Il Presidente dell'Aeroporto Catullo... come lo vedono due giornalisti diversi... in attesa della VIA, della VAS e della VIS

Ieri sono usciti due articoli che parlavano (o sparlavano) del Presidente dell'Aeroporto Catullo, il primo su Verona Economia aveva questo titolo: Aeroporto Catullo: Bortolazzi passione e rigore industriale! e il testo completo era questo:
Aeroporto Catullo: Bortolazzi passione e rigore industriale!
Si sta approssimando l’assemblea dei soci della società di gestione dell’aeroporto Catullo di Villafranca e annesso Montichiari, il sistema aeroporti del Garda.
Una realtà che sta attraversando la crisi economica come tutti. Andiamo ad esaminare alcune delle più significative voci che fanno dello scalo veronese uno dei grandi punti di forza dell’economia locale e veneta. Le diatribe dei mesi scorsi con i bresciani non hanno certo giovato a costruire un clima sereno in cui lavorare per il rilancio della struttura che è della massima importanza per il tessuto imprenditoriale dell’area del Garda. Da quando l’attuale Presidente, Fabio Bortolazzi, un industriale di lungo corso che nel suo ambiente è riuscito a gestire una azienda tra le più importanti di Verona con un fatturato destinato all’export fino al 97% , si è impegnato in prima persona per dare una sostanza progettuale al sistema aeroporti del Garda, l’azienda ha avuto significativi miglioramenti industriali anche se il peso dei debiti per gli investimenti programmati del decennio 2000/2010 e la crisi non ha premiato a dovere questa drastica riduzione dei costi e la riorganizzazione che è stata via via impostata.
Uno dei dati fondamentali a cui fare riferimento è la crisi che ha incrociato i destini del Catullo. La lenta crescita fino al 2007 è stata seguita da un leggero decremento degli affari nel 2008 e nel 2009. Gli unici a beneficiare di valori positivi sono i due aeroporti di Treviso e soprattutto di Bergamo che fin dall’inizio del 2000 ha impostato una politica verso vettori di minor qualità, se vogliamo, ma che fanno volumi. Un dato certo è la passione trasfusa e la competenza di un industriale che vuole far funzionare una macchina, quella del Catullo, al meglio delle sue possibilità. Presa su di se la sfida di far funzionare una macchina che da presidente della CCIAA , socio di rilievo, non riusciva a far decollare ha cercato di impostare politiche di sviluppo in un momento difficile. Su questo saranno chiamati a votare i soci approvando un bilancio ed un piano di sviluppo che l’attuale board intende portare avanti nei prossimi anni. Le difficoltà economiche, derivanti da perdite che negli anni d’oro insistevano non hanno demotivato Bortolazzi che con passione si è messo a ristrutturare la macchina. Questa ampia rivisitazione della mission e gli innegabili tagli in certi ruoli hanno prodotto mugugni in chi si è visto sforbiciare rendite di posizione e ruoli di potere. Ciò e normale, meno normale è che prevalga sempre la logica del gruppo di potere rispetto all’analisi spassionata di dati e di numeri aziendali che potranno far emergere anche scelte molto precise su cui discutere ma che rientrano nella logica di fare dell’aeroporto di Verona-Villafranca un cardine fondamentale per ogni sviluppo economico della regione.
Dato che questo articolo non è firmato... non ho capito se quello che hanno scritto è un articolo pensato da un giornalista e/o è un inserto pubblicitario ideato da un creativo della comunicazione, che rientrerebbe tra le spese e tra gli investimenti pubblicitari della Catullo S.p.A. perchè un articolo scritto cosi... io non l'ho capito proprio. Ma va beh... qualcuno che l'ha scritto... avrà avuto le sue buone ragioni di enfatizzare il "grande traghettatore". Se invece di Verona Economia avessero scritto questo intervento su Verona Ambiente forse avrebbero scritto che il Catullo è senza V.I.A. ... è senza V.A.S. ... ed è senza V.I.S. Ma visto che qui parliamo di conti... parlemo ancora on po' de schei... quanto avrà speso la Catullo S.p.A. per comperare i terreni attorno all'Aeroporto?
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Il secondo articolo, pubblicato sull'Arena (sempre venerdi 4 Giugno), aveva questo altro titolo: Catullo, Miozzi deciso. «Stop a piano e bilancio», un titolo di tutt'altro tono rispetto al prima... il cui testo completo è il seguente:
AEROPORTO. Grandi manovre in vista dell’assemblea dei soci convocata per il 14 giugno
Catullo, Miozzi deciso «Stop a piano e bilancio»
Il presidente della Provincia vuole vederci chiaro sulle strategie di rilancio degli scali di Verona e Brescia. A rischio il voto sui conti
Aria di turbolenza al Catullo.
Ad una decina di giorni dalla riunione dell’assemblea dei soci della società che gestisce l’aeroporto, e che dovrà approvare il bilancio 2009 e il piano industriale di 125 milioni di euro, il presidente della Provincia Giovanni Miozzi chiede una pausa di riflessione.
Con un’iniziativa senza precedenti, infatti, Miozzi sollecita al presidente della società, Fabio Bortolazzi la convocazione di un pre-Consiglio aperto non solo ai soci, ma anche ai tecnici «per una lettura più approfondita e non solo politica, poiché alla luce del momento economico difficile e con i conti degli enti pubblici ridotti all’osso e del notevole impegno che ci è chiesto come soci, è più che mai necessario fare le scelte più giuste e condivise per il rilancio dell’aeroporto». Il piano degli investimenti è di 75 milioni di euro per lo scalo veronese e di 50 per il D’Annunzio di Montichiari (Brescia).
In tutto 125 milioni che i vertici della Catullo Spa intendono reperire con l’aumento di capitale dei soci, per 40 milioni, e con un finanziamento bancario di 80 milioni. Il presidente della Provincia, nel rendere nota la sua richiesta di una riunione straordinaria, prima dell’assemblea dei soci, sottolinea la necessità di «approfondire» e di «condividere» tale piano.
Ma fra le righe si legge una certa dose di perplessità sulle strategie messe a punto dai vertici dell’aeroporto, che Miozzi ha già avuto modo di esaminare. E nel caso non si arrivasse a un accordo preventivo, dai Palazzi scaligeri trapela la possibilità di decisioni clamorose, perfino di un voto contrario in assemblea da parte della Provincia.
Una eventualità che però il presidente della Provincia si affretta a smentire. «L’intento», afferma, «è propositivo, dal momento che dobbiamo approvare un piano di rilancio importante dobbiamo condividere il più possibile ragionamenti e strategie, per una maggior serenità di tutti». A preoccupare maggiormente i soci è l’elevato indebitamento che secondo la relazione finanziaria della società è dovuto «alla ridotta capacità di autofinanziamento generata dalla crisi di mercato e dagli ingenti investimenti realizzati negli ultimi anni».
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Sono due articoli che si commentano da soli e quindi non credo valga la pena di scrivere dell'altro. In ogni caso... vediamo che cosa... GLIAEROPORTUALI racconteranno ai Soci il 14 Giugno in merito alla V.I.A. Valutazione Impatto Ambientale (che manca), in merito alla V.A.S. Valutazione Ambientale Strategica (che manca) e in merito alla V.I.S. - Valutazione di Impatto Sanitario (che manca).
Ho la vaga impressione che se, durante l'Assemblea dei Soci, verranno raccontate "balle"... queste, come le "bolle" voleranno e arriveranno anche al sottoscritto... sempre che prima non trovo un "Accredito Stampa"... cosi posso partecipare alla Conferenza Stampa... DEGLIAEROPOTUALI e fare delle domande "in diretta".
Ma al Presidente della Provincia... GLIAEROPORTUALI avranno detto che il Piano di Sviluppo Aeroportuale... deve prima passare dalla V.A.S.? Gli avrannno detto che poi i singoli progetti dovranno essere sottoposti alla V.I.A. e gli avranno detto che per valutare l'impatto sulla salute della popolazione... serve anche la V.I.S.?
O il Presidente della Provincia - per quanto riguarda l'Aeroporto - si preoccupa solo dei soldi e non dell'ambiente e non della salute pubblica?

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