Se nel parere n° 39 del 17.05.2012 della Commissione VAS c'è scritto questo: "COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO CON EVENTUALI PROGETTI DI OPERE/INFRASTRUTTURE LA CUI APPROVAZIONE È DI COMPETENZA DELLA REGIONE/PROVINCIA" posso sapere quando la CIS SpA (e le ditte collegate) hanno presentato il Progetto del Centro Commerciale da 70.000 mq a Caselle? [NB: in testata Pista Aeroporto e quindi in piena Zona di Rischio Aeroportuale] «« SECONDA PARTE»»
Dopo aver ieri scritto questo "La "C.I.S. - Compagnia Investimenti Sviluppo SpA" di Villafranca (e le Sue ditte
partecipate) vuole (e vogliono) realizzare un Centro Commerciale a Caselle da
70.000 mq? Nessun problema!!! Ma prima ci sono "8 CONDIZIONI" da soddisfare a
favore degli abitanti (e commercianti) di Caselle. Rispettate queste "8
CONDIZIONI" scritte e sottoscritte in un "Accordo di Programma"... ben venga il
CIS... altrimenti sarà guerra... [che ad essere precisi, precisi... io questa
guerra l'ho già cominciata: "chiedendo la verifica della violazione della V.A.S.
del P.A.T.] - «« PRIMA PARTE»» ", anche oggi, in questa «« SECONDA PARTE»» scriviamo ancora in merito alla C.I.S. SpA e al Centro Commerciale da 70.000 mq. che vuole realizzare a Caselle.
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E come sotto riportatola "CIS - Centro Investimenti Sviluppo di Villafranca SpA" fa questo:
E come sotto riportatola "CIS - Centro Investimenti Sviluppo di Villafranca SpA" fa questo:
Identifica
iniziative di sviluppo urbanistico ad alto valore socioeconomico. Predispone
i piani tecnici, economici e finanziari a supporto dell’iter urbanistico. Sviluppa
e realizza i progetti immobiliari. Realizza
accordi con vari soggetti per la valorizzazione dell’iniziativa.
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La C.I.S. SpA (e ditte a questa collegate) qualche anno fa aveva presentato la richiesta di realizzare la "Città del Vino e del Cibo" a Caselle, assegnando l'incarico all'Arch. Fuksas la realizzazione di un intervento con: 17.200 mq. di Area Culturale, 24.000 mq di area espositiva "EXPO", 14.000 mq. di Centro Congressi, 8.900 mq. di Cantine, 5.900 mq. di Centro Benessere (Wellness), per un totale di 70.000 mq.
.La C.I.S. SpA (e ditte a questa collegate) qualche anno fa aveva presentato la richiesta di realizzare la "Città del Vino e del Cibo" a Caselle, assegnando l'incarico all'Arch. Fuksas la realizzazione di un intervento con: 17.200 mq. di Area Culturale, 24.000 mq di area espositiva "EXPO", 14.000 mq. di Centro Congressi, 8.900 mq. di Cantine, 5.900 mq. di Centro Benessere (Wellness), per un totale di 70.000 mq.
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Su 70.000 mq poco più del 12% era destinata ad Attività Commerciale e tutto il resto sostanzialente poteva essere considerata area fieristica e per eventi e manifestazioni... che avrebbe dato lustro e visibilità al centro abitato di Caselle.
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Su 70.000 mq poco più del 12% era destinata ad Attività Commerciale e tutto il resto sostanzialente poteva essere considerata area fieristica e per eventi e manifestazioni... che avrebbe dato lustro e visibilità al centro abitato di Caselle.
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Oltre alla "Città del Vino e del Cibo" era stato progettato anche il "Verona Airport Hotel" prevedendo la ristrutturazione della preesistente Corte Agricola denominata "Corte Palazzina" per destinarla a realizzare un Hotel da 140 stanze.
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Oltre alla "Città del Vino e del Cibo" era stato progettato anche il "Verona Airport Hotel" prevedendo la ristrutturazione della preesistente Corte Agricola denominata "Corte Palazzina" per destinarla a realizzare un Hotel da 140 stanze.
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Peccato che questi due interventi siano stati previsti in testa pista dell'Aeroporto Catullo e cosi dopo un parere negativo dell'ENAC, ne la Città del Vino e del Cibo e ne il Verona Airport Hotel ebbero da proseguire nell'iter di approvazione.
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Peccato che questi due interventi siano stati previsti in testa pista dell'Aeroporto Catullo e cosi dopo un parere negativo dell'ENAC, ne la Città del Vino e del Cibo e ne il Verona Airport Hotel ebbero da proseguire nell'iter di approvazione.
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La Città del Vino e del Cibo era stata cosi descritta: Il parco a tema dedicato al vino e al cibo “Made in Italy” è un progetto dell’Arch. Massimiliano Fuksas. Situata in un area di 164.000 mq, all’interno del Comune di Sommacampagna, la Città del Vino e del Cibo è a soli 5 km dal centro di Verona e nelle immediate vicinanze delle autostrade A4 e A22, nonché di fronte all’aeroporto Valerio Catullo e all’Interporto Quadrante Europa. L’intero parco è stato pensato come un’operazione culturale e artistica destinata a generare business articolato, costituito da beni e servizi non sostituibili. La sua realizzazione si concretizza per la riproduzione di un paesaggio, una grande pergola e una copertura a vetro che funge da collante tra i diversi edifici. La “città” è inoltre caratterizzata dal rispetto del suolo grazie alla ghiaia a vista e un vigneto/catalogo dei vini locali.
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La Città del Vino e del Cibo era stata cosi descritta: Il parco a tema dedicato al vino e al cibo “Made in Italy” è un progetto dell’Arch. Massimiliano Fuksas. Situata in un area di 164.000 mq, all’interno del Comune di Sommacampagna, la Città del Vino e del Cibo è a soli 5 km dal centro di Verona e nelle immediate vicinanze delle autostrade A4 e A22, nonché di fronte all’aeroporto Valerio Catullo e all’Interporto Quadrante Europa. L’intero parco è stato pensato come un’operazione culturale e artistica destinata a generare business articolato, costituito da beni e servizi non sostituibili. La sua realizzazione si concretizza per la riproduzione di un paesaggio, una grande pergola e una copertura a vetro che funge da collante tra i diversi edifici. La “città” è inoltre caratterizzata dal rispetto del suolo grazie alla ghiaia a vista e un vigneto/catalogo dei vini locali.
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Avere un Centro Culturale da 17.200 mq. vicino al Polo Scolastico di Caselle sarebbe stato stupendo.
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Avere un Centro Culturale da 17.200 mq. vicino al Polo Scolastico di Caselle sarebbe stato stupendo.
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Avere un una Area Espositiva da 24.000 mq vicino al centro di Caselle sarebbe stato stupendo.
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.Avere un una Area Espositiva da 24.000 mq vicino al centro di Caselle sarebbe stato stupendo.
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Avere un Centro Congressi da 14.000 mq vicino al centro di Caselle sarebbe stato stupendo.
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E' evidente che se c'era il Centro Culturale, se c'era l'Area Espositiva e se c'era in Centro Congressi potevano anche starci delle "Cantine" da 8.900 mq e un'area "Wellnes" da 5.800 mq
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Un intervento che - come scrive C.I.S. SpA - poteva essere in sintonia con una "attenzione al rispetto ambientale, alla storia e alla vocazione dei territori"... con la conseguente valorizzazione di Caselle... a meno che la "Città del Vino e del Cibo" non fosse lo "specchietto per le allodole" per poi realizzare un Centro Commerciale da 70.000 mq, grande più dell'AUCHAN e dell GRANDE MELA messi assieme... a Caselle.
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.Un intervento che - come scrive C.I.S. SpA - poteva essere in sintonia con una "attenzione al rispetto ambientale, alla storia e alla vocazione dei territori"... con la conseguente valorizzazione di Caselle... a meno che la "Città del Vino e del Cibo" non fosse lo "specchietto per le allodole" per poi realizzare un Centro Commerciale da 70.000 mq, grande più dell'AUCHAN e dell GRANDE MELA messi assieme... a Caselle.
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Per realizzare questo "Centro Commerciale" da 70.000 mq ci vuole una modifica al PAT, il Piano di Assetto del Territorio e in risposta allOsservazione n° 74 del PAT, con una piccola linea gialla, viene delimitato un comparto... non più da 164.400 mq, ma un'area più vasta... da 240.000 mq.
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Una "modifichetta" al PAT, apparentemente "banale", visto che ha comportato disegnare solo una lineetta gialla, che - nella V.A.S. del P.A.T. viene cosi giustificata e approvata.
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Ma nel Parere della VAS del PAT come espresso dalla Commissione VAS della Regione il 17 maggio 2012, in merito alla "banale modifica" della Tavola 4 del PAT... alla pagina 14 c'è scritto anche questo:
.Ma nel Parere della VAS del PAT come espresso dalla Commissione VAS della Regione il 17 maggio 2012, in merito alla "banale modifica" della Tavola 4 del PAT... alla pagina 14 c'è scritto anche questo:
COERENZA DELLE LINEE PREFERENZIALI DI SVILUPPO INSEDIATIVO CON
EVENTUALI PROGETTI DI OPERE/INFRASTRUTTURE LA CUI APPROVAZIONE È DI COMPETENZA DELLA
REGIONE/PROVINCIA. Con nota prot. n. 3930 del 02.04.2012 il Comune ha trasmesso copia
della nota del 30.03.2012 con cui i tecnici incaricati alla redazione del PAT
dichiarano “di aver compiuto la verifica di non conflittualità delle linee
preferenziali di sviluppo previste nel PAT e rappresentate nella TAV 4 –
trasformabilità, con eventuali richieste di approvazione di opere o di progetti
di competenza regionale e/o provinciale” e della nota del 30.03.2012 con
cui i tecnici incaricati dichiarano che “la verifica in ordine alla conflittualità
di eventuali variazioni di destinazione, rispetto ai vigenti strumenti
urbanistici comunali, delle aree su cui siano in corso autorizzazioni regionali
e/o provinciali ha dato esito negativo.
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Secondo la dichiarazione dei Tecnici estensori del PAT, sul territorio comunale, non si sarebbero in corso richieste di approvazione di opere o di progetti di competenza regionale e quindi se la C.I.S. SpA, avesse presentato in Regione un progetto del Centro Commerciale da 70.000 mq... dopo il 2 Aprile 2012, se oggi, dopo solo 9 mesi, un eventuale progetto... fosse stato approvato dalla Regione... questo sarebbe o non sarebbe un "miracolo burocratico".
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Per avere un ampliamento del suo stabilimento, Giovanni Rana, ha detto che gli sono voluti 7 anni e qui, a Sommacampagna... in 9 mesi avrebbero ottenuto l'approvazione di un progetto da 70.000 mq.?
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A pagina 6 del parere della VAS del PAT, rapportata al terreno da 240.000 mq e all'insediamento di 70.000 mq di Centro Commerciale, ci sarebbe scritto anche questo:
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favorire la promozione di attività economiche che siano ad alto valore
aggiunto correlate alle particolari vocazioni del territorio; riducano gli insediamenti di
attività produttive con elevato consumo di suolo; riducano la mobilità e il trasporto di merci su
gomma; siano collocate nell’ambito delle tecnologie a basso impatto ambientale
finalizzate all’utilizzo di energie rinnovabili e per il risparmio energetico; favorire lo sviluppo di infrastrutture viarie che riducano l’impatto
sulle popolazioni esposte come nel centro abitato di Caselle; favorire il risparmio del territorio e delle sue risorse naturali
mediante il recupero del patrimonio edilizio esistente;
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Se poi andiamo a leggere quello che c'è scritto a pagina 29 sempre del parere sulla VAS del PAT troviamo scritto questo:
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Nelle integrazioni al Rapporto Ambientale fornite in sede istruttoria è
contenuta la valutazione delle osservazioni che propongono variazioni all’elaborato
4 “Carta della Trasformabilità”. Nel prendere atto delle considerazioni e valutazioni effettuate dal
valutatore si evidenzia quanto segue: “Per quanto riguarda l’osservazione n.
74, considerato che non emerge una definizione delle funzioni previste e che
valutazioni più approfondite sono demandate al PI, si ritiene che gli
interventi individuati nell’ambito “Contesti territoriali destinati alla
realizzazione di programmi complessi” vadano subordinati alla preventiva
Verifica di Assoggettabilità alla procedura VAS, ai sensi dell’art. 12 del
Codice dell’Ambiente”.
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Secondo quanto scritto sopra, il "cosa e il quanto fare" in merito all' Osservazione n° 74, il "cosa e il quanto fare" sarebbe stato demandato all'atto della approvazione del Piano degli Interventi... a meno che i proprietari dei terreni non avessero deciso di attendere l'approvazione del P.I. "bypassando" il comune rivolgendosi direttamente alla Regione Veneto... come sembra essere accaduto.
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Alla pagina 30 e 31 poi, sempre con attinenza al progetto del Centro Commerciale da 70.000 mq. c'è scritto anche questo:
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In merito alle “Aree riqualificazione e riconversione” non emerge quali
siano le funzioni e le quantità urbanistiche previste per tali ambiti e di
conseguenza quali siano gli effetti sulle diverse componenti ambientali
derivanti dalla loro attuazione. Si ritiene pertanto che le stesse dovranno
essere sottoposte, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 40
della L.R. 13/2012, a Verifica di Assoggettabilità.
L’accoglimento di alcune osservazioni rende necessaria l’integrazione
delle norme con l’inserimento delle mitigazioni previste dal valutatore; per
altre, atteso che il valutatore rimanda ad una fase successiva la valutazione
più approfondita degli effetti derivanti dall’attuazione degli interventi
previsti, si ritiene che le stesse dovranno essere sottoposte, ai sensi dell’art.
12 del D.Lgs. 152/2006 e dell’art. 40 della L.R. 13/2012, a Verifica di Assoggettabilità.
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Alla pagina 34, tra le prescrizioni contenute nel Parere della VAS del PAT del Comune di Sommacampagna, al punto 1.1.3. poi si legge questo:
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per quanto riguarda la realizzazione del programma complesso dell’ “Area
tra via Verona e infrastrutture autostradali – Corte Palazzina” in
accoglimento dell’osservazione n. 74 II periodo, nell’art. 8 va aggiunto alla
fine del comma “d” la seguente disposizione: “Al fine di valutare i
possibili effetti significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione degli
Accordi tra soggetti Pubblici e Privati, per l’ambito individuato quale “Area
tra via Verona e infrastrutture autostradali – Corte Palazzina”, gli stessi
dovranno essere sottoposti, ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e dell’art.
40 della L.R. 13/2012, a Verifica di Assoggettabilità.”;
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Dopo aver letto questo ultimo estratto di pagina 34 andate a rileggervi quello che avevano scritto alla pagina 14 di cui vi ricopio solo questa parte: "“la verifica in ordine alla conflittualità di eventuali variazioni di destinazione, rispetto ai vigenti strumenti urbanistici comunali, delle aree su cui siano in corso autorizzazioni regionali e/o provinciali ha dato esito negativo".
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Per oggi mi fermo qui e non aggiungo nessun altro commento e concludo richiamo il titolo ieri scritto: "La "C.I.S. - Compagnia Investimenti Sviluppo SpA" di Villafranca (e le Sue ditte
partecipate) vuole (e vogliono) realizzare un Centro Commerciale a Caselle da
70.000 mq? Nessun problema!!! Ma prima ci sono "8 CONDIZIONI" da soddisfare a
favore degli abitanti (e commercianti) di Caselle. Rispettate queste "8
CONDIZIONI" scritte e sottoscritte in un "Accordo di Programma"... ben venga il
CIS... altrimenti sarà guerra... "
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Oggi in questa «« SECONDA PARTE»» avrei dovuto dettagliate
quali - secondo il sottoscritto - dovevano essere le "8 CONDIZIONI"...
incondizionabili per le quali potrei anche accettare che a Caselle
possa essere realizzato un CENTRO COMMERCIALE da 70.000 mq.
"8 CONDIZIONI"...
incondizionabili cosi sinteticamente ieri descritte:
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1°_ Attenzione al rispetto ambientale, alla storia e alla vocazione dei territori.
1°_ Attenzione al rispetto ambientale, alla storia e alla vocazione dei territori.
2°_ Accordi di Programma
per gli "OTTO PROGETTI PER SALVARE
CASELLE".
3°_ Accordi di Programma
per NUOVA sede della SI-TA-VE - Sistema Tangenziali
Venete.
4°_ Accordo di Programma
per impatto ambientale "A ZERO" per l'Autostrada
A22
5°_ Accordo di Programma
per impatto ambientale "A ZERO" per l'Autostrada
A4
6°_ Accordo di Programma
per impatto ambientale "A ZERO" per l'Aeroporto
Catullo
7°_ Accordo di Programma
per impatto ambientale "A ZERO" per il Quadrante
Europa
8°_ Accordo di Programma
per la salvaguardia (in
anastilosi) della Corte Palazzina.
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E' evidente che senza le "8 CONDIZIONI... INCONDIZIONABILI", si torna, minimo al Progetto della Città del Vino e del Cibo, il quale comunque dovrà attemersi a queste, come sopra citate, "8 condizioni".
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Per ultimo va ricordato che la VAS del PAT è stata modificata senza la partecipazione del pubblico, per il sottoscritto, in evidente violazione della Direttiva VAS... e se poi in questa VAS nodificata, le verifiche ambientali vengo demandate a pareri successivi, che serve modificare la VAS se non ha valutato... ad esempio gli effetti sull'ambiente di un Centro Commerciale da 70.000 mq. a 500 metri dal campanile di Caselle?
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