Ieri: "SEI DOMANDE A FABIO". Oggi: "FABIO CONTRATTACCA". Domani: "FABIO DOV'E' LA V.I.A.?"

IERI sulla Cronaca di Verona c'era questo articolo: "6 DOMANDE A FABIO" (N.B. il Fabio citato nel titolo dell'articolo, sarebbe il Presidente della Aeroporto "Valerio Catullo" SpA)
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Sulla Cronaca che ho letto ieri... come sulla Cronaca che ho letto oggi... una delle 10 pagine della Cronaca di Verona (il 10% dell'intero giornale... azz) era occupata dalla pubblicità dello "Struzzo Catulliano"... che viaggia a sbaffo sull'ala dell'aereo. (Ma che sia poi cosi comodo davvero stare seduto sull'ala di un aereo? mahh!!!)
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OGGI... sulla Cronaca di Verona che ho letto, c'è quest'altro articolo: "FABIO CONTRATTACCA" che a quanto pare è una risposta "generica" del Presidente della Catullo SpA, che però non ha risposto alle SEI Domande che gli erano state poste.

Ricordiamo pertanto le SEI domande che il Partito Democratico gli aveva posto e che erano queste:
Il PD ha chiesto quindi “un cambio dei vertici del cdA della Catullo SpA, a partire dal suo presidente” e ha posto sei questiti:
1 - come è stato utilizzato l’aumento di capitale di un anno fa (non quindi quello deciso poche settimane fa)?
2 - il Comune come intende garantirsi che l’aumento di capitale deciso adesso sia utilizzato per investimenti, come vuole la legge?
3 - La Catullo SpA sta rispettando le previsioni del Piano Industriale 2009, e in caso contrario quali sono le inadempienze?
4 - Le infrastrutture progettate sono state approvate dall’Enac? (“A noi risulta di no” ha detto Segattini).
5 - Perché stata messa in liquidazione la società Cuore d’Italia, e a quanto ammontano le perdite finanziarie?
6 - Risultano assunzioni di parenti di politici amministratori della SpA?
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DOMANI... anche se a dir la verità sono tre anni che aspetto una risposta, io aggiungerei una settima domanda: Quand'è che il Piano di Sviluppo Aeroportuale (P.S.A.) dell'Aeroporto "Valerio Catullo" verrà sottoposto a V.I.A. (o meglio, sottoposto a V.A.S.)?
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Ad essere sinceri... di domande al Presidente dell'Aeroporto come avevo scritto lunedì 16 marzo 2009 in questo messaggio: "36 Domande... al Presidente dell'Aeroporto Catullo di Verona" di domande ne avevo fatte... non SEI ma ben 36 e quelle "36 Domande al Presidente dell'Aeroporto" ad oggi, dopo 20 mesi, sono ancora senza risposta.
Ed in merito al quelle 36 domande ricordo anche cosa aveva scritto Aero Habitat in questa news: "Aeroporti e ricadute, le 36 domande per il Catullo valgono per tutti" Una news in cui si leggeva poi questo:
Il Piano Aeroporti Italiano è ancora un traguardo lontano.
Intanto nel caotico sviluppo di traffico, espansione del sedime, nuove piste e aerostazioni, ogni singolo scalo aereo della Penisola è – com’è noto e come previsto dalle direttive UE e D.M. - posto di fronte alle elementari misure di verifica del livello di compatibilità, coesistenza e di integrazione tra la stessa infrastruttura aeroportuale ed il territorio e la comunità circostante.
Il tempo è passato ma ciononostante i vari livelli procedurali relativi alla mappatura delle ricadute problematiche tradizionali quali, l’impatto acustico, quello atmosferico, quello del Piano dei Rischio e delle numerose ricadute sociali, non sono ancora risolti.
Il risk assessment probabilmente è ancora in corso d’opera.
Le reti di monitoraggio per l’impatto acustico ad esempio – salvo qualche rarissima eccezione – sono ancora sulla carta.
I piani di Rischio come gli spazi di sicurezza di inizio e fine pista (le R.E.S.A.) anche.
Ecco quindi che le 36 domande poste da Beniamino Sandrini per conto di www.vivicaselle.ue al Presidente della Società Catullo potrebbero rappresentare un indispensabile elenco – forse minimale - delle problematiche che un esercente aeroportuale dovrebbe avere sempre in mente.
Questioni che dovrebbero essere verificate, mappate, predisponendo una serie di interventi e di misure per la loro riduzione e mitigazione.
Inquadrare essenziali valutazioni dell’impatto epidemiologico della popolazione, della V.I.A., della V.A.S. e del risk assessment appare davvero in quadro primario, essenziale sul quale fondare qualsivoglia progetto di adeguamento e potenziamento dello scalo e delle attività aeronautiche e non.
Aerohabitat propone la lettura integrale delle 36 domande poste, affinché possano diventare una sorta di vademecum per ogni aeroporto Italiano.

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