Mi permettete una domanda? Perchè, per il Comitato "No Cava Betlemme", che inquinerebbe Caselle... ci sarebbe solo la Cava?

Questa mattina sono andato in Stazione a prendermi un biglietto per il treno... Tornando a casa mi sono fermato a fare benzina nell'area di servizio che c'è sulla Tangenziale che dalla città arriva fino a Verona Nord... e mentre facevo benzina... sentivo... che nella Cava vicina... c'era del rumore... Finisco di fare benzina... sposto l'auto e vedo un bel pennacchio di vapore (o altro) che viene su dalla cava... dove dentro quella cava c'è anche un impianto per la produzione di Asfalto.
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Mercoledì 17 marzo 2010 avevo scritto questo messaggio: "Ieri mi sono stressato a scrivere una richiesta di Accesso agli Atti e oggi mi riposo. Posso riposarmi oggi? E non scrivo null'altro!!!" e in quel messaggio avevo inserito la copertina di una richiesta di Accesso agli Atti proprio su quella Cava. Ma il mio interesse è relativo alla Cava, credevo che l'impianto fosse ormai in disuso e che fosse stato smantellato.
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Come vedete dalla sovrastante immagine, quell'impianto per la produzione di Asfalto, si trova a 1.580 metri dal confine di Caselle e ancora meno dal confine del Comune di Sona... e se poi pensate che per la maggior dei giorni dell'anno, la direzione del vento è da Nord-Est... mi sono posto la domanda... non è che abbiamo un "NORD BITUMI 2"... con altro inquinamento che viene da Est?
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Allora mi collego all'Albo Pretorio del sito web della Provincia di Verona e cerco le Determine dei Dirigenti e trovo la Determinazione n. 623/06 del 21 gennaio 2006 che riguarda l'Autorizzazione alle emissioni in atmosfera prodotte dall'impianto di produzione conglomerato bituminoso, vagliatura fresato, frantumazione porfido e ghiaia dell'impresa Biondani T.M.G. S.p.A. nel Comune di Verona in via Lugagnano - loc. Casona - fraz. S.Massimo.
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A dir la verità il primo documento trovato nella ricerca sul sito web della Provincia era stata la Determinazione n. 559/10 del 03 febbraio 2010 che aveva questo oggetto: Approvazione del progetto ed autorizzazione alla realizzazione di un impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi presso “Cava Casona” in via Lugagnano – Verona, presentato dalla ditta Biondani T.M.G. S.p.a., con sede legale in via Bacilieri, 6 nel Comune di Verona.
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E dal suddetto documento si legge questo: "In data 26 marzo 20093 la ditta Biondani T.M.G. S.p.a. ha presentato alla Provincia di Verona, domanda di compatibilità ambientale e di approvazione del progetto definitivo relativo all’adeguamento dell’impianto di recupero di rifiuti inerti non pericolosi di cui all’oggetto, ai sensi dell’art. 23 della L.R. n. 10/99. L’istanza è stata successivamente integrata, su richiesta dell’Ufficio Provinciale V.I.A., con ulteriore documentazione pervenuta in data 29 gennaio 2009."
Domanda... visto che noi siamo "sottovento" di detto impianto, ma sopratutto come Comune... siamo entro un raggio di 2 km dal suddetto impianto, perchè quel progetto non è stato presentato anche nel Comune di Sona e di Sommacampagna, nell'iter di approvazione della V.I.A.?
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Fatto stà che di Domenica mattina... all'interno di Cava Casona... l'impianto per la produzione del Bitume (o Asfalto) era in funzione. Allora ho ripreso la tangenziale, sono ritornato verso Verona e sono uscito e mentre stavo andando verso Lugagnano... un autocarro esce dalla Cava Casona e cosi ci vado dietro... per vedere dove andava di domenica presto.
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L'autocarro, pieno di Asfalto, uscendo dalla Cava gira verso Lugagnano, poi gira a destra fino ad arrivare alla Strada Regionale n° 11, poi al semaforo girava a sinistra, la percorreva per 5/6 km e poi arrivato in località Crocioni, gira per Sommacampagna e poi dopo 3 km... il camion entrava al casello dell'Autostrada "A4"... quel casello che è sul nostro territorio.
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Per adesso mi limito a questa segnalazione, ma ora credo ci vorrà una nuova richiesta di Accesso agli Atti, visto che, a mio avviso, detta approvazione sottoposta a V.I.A. potrebbe anche essere illegittima considerato che i "Comuni Interessati" non sono stati coinvolti nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale dell'Impianto recupero di rifiuti inerti. Ma se sono rifiuti inerti perchè questo progetto è stato sottoposto a VIA?. E un impianto per la produzione di Asfalto... non deve essere sottoposto a V.I.A.?
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Il Comitato "No Cava Betlemme", non sarebbe curioso di sapere che esce dal Camino dell'Impianto per la produzione del Bitume? Secondo la SITEB – Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade un impianto non sarebbe pericoloso per la Salute Pubblica. Ma una opinione diametralmente opposta... la si può leggere sul Blog del Comitato No al Bitume, in un messaggio che ha questo titolo: Cos’è un impianto per la produzione di asfalto?... dove si legge questo:
Come già accennato è stata segnalata da più parti la carenza di studi sulle conseguenze delle emissioni delle fabbriche di asfalto nella popolazione, ma sono numerose le analisi svolte tra i lavoratori del settore.
I principali inquinanti sono:
•Materiale particellare (PM10 e PM 2,5).
Si indicano anche come polveri fini o finissime o più comunemente come polveri sottili e penetrano nell’apparato respiratorio tramite inalazione. Più il particolato è fine più è pericoloso perché si spinge in profondità (le particelle inferiori ai 2,5 μm arrivano fino agli alveoli).
•Composti organici volatili (VOC).
Rientrano in questa categoria 300 composti con diverse caratteristiche chimico-fisiche. Sono definiti volatili per la tendenza a evaporare a temperatura ambiente. Tra questi ci sono alcune sostanze di accertata tossicità/cancerogenicità come gli idrocarburi aromatici (il benzene e i suoi derivati) e gli aldeidi (in primo luogo la formaldeide).
•Idrocarburi policiclici aromatici (IPA).
Sono composti poco volatili che non si sciolgono nell’acqua e tendono ad accumularsi nei tessuti adiposi degli organismi. Nell’aria si propagano in parte in forma gassosa e in parte sono trasportati dalle polveri sottili. Alcuni IPA sono stati riconosciuti come cancerogeni dall’Unione Europea e dall’EPA (Environmental Protection Agency).
L’Unione Europea classifica come cancerogeni di categoria 2 con frase di rischio R 45 (Può provocare il cancro) i seguenti IPA: Benzo[a]pirene, Benzo[a]antracene, Benzo[e]acefenantrilene, Benzo[j]fluorantene, Benzo[k]fluorantene, Benzo[a,h]antracene, Crisene, Benzo[e]pirene.
Una direttiva della Comunità Europea specifica che non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportano un rischio per la salute umanai.
Gli IPA sono poco solubili in acqua e dunque quando arrivano in ambiente acquatico si depositano principalmente nei sedimenti. Questo comporta che da un lato gli IPA vengono immobilizzati, ma dall’altro questi vengono lentamente rilasciati. Di norma gli IPA si trovano in basse quantità nelle acque potabili. La necessità di più approfondite verifiche a questo proposito è segnalata anche dalla direttiva CE 107/2004: “occorre tenere conto dell’accumulo di queste sostanze nel suolo e della protezione delle acque freatiche. Per agevolare la revisione della presente direttiva nel 2010 la Commissione e gli stati membri dovrebbero promuovere la ricerca sugli effetti di arsenico, cadmio, mercurio, nickel e Idrocarburi Policiclici Aromatici sulla salute umana e l’ambiente, segnatamente attraverso la deposizione.”
Per produrre l’asfalto in passato si usava anche il catrame, un derivato dalla distillazione del carbon fossile che ha un contenuto di IPA 10.000 o 100.000 volte maggiori del bitume. Il riciclo del vecchio asfalto sfresato (se non controllato) potrebbe portare un consistente inquinamento.
•Ossidi di Azoto (NOx).
Il biossido di azoto ha un potere irritante e favorisce la formazione di inquinanti secondari come l’ozonovi. Non è facile distinguere gli effetti del biossido di azoto dagli altri inquinanti che derivano dalle combustioni e con i quali si trova associato. E’ comunque stato registrato un peggioramento dei problemi all’apparato respiratorio, soprattutto nella popolazione infantile, in presenza di concentrazioni di biossidi di azoto.
•Ossidi di Zolfo (SOx).
Sono nocivi per gli uomini soprattutto perché tendono a formare l’acido solforoso; sono dannosi anche per le piante e ne rallentano la crescita anche a basse concentrazioni.
•Ossidi di Carbonio (COx).
•Metalli pesanti.
Un rapporto relativo a impianti di produzione di asfalto negli USA ha registrato la presenza di metalli pesanti (antimonio, arsenico, berillio, cadmio, cromo, cobalto, manganese, mercurio, nichel, piombo e selenio).
Aggiungiamo inoltre che l’olio combustibile BTZ e gli oli diatermici utilizzati in alcuni impianti per riscaldare il bitume sono riconosciuti sicuramente come cancerogeni.

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A questo punto... chi ha ragione? Un impianto per la produzione di Asfalto è una industria insalubre si o no? Se il Comitato No Cava Betlemme volesse approfondire io mi metto a disposizione e cosi... approfondisco con loro.
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Perchè, per il Comitato "No Cava Betlemme", che inquinerebbe Caselle... ci sarebbe solo la Cava Betlemme? Un impianto per produrre l'Asfalto... nell'aria... manda essenza di lavanda?

Commenti

  1. ha una durata nel tempo l'autorizzazione alla realizzazione di un impianto di recupero rifiuti inerti non pericolosi o una volta approvata è eterna?

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    1. La durata dell'autorizzazione... essendo un'autorizzazione è scritta nell'autorizzazione

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