Se: "Pm10, Verona... maglia nera in Veneto", può essere che: "Pm10, Caselle... maglia nero «metallizzato» in Provincia"?

Quando nel maggio 2003 la centralina per la rilevazione della qualità dell'aria e ovviamente dei vari agenti inquinanti, era posta in Corso Milano... i dati rilevati erano come quelli riprodotti nella sottostante tabella. Poi successivamente, nel maggio 2007, detta centralina, è stata spostata di qualche centinaio di metri e... dall'essere prossima a quella trafficata strada... l'apparecchiatura di rilevamento è stata posizionata nei pressi di un parco a verde pubblico... e come per incanto la qualità dell'aria rilevata è migliorata. Chissà mai perchè.
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Oggi sull'Arena c'è un articolo che tra titoli e sottotitoli, cosi è stato sintetizzato: Con 104 giorni sopra il limite massimo di polveri sottili, la città rischia di incorrere in sanzioni europee. Pm10, Verona maglia nera in Veneto. L’assessore Sboarina: «Ma il valore medio nei giorni di superamento è in netto miglioramento». Dopo questa dichiarazione come riportata sull'Arena, sorge spontanea una domanda: Ma è migliorata la qualità dell'aria o i dati sono migliori solo e in conseguenza ad una migliore posizione della centralina, lontana dalle strade? In ogni caso i dati della qualità dell'Aria, come rilevati dalle Centraline dell'ARPAV sono "certificati" come riportati nella sottostante tabella: nel 2009 gli "sforamenti" sono stati "solo" 104, quando (come scritto nell'articolo) nel 2005, detti sforamenti erano stati 200. Un netto miglioramento che forse dipende dal fatto che la centralina dell'ARPAV... da una strada trafficata è stata spostata in mezzo al Verde? Mahh!!!
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Dopo quell'unica volta del 2003, a Caselle non sono mai più state installate centraline per la rilevazione della qualità dell'Aria. E da come è evidente dalla sottostante immagine, le centraline ARPAV per rilevare l'inquinamento dell'aria - quando va bene - sono ubicate ad almeno 5 km da caselle. Peccato però che l'Aeroporto Catullo, le Autostrade A4 e A22 e il loro "incrocio", sono comprese tra una distanza di... "300 metri" e entro... "poco più di un km" dal centro del paese.
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Premesso questo ora riproduciamo l'Articolo dell'Arena a titolo: Pm10, Verona maglia nera in Veneto.
Verona nel 2009 è stata la città del Veneto che ha registrato il maggior numero di superamenti (104) del livello massimo consentito di polveri sottili (Pm10) nell’aria, cioè 50 microgrammi per metro cubo d’aria. Più in generale nei sette capoluoghi del Veneto il Pm10 è stato stazionario per quanto riguarda i giorni di superamenti, e in calo nelle medie annuali nei capoluoghi del Veneto. Questo è il quadro tracciato da Legambiente Veneto confrontando i valori 2009 con gli anni precedenti. Verona è seguita da Padova (102), Venezia (92), Vicenza e Rovigo (83) e Treviso (71). «Salva» solo Belluno con 23. «Attenzione però», avverte Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto, «il Pm10 resta ancora pericolosamente al di là dei limiti consentiti. Infatti per legge il limite giornaliero non deve essere superato più di 35 volte l'anno. I raffronti, elaborati da Giovanni Coffaro di Legambiente, su dati Arpav, non lasciano dubbi. Il Veneto è quindi sanzionabile dall’Ue. La via maestra per ridurre le emissioni inquinanti è ridurre in modo strutturale il traffico, potenziando poi il trasporto pubblico».
L’assessore all’ecologia Federico Sboarina replica dicendo che «è vero, ma è anche vero che negli ultimi anni i superamenti non sono mai saliti oltre i 104 giorni, mentre nel 2005 erano oltre 200. La legge dice che non si devono superare per oltre 35 volte i 50 microgrammi e sottolineo allora che a Verona la media giornaliera su base annua è inferiore ai 40 microgrammi, quest’anno per la prima volta, il che significa che la situazione generale è in netto miglioramento». Il Comune quindi, «continuerà a spingere per il ricambio dei bus pubblici, delle caldaie, con il bike sharing e il city logistic, cioè il piano di parcheggi in Fiera e allo stadio collegati alla città da bus navetta. In primavera avremo pronto il piano dell’aria predisposto dall’Università di Trento. E sottolineo la copertura del Bentegodi con pannelli fotovoltaici, che significa 550 tonnellate di anidride carbonica in meno nell’atmosfera».

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Letto tutto questo mi sorge spontanea... una domanda: Quante volte, in un anno, vi è stato il superamento delle Pm10 a Caselle?
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Non vedo l'ora di leggere il "Piano dell'Aria" predisposto dall'Università di Trento per leggere quali azioni sono state previste per il comune di Sommacampagna
(nella media) e per Caselle (come dettaglio).
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Spostiamo... Caselle, copriamo... l'Autostrada o, chiudiamo... l'Aeroporto?

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