Se stanno progettando la nuova Ferrovia TAV (o Alta Capacità) i nostri Amministratori sono pronti a chiedere l'applicazione del Principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA" al fine di riuscire ad ottenere tutte quelle Opere e quegli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale... o come al solito... i cittadini di Sommacampagna... non riescono ad ottenere mai nulla e niente?
Se il 7 luglio 2014 ho scritto questo messaggio: "Alla Prof.ssa Graziella Manzato Sindaco di
Sommacampagna e "per conoscenza" al Dott. Giandomenico Allegri Assessore
all’Urbanistica, all’Ing. Fabrizio Bertolaso Assessore all’Ecologia e LL.PP e ai
Capigruppo Consigliari: Cassano Maurizio Giuseppe, Augusto Pietropoli, Fabiano
Gozzo e Luisa Galeoto, oggetto: "BOZZA-PROPOSTA per un nuovo ACCORDO DI
CONCERTAZIONE, per le aree a SUD di Caselle con l’obiettivo di PROGETTARE PER
PROTEGGERE al fine di poter realizzare delle Opere e degli Interventi di
Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento
Ambientale, per Salvare Caselle"...
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Se in quel messaggio pubblicavo che avevo scritto una lettera avente questo oggetto: "BOZZA-PROPOSTA per un nuovo ACCORDO DI CONCERTAZIONE, per le aree a SUD di
Caselle con l’obiettivo di PROGETTARE PER PROTEGGERE al fine di poter realizzare
delle Opere e degli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino,
di Restauro e di Risanamento Ambientale, per Salvare Caselle"...
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Se in quella lettera ricordavo che prima o poi avrebbero iniziato a progettare la nuova Ferrovia TAV che nel nostro comune questa nuova opera (a due binari) verrà costruita a sud dell'attuale ferrovia "storica" e poi nel tratto a nord di Caselle, da Via Rampa fino a confine con Verona, i nuovi binari che verranno costruiti... saranno 6 (dico SEI)...
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Dopo questi tre "SE", vi segnalo che non mi sono per niente sorpreso quando sul sito web del Comune, dopo 4 giorni dall'invio delle mia lettera, è apparso questo annuncio: "Comunicazione indagini geognostiche mese di luglio ed agosto 2014".
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E se stanno effettuando delle "indagini geognostiche" e chi le esegue è il "Consorzio ENI per l'Alta Velocità" denominato "CEPAV DUE"... pare che sia evidente che stanno progettando la TAV - "Ferrovia ad Alta velocità".
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A me medesimo... che venga eliminata Via Libia - la strada che porta all'ANCAP - mi da fastidio e vorrei che questa strada rimanesse... come mi da fastidio che vengano eliminati tutti i sottopassi "agricoli" che oggi ci sono sotto la Ferrovia...
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Sarei poi curioso di sapere quant'è la larghezza dei sottopassi che hanno previsto nel progetto della nuova TAV per Via Siberie e per Via Betlemme (vedi sopra)... ma sopratutto quello che più mi spaventa è il "cavalcaferrovia" (vedi sotto) che partendo appena dopo l'incrocio con Via Belvedere passerà sopra agli OTTO Binari - DUE esistenti e SEI nuovi (più lo spazio per la SI-TA-VE) la cui altezza credo non potrà essere inferiore ai 10/12 metri.
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Sul sito del Comune hanno pubblicato solo la "Tavola 025"... ma dato che sono curioso... mi piacerebbe prendere visione anche della "Tavola 024" e anche della "Tavola 026" perchè anche in queste "tavole"... vi sono porzioni del nostro territorio e vorrei comprendere meglio che tipo di impatto ha la TAV sull'intero nostro territorio.
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Se stanno progettando la nuova Ferrovia TAV (o Alta Capacità) i nostri Amministratori sono pronti a chiedere l'applicazione del Principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA" al fine di riuscire ad ottenere tutte quelle Opere e quegli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale... o come al solito... i cittadini di Sommacampagna... non riescono ad ottenere mai nulla e niente?
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Saranno numerosi gli interventi di inserimento ambientale pensati non come semplici misure di mitigazione o compensazione, ma come oggetti di valorizzazione nel paesaggio dell'intera infrastruttura.
L'obiettivo è quello di collocare la linea nel paesaggio valutando tutti i punti di vista degli attori coinvolti, e trovando soluzioni congrue a beneficio sia degli utenti sia degli abitanti del territorio. Da questo punto di vista il progetto è stato pensato affinché vengano create le condizioni ideali per l'osservatore e l'ambiente inteso come elemento da comprendere e salvaguardare.
Chi percorrerà la linea diventerà spettatore del paesaggio che attraversa; chi vive nei territori circostanti non solo non avvertirà la linea come elemento di cesura del territorio, ma ne percepirà poco la presenza.
IL PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE SI PREFIGGE I SEGUENTI OBIETTIVI:
- Misurare lo stato Ante Operam (AO), in Corso d'Opera (CO) e Post Operam (PO) al fine di documentare l'evolvere della situazione ambientale.
- Controllare le previsioni di impatto durante le fasi di costruzione ed esercizio.
- Verificare l'efficacia dei sistemi di mitigazione adottati al fine di intervenire per risolvere eventuali emergenze ambientali residue.
- Garantire il controllo di situazioni particolari in modo da indirizzare le azioni di progetto nel senso del minore impatto ambientale
- Fornire agli Enti Pubblici preposti gli elementi di verifica della corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio.
- Controllare le previsioni di impatto durante le fasi di costruzione ed esercizio.
- Verificare l'efficacia dei sistemi di mitigazione adottati al fine di intervenire per risolvere eventuali emergenze ambientali residue.
- Garantire il controllo di situazioni particolari in modo da indirizzare le azioni di progetto nel senso del minore impatto ambientale
- Fornire agli Enti Pubblici preposti gli elementi di verifica della corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio.
CONSEGUENTEMENTE AGLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE, I REQUISITI DEL PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE SONO:
- Programmazione delle attività di monitoraggio e definizione degli strumenti.
- Coerenza con la normativa vigente nelle modalità di rilevamento e nell'uso della strumentazione.
- Tempestività nella segnalazione di eventuali anomalie.
- Utilizzo di metodologie validate e di comprovato rigore tecnico-scientifico.
- Restituzione delle informazioni in maniera strutturata, di facile utilizzo e con possibilità di correlazione con eventuali elaborazioni modellistiche.
- Utilizzo di parametri ed indicatori che siano facilmente misurabili ed affidabili, nonché . rappresentativi delle varie situazioni ambientali.
- Scelta del numero, delle tipologie e della distribuzione territoriale delle stazioni di misura in modo rappresentativo delle possibili entità delle interferenze e della sensibilità/criticità dell'ambiente interessato.
- Frequenza delle misure adeguata ai fenomeni che si intende monitorare.
- Integrazione della rete di monitoraggio per l'Alta Velocità/ Alta Capacità con le reti di monito raggio esistenti (ARPA, regionali e provinciali) gestite da enti territoriali o altri enti.
- Configurazione della rete di monitoraggio per l'Alta Velocità/Alta Capacità che consenta di poter discriminare potenziali interferenze connesse alla costruzione della linea A.C. da quelle eventualmente imputabili ad altre infrastrutture esistenti (Linea Storica) o in progetto (BreBeMi,), nonché, relativamente a queste ultime, anche in funzione della possibilità di effettuare programmi congiunti di monitoraggio.
- Coerenza con la normativa vigente nelle modalità di rilevamento e nell'uso della strumentazione.
- Tempestività nella segnalazione di eventuali anomalie.
- Utilizzo di metodologie validate e di comprovato rigore tecnico-scientifico.
- Restituzione delle informazioni in maniera strutturata, di facile utilizzo e con possibilità di correlazione con eventuali elaborazioni modellistiche.
- Utilizzo di parametri ed indicatori che siano facilmente misurabili ed affidabili, nonché . rappresentativi delle varie situazioni ambientali.
- Scelta del numero, delle tipologie e della distribuzione territoriale delle stazioni di misura in modo rappresentativo delle possibili entità delle interferenze e della sensibilità/criticità dell'ambiente interessato.
- Frequenza delle misure adeguata ai fenomeni che si intende monitorare.
- Integrazione della rete di monitoraggio per l'Alta Velocità/ Alta Capacità con le reti di monito raggio esistenti (ARPA, regionali e provinciali) gestite da enti territoriali o altri enti.
- Configurazione della rete di monitoraggio per l'Alta Velocità/Alta Capacità che consenta di poter discriminare potenziali interferenze connesse alla costruzione della linea A.C. da quelle eventualmente imputabili ad altre infrastrutture esistenti (Linea Storica) o in progetto (BreBeMi,), nonché, relativamente a queste ultime, anche in funzione della possibilità di effettuare programmi congiunti di monitoraggio.
Rispetto a quanto emerso dall'analisi condotta sui documenti sopra citati il Piano di Monitoraggio Ambientale identifica i seguenti contesti ambientali, oggetto del monitoraggio:
- Atmosfera;
- Ambiente Idrico Sotterraneo;
- Ambiente Idrico Superficiale;
- Suolo;
- Vegetazione, Flora e Fauna;
- Rumore;
- Vibrazioni;
- Campi elettromagnetici;
- Paesaggio.
.- Ambiente Idrico Sotterraneo;
- Ambiente Idrico Superficiale;
- Suolo;
- Vegetazione, Flora e Fauna;
- Rumore;
- Vibrazioni;
- Campi elettromagnetici;
- Paesaggio.
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Da quanto si evince dalla documentazione depositata in Comune a Sommacampagna Via Libia viene eliminata e pertanto non si comprende perchè quella viabilità non sia rispristinata... visto che in altri casi il Consorzio CEPAV DUE (come qui evidenziato) l'ha fatto.
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E a proposito di strade se andiamo a leggere questo comunicato Stampa di CEPAV DUE a titolo: "Inaugurata la variante Sud di Calcio alla ex SS 11" leggiamo questo: "L'opera fa parte degli interventi che il Comitato interministeriale di programmazione economica (CIPE) ha approvato e finanziato quali compensazioni territoriali per il passaggio dell'Alta velocità, e come tale è stata realizzata direttamente dal Consorzio che si sta occupando della realizzazione della linea ferroviaria".
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E anche per oggi mi fermo qui, ma la domanda già scritta (vedi sopra) la ripropongo di nuovo: "Se stanno progettando la nuova Ferrovia TAV (o Alta Capacità) i nostri Amministratori sono pronti a chiedere l'applicazione del Principio Comunitario: "CHI INQUINA PAGA" al fine di riuscire ad ottenere tutte quelle Opere e quegli Interventi di Mitigazione, di Compensazione, di Ripristino, di Restauro e di Risanamento Ambientale... o come al solito... i cittadini di Sommacampagna... non riescono ad ottenere mai nulla e niente?".
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