Risposta alla lettera ricevuta in data 12.03.2012 relativa alla Denuncia 0377-2012-ER S2012-152011 relativa alla pratica: EU-PILOT 240-08-ENVI (Aeroporto: “Valerio Catullo”) e alla Pratica: EU-PILOT 488-09-ENVI (Interporto: “Quadrante Europa”), due infrastrutture mancanti di V.I.A.
16 Febbraio 2012
Denucia di cattiva amministrazione, contro la Commissione delle Comunità europee.
12 Marzo 2012
Lettera ricevuta dal Mediatore Europeo di avviso di apertura di indagini.
16 Marzo 2012
Risposta alla lettera ricevuta in data 12.03.2012 relativa alla Denuncia 0377-2012-ER S2012-152011 relativa alla pratica: EU-PILOT240-08-ENVI (Aeroporto: “Valerio Catullo”) e alla Pratica: EU-PILOT 488-09-ENVI (Interporto: “Quadrante Europa”), due infrastrutture mancanti di V.I.A.
.Denucia di cattiva amministrazione, contro la Commissione delle Comunità europee.
12 Marzo 2012
Lettera ricevuta dal Mediatore Europeo di avviso di apertura di indagini.
16 Marzo 2012
Risposta alla lettera ricevuta in data 12.03.2012 relativa alla Denuncia 0377-2012-ER S2012-152011 relativa alla pratica: EU-PILOT240-08-ENVI (Aeroporto: “Valerio Catullo”) e alla Pratica: EU-PILOT 488-09-ENVI (Interporto: “Quadrante Europa”), due infrastrutture mancanti di V.I.A.
.
Con
riferimento alla lettera ricevuta, con richiesta da parte del Mediatore Europeo
di documenti relativi alla Pratica “EU-PILOT
240/08/ENVI” e alla pratica “EU-PILOT
488/09/ENVI”, si allegano e si evidenziano i seguenti documenti, con brevi
note descrittive in merito al contenuto degli stessi.
1^ PARTE: Pratica EU-PILOT 240/08/ENVI – AEROPORTO: “Valerio Catullo”
L’Aeroporto “Valerio Catullo” non è in possesso del Decreto di Compatibilità Ambientale, perché mai stato sottoposto a procedura di V.I.A. ai sensi della Direttiva 85/337/CEE e detto Aeroporto non risulta nemmeno essere stato sottoposto alla procedura di “screening” come previsto dalla Direttiva 97/11/CE, entrata in vigore in Italia il 14.03.1999 e nonostante questo ha ampliato e potenziato le infrastrutture e incrementato le capacità operative dell’aeroporto con nuovi voli e nuove rotte “in violazione della VIA”.
A seguito segnalazioni inviate dal sottoscritto di verifica sulla V.I.A. mancante all’Aeroporto Valerio Catullo, iniziate nell’estate del 2007 e inviate a vari enti pubblici, in data 11.02.2008 il Ministero del-l’Ambiente aveva già stabilito che l’Aeroporto “Valerio Catullo”… doveva essere sottoposto a V.I.A.
In risposta alla lettera del Ministero dell’Ambiente l’E.N.A.C. – Ente Nazionale Aviazione Civile – in data 01.04.2008, invece di agire tempestivamente, comunica che sarebbe in corso di predisposizione il Piano di Sviluppo Aeroportuale e dopodiché sarà possibile attivare le procedure di Compatibilità Ambientale.
L’ENAC evidenzia altresì, che nelle more del procedimento di VIA, la società Aeroporto Catullo “non darà luogo ad interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi di traffico”, ma questa determi-nazione dell’ENAC, dal 2008, poi non verrà rispettata, nè dall’Aeroporto Catullo e ne dall’ENAC stessa.
Visto che da parte dell’Aeroporto Catullo non venivano attivate azioni adeguate al rispetto della Direttiva VIA, il sottoscritto, in data 10.12.2008 scriveva al Mediatore Europeo, che trasmetteva la segnalazione ricevuta alla Commissione Europea che, in data 18.12.2008, apriva la pratica EU-PILOT 240/08/ENVI.
Nei mesi successivi il sottoscritto ebbe ad apprendere che in data 18.12.2008, la Struttura di Missione del Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, su richiesta della Commissione, si era attivata al fine di acquisire le informazioni necessarie.
Nei mesi successivi il sottoscritto ebbe ad apprendere che in data 21.01.2009, l’Aeroporto Valerio Catullo ebbe a dichiarare che in data 08.03.2007 era già stato presentato a ENAC il nuovo Piano di Sviluppo Aeroportuale e la Catullo SpA ebbe anche a dichiarare che aveva già dato incarico per la preparazione della Documentazione necessaria ad avviare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. (NB: Procedura di VIA, che ad oggi – dopo 3 anni da quella lettera – non è ancora mai stata avviata).
In data 02.02.2009, non essendo allora ancora a conoscenza delle due lettere come sopra evidenziate, il sottoscritto inviava alla Commissione ulteriori integrazioni alla segnalazione già inviata, chiedendo un intervento urgente e segnalando anche alla Procura della Repubblica di Verona quanto stava accadendo.
Il sottoscritto, in quel periodo, non
aveva avuto conoscenza della lettera inviata dall’Aeroporto Catullo alla
Struttura di Missione, poi inviata alla Commissione, la quale Commissione, in
base alle informazioni come ricevute ebbe, con una lettera datata 05.02.2009,
da annunciarmi che in mancanza di ulteriori informazioni la pratica EU-PILOT
240/08/ENVI sarebbe stata archiviata, perché per le informazioni ricevute dalla
Commissione, “parrebbero insufficienti a sostanziare una violazione della
direttiva VIA”.
Ma a seguito della mia lettera con
ulteriori integrazioni e altre evidenziazioni, e a seguito di altre comunicazioni
inviate dal Comune di Sommacampagna (di cui non sono in possesso), la
Commissione ebbe cosi da rivedere la decisione di archiviazione, chiedendo
ulteriori informazioni alle autorità italiane.
Sempre successivamente, il
sottoscritto ebbe da apprendere che in data 22.04.2009, il Comune di Sommacampagna
ebbe ad inviare altra comunicazione evidenziando due fatti, il 1°: che le opere
ripetuta-mente segnalate dal reclamante erano già state realizzate e 2°: che il Piano
di Sviluppo Aeroportuale (quello
presentato a ENAC l’8.7.2007) non era mai stato formalmente depositato in comune.
Sempre venendone ad apprenderne
l’esistenza dopo, in data 11.05.2009, l’Aeroporto Catullo aveva inviato una nuova
comunicazione evidenziando che l’incarico assegnato era quello per la redazione
dello Studio d’Impatto Ambientale per la procedura di VIA relativo al Piano di
Sviluppo Aeroportuale trasmesso a ENAC in data 08.03.2007. (NB: Procedura
di VIA, ad oggi – dopo 3 anni – che non è ancora stata avviata).
Sempre successivamente il sottoscritto ebbe poi da apprendere che in data 14.05.2009, da parte dell’Aeroporto Catullo, era stato predisposta - non la documentazione per l’avvio della procedura di VIA – ma era stato predisposto solo lo “Studio Ambientale Preliminare” in una procedura di “scoping” e quindi solo dopo il parere della Commissione VIA sullo “scoping”, sarebbe dato avvio alla procedura di VIA.
NB: Va evidenziato dall’esame di
questa documentazione, il sottoscritto ebbe poi segnalare che alcune opere e
interventi previsti come da
realizzare, nel frattempo erano già stati realizzati senza la VIA.
Quanto predisposto dall’Aeroporto
Catullo per la procedura di “scoping”, nel frattempo, era stato consegnato a
ENAC che, in data 15.06.2009, inviava al Ministero dell’Ambiente evidenziando
che quanto consegnato era solo uno Studio Preliminare Ambientale e solo dopo
procedura di “scoping” con esito che fosse positivo, ci sarebbe stata
l’elaborazione dello Studio d’Impatto Ambientale vero e proprio.
Nel frattempo l’Aeroporto Catullo,
continuava ad eseguire lavori, ad effettuare inaugurazioni di nuove opere e di nuovi
interventi e iniziava anche a sottoscrivere contratti con le compagnie aeree
per nuove rotte e nuovi voli, senza alcuna preventiva sottoposizione alla VIA
e/o richiesta di Verifica di assogget-tabilità alla VIA almeno da realizzarsi con
una procedura di “screening” e cosi in data 19.06.2009, chiesi direttamente
all’Aeroporto Catullo di poter avere accesso agli atti relativi alle opere
realizzate.
Il sottoscritto ne venne ad apprendere
sempre dopo, che ENAC, in data 01.07.2009, aveva inviato alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il Coordinamento delle Politiche
Comunitarie – Struttura di Missione per le Procedure di infrazione, una
comunicazione con la quale ENAC affermava che l’Aeroporto Catullo aveva
affidato l’incarico dello Studio d’Impatto Ambientale per dare luogo ad una
Procedura di VIA relativamente al Piano di Sviluppo Aeroportuale presentato nel
2007 e che la documentazione era stata inviata al Ministero dell’Ambiente
richiedendo sul medesimo una consultazione sulla base delle indicazioni di cui
all’art. 21 del D.Lgs. 152/06, che è la procedura di “scoping” e che non è la
Procedura di VIA. (NB:
Procedura di VIA, ad oggi – dopo 3 anni – che non è ancora stata avviata).
Il
sottoscritto di quali informazioni si stessero scambiando la Commissione Europea
e le Autorità italiane, a sette mesi dall’apertura della Pratica EU-PILOT
240/08/ENVI, non ne era ancora venuto a conoscenza tanto che in data 13.07.2009
ebbi a scrivere una lettera alla Commissione che cosi terminava: “Dal
18 Dicembre 2008… sono trascorsi 7 mesi e
ad oggi nessuno è ancora a conoscenza se
l’Aeroporto di Verona, ha predisposto una V.I.A. “in sanatoria” di
quanto costruito… da dopo l’entrata in vigore della Direttiva V.I.A. e/o se la
Catullo S.p.A. abbia predisposto una “nuova” V.I.A. per
i nuovi progetti di ampliamento. Ad oggi poi, non
si ha ancora conoscenza se esista una V.A.S. che
possa avere valutato gli impatti ambientali di un Piano
di Sviluppo Aeroportuale del Catullo.”
E’ solo a partire dal 22 Luglio 2009
che dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il
Coordinamento delle Politiche Comunitarie – Struttura di Missione per le
Procedure di infrazione, il sottoscritto inizia a ricevere copia della
Documentazione inviata dalle autorità italiane alla Commissione ed è pertanto solo
a partire da questa data che il sottoscritto inizia a contestare le
affermazioni delle autorità italiane, come non corrispondenti alla esatta
situazione di come era l’Aeroporto Catullo.
Non avendo ottenuto accesso agli atti,
negati dall’Aeroporto Catullo con propria nota del 23.07.2009, in data
28.07.2009, scrissi una nota alla Procura della Repubblica evidenziando la
negazione all’accesso agli atti inerenti le problematiche ambientali alla quale
richiesta, l’aeroporto, doveva adempiere.
Avendo preso visione della
documentazione intercorsa tra la Commissione e le Autorità Italiane, in data
11.08.2009, alla Commissione ebbi ad inviare una lettera contenente queste tre precisazioni:
(1^_) Il sottoscritto, con la presente, vuole
precisare che… il Reclamo inoltrato alla Commissione Europea,
(tramite il Mediatore Europeo) era da riferirsi a: opere, interventi e ai
potenziamenti dei voli, realizzati e/o attuati: a partire dall’anno 1999… ad oggi all’Aeroporto
di Verona, il tutto, a parere del sottoscritto realizzato: “senza la Valutazione dell’Impatto Ambientale” e
pertanto la Catullo S.p.A. avrebbe dovuto predisporre – urgentemente - una “V.I.A. in Sanatoria” per quanto realizzato in
questi ultimi dieci anni.
(2^_) Per quanto riguarda invece il Piano di Sviluppo Aeroportuale “al 2024”, il
sottoscritto, dato che detto piano, oltre ad incrementare le infrastrutture
aeroportuali, va ad interessare anche le Autostrade e le
Ferrovie, essendo appunto un “Piano” e… NON un “Progetto”, questo debba essere
sottoposto a V.A.S.
(3^_) In considerazione di quanto oggi precisato e
per la “evidente” violazione della Direttiva V.I.A. operata
dall’Aeroporto Catullo in questi ultimi dieci anni, si chiede alla Commissione
Europea di determinare in merito a
quanto già realizzato all’Aeroporto di Verona senza sottoposizione V.I.A. fino alla data attuale.
Anche se in date successive a quelle
riportate sulle informazioni trasmesse dalle autorità italiane alla
Commissione, il sottoscritto comincia ad avere la percezione che le
informazioni come venivano fornite alla Commissione non erano corrispondenti
alla realtà dei fatti, anche perché il Ministero dell’Ambiente trasferisce alla
Commissione quanto veniva dichiarato da ENAC, ma senza verificare se le
informazioni comunicate sono esatte e corrispondevano all’esatta situazione
dell’Aeroporto. E che il Ministero invii alla Commissione quanto dichiarato da
ENAC, questo è evidente in questa nota del 07.09.2009.
E’ evidente che se alla Commissione
arrivano informazioni dalle autorità italiane, come quelle inviate in data
08.09.2009, questo vorrebbe significare che le informazioni sarebbero state
verificate e accertate come veritiere prima di essere trasmesse alla
Commissione, invece, sono informazioni “incomplete”.
Successivamente quando il sottoscritto
ha preso visione di queste informazioni, le ha contestate come non veritiere e
non corrispondenti alla realtà dei fatti e allo stato dei luoghi e la lettera
inviata da ENAC in data 09.09.2009, è un evidente esempio di come queste
informazioni siano state comunicate alla Commissione, ma mai accertate da
questa nella loro veridicità, nonostante più volte segnalate dal sottoscritto
come “non corrispondenti” alla effettiva situazione dell’Aeroporto Catullo di
Verona.
Se
l'E.N.A.C. in merito al Piano di Sviluppo Aeroportuale, concludeva la lettera
sostenendo che detto P.S.A.: verrà sottoposto a procedura di V.I.A.... fermo restando che nelle more
di tale adempimento la Società Aeroporto Valerio Catullo non darà luogo ad
interventi che abbiano a comportare incrementi capacitivi di traffico,
ottemperando cosi alla vigente normativa comunitaria e nazionale" e poi l’aeroporto continua ad aprire nuove rotte
(autorizzate da ENAC) parrebbe essere evidente una violazione delle NORMATIVE COMUNITARIE e NAZIONALI
perchè sta dando luogo ad incrementi capacitivi di traffico.
Nel frattempo all’aeroporto Catullo
continuavano ad aumentare le nuove rotte, adottando anche delle nuove procedure
che spostavano la maggior parte dei decolli sulla città. Anche questa
informazione il sottoscritto, in data 09.09.2009, l’ha trasmessa alla
Commissione evidenziando che se all’Aeroporto Catullo, trasferiscono le rotte
sulla città per aumentare il numero dei voli, questo incremento di traffico e
poi anche d’inquinamento dovrebbe prima essere sottoposto a Valutazione di
Impatto Ambientale.
Nel frattempo che il sottoscritto
inviava continue segnalazioni alla Commissione, il 30 Ottobre 2009 la
Commissione VIA-VAS del Ministero esaminava lo Studio Ambientale Preliminare che
era stato predisposto dall’Aeroporto ma poi presentato da ENAC e che era relativo
al Piano di Sviluppo dell’Aeroporto Catullo e il 04.11.2009 il Ministero dell’Ambiente,
trasmetteva il parere esperito nella procedura di “scoping”.
Alla Commissione VIA - VAS, da parte di
ENAC, era stato inviato un progetto “vecchio” (quello nella versione del 2007)
che non rispecchiava le prospettive di sviluppo attese dall’Aeroporto (come poi
proposte in altre successive versioni e mai sottoposte a “scoping”) ed era un
progetto “vecchio” dato che alcune opere – come la nuova aerostazione – pur dichiarata
da realizzare, (all’esame della Commissione VIA VAS n° 370 del 30.10.2009),
quest’opera, invece, era già stata realizzata, ovviamente senza VIA.
Il 13.11.2009 il Ministero
dell’Ambiente, trasmette a ENAC il parere della Commissione VIA VAS – nella
procedura di “scoping” richiedendo prima dell’avvio dell’istruttoria di VIA
alcuni approfondimenti.
Di questi documenti (qui citati e
relativi alla procedura di “scoping” e non alla Procedura di VIA) il
sottoscritto ne prese visione solo all’inizio del 2010, dopo averli chiesti al
Ministero dell’Ambiente, ma nel frattempo, come in data 05.12.2009 il
sottoscritto continuava a segnalare alla Commissione delle nuove informazioni
di cui ne veniva a conoscenza.
Si sottolinea la difficoltà, da parte
del sottoscritto, di avere accesso alle informazioni relative all’Aeroporto,
che avendo attinenza alla problematiche ambientali… avrebbero dovuto essere sempre
fornite.
Dopo oltre un anno dal 18.12.2008, da quando
venne aperta la pratica EU-PILOT 240/08/ENVI, in data 13.01.2010, la
Commissione ebbe a trasmettere al sottoscritto le sue determinazioni finali, di
cui evidenzio i seguenti due paragrafi che sintetizzano quanto avrebbe
determinato la commissione:
“Mi preme nondimeno informarla del fatto che il Ministero
dell’Ambiente italiano ha riconosciuto e confermato
che tutti gli interventi infrastrutturali necessari per lo sviluppo
dell’aeroporto “Valerio Catullo” di Verona dall’apertura
della pratica EU-PILOT fino al 2024 saranno valutati nell’ambito di una VIA
complessiva
che avrà per oggetto il Piano di Sviluppo Aeroportuale (PSA) dell’Aeroporto
stesso”.
“La informo infine
che questi servizi hanno raccomandato alle autorità nazionali competenti, a
titolo di buona prassi, di valutare nell’ambito della
procedura di VIA sul Piano di Sviluppo Aeroportuale anche tutti gli impatti
ambientali verificatisi nel periodo successivo alle modifiche o estensioni
autorizzate dopo il 14.03.1999. Si tratta tuttavia di una raccomandazione, non avendo
la Commissione titolo ad imporre un obbligo in tal senso”.
Lettera ricevuta dalla Commissione, che
poi cosi si concludeva:
“Di conseguenza, sulla base di tutte le informazioni raccolte, e
in considerazione di tutti gli elementi testè descritti, Le comunico che i
servizi della Commissione, in assenza di
nuovi elementi informativi che possano indurre a una diversa conclusione, entro quattro settimane dalla data della
presente, provvederanno ad archiviare la Sua denuncia”.
Viste le determinazioni della
Comunicazione ricevuta dalla Commissione Europea e non condividendo i
contenuti, dopo soli due giorni dal ricevimento della lettera, in data
15.01.2010, inoltravo una richiesta all’Aeroporto Catullo avente questo
oggetto: “Richiesta Perizia Asseverata (giurata) per tutto quanto è
stato realizzato dall’Aeroporto Valerio Catullo, dal 13 Marzo 1999 ad oggi”… e questo
perché il sottoscritto aveva denunciato alla Commissione Europea, quanto,
all’Aeroporto Catullo era GIA’ STATO REALIZZATO SENZA LA VIA dal
14.3.1999 e che, continuava ad essere realizzato, sempre senza la VIA.
Nella stessa data, 15.01.2010, che
inviavo all’Aeroporto richiesta di Perizia asseverata, identica richiesta
veniva inoltrata al Comune di Sommacampagna, lettera che poi cosi si
concludeva: “Tutto ciò premesso… si chiede al Comune di
Sommacampagna… di poter inviare alla Commissione Europea: a) Una Perizia
asseverata e/o giurata che dimostri in
modo inequivocabile quanto realizzato, potenziato, ampliato, modificato e/o
aggiunto alla situazione dell’Aeroporto Catullo dal 19 Marzo 1999 ad oggi.
b) Copia del Piano di Sviluppo Aeroportuale della Società Aeroporto Valerio
Catullo S.p.A. che è stato depositato nel Novembre 2009 e che, da allora, è
agli atti del Comune di Sommacampagna”.
Contestando le determinazioni della
Commissione contenute nella sua lettera del 13.01.2010, in data 27.01.2010 il
sottoscritto inviava una nuova lettera avente questo oggetto: “RINNOVO RICHIESTA: Aeroporto “Valerio Catullo”.
Richiesta di annullamento delle autorizzazioni e ripristino di tutte le opere
autorizzate in ASSENZA di V.I.A. a partire dal 14.03.1999”, ma anche
questa richiesta non veniva evasa e rimaneva inascoltata.
Da evidenziare che il sottoscritto non
ha mai ricevuto copia della lettera inviata dalla Commissione alle Autorità
italiane che le pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e EU-PILOT 488/09/ENVI erano
state archiviate e pertanto ancora in data 26.03.2010 (pur non avendo avuto
conoscenza che le pratiche nel frattempo erano state archiviate) alla
Commissione veniva inviata una lettera avente questo oggetto: “Segnalazioni
di NUOVE “violazioni alla V.I.A.” in Aeroporto e all’Interporto. Nonostante sia
in corso di verifica una violazione di VIA-VAS, l’Aeroporto Catullo e l’Interporto
Quadrante Europa, continuano ad ampliare Opere ed Infrastrutture.
Dal 14.3.1999, da quando era entrata
in vigore la Direttiva 97/11/CE, all’Aeroporto e all’Interporto erano stati
spesi centinaia di milioni di euro realizzando delle opere e degli interventi
senza mai che questi fossero stati sottoposti ad una preventiva VIA e/o a
procedura di “screening”.
Perdurando il silenzio della
Commissione (al sottoscritto non era stato comunicato che nel frattempo le
pratiche EU-PILOT dell’Aeroporto e Interporto erano state archiviate) in data
20.04.2010 inviavo una lettera con oggetto: “Nuove Sentenze sulla VIA e VAS,
applicabili all’Aeroporto e all’Interporto ?”.
Da ricordare poi che gli Enti Pubblici
territoriali, quali Comuni e Provincie, essendo soci della Catullo SpA, sono in
evidente conflitto d’interessi, quando dovrebbero controllare che l’Aeroporto
(e l’Interpor-to) abbiano da rispettare le normative nazionali e comunitarie
inerenti sia la VIA che la VAS ed è evi-dente che solo una perizia asseverata
potrebbe stabilire quanto è stato realizzato a partire dal 14.3.1999 all’Aeroporto,
richiesta sollecitata anche in data 18.05.2010 con lettera avente questo
oggetto: “Richiesta d’intervento presso l’Aeroporto Catullo di
Verona per ottenere una Perizia Asseverata con
indicazione delle opere, interventi, modifiche e potenziamenti dell‟infrastruttura aeroportuale
come queste sono state eseguite-attuate dall‟entrata in vigore della
Direttiva Comunitaria sulla V.I.A.”
A seguito del ricevimento di una
lettera del Comune di Sommacampagna avente ad oggetto: “Richiesta
di perizia asseverata in merito ad interventi realizzati dalla Società
“Aeroporto Catullo SpA” a partire dalla data del 19 marzo 1999”, il
sottoscritto, alla Commissione, in data 24.05.2010 ha inviato una lettera
avente ad oggetto: “Richiesta NON ARCHIVIAZIONE della pratica EU-PILOT
240/08/ENVI Aeroporto Catullo Verona”.
Considerato che l’Aeroporto: “Valerio
Catullo” e l’Interporto: “Quadrante Europa” di fatto sono uniti tra di loro e
costituiscono un’area ad elevato inquinamento ambientale visto che sono tutti e
due confinanti con l’Autostrada del Brennero e con l’incrocio tra l’A22 e l’A4,
in data 29.07.2010, ho inoltrato ulteriore documentazione in una nuova lettera
avente questo oggetto: “Richiesta di riesame Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e
488/09/ENVI come se queste fossero un’UNICA pratica per poter accertare una
Valutazione degli Impatti “Cumulativi” [ C.E.A. - Cumulative Effects Assessment
]”.
Che la pratica EU-PILOT 240/08/ENVI
fosse stata archiviata in data 24.02.2010, il sottoscritto ebbe a scoprirlo
solo dopo un anno e pertanto in data 22.04.2011 alla Commissione venne inviata
una ulteriore lettera avente questo oggetto: “Richiesta copia della lettera della
Commissione Europea, come inviata alle Autorità Italiane contenenti le
motivazioni dell’archiviazione della Pratica: “EU-PILOT 240/08/ENVI” inerente
la “mancanza alla sottoposizione alla V.I.A.” dell’Aeroporto: “Valerio Catullo”
di Verona.” Richiesta rimasta senza risposta.
Considerato che se le opere
aeroportuali sono state realizzate senza VIA le autorizzazioni rilasciate sono
nulle e le opere sono da considerarsi abusi edilizi, in data 14.09.2011, ai
dirigente degli Uffici Urbani-stica dei Comune di Sommacampagna e di
Villafranca, ho inviato una lettera avente ad oggetto: “Vista
l’impossibilità di poter demolire delle opere, illegittimamente autorizzate
all’Aeroporto di Verona, realizzate in difformità delle norme della Direttiva
85/337/CEE [senza la previa VIA] si chiede un “intervento urgente” al fine di
acquisire, al patrimonio del Comune, dette opere.”
Nella Regione Veneto, oltre
l’Aeroporto di Verona è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale anche
l’Aeroporto di Treviso e l’Aeroporto di Venezia e per quanto stava e sta
accadendo nelle Regione Veneto, in data 17.10.2011 ebbi a scrivere una lettera
avente questo oggetto: “A quale
Autorità Italiana, un “semplice
cittadino” deve rivolgersi affinchè la Direttiva VIA sia rispettata?
Richiesta di riapertura della Procedura di Infrazione per VIOLAZIONE delle
Direttive: 85-337-CEE e 97-11-CE della Pratica: EU-PILOT 240/08/ENVI per
l’Aeroporto: “Valerio Catullo”
di Verona e della Pratica: EU-PILOT 488/09/ENVI per l’Interporto: “Quadrante Europa” e di NUOVA pratica
per l’Aeroporto: “Antonio Canova”
di Treviso, dopo l’Ordinanza Consiglio di Stato n° 4460 del 12.10.2011.”
In risposta alle lettere inviate ai
due comuni su cui insiste il sedime aeroportuale, in data 25.10.2011 ebbi ad
inviare una lettera avente questo oggetto: “Riscontro alla Raccomandata
del Comune di Villafranca in risposta a questa lettera: Vista
l’impossibilità di poter demolire delle opere, illegittimamente autorizzate
all’Aeroporto di Verona, realizzate in difformità delle norme della Direttiva
85/337/CEE [senza la previa VIA] si chiede un “intervento urgente” al fine di
acquisire, al patrimonio del Comune, dette opere.”
In data 22.10.2011 essendovi state
ulteriori novità relative all’Aeroporto di Treviso, evidenziando altre
violazioni della VIA negli aeroporti del Veneto e ricordando che in tutti gli
Aeroporti Italiani, ENAC è controllore e controllato, scrissi un’ulteriore
lettera avente questo oggetto: “Richiesta di ri-apertura della Procedura di Infrazione per
VIOLAZIONE delle Direttive: 85-337-CEE e 97-11-CE della Pratica: EU-PILOT
240-08-ENVI per l’Aeroporto: “Valerio
Catullo” di Verona e della Pratica: EU-PILOT 488-09-ENVI per
l’Interporto: “Quadrante Europa”
e di NUOVA pratica per l’Aeroporto: “Antonio
Canova” di Treviso, dopo l’Ordinanza Consiglio di Stato n° 4460 del
12.10.2011.”
Avendo ottenuto nel frattempo
l’interessamento del Comune di Sommacampagna (sul cui territorio insiste l’80%
del sedime aeroportuale) visto che in data 03.11.2011 detto Ufficio Urbanistica
ebbe ad aprire un procedimento come da lettera avente ad oggetto: “Segnalazione
di illegittima realizzazione di opere in difformità della Direttiva Comunitaria
85/337/CEE, Società Aeroporto Valerio Catullo di Verona Villafranca. Richiesta
di intervento per acquisizione opere al patrimonio comunale” ebbi a
scrivere in risposta, una lettera avente questo oggetto: “Riscontro
alla Raccomandata del Comune di Sommacampagna del 3.11.2011 prot. 13664, in
risposta alle segnalazioni inviate dal sottoscritto il 14.09.2011 e del
25.10.2011”.
Al fine di segnalare quanto stava
ulteriormente accadendo in merito all’Aeroporto di Verona, anche per
l’intervento del Comune di Sommacampagna, in data 18.11.2011 il sottoscritto,
ebbe ad inviare alla Commissione una lettera avente il seguente oggetto: “Richiesta
URGENTE di ri-apertura della Procedura di Infrazione per VIOLAZIONE delle
Direttive: 85-337-CEE e 97-11-CE della Pratica: EU-PILOT 240/08/ENVI per
l’Aeroporto: Valerio Catullo di
Verona, a sostegno e a supporto del procedimento, come questo avviato dal
Comune di Sommacampagna”.
Vista l’inerzia della Commissione, a
fronte di continui lavori di potenziamento e di ampliamento come ancora
realizzati dall’Aeroporto Catullo e a fronte di notevoli incrementi capacitivi
di traffico, con l’apertura di nuove rotte e pertanto, in NON ottemperanza
della normativa nazionale e comunitaria e continua violazione della VIA, in
data 16.02.2012 presentai, al Mediatore Europeo una denuncia di cattiva
amministrazione contro la Commissione.
Quanto qui inviato è in risposta alla
lettera ricevuta dal Mediatore europeo in data 12.03.2012 di cui si evidenziano
questi paragrafi, che il sottoscritto condivide e sottoscrive pienamente:
Nella Sua denuncia, ha presentato la
seguente allegazione e richiesta:
Allegazione:
La Commissione ha erroneamente
deciso di archiviare le procedure di infrazione EU-PILOT 240/08/ENVI e EU-PILOT
488/09/ENVI.
Argomenti di sostegno:
(i) La Commissione ha adottato
le sue decisioni sulla base di informazioni inattendibili fornite da autorità
nazionali che si trovano in conflitto d'interessi.
(ii) La Commissione non ha
tenuto conto nella dovuta considerazione le informazioni fornite dal
denunciante.
Richiesta:
La Commissione dovrebbe
riconsiderare le decisioni di archiviare le procedure di infrazione EU-PILOT
240/08/ENVI e EU-PILOT 488/09/ENVI e, nel far ciò, nominare un esperto
indipendente che fornisca informazioni attendibili alle due procedure di
infrazione in esame.
Conclusioni alla 1^ parte: EU-PILOT
240/08/ENVI – Aeroporto: “Valerio Catullo”
Se la Commissione avesse chiesto,
ancora nelle prime fasi della pratica EU-PILOT 240/08/ENVI, una perizia
asseverata predisposta da un soggetto terzo dall’Aeroporto, dall’ENAC e dal
Ministero Ambiente, sarebbe stato possibile da subito, per la Commissione,
avere l’esatta percezione e conoscenza delle opere, degli interventi, dei
potenziamenti e degli incrementi capacitivi di traffico come questi operati
dall’Aeroporto Catullo dalla data del 13.03.1999, data di entrata in vigore
della direttiva 97/11/CE.
In merito alla richiesta come
formulata al Mediatore Europeo si allegano tre interrogazioni presentate al
Parlamento Europeo e relative, la 1^, alla Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI,
Aeroporto: Valerio Catullo:
..
.
E la 3^ Interrogazione, anche questa
presentata dal Deputato Andrera Zanoni al Parlamento Europeo per la riapertura
della Pratica EU-PILOT 488/09/ENVI relativa all’Interporto: “Quadrante Europa”
di Verona.
.
..
2^ PARTE: Pratica EU-PILOT 488/09/ENVI – INTERPORTO: “Quadrante Europa”
.
Interporto: “Quadrante Europa” è solo
una parte di un comparto gestito da un Ente Pubblico, denominato Consorzio Z.A.I.,
che gestisce l’intera area della superficie di 2,5 milioni di metri quadrati, un’opera
infrastrutturale che mai ha ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale,
perché mai sottoposto a VIA.
Un comparto, quello del Quadrante
Europa, nel quale oltre all’Interporto, sono stati realizzati, la Dogana, i Magazzini
Generali, il Centro Agro alimentare, il Terminal ferroviario, centinaia di
migliaia di metri quadrati destinati a spedizionieri e altri insediamenti
direzionali e per attività collegate al trasporto intermodale e distribuzione
delle merci, di cui è appena stato approvato il raddoppio con un Piano
Urbanistico Attuativo, ma senza la sottoposizione alla VAS – Valutazione
Ambientale Strategica.
In data 27 Dicembre 2008 il
sottoscritto ha inviato alla Commissione Europea un documento avente oggetto: “Richiesta
di accertamento di infrazione per mancanza di V.I.A. e di V.A.S. del Quadrante
Europa”. In data 19.1.2009 la
Commissione Europea con lettera: ENV.A.2/MA/mm/ARES (2009) 6299 ha poi risposto
che: “non rileva le condizioni
per esercitare i poteri collegati al suo compito di controllo”…
una lettera che poi proseguiva: “ove tuttavia Lei ritenga che nel caso specifico sia
configurabile una violazione potenziale del diritto comunitario nel settore
dell’ambiente, è Suo diritto rivolgersi nuovamente alla Commissione Europea”.
In detta lettera mi si invitata e
mi si consigliava ad utilizzare un formulario disponibile sul sito web della Commissione Europea, che il sottoscritto provvedeva a compilare e
poi… a inviare e pertanto, in data 21.01.2009 il sottoscritto ha presentato
una denuncia alla Commissione contro il Consorzio Z.A.I. che gestisce
l’infrastruttura denominata: “Quadrante Europa”, come sopra sinteticamente
descritta.
Ulteriori
informazioni sono state inviate alla Commissione Europea, in data 23.03.2009,
con una lettera avente ad oggetto: “Infrazione di V.I.A. e di
V.A.S. “Interporto: Quadrante Europa” di Verona”.
Con lettera della Commissione del
06.07.2009, mi si comunicava che era stata aperta la pratica EU-PILOT 488/09/ENVI,
ma nella lettera si segnalava che questa era relativa solo alla realizzazione
del Terminale Ferroviario, quando la mia segnalazione del 22.01.2009 era
relativa all’intero “Quadrante Europa”.
Dopo aver richiesto accesso ai
documenti del Quadrante Europa, dopo la seconda negazione, in data 20.07.2009
ho scritto alla Commissione una lettera avente questo oggetto: “Nuova
“NEGAZIONE” di Accesso agli Atti da parte del “Quadrante Europa””, dimostrando
che pur essendo il Consorzio ZAI un Ente Pubblico, questo negava l’accesso agli
atti al fine di accertare la violazione della VIA (e della VAS).
In
data 27.07.2009, alla Commissione inviavo ulteriore documentazione con lettera
ad oggetto: “Integrazione documentazione: “Mancanza V.I.A.
e V.A.S.” del Quadrante Europa”, che era cosi descritto: “Una superficie totale di 2.500.000 mq, un numero di addetti, tra diretti e indiretti di
circa 10 mila, una zona uffici di 20 mila mq, aree di parcheggio e sosta di 50
mila mq, un terminal intermodale
di 12 binari da 600 metri che si sviluppa per 160 mila mq, un trasporto
stradale annuo da 20.000.000 tonnellate, un trasporto ferroviario annuo di
6.400.000 tonnellate. E infine, 3.000.000 camion e furgoni all'anno e 6500
treni.”…
il tutto realizzato, ampliato e potenziato, senza VIA e senza VAS.
Non essendomi stato concesso l’accesso
agli atti del Quadrante Europa, ulteriore documentazione veniva inviata alla
Commissione utilizzando i Comunicati Stampa (e articoli conseguenti) emanati
dal Consorzio ZAI e cosi in data 01.08.2009 inviavo una lettera avente il
seguente oggetto: “A settembre verrà
inaugurato il Terminal 3 del Quadrante Europa… senza V.I.A ?” e dal 2009
ad oggi, altre inaugurazioni di opere sono state fatte, senza che queste opere
siano mai state sottoposte a VIA.
In data 05.10.2009 dopo aver appreso
di comunicazioni da parte delle autorità italiane, ebbi a scrivere una
ulteriore lettera avente ad oggetto: “Precisazioni relative alle “risposte”
delle Autorità Italiane inviate alla C.E.” evidenziando tra l’altro
queste due domande:
1°_ Per tutte le opere e gli
interventi infrastrutturali, pubblici e/o privati, realizzati all’interno del
comparto denominato “Quadrante Europa”, esistono Decreti V.I.A. rilasciati e/o
in subordine esistono e/o sono consultabili Decreti di Esclusione di V.I.A. a
seguito di procedura di “screening”?
2°_ Dall’entrata in vigore della Direttiva V.A.S. gli Accordi di
Programma e/o le Convenzioni che hanno modificato e/o ampliato i Piani di
Sviluppo del Quadrante Europa, stipulati con il Consorzio Z.A.I. sono stati
sottoposti alla V.A.S. ?
Nonostante le continue segnalazioni,
in data 01.02.2010, la Commissione mi avvisava che in mancanza di ulteriori
nuove informazioni, la pratica EU-PILOT 488/09/ENVI, sarebbe stata archiviata.
Da segnalare che a differenza della
pratica dell’Aeroporto Catullo, il sottoscritto non ha avuto accesso a tutta la
documentazione come intercorsa tra le autorità italiane e la Commissione per
quanto riguarda il Quadrante Europa, in merito al quale il sottoscritto aveva
chiesto l’esame sulla verifica di mancanza di VIA e di VAS sull’intero
insediamento, allora di circa 2,5 milioni di mq e non solo sul terminale
ferroviario in merito al quale la Commissione mi aveva risposto.
Visto
quanto preannunciato dalla Commissione, che la pratica EU-PILOT 488/09/ENVI,
sarebbe stata archiviata, in data 07.02.2010, scrissi, per conoscenza alla
Commissione una lettera inviata al Consorzio ZAI, che aveva questo oggetto: “Insediamento
“Quadrante Europa”: Richiesta “perizia asseverata” che sia descrittiva di:
ampliamenti, potenziamenti, modifiche e/o di quant’altro realizzato
all’interno del perimetro di aree gestite dal Consorzio ZAI, dall’entrata in
vigore della Direttiva V.I.A.”
Da evidenziare che il sottoscritto non
ha mai ricevuto copia della lettera inviata dalla Commissione alle Autorità
italiane che le pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e EU-PILOT 488/09/ENVI erano
state archiviate e pertanto ancora in data 26.03.2010 (pur non avendo avuto
conoscenza che le pratiche nel frattempo erano state archiviate) alla
Commissione veniva inviata una lettera avente questo oggetto: “Segnalazioni
di NUOVE “violazioni alla V.I.A.” in Aeroporto e all’Interporto. Nonostante sia
in corso di verifica una violazione di VIA-VAS, l’Aeroporto Catullo e
l’Interporto Quadrante Europa, continuano ad ampliare Opere ed Infrastrutture.”
Dal 14.3.1999, da quando era entrata
in vigore la Direttiva 97/11/CE, all’Aeroporto e all’Interporto erano stati
spesi centinaia di milioni di euro realizzando delle opere e degli interventi
senza mai che questi fossero stati sottoposti ad una preventiva VIA e/o a
procedura di “screening”.
Perdurando il silenzio della
Commissione (al sottoscritto non era stato comunicato che nel frattempo le
pratiche EU-PILOT dell’Aeroporto e Interporto erano state archiviate) in data
20.04.2010 inviavo una lettera con oggetto: “Nuove Sentenze sulla VIA e VAS,
applicabili all’Aeroporto e all’Interporto ?”.
Perdurando il silenzio della
Commissione in data 10.06.2010 scrissi la Ministero dell’Ambiente una lettera
avente questo oggetto: “Richiesta intervento sulle Violazioni V.I.A. e V.A.S. del
“Quadrante Europa” di Verona”.
Considerato che l’Aeroporto: “Valerio
Catullo” e l’Interporto: “Quadrante Europa” di fatto sono uniti tra di loro
visto che sono tutti e due confinanti con l’Autostrada del Brennero e con
l’incrocio tra l’A22 e l’A4, in data 29.07.2010, ho inoltrato ulteriore
documentazione in una lettera avente il seguente oggetto: “Richiesta
di riesame Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e 488/09/ENVI come se queste fossero
un’UNICA pratica per poter accertare una Valutazione degli Impatti “Cumulativi”
[ C.E.A. - Cumulative Effects Assessment ]”.
Avendo ottenuto un primo
interessamento da parte del Ministero dell’Ambiente, in data 28.12.2010,
scrivevo, di nuovo al Ministero una lettera avente questo oggetto: “RINNOVO Richiesta intervento sulle Violazioni V.I.A. e
V.A.S. del “Quadrante Europa” di Verona”.
Perdurando il silenzio della
Commissione e visto quanto stava accadendo in merito al Quadrante Europa, in
data 25.02.2011, scrissi di nuovo al Ministero dell’Ambiente una lettera avente
questo oggetto: “Nonostante le lettere del Ministero dell’Ambiente - già
inviate alla Regione Veneto - relative alle “presunte” sulle Violazioni V.I.A.
e V.A.S. del Quadrante Europa di Verona, il Comune di Verona procede… nel voler
approvare il NUOVO “Piano Urbanistico Attuativo” del “Quadrante Europa”.”
Perdurando il silenzio degli enti che
avrebbero dovuto far rispettare le Direttive VIA e VAS, in data 06.06.2011,
sempre al Ministero dell’Ambiente scrissi questa ulteriore lettera: “Richiesta
intervento risolutorio sulla mancanza di V.I.A. e V.A.S. del Quadrante Europa -
Verona”.
Nella Regione Veneto, oltre
l’Aeroporto di Verona è mancante del Decreto di Compatibilità Ambientale anche
l’Aeroporto di Treviso e l’Aeroporto di Venezia e per quanto stava e sta
accadendo nelle Regione Veneto, in data 17.10.2011 ebbi a scrivere una lettera,
richiamando anche la questione del “Quadrante Europa, lettera, avente questo
oggetto: “A quale Autorità Italiana, un “semplice cittadino” deve rivolgersi
affinchè la Direttiva VIA sia rispettata? Richiesta di riapertura della
Procedura di Infrazione per VIOLAZIONE delle Direttive: 85-337-CEE e 97-11-CE
della Pratica: EU-PILOT 240/08/ENVI per l’Aeroporto: “Valerio Catullo” di Verona e della Pratica: EU-PILOT 488/09/ENVI
per l’Interporto: “Quadrante Europa”
e di NUOVA pratica per l’Aeroporto: “Antonio
Canova” di Treviso, dopo l’Ordinanza Consiglio di Stato n° 4460 del
12.10.2011.”
In data 22.10.2011 essendovi state
ulteriori novità relative all’Aeroporto di Treviso, evidenziando altre
violazioni della VIA negli aeroporti del Veneto e ricordando che in tutti gli
Aeroporti Italiani, ENAC è controllore e controllato, e per quanto riguarda il
Consorzio ZAI che gestisce il Quadrante Europa, è un Ente Pubblico i cui soci
sono Comune, Provincia e Camera di Commercio, scrissi un’ulteriore lettera
avente questo oggetto: “Richiesta di riapertura della Procedura di Infrazione per
VIOLAZIONE delle Direttive: 85-337-CEE e 97-11-CE della Pratica: EU-PILOT
240-08-ENVI per l’Aeroporto: “Valerio
Catullo” di Verona e della Pratica: EU-PILOT 488-09-ENVI per
l’Interporto: “Quadrante Europa”
e di NUOVA pratica per l’Aeroporto: “Antonio
Canova” di Treviso, dopo l’Ordinanza Consiglio di Stato n° 4460 del
12.10.2011.”
In data 27.10.2011, ho inviato al
Ministero dell’Ambiente una lettera avente questo oggetto: “Segnalazione
di avvenuta approvazione del Piano Urbanistico Attuativo del Quadrante Europa,
su una superficie di 2.676.519 mq., approvato senza la Valutazione Ambientale
Strategica (VAS).”
Vista l’inerzia della Commissione, a
fronte di continui lavori di potenziamento e di ampliamento come ancora
realizzati dall’Aeroporto Catullo e a fronte di notevoli incrementi capacitivi
di traffico, con l’apertura di nuove rotte e pertanto, in NON ottemperanza
della normativa nazionale e comunitaria e continua violazione della VIA, in
data 16.02.2012 presentai, al Mediatore Europeo una denuncia di cattiva
amministrazione contro la Commissione.
Quanto qui inviato è in risposta alla
lettera ricevuta dal Mediatore europeo in data 12.03.2012 di cui si evidenziano
questi paragrafi, che il sottoscritto condivide pienamente:
Nella Sua denuncia, ha presentato la
seguente allegazione e richiesta:
Allegazione:
La Commissione ha erroneamente
deciso di archiviare le procedure di infrazione EU-PILOT 240/08/ENVI e EU-PILOT
488/09/ENVI.
Argomenti di sostegno:
(i) La Commissione ha adottato
le sue decisioni sulla base di informazioni inattendibili fornite da autorità
nazionali che si trovano in conflitto d'interessi.
(ii) La Commissione non ha
tenuto conto nella dovuta considerazione le informazioni fornite dal
denunciante.
Richiesta:
La Commissione dovrebbe
riconsiderare le decisioni di archiviare le procedure di infrazione EU-PILOT
240/08/ENVI e EU-PILOT 488/09/ENVI e, nel far ciò, nominare un esperto
indipendente che fornisca informazioni attendibili alle due procedure di
infrazione in esame.
Conclusioni 2^ parte: EU-PILOT
488/09/ENVI – Interporto: “Quadrante Europa”
Se la Commissione avesse chiesto,
ancora nelle prime fasi della pratica “EU-PILOT 488/09/ENVI”, una perizia
asseverata predisposta da un soggetto terzo dal Consorzio ZAI, forse sarebbe
stato possibile, da subito, per la Commissione, avere l’esatta percezione e
conoscenza delle opere, degli interventi, dei potenziamenti e degli incrementi
capacitivi di traffico come questi operati all’interno del “Quadrante Europa”,
almeno dalla data del 13.03.1999, data di entrata in vigore della direttiva
97/11/CE.
Conclusioni finali sulle pratiche:
EU-PILOT 240/08/ENVI – EU-PILOT 488/09/ENVI
Quanto realizzato,
potenziato, incrementato e sviluppato relativamente alle opere e infrastrutture
del Quadrante Europa e dell’Aeroporto Catullo dall’entrata in
vigore delle direttive europee sulla V.I.A. e sulla V.A.S. ad avviso del sottoscritto,
erano opere, interventi e potenziamenti che dovevano essere sottoposti a V.I.A.
(almeno alla procedura di “screening”) e anche alla V.A.S.
Ma la Commissione Europea, interessata
dal sottoscritto e dopo le indagini effettuate con le pratiche “EU-PILOT
240/08/ENVI” e “EU-PILOT 488/09/ENVI” ha determinato, soprattutto
per le informazioni fornite dalle autorità italiane, quasi sempre in
conflitto d’interesse, (ad esempio quelle fornite da ENAC per la
questione Aeroporti e/o quelle fornite da Enti Pubblici che sono soci del
Consorzio ZAI che gestische il Quadrante Europa, quale la Provincia di Verona) che,
per queste due infrastrutture, non vi sarebbe stata violazione delle
Direttive V.I.A. e V.A.S.
.
A giudizio dello scrivente si sostiene
che le pratiche “EU PILOT: 240/08/ENVI” e “EU-PILOT 488/09/ENVI” sono state
archiviate dalla Commissione, senza i dovuti approfondimenti sulla veridicità
della correttezza delle informazioni ricevute dalle autorità italiane e le due
pratiche non sono state riaperte nonostante le nuove informazioni come queste
sono state inviate da parte del sottoscritto alla Commissione stessa.
Sono mesi che il sottoscritto invia
nuove informazioni alla Commissione, chiedendo la riapertura delle due pratiche
ma sopratutto evidenziando alla Commissione stessa che solo la predisposizione
di una Perizia Asseverata potrebbe essere quel documento atto a fornire alla
Commissione dei veri elementi su cui basare il proprio lavoro dʹesame e di indagine su presunte
violazione della Direttiva V.I.A. e V.A.S.
Ma questa Perizia Asseverata la
Commissione non la chiede, basando erroneamente i suoi giudizi su informazioni
che riceve dalle autorità italiane, dove alcune di queste rivestono il doppio
ruolo di "controllore" e di "controllato" per la corretta
applicazione della Direttiva V.I.A. e V.A.S.
Spesso in Italia, sia negli Aeroporti
che negli Interporti, sono soci gli enti pubblici territoriali, quali Comuni,
Provincie e Regioni, tutti Enti pubblici però che dovrebbero controllare la corretta
applicazione delle Direttive V.I.A. e V.A.S. e quindi accade che questi
soggetti siano contemporaneamente sia dei "controllori" che dei
"controllati" ed è pertanto necessario lʹintervento di un “soggetto terzo” che produca
una perizia asseverata su eventuali violazioni alla V.I.A. e alla V.A.S.
La Commissione Europea - Direzione Generale
Ambiente Direzione A – Affari Giuridici e Protezione Civile ENV.A.1
Applicazione, coordinamento per le infrazioni e per gli aspetti giuridici,
sbaglia quando chiede informazioni se viene rispettata la V.I.A. e la V.A.S. e chiede
queste informazioni agli stessi Enti che avrebbero dovuto far applicare e/o
controllare la corretta applicazione di queste Direttive Comunitarie.
Il sottoscritto richiede determinante lʹintervento urgente del Mediatore
Europeo relativamente alle indagini aperte relativamente alle Pratiche EU-PILOT
affinchè, quando la "Commissione Europea - Direzione Generale Ambiente
Direzione A – Affari Giuridici e Protezione Civile ENV.A.1 -Applicazione, coordinamento
per le infrazioni e per gli aspetti giuridici", svolga indagini ed
approfondimenti e vi sia il sospetto e/o il dubbio che le informazioni che la
stessa richiede siano fornite da un soggetto che riveste il ruolo di
"controllore" e di "controllato", queste informazioni siano
considerate nulle... se non fornite da soggetto terzo e/o supportate da Perizia
Asseverata con i costi a carico di chi potrebbe aver violato le Direttive
V.I.A. e V.A.S. nei confronti del quale è stata aperta la pratica EU-PILOT.
La Commissione Europea Direzione Generale
Ambiente Direzione A – Affari Giuridici e Protezione Civile ENV.A.1
Applicazione, coordinamento per le infrazioni e per gli aspetti giuridici"
è stata più volte contattata dal sottoscritto, con richiesta di riapertura
delle Pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e EU-PILOT 488/09/ENVI con specifica
richiesta che le informazioni fornite dalle Autorità Italiane siano raccolte ed
inviate alla Commissione solo da “soggetto terzo” e/o con Perizia Asseverata.
Per concludere, il sottoscritto, ritiene che in base alle informazioni come
dallo stesso fornite in questi anni alla Commissione, vi sarebbero state tutte le
condizioni e le motivazioni per aprire una procedura di infrazione contro lo Stato Italiano, per quanto
sarebbe accaduto all’Aeroporto: “Valerio Catullo” e all’Interporto: “Quadrante
Europa” (compreso tutti gli interventi del comparto denominato “Quadrante
Europa”) per evidente violazione delle Direttive V.I.A. e V.A.S. almeno a
partire dalla data del 14 Marzo 1999, data di entrata in vigore, in Italia,
della direttiva 97/11/CE.
Procedura d’infrazione contro lo Stato Italiano che, in particolare,
andrebbe estesa anche a tutti gli altri Aeroporti d’Italia, soprattutto se poi
si evidenzia che tutti i principali aeroporti del Veneto, quello di Treviso,
quello di Venezia e quello di Verona, stanno operando – almeno a partire dal
14.03.1999 - senza
aver mai ottenuto il Decreto di Compatibilità Ambientale e quindi in
violazione alla Direttiva V.I.A. e solo per questo motivo, questi tre aeroporti
dovrebbero essere depotenziati con diminuzione dei voli al 14.03.1999, in
attesa degli esiti – eventualmente - positivi di una procedura di V.I.A.
esperita.
Con la presente si sollecita
pertanto un deciso e preciso intervento del Mediatore Europeo al fine che le
pratiche EU-PILOT 240/08/ENVI e EU-PILOT
488/09/ENVI siano riaperte e che la Commissione chieda, almeno per le due
pratiche in questione, delle perizie asseverate, predisposte da soggetto
terzo rispetto, all’Aeroporto: “Valerio Catullo” e all’Interporto:
“Quadrante Europa” (e per tutto il
comparto di 4,5 milioni costituente il “Quadrante Europa” nella sua interezza e
totalità) al fine di poter valutare quanto realizzato, potenziato e
incrementato - almeno a partire da dopo il 14.3.1999 - che per il sottoscritto
risulta essere e rappresenta una evidente violazione alle Direttive V.I.A. e
V.A.S.
Un cittadino “nativo” di Caselle:
Beniamino Sandrini
__________________
Beniamino Sandrini
__________________
Scheda descrittiva del
“Quadrante Europa” com’è oggi:
.
.
Al Mediatore sono rivolte le denunce relative ai casi di cattiva amministrazione che coinvolgono istituzioni e organismi dell'Unione europea.
Al Mediatore sono rivolte le denunce relative ai casi di cattiva amministrazione che coinvolgono istituzioni e organismi dell'Unione europea.
Possono sporgere denuncia al Mediatore europeo i cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea e le persone residenti in uno Stato membro. Possono anche sporgere denuncia al Mediatore le imprese, le associazioni e altri soggetti che abbiano sede nell'Unione europea.
Io l'ho fatto, ho scritto al Mediatore Europeo. Ora aspettiamo e vediamo che succede.
Io l'ho fatto, ho scritto al Mediatore Europeo. Ora aspettiamo e vediamo che succede.
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