In corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il D.M. con il quale è stata riformulata la disciplina su V.I.A., V.A.S. e A.I.A.

L'immgine sotto riprodotta c'entra poco o nulla con il titolo del messaggio di oggi... ma cercando sul web immagini con queste parole di ricerca: CHI INQUINA PAGA, mi sono trovato anche questa immagine tra i risultati della ricerca...
Foto che per attirare la vostra attenzione... mi sembrava un'immagine azzeccata... sopratutto se al posto della parola: UCCELLI scrivete: AMBIENTE... e la frase sotto riprodotta potrebbe essere cosi riscritta: "Se proprio vi piace distruggere l'AMBIENTE... attenti che distruggete anche il vostro".
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Premesso questo, dopo aver scoperto solo qualche giorno fa, come ho scritto in questo messaggio: "Cdm: approvato il decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria sulla qualità dell'aria (e se non applicato, chi è che va in galera?)" che era stato approvato un nuovo decreto legislativo a difesa dell'ambiente, ho continuato la ricerca per approfondire l'argomento.
Ma prima vi riporto le frasi contenute in questa news di Aero Habitat di ieri a titolo: "Approvato il decreto legislativo sulla qualità dell'aria", news che cosi comincia:
Ancora una volta approfittiamo delle anticipazione del periodico on line www.greenreport.it del 30 luglio. Stavolta la nota che Aerohabitat propone, e che è stata ripresa e anticipata dal sito http://vivi-caselle.blogspot.com) con il titolo, "Cdm: approvato il decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria sulla qualità dell'aria".
La materia è stata finalmente approvata ora ci si interroga quale applicazione può o potrebbe avere a livello di impatto gassoso aeroportuale.
Come è accaduto per il recepimento delle normative sul rumore in genere, tuttavia, l'adozione aeroportuale ha reso indispensabile una specifica legiferazione e decretazione per la logistica aeroportuale. Cosa accadrà ora dopo questo "recepimento sulla qualità dell'aria"? Quale sarà applicazione nei sistemi aeroportuali del BelPaese? Quando si potrà disporre di una mappatura dell'impronta gassosa e dell'eventuale superamento dei limiti di legge? A quando misure di mitigazione e risanamento delle emissioni gassose generate dalle flotte aeree negli aeroporti e nelle zone limitrofe?

Ringraziando Aero Habitat di questa recensione... ma sopratutto ringraziando dell'elenco delle domande sopra riportate... domande che giro al Responsabile dell'Ufficio Ambiente del Comune di Sommacampagna, (tra l'altro anche componente della Commissione Ambientale Aeroportuale) stamane ho continuato la ricerca e ho trovato un'altra notizia inserita in questo articolo del Sole 24 Ore: "Indicatori evoluti per valutare la qualità dell'«aria ambiente»" del quale riporto queste frasi:
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Il nuovo decreto abroga una serie di provvedimenti che finora hanno presidiato il sistema di tutela della qualità dell'aria ambiente. Tra questi i decreti legislativi 351/1999, 183/2004 e 152/2007 e la conseguente decretazione di attuazione (per esempio il Dm 163/1999 sulla base del quale i sindaci limitano la circolazione delle auto).
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Sotto il profilo della tutela, il concetto di "aria ambiente" è molto più vasto rispetto alla disciplina sui livelli di emissione, poiché non riguarda la capacità di un singolo punto di emissione di rispettare i livelli di concentrazione delle sostanze inquinanti, ma attiene alla capacità di un determinato agglomerato di sopportare un determinato livello di impatto.
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Infatti, la disciplina del nuovo decreto legislativo non va confusa con quella prevista dalla parte quinta del decreto legislativo 152/2006 (Codice dell'ambiente), dove, invece, si contemplano i livelli di emissione dei singoli punti e che è stata oggetto di revisione a opera di un recentissimo decreto legislativo, in corso di pubblicazione in Gazzetta, con il quale è stata anche riformulata la disciplina su Via, Vas (valutazione impatto ambientale e strategica) e Aia (autorizzazione integrata ambientale). Proprio perché oggetto del nuovo decreto è l'"aria ambiente", esso prevede soglie di allarme, cioè livelli oltre i quali sussiste il rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso. Il raggiungimento di tali soglie impone l'adozione di provvedimenti immediati.
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Bersagli principali della nuova disciplina sono i materiali particolati minuti (PM10 e PM 2,5), gli ossidi di azoto, gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), i composti organici volativi (Cov) e le sostanze che contribuiscono alla formazione dell'ozono a livello del suolo (precursori di ozono). Un futuro Dm determinerà l'uso dei bioindicatori per valutare alcuni effetti sugli ecosistemi derivanti da arsenico, cadmio, nichel, Ipa e mercurio. I dati e le informazioni per stimare le emissioni in atmosfera e a valutarne l'impatto sulla qualità dell'aria, devono essere messi a disposizione di ministero dell'Ambiente, regioni, enti locali e concedenti o concessionari di pubblici servizi.
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Essendo curioso, volevo trovare il testo del Decreto che era stato approvato (ma non ancora pubblicato) e ovviamente l'ho trovato allegato all'articolo del Sole 24 Ore: Schema di decreto legislativo - Attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa.
Ma leggendo l'Articolo del Sole 24 Ore, ora devo anche scoprire lo schema del nuovo Decreto che modifica il D.Lgs 152-2006... che va a riformulare la disciplina che riguarda la V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) la V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) e l'A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale)
Datemi tempo... ho dell'altro da fare adesso... devo trovare altro materiale relativo al principio... CHI INQUINA PAGA... in modo da poter verificare se il Comune di Sommacampagna possa poter applicare una specie di TASSA di SCOPO... Tu inquini il mio territorio? Allora mi paghi tutte le opere di mitigazione, di compensazione, di risanamento, di ripristino e di restauro ambientale.

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