Oltre alla TAV, anche gli Aeroporti hanno qualche problema con la V.I.A. e questo viene ricordato anche "Aero Habitat" in una news di oggi, a titolo: "Aeroporto di Venezia, masterplan e una interrogazione vs la V.I.A. a fette" e con sottotitolo: "La nuova V.I.A. UE la vieta dal 2017, nel frattempo cosa potrebbe accadere? Il ruolo di ENAC". Una news che riprende una Interrogazione a risposta immediata del Consigliere Regionale di S.E.L.: Pietrangelo Pettenò.

Visto che oggi NON scriviamo della TAV ma scriviamo della VIA dell'Aeroporto di Venezia , anzi sulla mancanza della VIA dell'Aeroporto Marco Polo (VIA che manca anche all'Aeroporto di Verona), prima, ricordiamo alcuni ultimi messaggi relativi alla VIA, pubblicati negli ultimi 30 giorni, che hanno anche attinenza con la SAVE SpA che gestisce l'Aeroporto di Venezia.
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Martedi 30 Settembre
Errare umanum est, perseverare autem diabolicum, et tertia non datur. (Errare è umano, ma perseverare è diabolico, e la terza possibilità non è concessa). Dopo il 3 a 0 della Commissione VIA Nazionale (tre pareri negativi) contro l'Ampliamento dell'Aeroporto di Treviso, il "Diavoletto" Presidente di Save SpA, ora ci riprova con l'Aeroporto di Venezia dove - per evitare una VIA del Masterplan del Piano di Sviluppo Aeroportuale, adotta la tecnica del "Salami Slicing" (chiedere una VIA per stralci) e cosi - per SAVE - andrà a finire 4 a 0.
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Venerdi 3 Ottobre 2014
Dopo la "caxxata" che ha combinato per l'Aeroporto di Treviso (tre pareri negativi per l'Ampliamento dell'Aeroporto Antonio canova), a quanto pare la SAVE SpA, ne sta combinando un'altra delle sue, presentando una ISTANZA di VIA per l'Aeroporto di Venezia, una VIA che - sicuramente - verrà bocciata e che otterrà un parere NEGATIVO dalla Commissione VIA Nazionale. La "caxxata" è talmente grande-grossa... che - per presentare le Osservazioni alla VIA - potrò perfino risparmiarmi di prendere visione dei 191 documenti allegati alla richiesta e di cavarmela con solo 4/5 ore di lavoro, invece di 4/5 settimane se dovessi leggermi ed osservare il tutto. 
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Mercoledi 8 Ottobre 2014
Se per l'ampliamento dell'Aeroporto di Venezia, l'ENAC approva un Masterplan al 2030 da 1.764 milioni di euro, ma poi presenta una Istanza di VIA per un Masterplan al 2021 da soli 360 milioni di euro, non è che ENAC sta tentando di Violare la VIA con la tecnica del Salami Slicing e pertanto posso presentare delle Osservazioni alla VIA che mettono in evidenza questo tentativo?
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Domenica 12 Ottobre 2014
Se in un'intervista al Presidente di SAVE SpA - riportata ieri sul Corriere di Verona in un articolo con questo titolo: "Marchi: Porteremmo sviluppo e lavoro. Subito intesa con Bergamo e Brescia" - l'articolo poi inizia con questa frase: "Ha il 35 per cento, ma parla già da padrone"... credo che - da ieri - deve essere "ben chiaro" che all'Aeroporto Catullo... comanda la SAVE SpA e allora mi chiedo... 
Se nel presentare delle Osservazioni alla VIA dell'Aeroporto di Venezia, oltre a scrivere... "perdo tempo" anche a realizzare dei "disegni a colori" (per meglio spiegare i concetti che voglio esprimere) ma se poi sul sito web del Ministero dell'Ambiente pubblicano documenti in "bianco-nero" che diventano incomprensibili... posso chiedere che siano pubblicati i documenti "a colori"? 
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Lunedi 28 Ottobre 2014
La minaccia di Marchi «Chiudo l’aeroporto»... «Un parere interlocutorio frutto del lavoro di incompetenti. Se si andrà avanti su questa strada non resterà altro da fare che chiudere l’aeroporto di Treviso e spostare tutto a Venezia (o a Verona?)». Ecco cosa pensa il Presidente di SAVE in merito alla Commissione VIA Nazionale che ha bocciato l'Ampliamento dell'Aeroporto di Treviso. 
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Di questo articolo - come sopra riprodotto - ho già scritto nei giorni scorsi e se oggi scrivo in merito alla questione VIA degli Aeroporti Veneti è perchè, ieri, sull'Arena di Verona hanno pubblicato questo articolo: "Catullo, il rilancio passa da Bergamo e Venezia" con questo sottotitolo: "Simioni: «Nuovo capitolo nel sistema aeroportuale del Nord Est». Arena: «Molti cantieri per il 2015»" di cui evidenzio questa frase: 
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Crescita e sviluppo sono ora i temi dominanti al Catullo, fa capire il presidente Arena, ora che c'è più liquidità e, quindi, più possibilità di fare investimenti. Per Villafranca, in particolare, c'è l'idea di ristrutturare le aree degli arrivi e delle partenze dei passeggeri, facendo in modo che siano nelle stessa zona, su due piani, come avviene in quasi tutti gli aeroporti. «Nel 2015 vedremo aprirsi diversi cantieri», ha precisato Arena.
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Letto il sottotitolo e letto quindi la dichiarazione del Presidente della Catullo SpA, Arena, sul fatto che "Nel 2015 vedremo aprirsi diversi cantieri" all'Aeroporto di Verona, il sottoscritto, nutre seri dubbi, visto che prima di approvare i progetti, serve, minimo, una procedura di "screening" (Verifica di Assoggettabilità alla V.I.A.), ma spero invece che finalmente il nostro aeroporto sia sottoposto alla Procedura di V.I.A. totale e completa a partire dal 16 Marzo 1999 e questo c'è lo ricorda anche Aero Habitat in una loro news oggi pubblicata.
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Oltre alla TAV anche gli Aeroporti, hanno qualche problema con la V.I.A. e questo lo ricorda anche Aero Habitat in un articolo a titolo: "Aeroporto di Venezia, masterplan e una interrogazione vs la V.I.A. a fette" e con sottotitolo: "La nuova V.I.A. UE la vieta dal 2017, nel frattempo cosa potrebbe accadere? Il ruolo di ENAC", che riprende una interrogazione del Consigliere Regionale Pietrangelo Pettenò di SEL.
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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
NONA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA 

LA GIUNTA SI ATTIVI AFFINCHÈ ENAC RITIRI L’ISTANZA DI V.I.A. PER L’AMPLIAMENTO DELL’AEROPORTO DI VENEZIA
Presentata il 23 ottobre 2014 dal cons. PettenòPremesso che:con avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 85 del 28 luglio 2014, SAVE S.p.A., società che gestisce l’aeroporto di Venezia, ha promosso l’appalto del primo lotto dei lavori per l’ampliamento del terminal passeggeri;in data 30 settembre 2014 l’Ente Nazionale Aviazione Civile ha presentato istanza di V.I.A. relativa al primo stralcio dei lavori relativi al Contratto di Programma ENAC-SAVE autorizzato con D.P.C.M. del 28 dicembre 2012: questa istanza è stata denominata “Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera – Master Plan 2021”;visto che:il Master Plan relativo all’aeroporto di Venezia approvato dall’ENAC ha tuttavia come orizzonte temporale l’anno 2030 per un importo complessivo delle opere di 1764 milioni di euro: ENAC così ha presentato pertanto un’istanza di V.I.A. parziale, in quanto riguarda solo una parte dei lavori complessivi per un importo di “appena” 360 milioni di euro con scadenza nel 2021, quando la legge in vigore prevede che debba essere valutato l’intero progetto;non risultano essere stati coinvolti nel procedimento di V.I.A. come enti interessati, i comuni di Cavallino Treporti, Jesolo, Meolo, Roncade e Casale sul Sile -oltre alla Provincia di Treviso-, comuni sorvolati e interessati dalle rotte aeree e pertanto soggetti a potenziale inquinamento acustico e atmosferico di origine aereonautica, come si evince dalle tavole allegate al Master Plan;dato che:il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la nuova Direttiva V.I.A 2014/52/UE nella quale si richiamano, tra i vari, i seguenti punti chiave:
·         conflitto di interessi: è indispensabile assicurare l’assoluta indipendenza dell’autorità competente dal committente;
·         salami slicing: bisogna considerare l’effetto cumulativo dell’impatto ambientale di più progetti nella stessa zona, contrastando lo spacchettamento di un singolo progetto in sotto-progetti al fine di evitare l’obbligo di valutazione ambientale complessiva;
·         coinvolgimento del pubblico: è necessario rafforzare il ruolo degli interessati in tutte le fasi della procedura, promuovendo il dialogo tra i vari soggetti pubblici e privati, rendendo così l’iter chiaro e trasparente;

di conseguenza:
l’ENAC non può essere il proponente dell’istanza di V.I.A. in quanto è l’ente pubblico a cui spetta il controllo e la vigilanza sulle attività svolte dai gestori degli aeroporti: siamo in presenza di un evidente caso di conflitto d’interesse da parte di ENAC, nel contempo “controllore e controllato”;
dovrebbe essere sottoposto a V.I.A. l’intero Master Plan e non solo alcune parti: si tratta di un palese caso di salami slicing, quando è evidente che l’intero progetto deve essere soggetto ad una “complessiva” procedura di V.I.A.;
il mancato coinvolgimento nel procedimento di V.I.A. dei comuni di Cavallino Treporti, Jesolo, Meolo, Roncade e Casale sul Sile, oltre alla Provincia di Treviso, comporterebbe in ogni caso il ritiro dell’istanza: la stessa giurisprudenza amministrativa, del resto, ha stabilito che il mancato coinvolgimento dell’ente locale il cui territorio sia potenzialmente interessato dalla propagazione di inquinanti comporta l’illegittimità del giudizio favorevole di compatibilità ambientale (ex plurimis TAR Veneto, Sez. III – 02 febbraio 2010, n. 304); 
richiamato:
l’art. 3-ter del D.Lgs 16 gennaio 2008, n. 4, il quale prevede che la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva e della correzione dei danni causati all’ambiente, nonché al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale; 

ciò premesso:
il sottoscritto consigliere chiede che la Giunta regionale intervenga presso il Ministero dell’Ambiente ed ENAC affinché sia ritirata l’istanza di V.I.A. denominata “Aeroporto Internazionale di Venezia Tessera - Master Plan 2021”, avviando nel contempo un processo partecipato e condiviso con enti locali e cittadini organizzati in cui affrontare le questioni legate allo sviluppo aeroportuale che deve essere innanzitutto compatibile sul piano sociale e ambientale.
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Letta questa interrogazione, ovviamente la condivido, visto che di fatto, ricalca le mie Osservazioni alla VIA relative al Masterplan dell'Aeroporto di Venezia, già inviate e già pubblicate sul sito web del Ministero dell'Ambiente.
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Ricordato questo concludiamo con una serie di articoli relativi all'Aeroporto di Venezia.
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Visto che abbiamo iniziato citando un articolo dell'Arena di ieri, parrebbe essere azione logica se concludiamo con un'altro articolo sull'Arena di oggi... a titolo: "Catullo, dopo l'arrivo di Save. Bassetti lascia la direzione" con sottotitolo: "Italocanadese, era arrivato nel 2012 come «il Marchionne» degli scali per il risanamento: «Vado via, non è uno scandalo»".
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A proposito di SAVE, di questo articolo, mi hanno evidenziato questa frase:
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La società veneziana guidata da Enrico Marchi è entrata nella società Catullo con il 35% e sborsando 24 milioni; ha quattro consiglieri su nove e ha nominato l'amministratore delegato, Paolo Simioni. Pur avendo la minoranza dei consiglieri, Save ha ottenuto nello statuto che sulle materie più strategiche e ritenute rilevanti debba esserci il consenso di 8 consiglieri su 9 e il 75% del consenso dei soci. Un meccanismo che tutela entrambe le parti, sia Verona che Venezia, con la differenza che la prima sarebbe in maggioranza, la seconda no ma ha portato il denaro fresco. E anche tanto. 

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