In merito alle Proposte Alternative alla TAV, dopo la figura "fantozziana" del Movimento 5 Stelle (TAV LEGGERA), poteva il Partito Democratico essere da meno, visto l'articolo dell'Arena di oggi a titolo: "TAV, ora è scontro e imbarazzo nel PD", con sottotitolo: "E a Sommacampagna, Allegri (PD): «Scopro dal giornale la proposta del PD nel mio Comune»".

Se vi collegate al sito web del Ministero dell'Ambiente e nella sezione Valutazione di Impatto Ambientale cercate il progetto: "Linea ferroviaria AV/AC Torino-Venezia: tratta AV/AC Milano-Verona", se poi cliccate sulle "Osservazioni del Pubblico" potete scoprire anche una "NON Osservazione", che ha questo oggetto: "Osservazione della Deputata F. Businarolo in data 19/11/2014".
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Dalla lettura di questa "NON Osservazione" a quanto pare un Deputato del M5S chiede che la Osservazione presentata il 6 Novembre non sia da prendere in considerazione e allora sono andato a cercare cosa avevano presentato il 6 Novembre e per ora ho trovato solo questa: "Osservazione della Dep. Arianna Spessotto per conto del Dott. Ing. Alberto Baccega" e sarebbe quindi da chiarire se la richiesta del Dep. Businarolo (M5S) è riferita all'Osservazione presentata dal Dep. Spesotto (M5S).
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Dopo aver evidenziato che qualche problema tra i Pentastellati c'è... e che c'è l'hanno in merito alle proposte alternative alla TAV, potevano dei rappresentanti del Partito Democratico non avere divergenze al loro interno... sullo stesso problema? 
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In merito alle Proposte Alternative alla TAV, dopo la figura "fantozziana" del Movimento 5 Stelle (TAV LEGGERA), poteva il Partito Democratico essere da meno, visto l'articolo dell'Arena di oggi a titolo: "TAV, ora è scontro e imbarazzo nel PD", con sottotitolo: "E a Sommacampagna, Allegri (PD): «Scopro dal giornale la proposta del PD nel mio Comune»".
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ALTA VELOCITÀ. Sabato la presentazione delle osservazioni dei deputati veronesi, ma poi Rotta e D'Arienzo si sfilano
Tav, ora è scontro e imbarazzo nel Pd
E a Sommacampagna, Allegri (Pd) : «Scopro dal giornale la proposta del Pd nel mio Comune»
[L'Arena, sabato 29 novembre 2014, pagina 15]
I deputati veronesi del Partito Democratico si «spaccano» sulla Tav. Tutti concordi sulla necessità di prendere il «supertreno» al volo, come possibilità di crescita per la città, si dividono invece sull'ultimo tratto del tracciato che dovrebbe essere propedeutico al collegamento con il Quadrante Europa. 
Sabato scorso i quattro parlamentari, Gianni Dal Moro, Diego Zardini, Alessia Rotta e Vincenzo D'Arienzo, con l'appoggio del segretario provinciale Alessio Albertini e i consiglieri comunali Luigi Ugoli, Damiano Fermo oltre al membro di minoranza del Consorzio Zai Giancarlo Montagnoli, e Luca Trentini, responsabile Infrastrutture del Pd provinciale, hanno presentato in pompa magna le osservazioni al progetto definitivo della Tav Brescia-Verona, accusando il Comune di Verona di sottovalutare il rischio che l'Alta velocità passi per la città tagliando fuori l'interporto. A tal proposito, i parlamentari hanno presentato una modifica del tratto finale del tracciato: spostando cioè da nord a sud, ovvero dal territorio di Sona a quello di Sommacampagna, il collegamento per il «nodo di Verona» così da rendere possibile l'ingresso diretto al Quadrante Europa da ovest anziché, come avviene ora, da est.
Alla presentazione, l'avvocato Daniele Giacomazzi, che ha curato la variante proposta dal Pd, ha assicurato che la modifica non comporterebbe aggravi né disagi per il territorio investito. 
Ma i dubbi sulla proposta sono stati subito evidenti, soprattutto a Sommacampagna dove nessuno era a conoscenza della proposta: né il sindaco Graziella Manzato, né il suo vice e assessore all'Urbanistica Giandomenico Allegri, entrambi del Pd. La stessa deputata Alessia Rotta si è resa conto solo successivamente che la proposta che stava presentando non andava semplicemente a tutelare il Quadrante Europa, ma investiva il Comune in cui abita. E così, sia lei che D'Arienzo hanno fatto retromarcia e le osservazioni in questione sono state firmate solo dai deputati Dal Moro e Zardini. 
Grande imbarazzo quindi all'interno del Pd scaligero: da una parte i due firmatari e la segreteria provinciale, convinti della bontà della proposta, si dicono dispiaciuti del dietrofront dei due colleghi, e dall'altra D'Arienzo non motiva la sua mancata sottoscrizione e risponde solo con un lapidario: «Mi rimetto ai lavori del partito» al quale si scopre aver scritto una dura e-mail con tutta una serie di perplessità sulla proposta. Alessia Rotta, anche lei in difficoltà, ammette di non aver avuto il tempo di valutare bene la variazione, ma rimarca di condividere il «concetto di base delle osservazioni, ovvero la salvaguardia del Quadrante Europa».
Fronte più caldo invece a Sommacampagna, dove da una parte il sindaco Manzato afferma di «non essere d'accordo con la proposta» ma evita con cura polemiche e si dice serena che l'idea verrà valutata seriamente e che non sarà fattibile. Meno diplomatico Allegri che reputa un «grave errore non essersi confrontati prima con il territorio». E, sardonico, dice: «Sulla Tav mi siedo al tavolo con Cepav Due ed Rfi ma scopro solo dai giornali della proposta dei deputati del Partito Democratico».
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Ad essere precisi precisini... al PD bisognerebbe spiegare che se l'accesso al Quadrante Europa avviene adesso da est è per una questione di quote, visto che nella parte Ovest dell'Interporto la differenza di quota tra la Ferrovia Storica e il Quadrante è di circa 7 metri, come avevo evidenziato in questo messaggio del 23 Novembre scorso a titolo: "Dopo la "TAV LEGGERA" (una emerita caxxata) come proposta da "Esperti" del Comitato NO TAV... ecco la "TAV A SUD del QUADRANTE EUROPA" (una emerita caxxata... al quadrato) questa volta proposta dal Partito Democratico. Ma "chi è contro" e "chi è a favore" della TAV"... gli Esperti per progettare le alternative li hanno trovati nel barattolo del TIDE? Per fermare la TAV, la strada giusta è quella degli esposti (vedi M5S) e non quella delle Proposte Alternative... improponibili".
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Visto quanto stava proponendo il Partito Democratico, in data 23 Novembre 2014, ho dovuto presentare una nuova Osservazione alla VIA che ho pubblicato in questo messaggio: "OSSERVAZIONE aggiuntiva alla VIA e anche alla Verifica di Ottemperanza - "Tutto ciò premesso e considerato pertanto che ad oggi risulta essere ancora mancante di approvazione il progetto denominato: “Sistemazione del nodo AV/AC di Verona”... “si osserva” che il Progetto denominato “Linea ferroviaria AV/AC Torino-Venezia: tratta AV/AC Milano-Verona” NON PUO’ ESSERE APPROVATO e che quindi la procedura di VIA ad oggi in corso deve essere reiterata con la presentazione di una nuova richiesta di istanza di VIA"". 
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Una "OSSERVAZIONE aggiuntiva alla VIA e anche alla Verifica di Ottemperanza" che cosi terminava: "Tutto ciò premesso e considerato pertanto che ad oggi risulta essere ancora mancante di approvazione il progetto denominato: “Sistemazione del nodo AV/AC di Verona”... “si osserva” che il Progetto denominato “Linea ferroviaria AV/AC Torino-Venezia: tratta AV/AC Milano-Verona” NON PUO’ ESSERE APPROVATO e e che quindi la procedura di VIA ad oggi in corso deve essere reiterata con la presentazione di una nuova richiesta di istanza di VIA il cui nuovo progetto deve comprendere anche quella parte del tracciato ferroviario della Ferrovia AV/AC che (a partire dalla Stazione di Sona-Sommacampagna), abbia poi da interessare ed interagire con le aree dell’Interporto del “Quadrante Europa” e arrivando poi fino alla Stazione di “Verona Porta Nuova”.".
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Ovviamente fino a che non vedo il progetto come presentato dal PD non posso esprimermi in merito, ma se i progettisti piddini avessero previsto un collegamento tra la TAV e il Quadrante Europa da Ovest, dovrebbero aver previsto anche un "Passaggio a Livello" sulla Tangenziale Ovest di Verona, dato che questa infrastruttura stradale è ubicata alla stessa quota dei Binari dello Scalo Ferroviario del Quadrante Europa (lato Ovest).

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