Una nuova violazione dell'Aeroporto Catullo? Hanno anche violato il rispetto del principio: "CHI INQUINA PAGA". Violareee... oh... oh... oh... oh!!!

Martedì 18 maggio 2010, all'inizio di questo messaggio: "Richiesta d’intervento presso l’Aeroporto Catullo di Verona per ottenere una Perizia Asseverata con indicazione delle opere, interventi, ecc, ecc, ..." cosi scrivevo: "Il sottoscritto, ancora oggi, non comprende come la Commissione Europea Ambiente, relativamente agli ampliamenti dell'Aeroporto Catullo eseguiti senza la Valutazione di Impatto Ambientale, abbia potuto scrivere una frase come questa: NON E’ STATO POSSIBILE GIUNGERE ALLA CONCLUSIONE CHE LE MODIFICHE O ESTENSIONI CONTROVERSE FOSSERO SUSCETTIBILI DI NOTEVOLI RIPERCUSSIONI SULL’AMBIENTE... e in quel messaggio avevo allegato un confronto tra due foto dove si vedevano le differenze tra due immagini satellitari, una del 2001 e una del 2007 che se analizzate anche superficialmente, evidenziavano come si era evoluta la situazione delle opere infrastrutturali realizzati all'Aeroporto Catullo a partire almeno dal 19.3.1999.
Pur avendo saputo da poco che la Pratica EU-PILOT 240/08/ENVI sarebbe stata archiviata, come avevo scritto, mercoledì 12 maggio 2010 in questo messaggio: "Per il Presidente dell'Aeroporto Catullo, la Commissione Europea avrebbe proceduto all'archiviazione della pratica relativa alla mancanza di VIA-VAS" - una informazione avuta "casualmente" grazie ad una comunicazione del Difensore Civico del Comune di Verona - ovviamente non mi sono arreso e cosi ho scritto una lettera avente questo oggetto: "Richiesta d’intervento presso l’Aeroporto Catullo di Verona per ottenere una Perizia Asseverata con indicazione delle opere, interventi, modifiche e potenziamenti dell’infrastruttura aeroportuale come queste sono state eseguite-attuate dall’entrata in vigore della Direttiva Comunitaria sulla V.I.A." indirizzata anche ai Sindaci dell'intorno aeroportuale, ai quali mi ero rivolto in questo modo:
Ai Sindaci dei Comuni di Sommacampagna, di Villafranca e di Verona, se intendono chiedere alla Catullo S.p.A. di predisporre e inviare alla Commissione Europea Ambiente una: Perizia Asseverata con indicazione delle opere, interventi, modifiche e potenziamenti dell’infrastruttura aeroportuale come queste sono state eseguite-attuate dall’entrata in vigore della Direttiva Comunitaria sulla V.I.A.
Ma quando giovedì 20 maggio 2010, come ho pubblicato in questo messaggio: "Aeroporto: 4.900.000 euro per l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto" scoprivo che l'Aeroporto Catullo aveva predisposto un progetto per ottenere un finanziamento dalla Regione Veneto sono andato a sollecitare il Sindaco a scrivere all'Aeroporto Catullo... e ieri mi è arrivata "per conoscenza una copia di quella lettera"... che qui sotto viene riprodotta:
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Una lettera che richiama tutte le richieste che avevo proposto nella mia comunicazione ma che è stata completata anche con richiesta di informazioni relativamente ai 4,9 milioni di euro che la società Valerio Catullo S.p.A. dovrebbe spendere (e forse non basteranno) per: "l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto" all'Aeroporto di Verona-Villafranca.
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Visto che ho ricevuto questa lettera, oggi mi sono impegnato ed invece di finire le Osservazioni alla V.I.A. dell'Ampliamento della Cava "Corte Betlemme" sono andato a cercare altre informazioni (oltre a quelle già riportate nel messaggio di giovedi) e ho cosi scoperto quanto nel seguito mi accingo a descrivervi.
Con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 4167 del 29 dicembre 2009, avente oggetto: "POR parte FESR 2007-2013 "Competitività regionale e occupazione". Azione 3.1.1 "Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati". Approvazione della procedura per la presentazione di azioni a regia regionale" su proposta dell'Assessore all'Ecologia: Giancarlo Conta (tra l'altro anche componente del Consiglio di Amministrazione della Catullo S.p.A.) e di altri Assessori, è stato deciso questo:
Con Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 sono state adottate le disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e con Regolamento (CE) 1080/2006 le disposizioni specifiche relative al FESR che interessano la politica di coesione comunitaria 2007-2013.
Con Decisione (CE) 4247 del 7 settembre 2007 la Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo Regionale, parte FESR, della Regione del Veneto.
Con deliberazione n. 3888 del 4 dicembre 2007, la Giunta regionale, ha individuato le strutture responsabili dell'attuazione delle azioni.
Il Programma è suddiviso in sei assi prioritari, tra i quali riveste una specifica importanza l'asse 3 "Ambiente e valorizzazione del territorio", il cui obiettivo specifico consiste nel valorizzare l'ambiente e prevenire i rischi.
In particolare l'azione 3.1.1. "Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati", che mette a disposizione risorse per circa 15 milioni di euro, mira all'individuazione, caratterizzazione e bonifica di terreni e acque sotterranee e superficiali e alla riqualificazione ambientale delle aree stesse al fine di consentirne il riutilizzo.
L'azione 3.1.1 interverrà su aree di proprietà pubblica (attuale o prevista), finanziando le seguenti tipologie di intervento:
_ predisposizione di piani, studi, indagini, analisi di rischio finalizzati all'individuazione e alla caratterizzazione di siti inquinati;
_ bonifica e riconversione di siti industriali abbandonati caratterizzati da situazioni di contaminazione di suoli e o falde ed ubicati in aree con criticità ambientali;
_ promozione di interventi sperimentali per l'adozione di nuove tecniche di bonifica nei siti inquinati;
_ bonifica e ripristino ambientale di altre aree storiche e dismesse, oggetto di discariche di rifiuti.
Il Programma, inoltre, sancisce che, nell'ambito dell'azione, saranno privilegiati gli interventi in aree caratterizzate da criticità ambientali (quale vulnerabilità degli acquiferi, prossimità di corsi d'acqua da tutelare, vicinanza a quartieri residenziali, degrado ambientale).
Per l'individuazione dei Soggetti beneficiari, sulla base dei criteri di selezione del POR approvati dal Comitato di Sorveglianza il 31 marzo 2008, s'intende adottare la "regia regionale" che prevede l'individuazione diretta dei beneficiari e dei progetti da cofinanziare sulla base di piani/programmi di settore e previa approvazione da parte del Partenariato istituzionale , economico e sociale, come istituito con delibera di Giunta regionale n. 3131 del 09 ottobre 2007.
I singoli interventi dovranno soddisfare i seguenti criteri di ammissibilità, approvati dal Comitato di Sorveglianza con procedura scritta del 31 marzo 2008:
_ coerenza col Piano Regionale per la bonifica delle aree inquinate;
_ rispetto del principio "chi inquina paga".
Con deliberazione n. 4067 del 30 dicembre 2008 la Giunta regionale ha istituito, ai sensi dell'art. 251 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., l'Anagrafe dei Siti da Bonificare. Strumento che, a regime, costituirà elemento essenziale per la revisione del "Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate" adottato con D.G.R. n. 157/2000 e ss.mm.ii.
Si tratta ora di applicare i pertinenti criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza con procedura scritta del 31 marzo 2008 con disposizioni e modalità che consentano di approvare una graduatoria di interventi da avviare.
Considerata la limitata disponibilità di risorse, gli interventi da finanziare saranno selezionati con riferimento ai siti di interesse nazionale e a quelli inseriti come prioritari nel Piano Regionale per la Bonifica delle Aree Inquinate adottato con D.G.R. n. 157/2000 e successive deliberazioni di Giunta regionale integrative.
A tale scopo saranno invitati a presentare richiesta di finanziamento tutti gli Enti locali inseriti in tale elenco come da Allegato A. Tali Enti dovranno fornire le informazioni necessarie alla compilazione della scheda progetto Allegato B da sottoporre al Tavolo di Partenariato.
Gli interventi ammessi saranno finanziati secondo l'ordine di priorità che segue:
1. interventi in aree caratterizzate da criticità ambientali (quali vulnerabilità degli acquiferi, prossimità di corsi d'acqua da tutelare, vicinanza a quartieri residenziali, degrado ambientale) da dimostrare con specifica documentazione;
2. interventi nei siti inquinati di interesse nazionale;
3. altri interventi nei siti individuati come prioritari nel Piano Regionale per la Bonifica delle Aree Inquinate adottato con D.G.R. n. 157/2000 e successive deliberazioni di Giunta regionale integrative;
Nell'ambito di ciascun ordine di priorità, la graduatoria terrà conto dei seguenti criteri specifici di selezione e relativi punteggi:
_ interventi che propongono BAT (Best Available Technologies); punti 4
_ prospettive di riutilizzo del sito con finalità produttive; punteggio massimo 3
_ ricadute occupazionali dirette, indirette e indotte del riutilizzo del sito; punteggio massimo 2
_eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto. punteggio massimo 1
La graduatoria sarà formulata secondo l'ordine crescente del punteggio finale ottenuto dalla somma dei punti assegnati ai criteri specifici posseduti dal singolo intervento.
A parità di punteggio sarà favorito l'intervento che presenta una fase di realizzazione più avanzata.
Il taglio ottimale di progetto ammissibile, per stralci autonomamente funzionali, è di 2 milioni di euro e non potrà comunque essere inferiore a 500 mila euro o superiore a 5 milioni di euro. Operazioni che prevedono un costo complessivo oltre tali limiti saranno oggetto di specifica valutazione di opportunità, con particolare riferimento alla disponibilità finanziaria ed alle problematiche gestionali.
Per l'ammissibilità delle spese sostenute dai beneficiari si rimanda al "Regolamento di esecuzione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione" di cui al D.P.R. 3 ottobre 2008, n. 196.
Il contributo è stabilito in una intensità massima del 75% della spesa ritenuta ammissibile per gli Enti locali e loro Consorzi, Comunità montane ed ATO, ridotta al 50% per Società a totale o prevalente partecipazione pubblica.
La richiesta di finanziamento dovrà pervenire entro il termine di 20 giorni dalla data di ricevimento del formale invito.
La Direzione Tutela Ambiente provvederà alla verifica di ammissibilità delle istanze pervenute ed alla stesura della graduatoria che, sottoposta all'esame del Tavolo di Partenariato, sarà oggetto di approvazione con successivo provvedimento di Giunta Regionale.
Il relatore conclude la propria relazione e sottopone all'approvazione della Giunta regionale il seguente provvedimento.

Una Delibera di Giunta, il cui Assessore: "Principale Relatore", ricordo essere anche Componente del Consiglio di Amministrazione dell'Aeroporto Catullo, che dopo tutta una serie di: visto... visto... visto... termina cosi:
delibera
1. Di adottare, con riferimento all'Azione 3.1.1. "Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati", la procedura a regia regionale.
2. Di approvare, quale parte integrante e sostanziale del presente atto, le disposizioni e modalità, espresse in premessa, di selezione degli interventi a regia a valere sull'Asse 3 "Ambiente e valorizzazione del territorio", Linea di intervento 3.1. "Stimolo agli investimenti per il recupero dell'ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici, Azione 3.1.1. "bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati" nonché l'Allegato A "siti individuati come prioritari" e l'Allegato B "scheda progetto".
3. Di demandare a successivo provvedimento della Giunta regionale l'approvazione della graduatoria interventi già sottoposta al Tavolo di Partenariato.
4. Di demandare a successivo provvedimento della Giunta regionale la fissazione delle modalità di attuazione e di concessione del contributo, unitamente alla determinazione dell'importo del contributo e conseguente prenotazione di spesa.
5. Di pubblicare la presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, nonché di darne idonea e tempestiva comunicazione con mezzi telematici.
A questa delibera sono poi stati allegati i seguenti documenti:
Allegato A: SITI INDIVIDUATI COME PRIORITARI
Allegato B: “Scheda progetti” per la presentazione delle proposte.
E da questo ultimo "Allegato B", evidenzio un ingrandimento della pagina 6 dove si possono leggere queste tre parole: "CHI INQUINA PAGA"... e allora mi sorge una spontane domanda... Se è stato l'Aeroporto Valerio Catullo a inquinare, perchè la Regione Veneto deve pagare il 50% della spesa che servirebbe a disinquinare l'inquinamento, le cui spese spetterebbero - per principio - a "chi inquina paga"?
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Della precedente Delibera evidenzio che il progetto ammesso a contributo regionale non doveva superare i 5 milioni di euro, pena l'esclusione dalla graduatoria e allora mi sorgono spontanee un paio di domande:
A_
"I 4,9 milioni di euro previsti dal progetto presentato dall'Aeroporto Catullo, sono stati chiesti per rimanere sotto i 5 milioni di euro, quando le somme necessarie per l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto... sarebbero invece ben maggiori?"
B_
"Quanti soldi servirebbero -veramente - da imputare a "chi inquina paga" (cioè l'Aeroporto Valerio Catullo S.pA.) per realizzare una serie di interventi finalizzati all'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto?".
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Altre considerazioni in merito a questo aspetto le ho già scritte in questo messaggio: "Aeroporto: 4.900.000 euro per l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto" e pertanto ora concludo con l'elenco delle principali deliberazioni citate in merito a questo argomento:
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DGRV n. 4067 del 30 dicembre 2008
Istituzione dell'Anagrafe dei Siti da Bonificare ai sensi del D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 e ss.mm.ii.
Allegato "A":
Anagrafe dei Siti da Bonificare" D.Lgs. n. 152 del 23 Aprile 2006
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DGRV n. 4167 del 29 dicembre 2009
POR parte FESR 2007-2013 "Competitività regionale e occupazione". Azione 3.1.1 "Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati". Approvazione della procedura per la presentazione di azioni a regia regionale.
Allegato A:
SITI INDIVIDUATI COME PRIORITARI
Allegato B:
“Scheda progetti” per la presentazione delle proposte.
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DGRV n. 1193 del 23 marzo 2010
POR Parte FESR 2007-2013 "Competitività regionale e occupazione" Asse 3 Ambiente e valorizzazione del Territorio - Linea di intervento 3.1 Stimolo agli investimenti per il recupero dell'ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici - Azione 3.1.1 "Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati". Cod. Azione 2A311. Approvazione graduatoria interventi.
Allegato "A":
"Graduatoria degli interventi ammessi a contributo Regionale".
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Altre informazioni e altri siti web:
Sito web: "Competitività Regionale e Occupazione (CRO) - parte FESR (2007-2013)"
Sito web: "Documenti di Programmazione":
Programma Operativo Regionale (POR) FESR Con decisione CE (2007) 4247 del 07/09/2007 la Commissione Europea ha approvato il Piano Operativo Regionale Obiettivo "Competitività Regionale e Occupazione" - parte FESR (2007-2013).
Programma Operativo Regionale
Decisione della Commissione europea CE (2007) 4247
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Sito web: "Bonifica siti inquinati" dal quale si apprende che al fine di rendere più agevole la comprensione delle problematiche correlate al tema delle bonifiche di siti inquinati era stata consigliata la consultazione di alcuni approfondimenti di seguito pubblicati:
Il nuovo sistema di analisi del rischio introdotto con il d.lgs. 152/2006
Definizioni
Obbligo di bonifica
Le nuove procedure di intervento e controllo introdotte dal d.lgs. n. 152/2006
Bonifiche di iniziativa pubblica.
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Decreto 212 del 13.10.2009 Anagrafe dei siti potenzialmente contaminati.
Allegato A al D.212-2009 - Contenuti informativi
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Tutto questo materiale oggi l'ho scritto come promemoria che mi sarà necessario a riscrivere alla Commissione Europea evidenziando che forse le... MODIFICHE O ESTENSIONI CONTROVERSE COME SEGNALATE DAL SOTTOSCRITTO, HANNO CREATO NOTEVOLI RIPERCUSSIONI SULL’AMBIENTE... tanto che ora è necessario spendere quasi 5 milioni di euro per l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto.
E se le somme necessarie per eliminare l'inquinamento dovessero essere... due o tre volte... i 4,9 milioni, "chi è che paga questo disinquinamento", paga l'Aeroporto Catullo S.p.A nel rispetto del principio "CHI INQUINA PAGA"... o paga sempre (al 50%) la Regione Veneto... cioè noi?
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Un'ultima domanda...
Posso avere un RISCONTRO - a quanto oggi scritto - anche dal Dirigente Responsabile dell'Ufficio Ecologia del Comune di Sommacampagna che è anche il Delegato del Sindaco nella Commissione Aeroportuale Ambientale?
Sarei curioso di sapere se all'Ufficio Ecologia è stato depositato questo progetto di disinquinamento e/o se la Commissione Ambientale Aeroportuale... sia stata informata che ci sono inquinamenti da eliminare/ridurre... per quasi 5 milioni di euro.
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