L'Aeroporto di Forli e i passeggeri Low Cost: "per ciascuno di loro tutta la comunità locale, attraverso gli enti soci, ha pagato 22 euro"... Azz!!!

Oggi non scrivo nulla in merito all'Aeroporto di Verona, perchè oggi scrivo solo dopo che ho letto una serie di articoli relativi all'Aeroporto di Forli... che come vedete da questa scheda tratta dal sito web dell'ENAC... potremmo considerarlo un "piccolo" aeroporto... visto che nel 2009, questo aeroporto ha avuto... solo poco più di mezzo milione di passeggeri.
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Gli articoli che mi hanno colpito e che fanno riferimento alla Compagnie Aeree Low Cost, sono quelli che tra, l'altro ieri e ieri, sono stati pubblicati dal Resto del Carlino ed il primo articolo è questo: "Aeroporto nella bufera: la Wind Jet vola verso Rimini".
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E di questo articolo vi evidenzio queste frasi:
"Di recente aveva sottolineato che la collaborazione tra gli scali diventa necessaria proprio per contenere lo strapotere delle compagnie di volo, che impongono ai gestori l’acquisto di biglietti prepagati. Il che, banalmente, si traduce nel fatto che la compagnia incassa i soldi dei biglietti, indipendentemente dal numero di persone a bordo dell’aereo".
Un altro articolo del Resto del Carlino, sempre del 22 Novembre, cosi si titolava: 'Ridolfi', l'ira di Balzani: "Wind Jet a Rimini? Sconfitta di Errani".
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Di questo articolo vi evidenzio queste frasi:
"Un autentico colpo di mano di cui abbiamo saputo dai giornali". Il sindaco di Forli', Roberto Balzani, si indigna oggi pomeriggio in Consiglio comunale alla notizia che la compagnia Wind Jet starebbe per lasciare l'aeroporto di Forli' e traslocare al "Fellini" di Rimini.
Oggi per Forli' "e' una giornata molto grave, e' una ferita", proprio "nel momento in cui la Regione si diceva disponibile ad un accordo tra gli scali regionali per non farsi strangolare dal low cost e per suscitare l'interesse dei finanziatori esterni", ha esordito Balzani con riferimento al bando di privatizzazione su cui a Forli' si punta per far uscire il "Ridolfi" dai debiti.
Ed il terzo articolo (ma credo ne usciranno degli altri) pubblicato sul Resto del Carlino del 23 Novembre ha questo titolo: 'Ridolfi': Wind Jet vola via per una gara a chi offre di più.
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Un articolo che ha questo sotto titolo: "La compagnia siciliana low cost lascia Forlì per Rimini, dopo aver fatto del Ridolfi la sua base operativa appena un anno fa. La compagnia si era impegnata per 3mila voli annui."
Quest'ultimo intervento è un articolo che, tra i tre, è il più interessante e che quindi va ricopiato interamente ed evidenziato in alcune sue frasi:
Uno scippo oppure la legge del mercato? Wind Jet lascia Forlì per Rimini, dopo aver fatto del Ridolfi la sua base operativa appena un anno fa. Nel 2001 Ryanair sbarcò a Forlì con progetti maestosi: nel 2008 la compagnia irlandese ha traslocato al Marconi di Bologna. Imitando quanto fatto da Jetx, società islandese, fra il 2003 e il 2004. Non capita solo al Ridolfi: poche settimane fa Ryanair ha mollato Brescia per Verona. Primo punto: le compagnie low cost vanno dove trovano le opportunità migliori.
Per portare gli aerei in uno scalo chiedono spesso due cose: una somma fissa annua (il co-marketing) come riconoscimento dell’economia indotta che innescano. Secondo, pretendono che la società che gestisce lo scalo acquisti un certo numero di biglietti, trasferendo di fatto il rischio imprenditoriale sul pubblico.
Cosa prevedeva il contratto 2010 con Wind Jet? La compagnia siciliana si è impegnata per 3 mila voli annui, ricevendo da Seaf 9,6 milioni. A fine anno, i passeggeri transitati sui velivoli della compagnia siciliana saranno circa 430 mila. Significa che per ciascuno di loro tutta la comunità locale, attraverso gli enti soci, ha pagato 22 euro. Ecco il secondo punto: i biglietti sono a buon mercato perché pagati in parte dall’intera collettività. Vediamo le conseguenze sui bilanci Seaf. Il pareggio si sarebbe ottenuto con la rivendita almeno del 55% dei biglietti. Invece Wind Jet ha fatto solo 2 mila 100 voli e Seaf è riuscita a ricollocare il 40% dei tagliandi. Morale: 3 milioni di perdite secche.
Per ovviare a un altro rovescio, le scorse settimane la società presieduta da Franco Rusticali ha rinegoziato il contratto 2011, sulla base dei voli effettivi. Non solo: ha ridotto di un terzo la contropartita finanziaria a Wind Jet, da 9,6 milioni a 6,4. Ma da tempo la compagnia si guardava attorno, del resto l’uscita non prevede penali. Le voci parlano di un accordo con Aeradria sulla base di 7 milioni, ma c’è chi dice 10. Regista dell’operazione: Rodolfo Vezzelli, ex direttore dell’aeroporto Ridolfi che a fine 2009 se n’è andato ad Aeradria.
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Io non entro nel merito delle strategie commerciali delle Compagnie Aere Low Cost e/o nella concorrenza tra gli Aeroporti vicini... e delle loro Società di Gestione, che essendo delle Società per Azioni... loro fanno i loro legittimi interessi per distribuire utili ai propri soci...
Ma se una società di Gestione Aeroportuale... per ogni passeggero ha speso 22 euro a favore delle Compagnie Low Cost... perchè almeno UN euro non è stato speso e non è stato investito a difesa della Salute Pubblica e a favore della tutela dell'Ambiente delle Comunità Locali su cui l'Aeroporto è insediato... Un euro quindi a ristoro dei disagi che subisce la popolazione (che vive nell'intorno aeroportuale) per ottenere opere e/o interventi di mitigazione, compensazione, risanamento, restauro e ripristino... ambientale?
In merito alla concorrenza tra aeroporti evidenzio questo altro video che fa sempre riferimento all'Aeroporto di Forli.
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Aggiungiamo poi un altro video tratto da Report di Rai 3


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... premesso quanto sopra scritto...
credo sia doveroso oggi concludere
con questo intervento di AeroHabitat

La controversa dinamica industriale
dei gestori aeroportuali
e quella dei vettori aerei

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