici e di interesse nazionale”. La normativa italiana prevede una procedura di valutazione dell’impatto ambientale diversa per questo tipo di progetti, relativa al progetto preliminare, la quale, secondo la Commissione, non garantisce sufficientemente che la procedura di VIA sia aggiornata qualora un progetto sia modificato rispetto al progetto iniziale.
La direttiva VIA impone alle autorità di esaminare l’impatto ambientale di progetti di infrastruttura importanti e di consultare la popolazione prima di decidere se autorizzare la realizzazione. Essa deve essere interpretata nel senso che impone che la VIA sia aggiornata in caso di modifiche a un progetto che possano cambiarne significativamente l’impatto complessivo rispetto alla versione iniziale.
E dato che era stata questo Struttura di Missione a relazionarsi con la Commissione Europea Ambiente in merito alla poi certificata mancata sottoposizione alla V.I.A. dell'Aeroporto Catullo di Verona, oggi ho scritto questa lettera: "Richiesta COPIA del FASCICOLO relativo all’Aeroporto “Valerio Catullo”, in particolare la lettera contenente le “motivazioni”… inerenti l’ARCHIVIAZIONE della “Pratica: EU-PILOT 240-08-ENVI”.
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Una lettera quella odierna, che si aggiunge alle altre già spedite, lettera che poi cosi si conclude:
… considerato che l’Aeroporto Catullo, continua ancora oggi a potenziare ed aumentare i voli e ad ampliare e ad incrementare le infrastrutture aeroportuali, senza la preventiva Valutazione di Impatto Ambientale e insiste a farlo senza mai operare al fine di ottenere il Decreto di Compatibilità Ambientale e, a quanto pare, adducendo come la “scusante” quanto sarebbe stato comunicato dal Dipartimento per il Coordinamento della Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
… con la presente sono a chiedere con URGENZA copia della lettera che il Dipartimento per il Coordinamento della Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri avrebbe inviato al Presidente dell’Aeroporto “Valerio Catullo”, al fine di comprendere quali sarebbero le motivazioni per le quali la Commissione Europea Ambiente, avrebbe archiviato la Pratica EU-Pilot 240/08/ENVI.
Il sottoscritto, chiede con URGENZA copia della suddetta lettera, ma comunque e al fine di potermi difendere dalle richieste contenute nella DIFFIDA dell’Avvocato dell’Aeroporto Valerio Catullo che sarebbe stata intrapresa per questa motivazione: “a tutela del servizio aeroportuale prestato, valuterà l’opportunità di promuovere, in ogni caso, un’azione legale nei Suoi confronti, al fine di ottenere il risarcimento dei danni patiti e patienti in ragione delle arbitrarie iniziative da lei intraprese nel corso di questi anni”… chiede altresì copia DI TUTTO e dell’INTERO fascicolo come questo è agli atti del Dipartimento per il Coordinamento della Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativo alla Pratica: EU-Pilot 240/08/ENVI.
In attesa di un cortese cenno di riscontro, porgo distinti saluti:
Un cittadino “nativo” di Caselle:
Beniamino Sandrini.
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P.S.
Sarebbe tutto più semplice se la lettera in questione, me la producesse l'Aeroporto Catullo, cosi potrebbe dimostrare che ha ragione LUI... In ogni caso è certo... io le vere motivazioni dell'archiviazione della Pratica EU-Pilot 240-08-ENVI le ho ricevute nella lettera della Commissione Europea Ambiente del 13 Gennaio 2010 che possono essere cosi sintetizzate:
Considerato che la pratica EU-Pilot 240/08/ENVI è stata aperta a seguito di mia segnalazione al Mediatore Europeo del 10 Dicembre 2008 è evidente che se la Commissione afferma che “… tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo dell’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona dall’apertura della pratica EU-Pilot fino al 2024 saranno valutati nell’ambito di una VIA complessiva che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale …” ripeto, ed è evidente pertanto che a partire dalla fine dell’anno 2008, il “P.S.A.” deve essere sottoposto a V.I.A.
La Commissione Europea, avendo avuto assicurazione dallo Stato Italiano che vi sarà la procedura di V.I.A. su quanto realizzato e realizzabile all'Aeroporto Catullo di Verona… a partire dall’inizio della pratica Eu-Pilot 240/08/ENVI, aggiunge una “raccomandazione alle Autorità Nazionali”, questa: “… valutare nell’ambito della procedura di VIA sul Piano di Sviluppo Aeroportuale anche tutti gli impatti ambientali verificatesi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni autorizzate dopo il 14.3.1999”, il che conferma che l’Aeroporto Catullo di Verona… doveva e deve essere sottoposto a V.I.A.
Punto.

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