Aeroporto: 4.900.000 euro per l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto

Ieri sera... da un lettore di ViViCaselle, ricevo un messaggio: "hai letto la delibera 1193 del 23 Marzo 2010?"... io rispondo "NO... ma a cosa si riferisce"... il lettore - uno dei più assidui frequentatori di ViViCaselle" mi scrive di nuovo "riguarda l'Aeroporto ed è una Delibera della Regione Veneto".
E cosi, dopo aver rigraziato il lettore di ViViCaselle, ho cominciato a cercare e ho scoperto che l'oggetto delle DGRV 1193 del 23.03.2010 è questo: "POR Parte FESR 2007-2013 "Competitività regionale e occupazione" Asse 3 Ambiente e valorizzazione del Territorio - Linea di intervento 3.1 Stimolo agli investimenti per il recupero dell'ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici - Azione 3.1.1 "Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati". Cod. Azione 2A311. Approvazione graduatoria interventi". Un oggetto kilometrico che parla di siti inquinati e di rischi naturali e tecnologici... dove, nell'elenco c'è anche "Aeroporto Valerio Catullo di Verona-Villafranca" e completamento di questa delibera c'è anche una TABELLA ALLEGATA che qui sotto riproduco:.
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Dalla quale tabella apprendo per per... "l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto" l'Aeroporto Catullo deve spendere 4.900.000 euro, e che la Regione a fronte di questa "necessità" concede ai "nostri aeroportuali"... un contributo del 50% pari a 2.450.000 euro (a fondo perduto?).
Prima domanda...
MA CHE ACCIDENTI HANNO COMBINATO I "NOSTRI AEROPORTUALI" PER DOVER SPENDERE QUASI "NOVE MILIARDI DELLE VECCHIE LIRE" PER ELIMINARE DELLE "CONTAMINAZIONI IN ATTO"?
Allora cerco altre informazioni e scopro questo sito web: "Competitività Regionale e Occupazione (CRO) - parte FESR (2007-2013)" poi in questo sito trovo un sottomenù: "Documenti di Programmazione" dove c'è scritto questo:
Programma Operativo Regionale (POR) FESR Con decisione CE (2007) 4247 del 07/09/2007 la Commissione Europea ha approvato il Piano Operativo Regionale Obiettivo "Competitività Regionale e Occupazione" - parte FESR (2007-2013).
Programma Operativo Regionale [file pdf 2,3 MB]
Decisione della Commissione europea CE (2007) 4247 [file pdf 54 kB]
Clicco sul primo documento e vado a pagina 169 dove leggo questo:
ASSE PRIORITARIO 3: AMBIENTE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO
Riferimento alle priorità individuate dai documenti normativi e di programmazione comunitari, nazionali e regionali.
Reg. FESR 1080/06:
art. 5.2.a: stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente fisico, inclusi i siti e i terreni contaminati, desertificati e la riconversione dei siti industriali in abbandono art. 5.2.b promozione dello sviluppo di infrastrutture connesse alla biodiversità e di investimenti in siti Natura 2000, ove ciò contribuisca allo sviluppo economico sostenibile e/o alla diversificazione delle zone rurali.
art. 5.2.e: sviluppo di piani e misure volti a prevenire e gestire i rischi naturali (ad esempio la desertificazione, la siccità, gli incendi e le alluvioni) e i rischi tecnologici.
art. 5.2.f: tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale a sostegno dello sviluppo socioeconomico e promozione dei beni naturali e culturali in quanto potenziale per lo sviluppo del turismo sostenibile.
art. 10: Zone che presentano svantaggi geografici e naturali Decisione Orientamenti Comunitari: 1: rendere più attraenti gli Stati Membri, le regioni e le città migliorando l’accessibilità, garantendo una qualità e un livello adeguati di servizi e tutelando l’ambiente
Priorità QSN:
3.1.2 Accrescere la capacità di offerta, la qualità e l’efficienza del servizio idrico, e rafforzare la difesa del suolo e la prevenzione dei rischi naturali.
4.1 Trasformare in vantaggio competitivo l’insieme delle risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, per aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile.
4.1.1 Valorizzare la rete ecologica e tutelare la biodiversità per migliorare la qualità dell’ambiente, e promuovere opportunità di sviluppo economico sostenibile
5.1 Valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare la qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile.
Priorità Documento Strategico Regionale: Ambiente e prevenzione dei rischi.

Poi a pagina 172 leggo questo:
Obiettivi dell’asse 3 sono, di conseguenza, articolati e comprendono: la preservazione e il miglioramento dell’ambiente, allo scopo di contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici, di ridurre il rischio e valorizzare, in termini di sostenibilità, le risorse naturali e culturali quali attrattori per lo sviluppo. Per raggiungere questo obiettivo l’asse interviene, sul recupero ambientale, sulla prevenzione dei rischi, sulla valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e naturale.
Poi a pagina 173 leggo quest'altro:
4.3 Attività
Linea di intervento 3.1: Stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici
Da tempo, la regione del Veneto si è posta l’obiettivo della "sostenibilità dello sviluppo", derivante dalla constatazione che la prosecuzione dei processi antropici è condizionata al grado di incidenza degli stessi sull'assetto territoriale e ambientale.
Gli interventi che in tale contesto si vogliono promuovere riguardano da un lato la difesa del suolo dal rischio tecnologico o di abbandono, dall’altro la conservazione in ambito urbano di un importante patrimonio edilizio da destinare alle attività produttive sperimentali. Denominatore comune è la considerazione che il suolo è una risorsa non riproducibile e che la contaminazione e/o l’abbandono provocano impatti ambientali e socio-economici a scala regionale.
Ai fini della difesa del territorio regionale, dovranno essere adottati strumenti per contrastare i fenomeni di dissesto idrogeologico ed erosione costiera. Dovranno essere intraprese azioni di controllo sugli stabilimenti e sulla gestione dell'emergenza e del rischio industriale, con particolare attenzione all’area industriale di Porto Marghera.

E a pagina 174 leggo questo altro paragrafo dove si evidenzia "CHI INQUINA PAGA":
Azione 3.1.1: Bonifica e ripristino ambientale di siti inquinati, ivi compresi i siti industriali abbandonati
Nel rispetto del principio di “chi inquina, paga”, l’azione mira all’individuazione, caratterizzazione e bonifica di terreni e acque sotterranee e superficiali inquinati e alla riqualificazione ambientale delle aree stesse al fine di consentirne il riutilizzo.
L’azione interverrà su aree di proprietà pubblica nel quadro dei piani di bonifica, con priorità per i siti inclusi nel Piano nazionale, qualora non già oggetto di contributi, e finanzierà le seguenti tipologie di intervento:
· Predisposizione di piani, studi, indagini, analisi di rischio finalizzati all’individuazione e alla caratterizzazione di siti inquinati
· Bonifica e riconversione di siti industriali abbandonati caratterizzati da situazioni di contaminazione di suoli e/o falde ed ubicati in aree con criticità ambientali.
· Promozione di interventi sperimentali per l’adozione di nuove tecniche di bonifica nei siti inquinati.
· Bonifica e ripristino ambientale di altre aree storiche e dimesse, oggetto di discariche di rifiuti.
Saranno privilegiati gli interventi in aree caratterizzate da criticità ambientali (quali vulnerabilità degli acquiferi, prossimità di corsi d’acqua da tutelare, vicinanza a quartieri residenziali, degrado ambientale). Le azioni mirano all’ individuazione, caratterizzazione e bonifica di terreni e acque sotterranee e superficiali e alla riqualificazione ambientale delle aree stesse al fine di consentirne il riutilizzo.

Evidenzio quello che c'è scritto Tabella della riga dell'Aeroporto sotto la colonna: "avanzamento" che stabilisce che gli Aeroprotuali sono ancora allo "studio di fattibilità".
Adesso non tempo di approfondire la questione, ma dato che la tabella sopra evidenziata termina con una una nota: " * Criterio specifico di selezione relativo a: eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto" che identifica tutti i finanziamenti erogati, posso - per ora chiedermi - che cosa deve fare l'Aeroporto Catullo con 4.900.000 euro per l'eliminazione/riduzione a livelli sostenibili da un punto di vista sanitario e ambientale delle contaminazioni in atto? Che accidenti di contaminazioni ci sono in atto da dover spendere 4,9 milioni di euro?
Ma se nelle prime righe dell'ultimo capitolo ricopiato c'è scritto questo "Nel rispetto del principio di “chi inquina, paga”, l’azione mira all’individuazione, caratterizzazione e bonifica di terreni e acque sotterranee e superficiali inquinati e alla riqualificazione ambientale delle aree stesse al fine di consentirne il riutilizzo"... se ha inquinato l'Aeroporto (cioè LORO)... perchè la Regione (cioè NOI) deve pagare il 50% per il disinquinamento?
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Devo scoprire che stanno combinando gli Aeroportuali... alla prossima puntata

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